Alexander

L'avrei maledetta se non fosse stata la migliore amica della mia ragazza.
Lei e sua sorella avevano il potere di entrare sempre nelle situazioni meno opportune.

Quando finalmente restammo nuovamente solo io e Alma, ricominciai da dove avevo interrotto; mi bastò un solo tocco alle sue mutandine per sentire quanto era bagnata, quanto era pronta e quanto mi desiderava.
Di risposta la sua mano sfiorò i jeans che si gonfiarono in prossimità del l'amichetto, sentivo che sarebbe esploso a momenti dentro i boxer che tiravano sempre di più.

Ci staccammo a corto di fiato e per non venire in un luogo alquanto brutto. Appena in tempo prima che il dottore entrò nella stanza.

<Ah... Bene! Vedo che vi siete riappacificati> esordì sorridendo e aprendo la cartellina con tutti i dati della mia ragazza <Come avevo già detto l'emorragia è stata causata dal distaccamento con conseguente apertura del taglio, l'abbiamo ricucita e per precauzione stasera rimarrà in osservazione. Domani se tutto andrà bene, potrà tornare a casa>

<Va bene, grazie.> risposi stringendole la mano con uno sguardo orgoglioso.

Il medico prese tutti i valori e poi uscì lasciando spazio alla famiglia adottiva.

<Torno fra poco> la informai <Vado a casa e sarò qui per la notte>

<Non c'è bisogno... Riposati a casa> rispose

<No. Non ti lascio più>