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Delle chiacchere con il professore

Le prime settimane passarono velocemente io parlai molto con Piton ma non solo di lui mi confidai non molto ma quel poco ci rendeva uguali, ma lui mi trattava sempre con indifferenza quando parlava con me, ma sapevo che in realtà era triste di alcuni ricordi e per altri era felice. Mentre camminavo per i corridoi diretta alla torre di astronomia incrociai Piton che cerco di cambiare strada ma fece che peggiorare facendo la mia stessa strada, io lo raggiunsi
-professore come va?- gli chiesi gentilmente
-secondo lei?- chiese alzando un sopracciglio io sorrisi
-dalla sua voce è espressione male...ma la sua maschera e così quindi non so come sta- lui non mi rispose dopo qualche minuto, quando arrivammo ai piedi della torre di astronomia disse
-vuole parlare?- mi colpì quella domanda non me l'aspettavo da lui, di solito ero io a chiederglielo e non è era mai contento, ma risposi di sì; quando arrivammo in cima, andai a guardare l'orizzonte era sempre bellissimo, lui si avvicinò a me ed io li chiesi
-di cosa vuole parlarmi?- lui mi guardò un secondo e poi ritorno a guardare l'orizzonte
-in realtà...volevo che fosse lei a parlarmi...questa cosa che lei conosce il mio passato mi dà un po' noia quindi io vorrei sapere il suo passato- io sorrisi alla sua richiesta ma mi feci subito cupa
-il mio passato?....io odio il mio passato- dissi, mi sedetti in terra lui fece uguale
-perché non me ne parla, io sono un esperto nel dolore- io stavo per piangere ma mi trattenni non volevo cedere ancora davanti a lui
-beh io in confronto al suo ho dovuto sopportarlo solo qualche anno lei tutt'a l'infanzia....comunque non è importante- lui mi guardò ma non con menefreghismo ma con preoccupazione
-professore si sta preoccupando per me- lui si riscosse dicendo
-no...e che...non lo so ma di certo non mi preoccupavo per lei- lui sposto lo sguardo da me al panorama, io li misi una mano sopra la sua
-tranquillo professore non dirò a nessuno del suo lato buono e poi io sono contenta se lei si preoccupa per me- lui mi sorrise, aveva davvero sorriso, ma poi tutto si fece buio e davanti a me non c'era più Piton ma Voldemort, io cercai invano di urlare per farmi sentire da qualcuno ma poi un lampo verde mi colpì....
Buio....
Solo....buio...
Mi svegliai di soprassalto, Hermione preoccupata davanti a me, ero sudata
-Alice tutto bene stavi urlando nel sonno- io non sapevo cosa stava succedendo
-si....no...non lo so....ma devo andare da Silente subito- lei annuì, io mi alzai uscì dal dormitorio, era a malapena l'alba. Arrivai davanti al gargoyl ma mi mancava un particolare...
-quale diavolo era la parola d'ordine.... Ho trovato "sorbetto al limone"- e il gargoyl davanti a me si aprì mostrando delle scale che apparivano dal pavimento, arrivata davanti la porta bussai ma come pensavo nessuno rispose, ma entrai comunque era molto grande anche più di quanto sapevo era molto bello ma una voce mi riportò alla realtà
-cosa succede Alice?- io con cautela andai verso Silente ma non sali i gradini
-preside ho fatto un sogno o meglio un incubo- lui mi guardò
-e immagino debba preoccuparti molto se sei venuta da me...-io annui
-raccontami Alice- io incominciai senza andare troppo nello specifico su Piton; andai nel particolare parlando di Voldemort, lo incuriosì molto il fatto che io non lo avessi mai incontrato o che fossi collegata a lui
-Alice non so se preoccuparmi o no ma sarà meglio che parli con Severus- io annui ma non avevo intenzione di dirlo a nessuno neanche a Piton. Il giorno dopo mi alzi incerta se farlo o no ma lo feci comunque sotto avvertimenti di Hermione più che mai erano minacce; mi preparai, i cappelli li legai in una coda alta, la divisa non la sistemai più di tanto mentre il nodo alla cravatta non lo feci; camminando per i corridoi da sola facevano affiorare brutti ricordi, vedevo sentivo tutti giudicarmi dopo qualche metro urlai
