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Kuromi (21)

Non appena il mio turno fu finito, non esitai a dirigermi verso il tempio senza aspettare che Mamoru e Toru staccassero.

Senza rendermene conto mi ritrovai a correre durante il tragitto, scansando a fatica la gente, il fischiettio non mi lasciava in pace così come il riflesso di Donald in ogni specchio d'acqua o vetro.

Raggiunsi le transenne che bloccavano l'ingresso per il bosco, c'era parecchia gente nel parco quindi fu difficile non farsi notare, fui persino rimproverata una volta ma alla fine non ebbi alcun problema.

La corsa mi aveva portato a sentirmi stanca prima di aver percorso tutte le scale per il tempio, troppa euforia mi aveva ridotta in un fagotto senza forze e con il fiatone.

<<Scappavi da qualcuno?>> i capelli scuri di Kuromi sfioravano il pavimento, furono la prima cosa che vidi, subito dopo notai la sua tuta aderente blu scura e i suoi occhi scrutatori.

<<No>> risposi debolmente, lei alzò un sopracciglio sorpresa ma non aggiunse altro, avvicinandosi a me.

<<Toru mi ha parlato di quello che ti sta succedendo, Haru>> disse con un velo di preoccupazione nei suoi occhi.

<<Amanda, mi chiamo Amanda. Grazie per aver accettato di aiutarmi>> risposi calmando il mio affanno, la mia correzione le fece storcere il naso.

<<Non mi piace il nome Amanda>> commentò sbuffando, le sorrisi e risposi a mia volta <<a me non piace il nome Haru>>.

<<Non passeremo tutto il tempo a discutere su di questo... Andiamo, ho già preparato la stanza>> disse, e subito dopo si incamminò verso l'interno del tempio.

<<Cosa vuol dire che hai preparato la stanza?>> chiesi affiancandola, le gambe mi facevano un male cane.

<<Più o meno effettueremo un rituale simile a quello che avete organizzato la prima volta che mi hai vista. Senza storie horror però>> rispose divertita, sembrava una ragazza simpatica ma allo stesso tempo distante.

<<Per fortuna, l'altra volta son quasi morta di infarto>> commentai sollevata, la storia raccontata da Mamoru mi metteva i brividi ogni notte.

<<Dove sono Mamoru e Toru?>> chiese lei prima di entrare nella stanza, intravidi Hiro e Sawako curare delle piante in fondo al giardino del tempio.

<<Non hanno ancora staccato>> risposi semplicemente, poco dopo ricevetti un'altra domanda.

<<Non lo ho mai chiesto ma... Che lavoro fate?>> quella domanda mi fece venire i brividi, di certo non le avrei detto la verità sul lavoro di Toru!

<<Camerieri>> risposi immediatamente, lei si bloccò e mi guardo attentamente.

<<Stai mentendo>> disse subito, puntandomi il dito contro.

<<Non ho ragione di farlo>> risposi convincendo me stessa di tali parole, così annuì e mi mostrò dove sedermi; dinanzi ad un tavolino basso, circondato da dieci candele di color porpora accese.

<<Non so perché ma ho paura>> dissi prendendo posto, lei mi si sedette accanto schiarendosi la gola.

<<Non devi averne, cominceremo con piccoli esercizi>> disse sorridendo, le fiamme delle candele che ci circondavano trabballarono per un attimo, nello stesso momento in cui i suoi occhi si socchiusero.

<<Voglio che ti concentri ora, sui miei occhi. Voglio che desideri di leggere la mia mente, desidera di conoscere il mio passato e i miei desideri più nascosti. Devi scoprirli, entra nella mia mente>> mi afferrò le mani e divenne seria, le sue parole erano precise, eppure io non avevo idea di come fare ciò che mi chiedeva.

<<Come faccio?>> chiesi dubbiosa, lei sospirò e poi fiatò nuovamente <<Non pensare al come o al perché... Devi solo desiderarlo davvero>>.

Cercai di seguire i suoi consigli, fissai i suoi occhi e iniziai a pensare a quanto fosse misteriosa, al motivo che la aveva portata ad essere mia amica, alla sua storia e a tutto ciò che non conoscevo su di lei.

