Capitolo 4
<<Rebecca, lei è Vanessa.>> dice appena ci fermiamo vicino a un gruppo di ragazzi.
È una bella ragazza, lineamenti molto rigidi, pelle chiarissima, occhi e capelli neri leggermente mossi e non molto alta.
<<Piacere.>> dice sorridendo e stringendomi la mano.
La stringo facendole un sorriso.
<<Sei del primo anno?>> mi chiede sempre sorridendo.
<<Si, e tu?>> rispondo.
<<Del secondo, Jacob ci ha già provato?>> domanda ridendo e dandogli una gomitata.
<<Sono la sua compagna di stanza. Appena sono entrata mi è saltato addosso pensando che..lasciamo stare..>> le racconto continuando a ridere.
<<Non ci credo! Probabilmente siamo le uniche due di tutto il college che l'hanno rifiutato!>> esclama ridendo.
<<Ah ah ah.>> si intromette Jacob.
<<Chi è la pupa?>> chiede un ragazzo squadrandomi e avvicinandosi, troppo, a me e leccandosi le labbra.
È alto, muscoloso, biondo e con gli occhi azzurri.
Si appoggia alla spalla di Jacob ma viene spinto.
<<La mia compagna di stanza.>> risponde Jacob guardandolo più che male, lo sta uccidendo con gli occhi.
<<Quindi?>> chiede con un ghigno in faccia.
<<Quindi un cazzo. In camera mia non entrerai a fartela.>> risponde Jacob irritato.
<<Puoi sempre venire da me.>> mi dice il ragazzo facendo l'occhiolino.
<<No, grazie.>> rispondo con un finto sorriso.
Jacob lo spinge via.
<<Fratello ma che vuoi?>> si lamenta ora il ragazzo.
<<Cercatene un'altra.>> risponde Jacob guardandolo dritto negli occhi.
<<Perché? L'hai già scelta tu?>> continua il ragazzo.
<<No Nick, il punto è che non la puoi scegliere tu.>>
Ecco come si chiama.
<<Andiamo Rebecca.>> mi porta via Vanessa.
<<Ma che succede?>> le chiedo confusa. <<Perché Jacob fa così?>> continuo.
<<Rebecca, Jacob è un puttaniere, e questo credo che tu l'abbia già capito, ma lui ci prova solo con le ragazze facili perché le ragazze serie non vuole farle soffrire, tranne quando ovviamente gli piace seriamente una ragazza. Nick, il ragazzo che ci provava prima con te, non è uno affidabile. Qui lo conoscono come 'il ladro'>> finisce Vanessa di parlare.
<<Il ladro? Perché?>> chiedo senza capire.
Vanessa fa una faccia schifata e poi risponde.
<<È conosciuto così perché ha 'rubato' la verginità o anche semplicemente una notte a molte ragazze, una notte che magari per loro doveva essere importante e che magari pensavano di passare con una persona importante al loro fianco.>> conclude Vanessa.
<<Che schifo.>> rispondo.
<<Già, torniamo dagli altri. Magari si sono calmati.
<<Ah, Vanessa?>>
<<Si?>>
<<Posso chiederti un'ultima cosa?>> le domando.
<<Certo, dimmi.>>
<<Perché Jacob mi ha difesa?>> chiedo.
<<Tel'ho detto. Non gli piace far soffrire le ragazze. Probabilmente ti ha già inquadrata e ha capito che non sei il tipo da una botta e via, dato che quando ci ha provato non sei caduta ai suoi piedi. E poi non so, ti guarda in un modo strano, diverso da come guarda le altre.>> risponde con un piccolo sorriso in volto.
<<Nono, ci conosciamo da meno di 24 ore.>> dico arrossendo.
<<Vabbè, andiamo.>> dice.
Raggiungiamo gli altri e in effetti si sono calmati.
<<Scusa per prima. Comunque non mi sono presentato, Nick, piacere.>> dice dandomi la mano mentre Jacob lo guarda male.
<<Non fa nulla, io sono Rebecca.>> mi fa un sorriso e si allontana.
<<Rebecca, andiamo?>> mi chiede Jacob.
<<Mh, va bene.>> rispondo un po' insicura.
Sarei voluta rimanere con gli altri ma se lui se ne fosse andato non mi sarei sentita a mio agio dato che gli altri li avevo appena conosciuti.
<<Comunque lui sono Josh...>> dice indicando un ragazzo africano molto alto. <<E Francesco.>> dice poi indicando un ragazzo alto, muscoloso con gli occhi marroni e i capelli biondo cenere.
Mi prende, al suo solito, dal polso e ci allontaniamo.
<<Non li conosco bene quei due, non so perché fossero con noi.>> mi sussurra mentre andiamo via, probabilmente per non farsi sentire.
<<Sta sera vuoi andare a mangiare una pizza?>> mi chiede entrando in casa. <<Oppure possiamo ordinarla e mangiarla qua..non voglio che tu ti avvicini ai fornelli. Il mio stomaco non sopporterebbe altro cibo cucinato da te.>> dice ridendo.
<<Che simpatico. Comunque per me va bene. Scegli tu.>> dico accendendo la TV e sedendomi sul divano.
<<Vada per la consegna a domicilio!>> esclama lasciandosi cadere sul divano, vicino a me.
<<Come la vuoi la pizza?>> mi chiede allungando il braccio per prendere il telefono di casa sul tavolino vicino al divano.
<<Norma.>> affermo.
Alza il telefono e chiama, credo Nando's. Buona sera! Sono io, Jacob...Si compare, tutto apposto e tu?.. Ah bene, sono felice per te.. Si. Vorrei ordinare due pizze, una Margherita con patatine e würstel e una Norma... Si fratello. Sai tu dove portarle.. Si, ciao.
Chiude la chiamata.
<<Vedo che vi conoscete.>> dico senza guardarlo.
<<Sono un tipo socievole e ordino la pizza sempre da loro.>> dice con nonchalance.
<<Va bene.>> rispondo.
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Ecco il 4° capitolo! Non è tanto lungo ma penso che vada bene:)
Fatemi sapere che ne pensate e se vi va, passate a leggere anche l'altra mia storia, 'the different girl'.
Se volete lasciatemi qualche commento e se ci va potete darmi dei consigli per migliorare la storia o potete correggermi.
Continuo a 1 stellina!⭐️
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