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10 - Verrai, vero?

È da qualche giorno che Justin si comporta in modo strano. Non solo non sbuffa più quando lo chiamo in corridoio senza motivo, adesso si siede pure a mensa con me e i miei amici. Nonostante il loro rovinoso primo incontro, sembra che si sia integrato bene. A volte lo becco addirittura a scherzare con Tyler, altre invece risponde - incredibilmente - con qualcosa che non sia un monosillabo a Maddy.

L'unica cosa che pare sia rimasta "normale" è la sua avversione per Alex. Si lanciano continuamente sguardi di fuoco e, sebbene non abbia ancora chiarito la situazione con Alexander, non mi capacito di quanto mi dia fastidio tutto questo. Perché Jus non può piacere a tutti i miei amici almeno la metà di quanto piace a me?

«Dovresti mangiare l'insalata.» borbotta Tyler, risvegliandomi dai miei pensieri, osservando con pietà il panino al pomodoro di Justin.

«Non è rossa.» ribatte il mio ragazzo, guardandolo storto, facendo ridacchiare Madison, che intanto digita qualcosa sul suo cellulare.

«Nemmeno il pane.» gli fa notare Tay.

Justin sospira, per poi afferrare il suo succo di pomodoro - quel ragazzo ha così poca fantasia per quanto riguarda il cibo! - e prenderne un sorso.

«Ho chiesto alla signora della mensa, ma si rifiuta di metterci il colorante alimentare.» ammette subito dopo, lasciandomi di sasso.

«Aspetta, cosa?» mormoro stupita, nello stesso istante in cui Maddy, ridendo di gusto, esclama: «OMG! L'hai fatto sul serio? Io ti adoro!»

«Io no. Non prenderti certe confidenze, sporca umana glitterata.» ribatte Jus, probabilmente alludendo alla sua giacca dorata.

Lei gli fa la linguaccia e Tyler approfitta della distrazione di Justin per mettergli nel piatto un po' della sua insalata e metà della sua carne. Ecco: è finita, la nostra convivenza pacifica è durata troppo a lungo.

Sospiro, preparandomi al peggio, osservando di sottecchi il broncio infastidito del mio ragazzo.

Proprio quando sto pensando che Jus si metterà a urlare, lamentandosi di quanto i mortali siano ficcanaso e insopportabili, Tay si giustifica così: «Mangi decisamente male, non fa bene alla tua salute.»

Justin, per tutta risposta, sbuffa contrariato - come non faceva da un po' - e rimettendogli la carne nel piatto dice: «Non ho alcuna intenzione di cibarmi della stessa roba che mangia un cane.»

Tyler sorride, fa spallucce e risponde: «Bau.» agguantando un pezzo di lattuga con la forchetta, per poi portarselo alla bocca.

Justin non gli risparmia una smorfia disgustata e mi trovo a dover dare sotto il tavolo un leggero calcio a Maddy, per farla smettere di ridere. Scommetto che nella sua testa li sta prendendo in giro entrambi.

«Dannato sacco di pulci.» sussurra Justin, dando un gran boccone al suo panino, facendo così ampliare il sorriso sghembo di Tay.

Mi chiedo quando sono diventati così amici da scherzare tanto serenamente. Sono un po' invidiosa di Tyler, perché non riesco minimamente a capire le battute di Justin, quando lui sembra trovarle estremamente divertenti, però sto cercando di dare un freno alla mia gelosia. Non voglio che Jus torni a evitarmi, mi è bastato un giorno senza di lui per sentirmi male e non ci tengo minimamente a ripetere l'esperienza. L'unica soluzione quindi è lasciare che si interessi ad altre persone. Anche se in teoria lo sto ricattando e non si è mai sentito di un aguzzino che lascia la sua vittima libera di divertirsi con qualcun altro. Sarò l'eccezione che conferma la regola o qualcosa del genere, immagino.