Concentrata sui suoi occhi, non mi accorsi subito che l'atmosfera attorno a noi era cambiata, le candele si erano spente ed eravamo nel buio completo, una volta realizzato ciò non riuscii più a trovare nemmeno i suoi occhi.

<<Amanda, ci sei riuscita. Sei nella mia mente>> la voce di Korumi sembrava lontana ma vicina allo stesso tempo, sembrava venire dall'alto.

<<Cosa vuol dire? Cosa dovrei fare ora?>> chiesi urlando, guardando a destra e a manca.

<<Non devi fare niente. Ora ti basta cercare nel mio passato le risposte alle tue domande>> disse con voce alquanto calma e pacata.

Sospirai e pensai ad una domanda. Chi era Korumi?

Pian piano nel buio si formarono delle luci, erano come del vapore, danzando iniziarono a formare delle figure che ben presto riconobbi.

Il fumo colorato e luminoso aveva ricreato una scena, la quale rappresentava Koromi, in cui dimostrava una quindicina di anni, in un enorme giardino, mentre osservava il cielo violaceo.

<<3, 2, 1>> la voce della piccola Kuromi si espanse nel luogo dove mi trovavo, non appena il suo conto alla rovescia finì, la vidi assumere un aspetto spaventoso, il paesaggio accanto a lei cambiò, facendola comparire in una stanza ricca di ragazzini spaventati a morte.

<<Chi di voi mi ha chiamata?>> chiese Kuromi con una voce demoniaca, osservando i ragazzi che scappavano dalla stanza senza voltandosi indietro, maledicendosi l'un l'altro per aver fatto quel gioco.

<<Morirete comunque un giorno>> disse lei osservandoli scappare, tornando alla sua espressione normale.

Era rimasta da sola nella stanza, circondata da candele spente, giubbotti e libri che dovevano appartenere ai ragazzi scappati via.

<<Deve essere una vita davvero triste la tua>> una voce la fece voltare, nascosto accanto ad un armadietto vi era Toru, con un sorrisetto divertito e poggiato con la schiena sul muro, le mani nelle tasche dei jeans stretti.

<<E tu chi saresti?>> Kuromi tornò sulle difensive, indietreggiando alla vista del ragazzo.

<<Tranquillo, appartengo al tuo stesso mondo>> rispose lui, facendo spuntare sulla sua testa delle orecchie bianche, classiche della sua forma da volpe.

<<Disgustoso>> disse Kuromi fingendosi indifferente, in realtà le sue guance si tinsero leggermente di rosso.

<<Fai sempre così schifo a mentire?>> chiese lui avvicinandosi a Kuromi, lei fece comparire una lancia nella sua mano sinistra e la puntò verso Toru, minacciandolo con lo sguardo.

<<Fa un altro passo e sei morto>> lo avvertì, e sapevo bene che non mentiva.

<<D'accordo, me ne starò bello e buono qui... Kuromi>> disse lui alzando le spalle innocentemente, Kuromi non si spostò di un millimetro ma si limitò a fare un ultima domanda <<come fai a conoscere il mio nome?>>

<<Chissà, se vuoi scoprirlo devi seguirmi>> dichiarò Toru, alzò un angolo delle sue labbra e la guardò dall'alto al basso, era alquanto cupo.

<<Non ho alcuna intenzione di seguire un tizio come te, addio>> le parole di Korumi seguirono le sue azioni, in poco tempo si trovò nuovamente nel suo giardino nel mondo degli spiriti, ad osservare il suo riflesso nell'acqua del piccolo laghetto presente a poco da lei.

<<Perché mi hai mostrato questa scena?>> chiesi a Kuromi, quando fui di nuovo al buio.

<<L'hai scelta tu, non io. Cosa hai desiderato?>>

Avevo desiderato di capire chi fosse lei, non capivo come quel ricordo potesse essere collegato a quel frammento della sua vita.

<<Credi di averlo capito?>> chiese con calma.

<<No>> fu la mia risposta.

<<Quindi continua>> mi esortò la ragazza.

Sospirai e mi posi nuovamente la domanda. Chi era Kuromi?

