Viaggiare di notte, accompagnati da Susanoo, la Luna, fu un esperienza magica.

Tsukuyomi ci stava guidando attraverso il cielo buio, non camminavamo poggiando i nostri piedi sul suolo arido che ormai distava migliaia di km da noi, ma camminavano su di una strana polvere brillante che si creava sotto i nostri piedi ad ogni passo.

<<La polvere delle stelle è utile in molti modi>> sussurrò Tsukuyomi quasi leggendo i miei pensieri e rispondendo alle mie domande.

<<Brilla troppo per i miei gusti>> Mamoru però si stava divertendo a "volare" dato che aveva già fatto diverse girevolte e pirouette da vero uomo.

<<Ma se sei il primo che si sta divertendo da matti>> disse Toru saltellando di qua e di là, mentre Kuromi ed io ci guardammo trattenendo una risata.

<<Come mai ci teniamo così bassi?>> chiese Kuromi.

<<Non vorrai disturbare il viaggio degli altri Kami>> rispose Tsukuyomi, indicando i puntini luminosi che sembravano stelle nel cielo nero della notte.

<<Ma dove vanno?>> chiesi allora, osservando come si muovevano quasi impercettibilmente.

<<Dipende, c'è chi viaggia perché ormai i suoi poteri sono tali che, può anche far a meno di svolgere i suoi doveri base; chi viaggia attraverso la notte perché è compito del suo dovere; chi scappa dai suoi doveri e così via... Ma chiunque sia lassù, ha quasi raggiunto il massimo del suo potere>> Tsukuyomi sorrise ed una piccola fossetta si creò nella sua guancia paffuta, era davvero carina ed ispitava simpatia, peccato Kuromi proprio non la sopportasse.

<<Tu che lavoro svolgi?>> mi azzardai a chiedere, mentre Mamoru e Toru continuavano a saltellare dietro di noi.

<<Io osservo la maggior parte del tempo, raramente agisco e quando lo faccio non ci sono sfumature fra bene e male. Agisco per il bene o per il male>> rispose lasciando un po' di mistero in quella spiegazione, rividi nella mia mente tutte le volte che osservando la luna mi ero chiesta se mi stesse osservando, se mi stesse sentendo e se potesse darmi consiglio.. In quanti, in momenti di solitudine, ci rivolgevamo a lei pensando che ci potesse sentire, l'unica a poterci comprendere? Ebbene, lei ci ascolta davvero.

<<Deve essere difficile poter vedere tutto e non poter far nulla>> pensai ad alta voce.

<<Sì, lo è. Avrei voluto asciugare tante lacrime, avrei voluto ricomporre tanto cuori infranti, ma tutto ciò che posso fare è offrire il mio conforto attraverso la mia sola presenza. Con gli anni, i secoli, i millenni però ho imparato che gli umani si rialzano sempre, che prima o poi quei pezzi di cuore infranti si ricompongono, e che chi è solo riuscirà a trovare la pace e ancora una volta mi guarderanno, e sorridendo mi ringrazieranno per essere sempre stata lì con loro>> dopo quelle parole mi ci volle molto per non piangere ed abbracciarla, ringraziandola a mia volta, ma mi avrebbero presa tutti per pazza.

<<Ho visto anche te, Haru o Amanda, scegli tu quale nome più ti aggrada... Ti ho vista quando eri una delle Dee più splendenti di tutte, ho visto i fiori di ciliegio sbocciare la prima volta quando sei nata tu, le farfalle volare fra i petali dai mille colori, l'aria fresca muovere leggermente la natura che dopo il freddo inverno riprendeva a vivere. Gli uomini usano i tuoi fiori per esprimere i propri sentimenti alle donne che amano, le donne nei tuoi fiori vedono i sentimenti propri, e così via. Ma ti ho vista anche perderti, proprio grazie a tutte le emozioni che sei in grado di donare, sei stata vittima di te stessa e ancora lo sei. Devi ritrovare la strada per casa, Amanda, la strada che riporta a te stessa>> rimasi senza parole e non potei più trattenere le lacrime, aveva colpito dritto al cuore dei miei problemi.

La mia sofferenza non era causata dalla minaccia della Morte, ma da me stessa. Chi ero io? Cosa volevo? Erano le domande che mi opprimevano, i dubbi sul passato, presente e futuro.

<<Oh su, non ti volevo far piangere!>> Tsukuyomi alzò le mani in segno di difesa, Kuromi rimase in silenzio quasi come se anche lei si fosse rispecchiata in quella descrizione e ne fosse rimasta colpita.

<<Hei che succede qui?>> Toru si intrufolò fra me e Tsukuyomi, prendendoci entrambe sottobraccio.

