Qualche giorno dopo...

Pov Rebecca

Mi stiracchio nel mio caldo letto e mi stringo al piumone. Dopo aver preso coscienza mi metto a sedere sul letto e guardo a terra e vedo che ai piedi del letto ci sono le mie calde pantofole e le indosso.
Dopo essermi alzata mi dirigo verso la finestra di camera mia e la apro annusando l'aria fredda di dicembre.

Natale.

Amo dicembre. La neve comincia a cadere e coprire ogni superficie, quel manto bianco che ricopre tutto mi rende stranamente felice.

Comincio a sorridere involontariamente e ad un certo punto Jacob entra nella stanza.

<<Buona vigilia amore.>> dice abbracciandomi e poggiando le sue dolci e calde labbra sulla pelle fredda del mio collo.
<<Buona vigilia anche a te!>> esclamo baciandolo a stampo.
<<Ti vedo allegra.>> afferma sorridendomi.
<<Si, sono contenta.>> rispondo ricambiando il sorriso.

È la vigilia di Natale e i regali li ho tutti pronti.
Siamo a casa dei miei genitori, ecco perché io e Jacob non abbiamo dormito insieme.
Jacob mi ha convinto a perdonare mio padre e anche lui stesso lo ha perdonato, inoltre mio papà si è scusato con lui.
Tyco è cresciuto e Charlie è più alta di qualche centimetro, ha meno lentiggini perché durante l'inverno le diminuiscono ma ne ha ancora qualcuna sulle guance e su quel piccolo naso che ha.

<<Rebiii!>> grida mia sorella spalancando la porta della camera.
<<Mh?>> mugugno mentre continuo a baciare Jacob.

Perché deve rovinare questi piccoli momenti di felicità?

la sento sbuffare così mi giro verso di lei per dare attenzione.

<<Si?>> dico guardandola come per dirle 'allora? Parli o no?'.
<<La nonna vuole salutare te e il tuo "fidanzatino".>> dice ridendo e uscendo dalla camera.
<<La solita nonna Rosa.>> dico ridendo.
<<Andiamo a salutarla.>> mi tira Jacob facendo un cenno con la testa.

<<Ciao nonna! Buona vigilia!>> esclamo abbracciandola.
<<Rebeccuccia mia! Auguri auguri.>> dice sorridendomi e spostandomi poi di lato per aprire le braccia a Jacob.

Sono gelosa. Vuole per caso rubarmi la nonna?

<<Figliolo mio! Come stai!>> esclama abbracciandolo.
<<Alla grande signora Rosa, e lei?>> risponde Jacob sorridendole.
<<Ehi! Come ti avevo detto di chiamarmi?>> lo rimprovera mia nonna, incrociando le braccia al petto.
<<Alla grande, nonna.>> dice Jacob ridendo.
<<Va bene, va bene, basta così, Jacob ed io saliamo sopra.>> dico mettendomi tra di loro.
<<Andate.>> dice la nonna dando una pacca sul sedere di Jacob e facendomi un occhiolino, provocando una risata da parte di Jacob è uno sguardo di rimprovero da parte mia.

Che imbarazzo.

<<Jake, vai un po' da Charlie, io devo vestirmi.>> dico.
<<E beh?>> chiede guardandomi malizioso e sdraiandosi sul letto.
<<Embeh c'è Simona.>> dico indicando la porta che si spalanca.
<<Ehilà!! Interrompo qualcosa?>> esclama la mia migliore amica saltandomi addosso per darmi un abbraccio.
<<No.>> dico stringendola.
<<Si.>> sbuffa Jacob.
<<Mi sei mancata tantissimo Simo!>> esclamo stritolandola.
<<Anche tu sorellina.>> risponde stringendomi più forte.
<<Jacob, adesso puoi anche uscire.>> dico indicandogli la porta.
Lui sbuffa e poi esce dalla camera.

<<Allora, ancora non mi hai raccontato un granché sul vostro viaggetto a Parigi.>> dice Simona ridacchiando.
<<Non amo raccontare questo tipo di cose per telefono.>> sospiro buttando gli occhi al cielo.
<<La mia piccola verginella non è più vergine!>> esclama ritirandomi un cuscino addosso.
<<Shh!! Abbassa la voce!>> la rimprovero arrossendo e ritirandole il cuscino.
<<Va bene, va bene, la smetto.>> dice alzando le braccia in segno di resa.
<<A te invece come va? Niente da raccontare?>> le chiedo con un'espressione curiosa.
<<Beh, ti ricordi di Matthew?>> mi chiede arrossendo leggermente.
<<Si, è simpatico e mi era sembrato un bravo ragazzo.>> dico sorridendole e incoraggiandola a continuare a parlare.
<<Ci stiamo sentendo.>> dice con gli occhi che le brillano.
<<Che bello! Sono veramente contenta per te Simo.>> esclamo abbracciandola.

Pov Jacob

<<Quindi..con Travor tutto bene?>> chiedo facendole un occhiolino. Arrossisce e mi ricorda tanto Rebecca. È veramente una bella ragazzina, sono sicuro che è circondata da tantissimi ragazzi e neanche se ne accorge.
A questo pensiero divento geloso, l'idea che Charlotte sia circondata da molti ragazzi non mi entusiasma.
<<Siamo amici.>> dice in un sussurro, come se non volesse farsi sentire.
<<Dov'è andato a stare dopo quell'accaduto?>> le chiedo.
<<Suo fratello James è scomparso per un po' e Travor è andato dai suoi zii, sono davvero buoni. Quando James è tornato Travor è rimasto dagli zii ovviamente.>> risponde.

Quindi Charlie non sa che James era venuto al college da me è Rebecca?

<<Ho capito.>> rispondo.
<<Vado a vedere se tua sorella ha finito di vestirsi.>> dico alzandomi dalla sedia rosa della sua scrivania.
Annuisce ed esco dalla stanza.

Busso alla camera di Rebecca e la chiamo.
<<Stiamo uscendo!>> esclama dall'interno della stanza.
<<Era ora!>> esclamo a mia volta.

Rebecca esce dalla stanza seguita da Simona.
Si è messa un jeans scuro, le mou grigie con le perle che ha comprato due giorni fa e un maglione grigio e rosso.
Appena mette piede fuori dalla camera la abbraccio e la bacio.
In questi giorni siamo entrambi felicissimi, ci sembra quasi strano di essere tranquilli senza nessuno che ci vuole far separare.

<<Ti amo, ti amo, ti amo.>> dico facendola ridere, ricoprendola di baci.
<<Mh, mh.>> tossisce Simona.
<<Sai, sto incominciando ad odiarti.>> dico guardandola male, ovviamente scherzando.
Simona mi fa la linguaccia e poi ride.
<<Ho la precedenza, è la mia migliore amica anzi, mia sorella.>> dice tirando verso di sè Rebecca e dandole un bacio sulla guancia.
<<Ei, sono geloso.>> dico ridendo e prendendo Rebecca.
<<Sono per caso diventata una bambola senza accorgermene?>> chiede Rebecca guardandoci male.
<<Si, la mia bambola.>> rispondo dandole un bacio a stampo.
<<No, la mia.>> si intromette Simona, facendomi scoppiare a ridere per l'ennesima volta.
<<Basta!>> esclama Rebecca.
<<Eh va bene.>> diciamo contemporaneamente Simona ed io con un tono cantilenante, per poi scoppiare nuovamente a ridere e stampare un bacio sulle guance di Rebecca, io da un lato e lei dall'altro.
<<Non vi sopporto più, è ufficiale.>> sbuffa, facendo "stranamente" ridere me e Simona.

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