-basta...non voglio più essere giudicata-quando fini di urlare piangevo e iniziai a correre verso la torre di astronomia. Quando arrivai in cima c'era qualcuno, la sua veste nera cupa padroneggiava sul panorama chiaro, sereno
-signorina Pain non dovrebbe avere lezione ora?- mi domando io non risposi ma cambiai discorsi
- mi...mi...scusi...me ne vado...da un'altra parte- la mia voce era roca dalle lacrime e dai singhiozzi lui si girò e mi guardò, qualcosa nei suoi occhi neri cambio
-non vada via può rimanere, può...sfogarsi con me- io rimasi sbalordita mi stava parlando gentilmente io annui e andai vicino a lui
-cosa succede?- io mi sedetti interra a guardare l'orizzonte non parlai
-può parlare con me...si deve fidare- senza che se ne potesse accorgere la sua maschera stava cadendo
-ho fatto un incubo e mi sono detta di non dirlo a nessuno non voglio far preoccupare le persone a cui tengo...e per non far notare la mia preoccupazione mi sono leggermente isolata, ma così i miei orrendi ricordi sono tornati e sono venuta qua per stare sola- stavo per piangere ma non lo feci volevo essere forte non volevo dimostrarmi debole, cercai di indossare la mia maschera
-ma tranquillo professore non mi importa- finsi che non mi importava, anche se le lacrime non aiutavano
-signorina Pain non sa come mentire ora mi racconti del l'incubo- io non sapevo se farlo o no ma alla fine gli raccontai tutto sembro sbalorditi anche lui
-quindi mi avrebbe sognato?...ha sognato come volesse che fossi con lei- mi colpì come frase io pensavo facesse commenti su Voldemort ma non era così
-si...cioè no...a me va bene come ora...mi scusi me ne vado- io mi alzai e scappai anche se Piton mi disse di rimare io scappai non sapevo dove andare dopo aver corso un bel po', mi fermai per riprendere fiato e accanto a me apparve la porta della stanza delle necessità, entrai e c'erano dei manichini per l'esercitazione "perché mi sarebbe apparsa la stanza delle necessità se non ho bisogno di niente...anche se...nel sogno mi sono sentita debole e io odio sentirmi debole, mi allenerò e poi sfiderò qualcuno per dimostrare che io non sono debole" così inizia a allenarmi non dissi a nessuno dove mi recavo quando uscivo la sera. Passarono delle settimane, mi trovavo in corridoio a leggere era presto ed io non avevo ancora lezioni, non sapevo che fare, quando Malfoy mi si avvicinò
-oh guardate chi abbiamo trovato- stava ridendo o ghignando non sapevo dirlo visto che non gli prestavo tanta attenzione
-abbiamo una mezzosangue che non lo ammette- io alzai lentamente lo sguardo e il corpo, gli puntai la bacchetta e dissi
-bene, bene Malfoy vuole prenderle sai ti accontento- e con un movimento lo feci volare a cinque metri ma la mia sfortuna si manifestò facendo passare proprio da quel corridoio Silente e Poppy, loro due mi guardarono e io scappai andai nella stanza delle necessità "qui non mi troveranno molto facilmente, ed ho il tempo per calmare le acque". Un volta entrata mi tolsi il mantello e incomincia a tirare incantesimi su i manichini, più andavo avanti più mi arrabbiavo ma non sapevo di cosa; mi fermai, mi andai a sedere su una poltrona a riposare e mi ci addormentai, rifeci lo stesso incubo che mi tormentava, mi svegliai di soprassalto andai davanti a un manichino impugnai la bacchetta più forte che potevo, ma non feci nessun incantesimo rimasi immobile, mi accasciai in terra e piansi mi sfogai. Non mi accorsi del tempo che volava io continuavo ad allenarmi avevo imparato due incantesimi nuovi ma avevo avuto molti problemi perché la mia bacchetta mi resistenza per il fatto che non era mia, che non mi aveva scelta; guardai un orologio appeso alla parete era ora di cena ma io non avevo fame volevo stare sola senza nessuno intorno a me rincominciai a lanciare gli incantesimi non mi accorsi nemmeno che la porta alle miei spalle si era aperta, me ne accorsi solamente quando Piton parlo
-cosa sta facendo tutta la scuola la sta cercando- era arrabbiato ma non c'era solo quello nella sua voce
-mi scusi professore...lei mi cercava?- ero curiosa di saperlo
-no perché dovrei cercare una so-tutto-io?- chiese io lo guardai stava ghignando
