Alma

Perché avevo come la sensazione che fosse riferito a me, quel discorso interiore di Dostoevskij?

Sentivo perennemente il suo sguardo su di me, forse anche quello contribuì a fissare il telefono più a lungo di quanto mi servisse realmente.

Nel volto della bidella si leggeva preoccupazione e capii, capii tutto. Rimisi il cellulare nella borsa e aspettai i due minuti più lunghi della mia vita. Due uomini (uno alto e mingherlino, l'altro basso e robusto), oltrepassarono la bidella, entrarono e calò il silenzio.

<Alma Martini?> domandò quello basso, l'intera classe si voltò compreso il prof e mi guardò alzarmi e raggiungerli <La dichiaro in arresto per omicidio e rapimento, tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale...> quello alto mi bloccò sulla cattedra iniziando a toccare ogni singolo punto per assicurarsi che non tenessi un arma, il controllo fu negativo e procedettero ad ammanettarmi. Mi strattonarono e uscimmo dall'aula, ma prima di scomparire guardai un'ultima volta lo sguardo del mio ragazzo, fissai un'ultima volta quei suoi occhi verdi che mi incantarono dal primo giorno e quei riccioli legati in un codino che lo rendevano speciale, diverso dagli altri. Questa volta però nel suo sguardo lessi, oltre all' amore nei miei confronti, tristezza, preoccupazione e arrabbiatura.

Come biasimarlo.

Era tutto troppo bello per durare, perché si sa che la quiete dopo la tempesta era destinata a finire, durava qualche ora o giorno, ma poi lasciava di nuovo spazio alla distruzione. E questo era quello che capitò, all'incirca.

Chiara pov's

Ero terrorizzata, prima i giornalisti e poi la polizia? Cosa volevano da lei? Alma era una ragazza dolcissima, anche se nell'ultimo periodo non sembrava, ma ci stava tornando piano piano grazie al prof Schulze.
Perché l' arrestavano? Perché quando succedeva una cosa bella doveva rompersi sempre?

<Prof potrei andare in bagno?> annuì Schulze apparentemente senza aver collegato la testa. Ci andai di corsa con il telefono in mano e trattenendo le lacrime telefonai a mamma.
<Mamma, l'hanno arrestata per omicidio e rapimento. La polizia l'ha appena portata via...>sentivo il cuore battere all'impazzata e le mani tremare sempre più forte.

<Ci pensiamo noi... Tu ora stai tranquilla e pensa alla scuola... Vedrai che si risolverà tutto> rispose mamma .

<Ma ci stai nascondendo qualcosa?>

<Torna in classe.>