Improvvisamente sento qualcuno sedersi alla mia sinistra e non devo nemmeno alzare gli occhi per capire di chi si tratta. Alex posa il suo vassoio sul tavolo, con la sua espressione imbronciata e il profumo sport, di chissà quale marca, che lo contraddistingue.

«Ciao Cenerentola, perché ci hai messo tutto questo tempo? Avevi perso la scarpetta?» lo prende in giro Madison, scatenando un risolino a Tyler, che subito aggiunge: «Vuoi che ti baci, bella addormentata?»

«Zitti, altrimenti chiamo Jafar.» borbotta Alex, sorridendo.

Da bambino, a quanto pare, Alexander adorava le fiabe e, da quando quei due l'hanno scoperto, non fanno altro che lanciargli delle battutine, per il solo gusto di farlo.

«State mischiando troppe storie, ragazzi.» intervengo e Alex, che fino a quel momento non mi aveva degnata di un solo sguardo, mi da un piccolo pugnetto sul braccio, dicendomi: «Non fare la guastafeste.»

Oggi - dopo giorni interi passati a evitarlo - visto che le acque si sono calmate, abbiamo parlato un po' a lezione. Non abbiamo minimamente tirato fuori l'argomento Justin, ma le cose sembrano andare meglio e spero che potremmo tornare come prima. Jus evidentemente però non è di questo avviso. Sebbene abbia passato questi giorni a evitare Alex, lui non pare minimamente tranquillo. Come ogni volta che lo vede, si sposta leggermente più vicino a me e mi appoggia con nonchalance un braccio intorno al collo.

In un primo momento il suo atteggiamento mi lusingava - a dire il vero nemmeno adesso posso impedire al mio povero cuore di battere come un forsennato - però dopo la seconda volta mi sono resa conto che non lo sta affatto facendo per me, bensì per Alexander. Mi chiedo perché la sua presenza lo irriti così tanto da portarlo a fare cose che normalmente non farebbe mai.

«Va tutto bene, An?» mi domanda Justin, rivolgendomi un sorriso dolcissimo, uno di quelli che farebbe sciogliere il ghiaccio. Perfino la sua voce accarezza con insolita gentilezza il soprannome che mi ha affibbiato.

«Mai stata meglio.» rispondo arrossendo fino alle orecchie, anche se so che pure quella domanda è stata provocata da Alex e non da me.

Se così non fosse, mi guarderebbe negli occhi, anziché puntare lo sguardo sopra la mia testa, in direzione del mio amico. Intanto Madison ci guarda sogghignando, perché lei adora questi momenti. Si sente come se stesse assistendo a un dramma in televisione, me l'ha confessato l'altro giorno. Tyler invece si è messo a pulire i suoi occhiali con la felpa, incurante della tensione che si è venuta a creare.

«Comunque, Angie, avrei bisogno di un consiglio. Posso venire a casa tua stasera?» domanda improvvisamente Alex.

Mi volto verso di lui. La sua espressione è serena, la sua voce pacata. Non pare minimamente scosso dalla presenza di Justin e se lo è non lo da a vedere. Sorrido immediatamente, perché sembra quasi esser ritornato l'Alexander di prima e ammetto che mi manca il mio vecchio amico.

Sto per rispondere che va bene - non è la prima volta che viene a trovarmi e poi mi sembra una buona occasione per ricucire il nostro rapporto - quando sento lo sguardo di Justin lacerarmi la nuca. Mi giro e me lo ritrovo a un soffio dalla faccia, con un'espressione che non preannuncia niente di buono.

«An stasera è impegnata con il sottoscritto. Non potete parlarne ora?» gli chiede, anche se non sposta lo sguardo da me.

Se la nostra relazione non fosse basata sul ricatto - e se non ne fossi così consapevole - probabilmente penserei che sia geloso. Non abbiamo fatto nessun programma per stasera. Anzi, difficilmente stiamo insieme fuori da scuola. E le poche volte in cui capita, succede perché io lo seguo.