-se io non so mentire lei non sa essere abbastanza attento, lei di sicuro mi cercava, perché allora la stanza delle necessità si è aperta?- ghignai avevo vinto e così rincominciai a lanciare incantesimi
-almeno mi dica cosa sta facendo- io non smisi di allenarmi ma parlai
-secondo lei?...mi esercito-lui mi si avvicinò e disse
-perché lei nel sogno si è sentita debole e di sicuro lei odia sentirsi debole- aveva azzeccato "come a fatto?" io annui, l'incantesimi che lanciavo si stavano facendo sempre più intensi e pericolosi alcuni non sapevo neanche farli ma ci riuscì
-potrebbe anche guardarmi quando le parlo signorina Pain invece di fare la menefreghista- io con rabbia gli dissi
-faccio come lei fa con me, ora se ne vada SUBITO!- avevo perso la ragione ero arrabbiata, era riuscito affarmi arrabbiare
-io non me ne vado se lei non viene con me e le faccio sapere che è in punizione- scandì le ultime parole con divertimento io non dissi nulla, l'unica parola che dissi fu la mia rovina
-CRUCIO!- non seppi perché avevo lanciato una maledizione senza perdono ma sopratutto che ci riuscì mi girai verso Piton
-bene ora si divertirà a farmi espellere ma non so perché lo fatto- stavo per piangere ma lui mi si avvicinò velocemente mi mise due dita sotto il mento per farmi alzare il viso e disse
-i suoi occhi sono diversi- era preoccupazione quella nella sua voce io subito dissi
-impossibile- velocemente corsi verso le specchio e mi guardai i miei occhi erano diversi ma stavano tornando del colorito normale mi girai verso Piton
-professore non dica a nessuno dei miei occhi- non gli chiesi neanche di non dire niente della maledizione, lui annuì
-a solo una condizione mi deve far capire perché è successo- io annui in realtà volevo saperlo anch'io; quando tornammo dagli altri Piton disse che ero fuori dal castello io non dissi nulla ero troppo stranita dalla faccenda dei miei occhi. Il giorno dopo non andai a lezione non me la sentivo me ne rimasi in camera non andai a colazione e neanche a pranzo me ne stetti a guardare fuori dalla finestra e leggere, quando ormai le lezioni erano finite sentì bussare era la Mggrannitt
-Alice posso entrare?- io acconsentì mi andai a sedere sul letto dove si sedette anche lei
-cosa succede professoressa?- chiesi io senza esprimere emozioni a parte noia
-Pain non si è fatta vedere per tutto il giorno ed a anche il coraggio di chiedermi cosa è successo?!- era furiosa, preoccupata, non lo sapevo non riuscivo a capire
-mi scusi e che non stavo tanto bene- "e poi ero in camera" il suo viso era preoccupato mentre il mio esprimeva menefreghismo non volevo che qualcuno si preoccupasse per me
-lo sa che sono stata informata da il preside di lei e il professor Piton?...- "perché ha dovuto dirglielo?!" -...e le voglio dire una cosa le sta facendo male, sta diventando come lui, sembrate come padre e figlia- stava ridendo ma io no, era la cosa più strana che mi potesse dire io mi alzai e senza proferire parola presi i vestiti andai in bagno e in un quarto d'ora ero pronta
-ma perché si è vestita dove vuole andare?- io le rivolsi uno sguardo
-voglio ricuperare le lezioni. Oggi avevo...erbologia, difesa contro le arti oscure, cura delle creature magiche, storia della magia e...avrei dovuto avere due ore di pozioni- lei mi guardi e sorrise
-allora andiamo, prima inizi prima finisci- erbologia e difesa contro le arti oscure passarono velocemente, storia della magia no anche se ero brava era la materia più noiosa di tutta la scuola. Quando cura delle creature magiche Fini la Mggranitt mi disse
-ora andiamo da Piton- io la guardai e quasi scoppiai a ridere
-e secondo lei, lui dirà di sì? Professoressa io so già cosa risponderà ne ho già avuto abbastanza con quelle teste di legno- scoppiamo a ridere entrambe, proprio davanti la porta dell'aula entrammo senza bussare eravamo troppo impegnate a ridere
-non si bussa prima di entrare?!- era incavolato nera smettemmo di ridere e io dissi
-mi scusi professore ma volevo chiederle se mi poteva far ricuperare la lezione di oggi?- chiesi io con gentilezza la Mggranitt mi guardò stranita e Piton alzò lo sguardo dai compiti che stava correggendo
