Alma pov's

Aprendo gli occhi, la prima cosa che vidi, fu Alex che parlava insieme a Sabrina e Federico con un dottore, il quale in mano, teneva una cartellina con dei fogli di non so cosa.

Avevano una faccia spaventata, ma per cosa?

Il mio ragazzo si girò verso il letto dove mi trovavo distesa richiamando, così, l'attenzione del medico che con molta calma mi visitò spiegando la situazione.

<Alma, le abbiamo fatto la biopsia e il tumore è benigno ma per la posizione in cui si trova, hai il 65% di probabilità di non farcela. La scelta è tua... Se opterai per l'operazione firma questo foglio; se non lo farai prenderemo in considerazione le chemio.> fece una pausa <Ripasso fra poco> avvisò.

Guardai i presenti smarrita come se fosse solo un brutto sogno, come se non fosse reale. Ma non lo era e dovevo scegliere, anche in fretta.

——

Sabrina era dovuta uscire perché, con l'odore di disinfettante e il caldo asfissiante, le girava la testa e le veniva da vomitare; Federico la seguii insieme alle figlie, mentre Alex rimase con me che evitò il mio sguardo per diversi minuti.

<Hai intenzione di non guardarmi più?> chiesi ironica, ma lui era come se fosse assente perché trasalì nel sentire la mia voce.

<Eh?>

<Dicevo hai intenzione di non guardarmi più?> questa volta risi è lui sembrò sciogliersi un pochino.

<Sicura?> domandò speranzoso, annuii facendo scomparire in lui quel briciolo di speranza ancora rimasto <Non posso perderti!> urlò rompendosi in un pianto disperato.

<Non mi perderai>

<Quando Martina morì, non ero a casa... Ero con quella cazzo di puttana! Era il nostro mesiversario e, come ogni altro, trascorrevamo la serata in un ristorante e poi in una camera di qualche hotel, ma quella sera era diversa. Lo sentivo, cazzo!
Mi ha illuso dicendo che sarebbe passata con il sesso...> Si voltò verso il muro cacciando un pugno seguito da un urlo soffocato. <La mattina dopo, mamma mi chiamò dicendo che Martina era morta. Passai l'intero giornata in un bar, anche quella dopo e quella dopo ancora. Il giorno del funerale ero ubriaco fradicio, non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi...>

Quando gli appoggiai una mano sulla spalla per farlo voltare, sobbalzò tanto da farmi cadere a terra.
Il suo sguardo aveva una grande ombra sopra, quegli occhi smeraldo erano rosso fuoco, le guance bagnate dalle lacrime e le labbra socchiuse in una striscia sottile.

<Non voglio perderti! Non voglio!-> lo zittii con un bacio.

Finalmente si era calmato e, seduta sopra di lui, giocava, con una mano, ad accarezzarmi i capelli, con l'altra a disegnare figure immaginarie sul palmo.

Gli occhi erano ancora arrossati ma piano piano stavano lasciando nuovamente spazio a quella luce che li caratterizzava e per la quale mi ero, anche, innamorata di lui.

<Allora cosa hai deciso?>

Spazio autrice
Hello people!

Secondo voi cosa dirà Alma al medico? Accetterà l'operazione o preferirà un'altra strada?

Kiss
~Vale~