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Capodanno

Arrivati nella sala, ci rendemmo conto di essere i primi insieme a un paio di professori di cui la MgGranitt
-Pain cosa le succede? Sembra distrutta- Silente gli rispose al posto mio
-su professoressa MgGranitt, sa che Alice è sempre a studiare- lei annui poco convinta, mentre piton neanche mi degnava di uno sguardo; iniziata la colazione io facevo fatica a mangiare, giravo le mie uova strapazzate nel piatto quando una voce mi sussurro all'orecchio
-che succede? Stai male? Quanto mi piace vederti soffrire- voleva provocarmi ma non ci riuscì e ciò sembro farla infuriare
-beh...se le mie minacce non ti fanno niente userò un altro modo per svegliarti...io non mi farei guardare negli occhi se fossi in te- rise, quella affermazione, cercai di specchiarmi nel piatto e l'occhio stava cambiando, una scarica di elettricità mi aveva percorso il corpo mi alzi di colpo e coprendo l'occhio dissi
-scusatemi mi sono dimenticata di fare una cosa- e corsi via, "stanza delle necessità, stanza delle necessità, dov'eri?!" finalmente apparve, entrai
-i manichini, dovevi immaginarlo- impugnata la bacchetta, mi sfogai
-questo è per il dolore che mi fai!- manichino distrutto
-questo per la tua testardaggine!- manichino infuocato
-questo è perché ti voglio troppo bene!- manichino polverizzato
-e questo, oh questo perché non vuoi aprirti con chi ci tiene a te!- manichino scagliato contro il muro e distrutto, sospirai e andai verso uno specchio e l'occhio era tornato normale e lei era svanita
-Alice non puoi stare male per lui, è solo un professore, quindi ora ti riprendi e ti prepari alla perfezione così da poter andare a quel ballo e divertiti con i tuoi amici, se lui non ti vuole bene ci sarà chi lo farà al suo posto- mi incoraggiai allo specchio
-quindi ora sarei un testardo da distruggere?-
-perché mi deve sempre seguire se non le importa di me?- chiesi io voltandomi, quando stava per parlare lo interruppi alzando un dito e dissi
-e non usi il professor Silente come scusa, perché so che non è vero- lui si zitti, penso ciò che voleva dire e parlo
-sono venuto perché mi sono preoccupato...del suo occhio- io lo guardai
-ah ora sa anche preoccuparsi- risposi sarcastica
-le chiedo scusa per le mie parole, ma deve capire che non sono costretto a dirle tutto e soprattutto non ho mai detto che era tutto finito, come a detto lei o meglio pensato, ho semplicemente detto che non poteva più dormire nei miei alloggi- ora mi sentivo in colpa per la mia frase sarcastica "certo che si preoccupa, come hai potuto dirlo Alice, lui si è scusato ora tocca a te"
-mi scusi per il comportamento insolente, non volevo farla arrabbiare, è solo che a volte non sopporto che lei mi tratti in modo indifferente- lui alzo un sopracciglio e disse
-lei è una mia studentessa, la tratto come una studentessa- "non proprio a volte, però mi va bene"
-ha ragione. Quindi professore prima di andare via veramente era rimasto ad ascoltare i miei pensieri?- chiesi incuriosita, lui non rispose mi porse semplicemente la mano, io mi avvicinai a lui per stringerla ma lui non perse l'occasione di entrare nella mia mente, provò e vide ciò che avevo visto e provato io quando lui mi disse in quel modo, di quando ero sulla torre, di Draco, di Silente e della colazione fino a pochi secondi fa, ma poi andò ancora più indietro e "oh no no questo ricordo no" ero nell'ufficio di Silente
-Alice ora che hai bevuto la pozione puoi tornare nel dormitorio dei girofndoro e partecipare nuovamente ai banchetti- disse Silente, io ero felice ma un po' dispiaciuta di dover tornare alla torre
-professore potrei rimanere negli alloggi del professor Piton per dormire?- lui mi guardo curioso
-come mai?- chiese
-perché mi sento più al sicuro- lui mi guardo e sorridendo annui, io felice uscì dalla presidenza e Piton dalla mia mente. Uscito mi guardo
-si sente davvero al sicuro con me?- chiese io ero incredula da quella domanda