Mannaggia, mi sto deprimendo... E so che è assurdo, ma sono così invidiosa! Alexander lo porta a fare e dire cose che solitamente non gli passerebbero nemmeno per l'anticamera del cervello! Perché Justin asseconda lui e Tyler, ma non me? È ingiusto!

«No. È un cosa privata.» ribatte Alex, alias l'altro tizio - insieme a Tay - che riesce a scatenare più emozioni in Jus di me.

A questo punto dovrei considerarlo un rivale o qualcosa del genere?

«Oh, giusto. Era ovvio che fosse una cosa privata.» borbotta Justin con velata ironia, alzando gli occhi al cielo.

«Oltre a essere una cosa ovvia, è pure urgente. Quindi potete rimandare il vostro appuntamento, no?» domanda Alexander, stiracchiandosi. Porta le braccia dietro la testa e le allarga, sfiorandomi i capelli.

Justin, con uno scatto, mi tira immediatamente più vicina a lui, guardandolo male. Mi stringe più forte a sé, appoggiandomi il mento sulla testa. Mi fa accoccolare sul suo petto e riesco a percepire il battito del suo cuore. È così rilassato, in confronto al mio...

Dannazione! Cos'è questa situazione? Non posso crederci! Come sono finita fra le sue braccia? Oh no! Sento che inizierò a sudare! Il cuore mi è già saltato in gola! Non ero minimamente preparata per questo! Sento le gambe molli e le guance roventi. E poi la sua mano è passata dalla mia spalla al fianco: è come se fossimo davvero innamorati! Non ero arrivata a questo punto nemmeno nelle mie fantasie!

«No, non possiamo. Spiacente.» risponde Justin, facendo schioccare la lingua sul palato.

«E perché? State insieme da un po', per cui dovreste aver già avuto un sacco di appuntamenti, giusto? Se te la porto via per una sera non è poi così grave, non credi?» insiste Alexander.

Oh, non sa quanto si sbaglia...

«Invece è grave. È la mia ragazza, quindi la sua priorità sono io.» esclama Jus con una sicurezza che non gli avrei mai attribuito.

La mia ragazza: suona così bene!

«Davvero? Perciò la tua priorità è lei, giusto?»

«Ovviamente.»

Oddio! Justin sta cercando di uccidermi!

«Bene, Angie è una persona che si preoccupa per i suoi amici. Sono la sua priorità, in un certo senso, quindi se lei è davvero la tua priorità, allora anche la sua felicità lo è.» sorride Alex.
«Quindi dovrebbe uscire con me stasera.»

Perché la sua espressione trionfa sembra sottointendere un “e non con te”?  E poi per quale assurdo motivo stanno parlando di me senza nemmeno prendere in considerazione ciò che penso? Cioè, non mi dispiacerebbe avere un'appuntamento al chiaro di luna con Jus, ma avrebbe potuto almeno chiedermelo prima!

«La smettete di parlare di priorità? Siete stupidi?» si intromette Tyler.
«Dovreste prendere in considerazione anche i piani di Angie, non credete?»
Questo non me lo aspettavo da lui. Sorriso, grata al mio amico, e faccio per ringraziarlo, quando aggiunge: «Lei è una stalker, quindi stasera sarà impegnata a seguire di soppiato Justin oppure lo guarderà nell'ombra mentre dorme. O ancora frugherà nei suoi cassetti in cerca delle sue mutande, o magari-»

«Ti prego, basta! Mi fa male lo stomaco!» ride Madison, appoggiando la testa sulla sua spalla, tenendosi la pancia con le mani.

«Ehi, voi due...» sbuffo, rossa in volto.
«Non farei mai qualcosa del gen-»

«Giusto! Io sto con il lupo!» mi interrompe Justin, indicando Tyler, che si limita a sorridere come se si aspettasse la sua reazione.
«An stanotte è impegnata a guardarmi dormire, quindi non può stare con te.» aggiunge, lanciando un'occhiata assassina ad Alex.

