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Capitolo 52

Pov Rebecca

Sento qualcosa di caldo sulla mia pelle e la luce sugli occhi.

<<Piccola.>> mi sussurra Jacob, mentre mi ricopre il collo di baci. Penso mi abbia lasciato un segno.
<<Buongiorno.>> dice sorridendomi, non appena apro gli occhi.
<<Giorno.>> rispondo sbadigliando.
<<Dobbiamo andare a lezione alle 8.>> dice alzandosi dal letto.
<<Che ore sono?>> gli chiedo, alzandomi anche io.
<<Le 7.>> risponde.
<<Vieni a fare colazione?>> aggiunge poi.

Scuoto la testa e vado in bagno. Mi faccio una doccia veloce, lavo faccia e denti e poi esco.

7:20. Penso guardando l'ora sul telefono.

<<Ancora che mangi?>> chiedo appena esco dal bagno, vedendo Jacob ancora in cucina.
Ride e poi si alza dallo sgabello.
<<Ora ho finito.>> dice accennando un sorriso stanco e entrando nel bagno.

Mi dirigo in camera mia e scelgo i vestiti.
Do un'occhiata fuori dalla finestra e poi vado ad aprirla, c'è freddo.
Torno all'armadio e delle braccia robuste mi circondano la vita, per poi farmi girare.

<<Non mi hai ancora dato un bacio.>> dice Jacob mettendo il broncio.
Avvolgo le braccia intorno al suo collo e poi appoggio le mie labbra sulle sue, dandogli un dolce bacio.
<<Accontentato?>> chiedo ridendo.
Scuote la testa e riappoggia le labbra sulle mie, mette una mano sul mio fianco destro e con l'altra mi tiene il viso.
Chiede l'accesso alla mia bocca e glielo concedo.
Le nostre lingue si incontrano e danzano insieme, è come se si fossero cercate da sempre e come se si fossero finalmente incontrate.
Ci stacchiamo senza fiato dopo qualche minuto.
<<Adesso si.>> dice sorridendomi per poi uscire dalla mia stanza.

Mi giro nuovamente, frastornata, verso l'armadio.
Prendo un maglioncino bianco, una sciarpa e un pantalone neri e le stan smith con il dietro zebrato.
Prendo la borsa, metto i libri dentro e poi guardo l'ora: 7:57.

<<Jake!>> esclamo uscendo dalla stanza.
<<Siamo in ritardo per le lezioni! Corri!>> esclamo uscendo correndo dal nostro appartamento.
<<Aspettami Rebecca!>> esclama dall'inizio del corridoio.
<<Sei lento!>> grido ridendo.
<<Forse non poi così tanto.>> dice raggiungendomi e afferrandomi dai fianchi.

Mi mette sulle sue spalle e comincia a correre verso l'aula di inglese.
<<Permesso!>> urla tra la gente mentre io chiedo aiuto.
<<Tu sei pazzo.>> dico ridendo e scuotendo la testa, non appena mi mette giusto.
<<Si, di te.>> risponde.
Stava per baciarmi ma in quel momento suona la campana che segna l'inizio delle lezioni.
<<Almeno siamo arrivati in orario.>> dico mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Già.>> risponde sorridendomi e prendendomi la mano, per poi entrare nell'aula.
Appena arriva la professoressa Jacob va in un'altra aula, dato che è più avanti di me essendo più grande.

L'ora passa molto velocemente ed esco dall'aula.

<<Ei.>> dice Zac spuntandomi davanti, da quando non ho scelto lui ha cambiato corsi e ora non siamo più insieme.
<<Ciao.>> dico accennando un timido sorriso.
<<Come va?>> mi domanda.
<<Molto bene, a te?>> mi chiede.
<<Insomma, potrebbe andare meglio.>> risponde guardandomi dall'alto in basso.

<<Ciao Zaaac!>> sento una voce stridula verso di me e poi una gallina lancia le braccia intorno al collo di Zac, per dargli un bacio sulla guancia.

Mi sembrava strano non averla ancora incontrata.

<<Ah, ciao Rebecca.>> dice poi, guardandomi male.
<<Ciao Sara.>> rispondo acida.
Stavo quasi per andarmene ma attacca discorso.
<<Com'è andata la tua vacanza con Jacob?>> chiede guardandomi maliziosamente.
<<Non sono affari tuoi, ciao Sara, ciao Zac.>> dico andandomene, ma vengo subito bloccata.
<<Bentornata.>> due mani mi fanno girare verso un volto fin troppo familiare.
<<Vi siete per caso messi d'accordo?>> sbuffo sistemandomi la borsa.
Una risata che un tempo trovavo fantastica esce dalla bocca di James.
<<No cara Rebecca, certo che no.>> dice cercando di avere un tono gentile ma che sembra tutto il contrario.
<<Posso andare adesso?>> sbuffo guardandoli male.
<<Ti ha già scopata?>> queste parole escono dalla bocca di James con un tono di arroganza e gli tiro istintivamente uno schiaffo.
<<A quanto pare si.>> dice sorridendo malizioso.