-ma certo professore, perché non dovrei?-
-perché sono un mangiamorte e tutti mi considerano un cinico, come può sentirsi al sicuro con me?- io lo guardai mi faceva tenerezza con la sua faccia un po' confusa
-per questo: perché lei mi sta aiutando molto nel bene e nel male e ciò mi fa sentire protetta, al sicuro- lui mi guardo io gli sorrisi e lui sembro sollevare leggermente gli angoli della bocca "è meno cinico con un sorriso in viso professore" sapevo che mi aveva sentito ma non importava perché era vero. Era il 31 dicembre e io avevo passato il giorno un po' con i miei amici e un po' con Draco, eravamo tutti emozionati per il ballo
-non vedo l'ora- dissi ad Harry e Ron. Quel pomeriggio lo passai a lavarmi e farmi i capelli, avevo deciso di farmeli leggermente mossi, misi un po' di burrocacao e della crema sul viso "manca solo il vestito" i miei mi avevano mandato un mio vecchio vestito bianco con delle rose sopra, lo indossai e per una volta mi senti perfetta in tutto, nonostante io non badassi molto all'aspetto. I miei amici mi aspettavano seduti sul divano aggiustando ogni tanto la cravatta, quando mi sentirono scendere si girarono e un'espressione sorpresa si fece largo sui i loro visi
-per la barba di merlino!- io sorrisi e mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio
-grazie Ron-
-Alice, Ron ora andiamo sennò inizieranno senza di noi- così uscimmo dalla sala comune e ci dirigemmo alla sala grande. La sala era stata decorata in occasione, arrivata tutti si girarono per vedere chi fosse arrivato e alcuni non smisero di guardarci neanche dopo
-perché continuano a guardarci?- chiesi io un po' a disagio, lisciando di continuo la mia gonna in segno di ansia
-stanno guardando te, sei meravigliosa non c'è che da stupirsi- disse Draco che nel frattempo era arrivato alle mie spalle, mi porse un bicchiere che accettai
-comunque anche voi ragazzi siete stupendi- loro mi ringraziarono, mentre ballavo mi guardavo intorno felice, pensando "anche la MgGranitt e Silente si sono messi in tiro tranne Piton lui sempre vestito uguale, ahh come non lo capisco delle volte, dovrebbe divertirsi e non stare in un angolo a guardarsi in torno" dopo un po' esclamai con il fiatone
-vado un attimo a prendere da bere e fare una pausa sono sfinita- dissi scherzosamente loro annuirono, mi misi da una parte con il bicchiere in mano a bere, quando un ragazzo mi si avvicinò
-hey bel vestito-
-oh grazie mille- sorrisi gentilmente
-ho fatto una scommessa con i miei amici e a me non piace perdere quindi perché non mi aiuti?- mi girai verso di lui
-e cosa dovrei fare?- chiesi alzando un sopracciglio
-venire fuori con me e toglierti quel vestitino- disse lui ghignando
-come scusa?- lui mi guardo, il suo sguardo non prometteva niente di buono
-hai capito esattamente cosa ho detto- io lo guardai scioccata e gli lanciai la mia bevanda addosso
-ma neanche morta!- dissi io offesa
-tu...LURIDA...- mi mise una mano sul vestì e lo strappo sul lato, tutti ci stavano guardando io imbarazzata corsi fuori dalla sala grande, nel primo giardino interno che trovai, dei passi veloci dietro di me si facevano sempre più vicini
-Alice tutto a posto, lascialo perdere quello stupido- disse Ron che mi aveva seguito insieme a Harry e Draco
-tranquilla ora ci siamo noi, se non fossimo venuti via Ron avrebbe fatto una pazzia e credo anche Malfoy- disse Harry con un po' di disgusto sull'ultima parola
-mi ha chiesto una cosa orribile- non volevo piangere mi sentivo solo imbarazzata e offesa
-Alice stai tranquilla, non credo ti parlerà più- disse Draco ridendo e anche se cercarono di nasconderlo anche gli altri due risero
-perché ridete?- dissi non capendo la situazione o a cosa accennasse e così Draco mi spiego
-appena sei corsa via Piton a fatto una parte a quel ragazzo, credo se la stesse per fare nei pantaloni nonostante fosse bello grosso- "piton a fatto una parte ad un ragazzo per me, ed è stato il primo?"