Dinanzi a me si creò un altro frammento della sua memoria, questa volta Kuromi indossava degli abiti pesanti, si cingeva a sé per tentare di riscaldarsi.

La neve circondava il paesaggio, il cielo era viola e si trovava nei pressi di una foresta, era diretta verso una capanna di legna.

<<Tu chi sei?>> una voce la fece voltare, vidi me stessa in piedi a qualche passo da lei, le mie guance erano rosse mentre la mia pelle era pallida come la neve, i miei capelli biondi scendevano lisci lungo il mio corpo.

<<Potrei farti la stessa domanda>> rispose Kuromi sulla difensiva, poco dopo una lama sfiorò il suo collo, premendo contro di esso con decisione.

<<Non puoi. Questo luogo non ti appartiene, è la terra designata alla Dea della Primavera ed è sotto la mia protezione>> fu Mamoru a parlare, stringeva la lancia nella sua mano destra, era comparso dal nulla accanto a me in un secondo.

<<Tsk, giù la lancia allora. Sono venuta per incontrarla>> rispose Kuromi, senza mostrare nemmeno un briciolo di paura.

<<Incontrare me?>> chiesi io forzando Mamoru a mettere via la lancia, avvicinandomi verso di lei.

<<Mi è arrivata una lettera>> affermò Kuromi, distratta da un altro rumore.

<<Quindi sei venuta>> Toru spuntò accanto a me, salutando Kuromi con la mano e muovendo le sue orecchie bianche.

<<Non capisco>> dissi io frustrata dalla situazione, avanzando verso Kuromi.

<<Ho capito dal primo momento chi sei, figlia della morte. Capelli neri, occhi blu come l'oceano... La tua pelle è più bianca della mia, le tue labbra più rosse del sangue>> dissi voltandomi poi verso Toru, che non smise nemmeno un attimo di sorridere.

<<Non pensavo avresti presto seriamente la mia richiesta>> dissi poi, sorridendo a mia volta.

<<Ogni tuo desiderio è un ordine>> rispose lui, inchinandosi dinanzi a me. Arrossii e mi voltai nuovamente verso Kuromi, ancora confusa.

<<Non capisco perché fingi di essere chi non sei, Kuromi. Perchè accetti il ruolo che ti è stato assegnato? Ti limiti a spaventare gli umani, quando i tuoi poteri sono forti quanto quelli di una Dea. Ti sei ribellata per anni verso il concilio, per il regno che ti sarebbe spettato ma alla fine hai accettato un compito misero come questo. Non capisco>> dissi con tutto il fiato che avevo, Kuromi mi guardò sconvolta, la bocca a forma di "o".

<<Non so chi sei, non so cosa vuoi da me, ma so che non sono tenuta a parlarti di me e delle mie ragioni>> disse furiosa, avanzò nella mia direzione e subito Mamoru e Toru scattarono verso di lei, in mia difesa.

<<Anche io sono come te, anche io voglio cambiare alcune leggi del nostro mondo, voglio solo dire che insieme...>> venni bloccata da uno schiaffo di Kuromi, prima che potessi impedire ai ragazzi di farle del male, vidi Toru afferrarla e portarla via, dicendo a Mamoru di riportarmi al tempio.

Toru lasciò andare Kuromi quando furono abbastanza lontani, Kuromi era diventata piuttosto calma e osservava Toru persa nei suoi pensieri.

<<Non sei stata sincera con i tuoi sentimenti>> disse Toru, gironzolando intorno a Kuromi.

<<Se vuoi proteggere la tua Dea, è meglio che la smettiate di cercarmi. Non sono interessata nel suo piano, non voglio essere punita di nuovo. Dove era quando la mia ribellione era iniziata? Ora non posso fare più nulla, questa è la mia nuova vita e me la tengo stretta, spaventare gli umani non è poi così male... ricorda loro che noi esistiamo>> spiegò con l'affanno, il suo petto si contraeva in continuazione, mentre le sue guance diventavano sempre più rosee.

<<Allora perchè provi ancora così tanta rabbia?>> chiese Toru, diventando serio a sua volta.

<<Perché... Tu cosa ne sai comunque? Perché dovrei parlarne con te?>> chiese Kuromi urlando, i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.