Giro le spalle per andarmene ma mi blocca di nuovo, vorrei piangere in questo momento, sto per scoppiare per la frustrazione, ma non posso.

<<Dovevi lasciarti andare un po' di tempo fa.>> mi sussurra avvicinandosi troppo a me.
<<Vattene James, lasciami in pace.>> dico con un filo di voce, allontanandolo.
<<Cara Rebecca, cos'ha lui che non ho io?>> chiede alzandomi il mento per farsi guardare.
<<È il tuo opposto.>> dico guardandolo male.
<<Oh, quindi fa schifo.>> risponde.
Un'amara risata esce dalla mia bocca.
Mi stringe troppo forte il mento e si avvicina alla mia bocca.
<<Ti farò mia.>> dice nell'esatto momento in cui arriva Jacob.

<<La farai tua, eh?>> chiede guardando prima me e poi lui.
James gli sorride in segno di sfida e dopo pochi secondi gli esce sangue dal naso.
<<No Jake, andiamo.>> dico fermandolo subito.
Jacob annuisce e si gira verso di me.
<<Quindi ti fai comandare da una femmina?>> chiede James alzandosi da terra, spingendo via Sara che si era avvicinata a lui e ripulendosi il sangue dal naso.
<<È evidente che non sai cosa sia la parola amore.>> dice Jacob guardandolo dritto negli occhi, se gli sguardi potessero uccidere, qui dentro saremmo morti tutti.
<<Sei solo un coglione!>> gli grida contro James, dandogli un spintone.
Jacob perde l'equilibrio e James ne approfitta per tirargli un pugno.
<<Lascialo stare!>> grido tirando pugni sulla schiena di James.
<<Levati, puttana!>> urla tirandomi uno schiaffo e facendomi cadere a terra.
<<Rebecca!>> esclama Zac raggiungendomi.
<<Hai osato toccarla!>> sento gridare Jacob.

Vedo tutto sfocato, ho sbattuto la testa molto forte e sto per perdere i sensi. Vedo Jacob a cavalcioni su James mentre lo prende a pugni.
Ora lo vedo venire verso di me. Ha fatto spostare Zac. Sta cercando di dirmi qualcosa, ma non lo capisco. Sento urla, parole miste, la testa inizia a girare ancora di più e vedo sempre più sfocato finché le mie palpebre non cedono.
Non riesco ad aprire gli occhi ma sento qualcuno che mi tocca, qualcuno mi ha sollevata e mi tiene in braccio, è Jacob.
È lui perché ha le mani grandi.
Sento il suo tocco sempre di meno.

3 ore dopo

Riesco ad aprire gli occhi e dopo un po' capisco dove sono: l'infermeria del college.
Mi alzo dallo scomodo lettino e metto le mani alla testa per il dolore.
<<Nono cara, rimani stesa.>> dice una bella donna con un camice bianco.
Ha i capelli neri e gli occhi grigi, magra e di giusta altezza.
<<Ti fa tanto male?>> mi chiede poi.
<<Ora di meno, è stata una fitta.>> rispondi.
<<Prova ad alzarti.>> dice.
<<Va meglio, grazie.>> rispondo.
<<Allora puoi andare, prendi questo.>> dice dandomi del ghiaccio secco.
<<Metti una firma qui.>> aggiunge poi.
<<Oh, se hai di nuovo dolore vieni subito.>> dice ora, sorridendomi.
<<Va bene, grazie mille, arrivederci.>> rispondo uscendo dalla stanza.

Davanti alla porta dell'infermeria c'è Jacob ad aspettarmi.
<<Rebecca! Come stai?>> chiede allarmato, stringendomi in un abbraccio.
<<Hai fatto una brutta caduta..>> dice dandomi un bacio tra i capelli.
<<Se quel bastardo osa ancora toccarti.. Gli ho dato una bella lezione. Sta nell'infermeria maschile.>> aggiunge ridendo.
<<Amore adesso sto meglio, andiamo al dormitorio?>> gli chiedo.
Annuisce e mi tiene la mano.
<<Che ore sono?>> domando subito dopo.
<<Le 12:45.>> risponde.
<<Sono stata 3 ore lì dentro?>> domando perplessa.
<<Già.. Te l'ho detto che hai preso un brutto colpo, ero molto preoccupato.>> risponde guardando prima me e poi per terra.
Mi limito ad annuire.

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Ciao ragazzi! Ecco a voi il 52esimo capitolo! Che ne pensate?
Scrivetemi tanti commenti!!
PS: continuo a più di 110 stelline!

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