-non ho intenzione di rifare la lezione per una insopportabile so-tutto-io?- io feci spallucce guardando la Mggrannitt dicendo
-era per sapere e comunque io non sono una insopportabile so-tutto-io e poi potrei stupirla con pozioni che non si immaginerebbe potessi fare- lui mi squadrò
-va bene ma farà qualcosa di più complicato dei suoi compagni farà la pozione senza nessuna dritta ma con solo gli ingredienti- io annui e mi misi davanti al calderone che aveva fatto apparire al primo banco esaminai il foglio
-una pozione curativa ma non si dovrebbe fare più in là?- domandai, lui si limitò a dire
-inizi la pozione-. Quando dovevo lasciarla fermentare una mezzo retta mi sedetti e parlai
-professore riguardo a quello che ha visto ieri del l'incantesimi...dei miei occhi non la detto a Silente vero?- lui mi guardò negli occhi
-perché non si fida di me?- io annui e sussurrai tra me e me
-forse anche troppo-poi alzando la voce in modo che potesse sentirmi dissi
-sa cosa mi a detto la Mggranitt?- chiesi io ghignando
-perché dovrebbe interessarmi?- io sorrisi
-perché è una cosa che lo riguarda mi ha detto che stare con lei mi fa male che le assomiglio, proprio come...padre e figlia- lui mi guarda in modo strano un sorrisetto lì si formò sulle labbra
-davvero? Questa mi mancava- io sorrisi
-io le voglio bene ma non come un padre- lui si appoggiò allo schienale
-io invece non le voglio bene- disse con un bel sospiro, io lo guardai il mio sorriso era svanito
-professore anche se so che è la sua maschera questa, ma...io ci rimango comunque male-abbassai lo sguardo, nessuno dei due disse più nulla. Dopo aver fatto fermentare la pozione la continuai notando che ogni tanto mi guardava lavorare "speriamo che stia facendo bene mi sta mettendo ansia e come se stessi sbagliando tutto!" ormai ossessionata da questi pensieri quando finì la pozione non era rosso accesso ma era...
-VERDE?! Perché diavolo e verde?!- lui si alzò e a venne a controllare
-come vedo lei si finge una so-tutto-io signorina Pain- stava ghignando io non resistetti
-è colpa sua mi a messo ansia quando mi guarda ma io la so fare la pozione- gli stavo urlando, lui rispose
-allora può riprovare e questa volta non guarderò- stava parlando calmo dopo che io gli avevo urlato
-professore ha la febbre o ha bevuto qualcosa?- domandai io sconcertata
-no perché?- io risi
-perché io le ho urlato in faccia ma lei è rimasto calmo- dopo quella mia affermazione si risedette e rincomincio a correggere i compiti, io rifeci la pozione "questa volta nessuna distrazione Alice", quando finì era di colore rosso
-ho finito professore può venire a controllare- dissi io tranquillamente lui si alzò e la esaminò
-bene...una pozione decente brava Pain- io annui sorridendo
-grazie professore, posso sapere se stasera a qualcosa da fare, avevo voglia di parlarle-lui mi guardò alzando un sopracciglio
-no- disse corto io annui e uscì dalla classe. Mentre camminavo per i corridoi pensai "perché deve sempre fare l'indifferente ormai con me parla io lo conosco...vabbè....sperò che più in là si aprì, anche se la sua maschera sta iniziando a cadere, a iniziato a preoccuparsi per me" ero cosi assorta dai miei pensieri che non sapevo dove stavo andando me ne accorsi solamente quando mi persi
-cavolo, dove sono?!- iniziai a camminare per i corridoi ma non riuscì a trovare la strada
-come diavole è possibile che non trovò una strada che conosca eppure io conosco Hogwarts molto bene...- stavo girando a vuoto . Dopo un bel po' che camminavo mi ritrovai davanti al gargoyl dell'ufficio di Silente; mentre si apriva e né usciva il preside
-ooh Alice giusto te volevo- io inclinai giusto un po' il capo e lo guardai incuriosita
-mi dica preside- "cosa sarà successo?" lui incomincio a camminare verso un corridoio io lo seguo
-volevo sapere cosa è successo ieri- mi tornò in mente subito tutto, ma non ebbi paura di quello che poteva succedere