Fermi tutti! Stanotte? Non era questa sera? E poi perché dovrei guardarlo dormire? Anche se effettivamente sarebbe un sacco carino, accoccolato nel suo letto, fra le lenzuola... E forse potrei sfiorargli i capelli e-

«Angie, stai facendo una faccia assurda!» ridacchia Madison, facendomi una foto a tradimento con tanto di flash.

«Maddy, cancellala subito!» esclamo.

«Ma anche no.» sorride.
«E invio!» aggiunge con enfasi, cliccando con l'indice sul display.

«A chi l'hai inviata?» chiedo in panico.

«Ricevuta.» risponde subito Tyler.
«Chissà come potrei usarla, forse potrei ricattarla...» mormora poi pensieroso.

«Madison, non è che la manderesti anche a me?» le chiede Alexander, sbloccando il suo cellulare.

Sto per alzarmi dalla comoda presa di Jus, prendere i loro telefoni e spaccarli in mille pezzi, quando è proprio il mio ragazzo a porre fine a tutto ciò.

«No. Tyler e quella sporca umana vanno bene, perché sono suoi amici, ma tu no. An è la mia stalker.»

Alzando lo sguardo, mi rendo conto che stavolta è la sua espressione soddisfatta a sottointendere qualcosa: “non la tua”.

Sembra che non gli importi d'essere stato fotografato in un momento del genere. Ora che ci penso, non pare importargli nemmeno degli studenti che hanno preso posto ai tavoli vicini, che ci osservano come se fossimo la loro fonte di gossip preferita. Scommetto che stanno già circolando dei pettegolezzi...
Sbaglio o la situazione qua sta decisamente precipitando?

«Se la metti così, se è la tua stalker non può essere la tua ragazza. O una o l'altra.» ribatte Alex.
«E poi anche io sono suo amico.»

«Lei è entrambe le cose.» lo contraddice Jus.
«E tu non vuoi essere solo suo amico.»

«È assurdo! Io e Angie siamo amici per la pelle. E non può essere sia la tua fidanzata che la tua stalker, perché nessuno si metterebbe con la propria molestatrice coscientemente.»

«Infatti An mi ha costretto a uscire con lei.»

Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva a questo punto. Ma che si mette a dire di punto in bianco?

«Eh? È questo che vuol dire?» esclama Madison sorpresa, con gli occhi che le brillano di curiosità, nello stesso istante in cui Alexander sogghigna, dicendo: «Non sarà piuttosto il contrario? Perché mai una del calibro di Angie dovrebbe scegliere te?»

«Perché sono un essere perfetto.» si vanta Justin, dandosi delle arie. E non posso ribattere su questo punto: il mio Jus è senza ombra di dubbio fantastico.

«Ma quando mai! Brutta copia di Edward Cullen!» sbotta Alex.

«Mi dispiace deluderti, ma è lui a essere la mia brutta copia. I vampiri non brillano al sole.»

«Ragazzi-» Tyler fa per intervenire, ma Maddy gli appoggia una mano sulla bocca, sporgendosi verso di lui con fare prepotente: «Non intrometterti. Non senti odore di dramma?»

Oh, santo cielo!

«Angie deve assolutamente uscire con me stasera.» si impunta Alex, a corto di argomenti.

Si vede che ha capito che è inutile cercare di fare cambiare idea a Justin sulla questione vampiri.

«Davvero?» sorride Jus.
«Allora perché non glielo chiediamo?»

«Era quello che stavo cercando di fare!» sbotta Alexander, guardandolo come se volesse dargli fuoco.
«Angie, vorresti-»

«Dormire a casa mia stanotte?» lo interrompe Justin, sovrastando la sua voce.

Alexander lo guarda scioccato, mentre lui sposta lo sguardo su di me. Si china sul mio volto e mi scocca un sonoro bacio sulla guancia, sussurrandomi: «Verrai, vero?»

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