<<Va tutto bene>> risposi sorridendo a Toru.

<<A me non sembra>> Mamoru affiancò Kuromi e la osservò curiosamente.

<<Se non vuoi beccarti un pugno sullo stomaco farai meglio ad allontanarti>> rispose questa osservando Mamoru con sguardo affilato, la sua voce però tremò e i suoi occhi brillarono, prima che Mamoru potesse dire una delle sue, Toru prese Kuromi per mano e avanzò a passo svelto con lei, sussurrando qualcosa al suo orrecchio.

<<Che modi>> commentò Mamorù sbuffando, beccandosi un pugno in testa da Tsukuyomi.

<<La tua bella piange e tu non fai nulla?>> disse la luna indicando me, che ormai avevo già asciugato tutte le mie lacrime.

<<Questa è una cosa che deve fare da sola, io posso solo stargli vicino, ma é lei che deve ritrovare la sua strada>> disse proprio le parole che avrei voluto sentire, entrambi sapevamo che l'unica persona in grado di salvarmi ero io stessa, lui mi avrebbe aiutata standomi accanto.

<<Non sei stupido quanto sembri>> Tsukuyomi rimase quasi stupita.

<<Ma tu non sei la luna bla bla io vedo tutto bla bla? Dovresti sapere quanto sono grandioso! Pf poi si chiedono perché fossi diventato un delinquente>> Mamoru sbuffò osservando Toru e Kuromi più avanti.

<<Io non metto mai in dubbio la tua grandiosità>> risposi io, dandogli una spinta, lui mi osservò sorridente e mi abbracciò sollevandomi da terra a mò di orso <<l'unica persona intelligente in tutto il mondo umano e non>> mi disse Mamoru stampando poi un bacio sulle mie labbra.

<<Ok, basta, basta, l'ho capito>> Tsukuyomi era diventata rossa in volto e osservò lontano.

<<Anche la luna può arrossire, non si smette mai di imparare>> Mamoru mi rimise a terra e iniziò a punzecchiare Tsukuyomi, e per un attimo pensai che lo avrebbe sul serio fatto fuori.

Più avanti Toru e Kuromi avevano rallentato il passo, Toru continuava a parlarle, chissà che cosa le stava dicendo... Sbuffai, sperando che la mia amica avrebbe trovato pace un giorno.

La notte non era magica solo per i bagliori che regalava, per la polvere di stelle che tanto ci attraeva o per i Kami che volavano su di noi, ma anche perché osservando in basso, sembrava quasi di avere un altro cielo sotto i piedi.

I villaggi, le città, i paesini brillavano, le luci artificiali tremulanti ti portavamo a chiederti cosa stesse succedendo laggiù, così vicino ma anche così lontano.

<<Davvero un Kami può aiutare ed ascoltare le preghiere di tutti?>> chiesi allora a Tsukuyomi, che battibeccava con Mamoru.

<<Tu lo facevi>> mi rispose semplicemente, già, lo facevo.

<<Ci riuscirà di nuovo>> aggiunse Mamoru.

<<Sei già migliorata molto da quando ti ho incontrata di nuovo, tu magari non lo vedi, ma io sì. Magari Izanagi ci aiuterà anche a farti riavere tutti i poteri>> continuò lo yokai, abbozzando un sorriso.

<<Attenti con mio padre, potrebbe sembrare buono e disponibile, ma non dimenticate che ha abbandonato sua moglie nel regno dei morti>> Tsukuyomi non aveva tutti i torti.

<<Era sì inevitabile che succedesse, ma questo lui non lo poteva sapere, diffidate il più possibile da lui, e state sempre attenti, Lei potrebbe nascondersi ovunque>> in quel momento un brivido di paura attraversò la mia schiena, ok, forse la morte mi faceva un po' paura.

So bene che la mia lunga pausa ha causato delusione, perdita di lettori, e molti di voi hanno anche dimenticato parti della storia come è giusto che sia, comunque volevo dire che non me ne pento, perché la pausa mi è servita per ritrovare me stessa, in mezzo a mille problemi che ho avuto, e se avessi scritto in quel periodo, non avrei scritto il vero, non avrei scritto ciò che i miei personaggi davvero mi chiudevano di scrivere! Quindi un enorme SCUSA per avervi fatto attendere ma anche un enorme GRAZIE a tutte voi, che siete tante, che mi fate sentire speciale, e a cui voglio bene.

Qui metto un po' di immagini che richiamano i miei personaggi.

Tsukuyomi ⬆️

Kuromi ⬆️

Amanda ⬆️

Toru e Mamoru ⬆️

Mamoru ⬆️