-preside, Malfoy ha incominciato prendendomi in giro io per rabbia lo schiantato, mi deve credere è colpa sua se le cercata- lui mi guardò un attimo e riprese a camminare
-tranquilla Alice io ti credo ma il signor Malfoy no- io rifletti un attimo..."signor Malfoy?...ooh cavolo il padre di Draco"
-quindi?- lo invitai a continuare dopo qualche metro parlò
-vuole incontrarti domani stesso- io rimasi ferma sul posto "oddio posso fingermi malata?...no?...no" lui si fermò e si girò a guardarmi
-e lei preside a acconsentito?- lui annuì ma prima che mi girassi e me ne andassi parlò
-Alice prima che te ne vada ti volevo chiedere se c'era qualcosa che ti preoccupa e vuoi sapere?- io lo guardai sbalordita "e se Piton mi avesse mentito e glielo a detto...impossibile me lo avrebbe detto chiaro e tondo" io ovviamente mentì
-no preside...ora devo andare- iniziai a correre più veloce che potevo dovevo parlare con Piton. Arrivata davanti la sua classe presi fiato e bussai
-avanti- disse, io aprì la porta mi guardò un secondo ed esordi
-non ero stato chiaro sul fatto che non voglio parlare con lei oggi?- domando io subito sulla difesa risposi
-si lo so ma è una cosa importante che riguarda me- lui si appoggiò allo schienale e disse
-uno perché dovrebbe importarmi, due perché saresti venuta da me?- io subito gli dissi una sola parola
-Lucius- lui rimase impassibile come se non fosse importante ma cavolo lo era
-ed allora Malfoy ti a incolpata di quello che hai fatto ed hai paura che lo abbia detto a suo padre?- domando alzando un sopracciglio e ghignando in modo soddisfatto
-primo non ho paura dei Malfoy, secondo lo ha già detto a suo padre, terzo il signor Malfoy verrà domani qui per me- conclusi io lui si alzò dalla sedia e si avvicinò
-professore?- chiesi io ma lui senza dire niente entrò nella mia mente vide tanti ricordi di quando parlai con Silente qualche minuto fa, io e lui nella stanza delle necessità, di quando si era sulla torre di astronomia e...del sogno, fu quello che durò più a lungo potette sentire tutto quello che provavo, quando mi ripresi lo guardai è incavolata dissi
-non si deve permettere di entrare nella mia mente!! E se non vuole dirmi come comportarmi con il signor Malfoy me ne vado!!!- mi girai per andarmene ma lui mi blocco prendendo il mio polso
-va bene la aiuterò ma non mi parli mai più in quel modo- io annui guardandolo negli occhi ogni volta che gli osservavano sembravano sempre più neri, solo quando mi resi conto che anche lui mi guardava negli occhi distolsi lo sguardo in imbarazzo dissi
-iniziamo?- lui annuì semplicemente; mi lascio il polso e si girò andando verso la sua scrivania io lo segui e mi sedetti sul primo banco davanti la sua scrivania
-come prima cosa devi mostrarti indifferente hai sui insulti e sopratutto non rispondergli come rispondi a me- disse quasi divertito sull'ultima frase
-mi spiace se l'insulto è pesante gli rispondo, so come manipolare la gente mia caro professore- "sembra divertito dalla mia risposta" sorrisi a quel pensiero
-fai come ti pare ma cerca di...- io lo guardai alzando un sopracciglio
-di?...- lo incitai a continuare
-di essere meno lei- disse movendo una mano su e giù indicandomi
-in che modo?- chiesi io
-basta che rimanga zitta e parli solamente quando è interpellata- io lo guardai incredula non potevo farmi mettere i piedi in testa da un Malfoy
-no non posso professore...non mi rifarò mettere i piedi in testa- lo dissi con sicurezza e senza aspettare una sua risposta uscì. Vagai un po' per i corridoi non sapevo che fare mi annoiavo, così decisi di prendere un libro che volevo finire di leggere e andai sulla torre di astronomia ormai era diventato il mio posto speciale; non sapevo quanto tempo ero rimasta la su, quando chiusi il libro mi stiracchiai e guardai in tono a me notando una strana figura nascosta nell'ombra
-professore?- domandai io, la figura fece qualche passo in avanti ma per mia sfortuna non era Piton, era...
-Voldemort!- non potevo crederci era proprio lui alzò la bacchetta puntandola alla mia testa e con una voce come strascicata disse
-avada kadavra!- un lampo verde e poi...
Buoi...
