Alma

Tornai a casa il pomeriggio. La prima cosa che feci, fu andare a fare una doccia per togliermi da dosso quell'odore di disinfettante che a me non piaceva e men che meno ad Alex.

Avrò sbagliato a perdonarlo così facilmente?
Ma d'altronde se non fosse successo forse non me lo avrebbe mai detto e sinceramente era meglio scoprirlo ora che una volta sposati (se mai avessimo avuto un futuro).

Entrai in doccia lentamente sentendo con una mano la temperatura dell'acqua.
Mi ero appena insaponata quando la porta della doccia si spalancò lasciando comparire la figura di Alex senza vestiti né boxer. Rimanemmo a fissarci a lungo, io a fissare quel corpo perfetto, lui, invece, a fissare il cerotto impermeabile della cicatrice; quando, successivamente, entrò nei suoi occhi lampeggairono un mucchio di scintille che resero i suoi occhi verdi una lampada accesa.

Indugiò diversi istanti prima di baciare le mie labbra e sbattermi al muro. Bloccò con una mano i miei polsi sopra la testa mentre con l'altra tracciò percorsi indefiniti sulla mia pelle umida; al contatto con le piastrelle gelate sussultai emettendo anche un gremito che lo fece impazzire.
Un suo dito arrivò sulla mia intimità, tracciò anche lì dei percorsi per lasciare spazio alla sua che penetrò in me; quando un brivido esplose sul basso ventre, capii di essere arrivata al limite tanto da venire molto presto.

Ci aiutammo a vicenda per lavarci, ma quello che più mi piacque fu quando mi lavò i capelli. Li lavò con tanta grazia da non pensare possibile, ci mise passione, amore e tempo.
<Grazie> dissi sotto il getto d'acqua quasi ghiacciata.

<Di cosa?> rispose un po' confuso

<Di tutto. Grazie>

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Arrivammo a cena separatamente, così da non destri sospetti, avevo evitato di indossare una sua felpa, ma a quanto pare se ne erano accorti.
Federico e Sabrina avevano lasciato perdere, mentre Chiara e Vittoria fecero una battuta alquanto erotica facendo ridere tutti.

Vi starete chiedendo cosa fosse stato a farci scoprire?

I capelli.

Entrambi avevamo i capelli bagnati.