<<Anche il mio passato non è rose e fiori, e anche io sto scontando la mia punizione... Ma a me è andata bene. Per questo voglio aiutarti, Dea della Morte. Stanne sicura, da oggi in poi non faremo altro che raccontarci storie horror, aspettando di vederti>> concluse facendole l'occhiolino, poco dopo scomparve anche lui, lasciandola sola.

Avevo visto abbastanza, mi concentrai e desiderai di tornare in me, di nuovo nella stanza insieme a Kuromi.

<<Sei tornata>> disse lei, non appena ebbi aperto i miei occhi.

<<Il resto voglio saperlo da te>> dissi con decisione, lei sorrise ed annuì.

<<Sono tornata da voi innumerevoli volte, grazie ai vostri giochetti... Avevo anche accettato di aiutarti ma...>> non finì di parlare che Mamoru entrò nella stanza seguito da Toru, entrambi presero posto accanto a me, incuranti di averci interrotte.

<<Ma come al solito il tuo ragazzo ha rovinato tutto e tu sei sparita. Non ho mai capito cosa ci trovi in lui>> rispose Kuromi stizzita, alzandosi e congendandosi con un piccolo inchino.

<<Di cosa parla?>> chiese Mamoru furioso, Toru mi diede una pacca sulla schiena, seguendo poi Kuromi.

<<Toru e Kuromi... stanno insieme vero?>> chiesi a Mamoru, quando mi voltai verso di lui mi accorsi che i nostri volti erano davvero vicini.

<<Non lo sanno nemmeno loro>> mi rispose, fissandomi negli occhi.

<<Cosa c'è? Cosa guardi?>> chiesi portando indietro il mio viso.

<<Sei strana...>> disse avvicinandosi ancora di più, ormai era a gattoni su di me, stesa sul pavimento del tutto imbarazzata, sperai che nessuno entrasse in quel momento.

<<Sei tu quello strano, spostati>> dissi, lui afferrò i miei polsi obbligandomi a rimanere ferma dov'ero.

<<Sta ferma, credo di avere capito... C'è uno spirito dentro di te>> disse seriamente, non appena sentii quelle parole divenni bianca, per poco non persi coscienza.

<<Pffff>> Mamoru scoppiò a ridere, tornando seduto, si stava prendendo gioco di me! Arrabbiata iniziai a riempirlo di insulti, tirandogli dei pugni sul petto.

<<Ahahah scusami non ho resistito>> disse con le lacrime agli occhi, approfittando del momento mi abbracciò, ignorando i miei pugni.

<<Ti odio>> dissi borbottando, ma arrendendomi al suo abbraccio.

<<Anche io>> disse stampando un bacio sulla mia fronte, poi sulle mie guancia e poi sulle mie labbra.

<<Questa sera rimango di nuovo da te>> disse tra un bacio e l'altro, spingendo sempre di più il mio corpo verso il suo, nonostante fossi seduta su di lui portando la distanza a 0.

Esultai nella mia mente nel sentire quelle parole, riempiendolo di baci a mia volta. Poi ricordai una cosa... Dovevo sistemare la questione Donald.

Mi allontanai da lui di scatto, lasciandolo sorpreso da quel mio movimento brusco.

<<Cosa c'è? Ho fatto qualcosa?>> chiese ritirandomi a sé, con forza.

<<Devo prima sistemare una cosa, non hai fatto niente>> dissi, subito dopo lo baciai e anche su fu difficile scappai dalle sue braccia, alla ricerca di un punto in cui osservare il mio riflesso.

Corsi nel giardino, mi fermai di fronte al laghetto che vi era, mi inginocchiai e guardai il mio volto, affiancato da quello di Donald.

In quel momento lo osservai attentamente, desiderando con tutta me stessa di entrare nella sua mente.

Chi sei? Chiesi. E l'immagine di noi due da piccoli si formò nella mia mente.

In foto: Toru e Kuromi

Come va? Vi sta piacendo la storia? Sotto vi metto qualche immagine dei protagonisti! Chi vi piace di più?

Kuromi

Toru

Mamoru


Amanda


Jen

Donald

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