Mi svegliai ero sulla torre di astronomia era sudata e davanti a me c'era Piton, aveva una mano sulla mia spalla
-cosa è successo?- domando allarmato io non risposi
-stava urlando mi dica cosa è successo- era anche preoccupato
-un sogno niente di importante professore- cercai di alzarmi ma non avevo forze, lui cerco di riprendermi prima che potessi ricadere ma non ci riuscì e mi ritrovai seduta in terra allora decisi di raccontargli il sogno che avevo fatto
-ho di nuovo sognato Voldemort qui sulla torre che mi puntava la bacchetta e lanciava quel l'incantesimo...ma...ma non è niente di preoccupante...era solo un sogno?- più che una affermazione sembro una domanda per avere una speranza
-sarà meglio che andiamo a parlare con Albus- ma c'era un problema
-ma non riesco nemmeno ad alzarmi come posso camminare non so come ho perso tutte le mie forse- lui mi osservò un attimo mi mise un braccio intorno la vita è mi alzo, mi aiutò a camminare invece di andare da Silente andammo in infermeria
-Alice, Piton cosa succede?- disse Poppy preoccupata nel vedermi
-niente...- cercai di parlare ma svenni. Quando mi svegliai ero sdraiata su uno dei letti dell'infermiera accanto a me c'erano Ron, Harry e stranamente anche Silente
-cosa è successo?- chiesi io con le poche forze ricuperate
-niente di grave Alice ha detto Poppy che hai avuto un mancamento- mi spiego Silente con calma
-Alice come ti senti?- mi chiese Harry con lo sguardo preoccupato
-bene Harry- cercai di sorridergli
-ora andate via Alice a bisogno di riposare- Poppy arrivo come un fulmine per far uscire tutti
-no no sto bene possono rimanere non voglio rimanere sola- cercai di convincere Poppy, cercando supporto da Silente ma non ci riuscì, quando tutti uscirono notai che Silente lascio la porta leggermente aperta di sicuro lo ha fatto apposta per farmi uscire; quando Poppy se ne ritorno nel suo ufficio io senza farmi sentire mi alzai e uscì, quando fui fuori mi avviai verso la biblioteca non volevo farmi beccare fuori e mi andava di leggere un buon libro. Arrivata in biblioteca presi un libro di difesa contro le arti oscure, mi sedetti in un angolo tranquillo ed incominciai a leggere; dopo qualche ora guardai fuori dalla finestra era sera ora di cena probabilmente chiusi il libro è mi guardai intorno era totalmente deserta a parte una strana figura nera nell'ombra che mi osservava mi ricordo del sogno
-chi c'è?...ti prego dimmi chi sei- dissi io con foce tremante per la paura, la figura fece qualche passo in avanti per farsi vedere meglio era Piton
-meno male e lei professore- tirai un sospiro di sollievo
-lei non dovrebbe trovarsi in infermeria?- mi irrigidì a quella domanda "cavolo è vero!"
-si...ma...io mi annoiavo e sono venuta a leggere un libro- cercai di spiegare io
-ancora ceco non lo sono- io quasi risi alla sua battuta sarcastica
-lo so. Posso rimanere ha leggere un altro po'?-chiesi io con voce gentile, lui mi guardò alzando un sopracciglio
-non ha a fame?- domando io ci pensai non avevo sentito la fame finora
-si...("non posso dirgli di si potrebbe fare qualche battuta")...cioè no, non ho fame grazie-dissi riaprendo il libro è incominciando a leggere ma tenendo un occhio sempre su Piton che se n'è andò; dopo qualche minuto rividi Piton tornare con un vassoio in mano e del cibo sopra
-perché?- chiesi io molto sorpresa
-non voglio che qualche studente morisse perché era così stupido di dire che aveva fame- disse osservandomi io posai il libro è mi alzai prendendo il vassoio e dissi
-grazie professore- mangiai il cibo che mi aveva portato parlando con lui;quando ebbi finito di mangiare gli chiesi
-professore perché il vassoio lo ha portato lei io so che ci sono degli elfi o che poteva farlo lievitare- lui non rispose alla mia domanda anzi mi diede la buonanotte e se ne andò io lo copiai avevo bisogno di dormire per il giorno che mi aspettava.

Ciao potterhead scusate per l'attesa quindi per farmi perdonare ho fatto un capitolo più lungo del solito spero vi sia piaciuto⚡️

(Scusate se ci sono errori di scorrimento o che cercherò di migliorare)

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