-Piton?- chiesi io pensando magari si fosse confuso
-si dovevi vederlo, appena ti ha strappato il vestito l'ho visto impugnare la bacchetta- disse Harry io lo guardai
-beh sicuramente non vedeva l'ora di punire qualcuno, magari era in astinenza- dissi scherzando, loro risero, poi Ron alzando lo sguardo sussurro
-basta sta arrivando Piton- noi smettemmo
-potreste lasciarci scambiare due parole, vorrei sapere dalla signorina Pain cos'è successo di preciso prima- i miei amici annuirono e tornarono alla festa,
-professore è vero che ha fatto la parte a quel ragazzo?- chiesi
-ovvio stava infrangendo delle regole e poi perché le ragazze e le donne non si toccano- "il suo passato" lui mi guardo negli occhi e un velo di tristezza era quasi coperto dalla rabbia
-ed è vero che stava stringendo la bacchetta dopo il gesto del ragazzo?- lui sospiro
-è vero, non sopporto certe cose- disse amareggiato, dopo un paio di minuti di silenzio parlai
-mi ha praticamente dato di poco di buono, mi ha detto che dovevo aiutarlo con una scommessa che aveva fatto con i suoi amici...voleva che mi togliessi il vestito...- alle mie parole stava per rialzarsi con la bacchetta in mano pronto ad ammazzare quel ragazzo, ma io gli presi la manica, lui si giro guardo prima la mia mano e poi il mio viso
-ha già fatto quello che basta, la ringrazio professore- dissi e lui annui
-le consiglio di farsi dare una giacca dai suoi amici per coprirsi un po'- io annui e con lui tornai alla festa. Ormai mancava pochissimo alla mezzanotte, ci dirigemmo nei giardini e a mezzanotte in punto con le bacchette alzate lanciamo delle magie che rappresentavano i fuochi d'artificio babbani; una volta finito salutammo tutti e con Harry e Ron tornai alla torre, mentre camminavamo io feci una deviazione verso il bagno, quando uscì il ragazzo era lì appoggiato al muro, pensai "mi avrà seguita, cosa faccio ora, non ho neanche la bacchetta dietro, dannati vestiti senza porta bacchetta", cercai di allontanarmi ma lui si mise davanti a mi blocco il passaggio
-dove pensi di andare sciocca? Per colpa tua ho fatto la figura dello scemo davanti a tutti e mi sono beccato una ramanzina e una punizione- disse acidamente
-te lo meritavi!- lui mi tiro un ceffone, mi misi d'istinto la mano sulla guancia, bruciava
-ora dovrai farti perdonare...inizia a toglierti quel vestitino di merda- disse io cercai di scappare ma lui mi prese e mi strappo completamente il vestito lasciandomi in intimo
-AAAHH AIUTO!- urlai disperata
-stupeficium- il ragazzo volo via, mi girai e piton era lì, lui venne di corsa verso di me, si tolse il mantello e mi copri piegandosi verso di me
-ora ci sono io con lei, andrà tutto bene stai tranquilla- io senza pensare nascosi il viso nel suo mantello
-Hagrid! Vieni qua veloce- disse
-cos'è successo professore? Alice!- Hagrid arrivo e si piego verso di me mi guardo e mi asciugo la guancia
-cos'è successo?- io presi un paio di respiri profondi
-mi ha seguita e appena sono uscita dal bagno...mi ha tirato uno schiaffo...- Hagrid si in cupi di botto
-...a detto che dovevo farmi perdonare e...e...mi ha strappato il vestito- Hagrid si alzo, non sembra per niente lui, Piton gli mise un braccio davanti mentre entrambi guardavano il corpo del ragazzo disgustati e incazzati
-Hagrid porta il ragazzo da Poppy, puoi anche trascinarlo per una gamba non mi importa, io mi occuperò della signorina Pain- hagrid annui, prese per la gamba il ragazzo e lo trascino in infiermieria, quando si furono allontanati si rigiro verso di me,
-venga con me, andiamo nei miei alloggi, li starai al sicuro- mi alzai, mentre camminavamo mi teneva un braccio in torno come a difendermi e coprirmi meglio. Arrivati mi fece andare a cambiare, dopotutto avevo ancora dei vestiti lì, finito tornai da lui, che nel frattempo si era accomodato e aveva preso da bere, andai a sedermi nel divano con lui
-grazie professore, ora ho la conferma che almeno un po' ci tiene a noi studenti- lui che non aveva tolto gli occhi da me da quando ero uscita dalle camere mi rispose
-rimango sempre il cinico professore, però quel ragazzo meritava di più di un semplice schiantesimo- disse con rabbia, nella mano che teneva il bicchiere le nocche diventarono bianche e il suo sguardo più cupo
-la pagherà professore, la pagherà- dissi io con gusto e desiderio, lui mi guardo e disse semplicemente
-non la fermerò- sorrisi, "è una bella sensazione avere della complicità del genere con lui, cavolo e pensare al sogno che ho fatto, ancora ora mi mette disagio" pensai
-di che sogno parla?- io mi svegliai di botto
-ehm...quale sogno? Eheheh- dissi ridacchiando
-quello a cui stava pensando o meglio ricordando- io annui e capi che non sarebbe stato facile sviare il discorso e che sarebbe anche potuto entrare nella mia mente così decisi di mentire inventando un sogno lì sul momento
-beh...non è niente di che mi creda-
-le ho chiesto di raccontarmi di questo sogno, su forza parli- disse incoraggiandomi
-allora...ero sulla torre di astronomia e sposto lo sguardo dall'orizzonte ai piedi della torre e vedo dei ragazzi baciarsi. Fine- lui mi guardo e con un sopracciglio alzato disse
-aveva ragione, non era minimamente interessante- io mi sentivo al quanto imbarazzata
-tenga beva un po'- disse porgendomi un bicchiere
-io farei un brindisi professore, per la mia vendetta- lui annui e avvicinò il bicchiere e poi bevemmo,
-professore posso rimanere a dormire qui? Per favore- chiesi io, lui annui
-può rimanere qui per stanotte- sorrisi, con ciò mi alzai e andai verso le camere
-lei professore non va a letto?-
-fra un po'- disse semplicemente, io attraversai la porta e mi accomodati nel letto.

Come state? Spero bene
Cose interessanti sono successe in questo capitolo che dite?
~Xila

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