Il Gatto perde il pelo ma... (30)
<<Da ora in poi, dovrete proseguire da soli>> Tsukuyomi ci fece un breve inchino prima di risparire nel buio della notte, lasciandoci di fronte ad un fiume il cui ponticello che collegava regno degli spiriri al Regno dei Kami più potenti, era rotto ed era impossibile utilizzarlo.
Il fiume scorreva veloce e le acque scure come il cielo notturno sembravano sfidarci, come a dire che chiunque avrebbe osatto attraversarle, sarebbe morto.
La riva dall'altro lato di esso, era rocciosa, e delle mura alte almeno trenta metri si ergevano, su di esse vi erano incisi dei simboli, riconobbi delle costellazioni, quindi inizia a pensare che su quelle mura, lungo tutto il loro infinito perimetro, vi era inciso l'intero universo.
La porrà di ingresso per il regno era di color viola, e non aveva alcuna maniglia, probabilmente si apriva automaticamente dinanzi a coloro che avrebbero meritato di entrarci, riuscendo ad arrivare vivi fin lì.
<<Bene, direi che possiamo tornare indietro>> sbuffò Kuromi, quelle parole non erano dettate dalla paura, più che dalla voglia di non incontrare suo padre, Izanagi.
<<Prova solo a fare un passo indietro e vedrai che ti trascinerò con le mie stesse braccia>> la minacciò Toru, e lei sembrò leggermente onorata di quella minaccia.
<<Molto bello e romantico ma... Dov'è Susanoo?>> disse impaziente Mamoru, andando al bordo della riva e osservando l'acqua.
<<Brutto disgraziato, esci fuori! Che c'è? Hai paura di mostrare la tua orrenda faccia da pesce lesso ai miei amici?>> urlò sfiorando l'acqua, quando lo fece il fiume si fermò completamente, e dal centro di esso iniziò a fermarsi una fontanella, dalla quale comparve Susanoo.
Ok, mi dispiace ammetterlo, ma Susanoo era il ragazzo più bello che i miei occhi avessero mai visto.
Gli occhi erano di un azzurro limpido e avevano un taglio sottile, i capelli neri erano inzuppati e gli cadevano leggermente sulla fronte, mentre sui lati era completamente rasato.
Il suo viso era certamente segnato dal tempo, da vari combattimenti e incuteva timore, così come sembrava richiedere rispetto.
<<Mamoru, il gatto perde il pelo ma non il vizio>> disse Susanoo, uscendo dalle acque e raggiungendoci a riva.
<<Sono quasi sicuro che fosse il lupo >> rispose Mamoru, stringendo sorridente la mano di Susanoo, che passò subito dopo a fissare me, Toru e Kuromi.
<<Chi sono loro? E che ci fate qui?>> chiese Susanoo, cercando una conversazione soltanto con Mamoru, e con nessun altro di noi.
<<Beh, lei è Haru, ti ricordi di lei?>> Mamoru mi indicò, e Susanoo tornò a fissarmi, si avvicinò ed inizio a squadrarmi dalla testa ai piedi! Ero così tesa che non seppi che fare, sperai solo che si allontanasse subito da me.
<<Sì, non hai proprio gusto, Mamoru, te lo ho sempre detto. Meglio more! Comunque, sei riuscito a ottenere il permesso dal consiglio di rientrare nel regno degli spiriti? E poi la biondina si è finalmente ricordata tutto?>> da quanto capii, Susanoo sapeva quasi tutto di Mamoru, dovevano essere stati davvero buoni amici prima dell'esilio di Mamoru.
<<Ah, no, ad entrambe le domande. La memoria di Haru è persa per sempre, ma i suoi poteri stanno tornando, e lei sta imparando tutto da capo... quando al consiglio... Beh, lo sai che non ho mai dato retta a quei vecchi rimambiti!>> esclamò Mamoru stizzito al solo pensare al consiglio.
Susanoo rise, dando una pacca al suo amico.
<<Mi sei mancato>> esclamò Susanoo, osservando di sfuggita Toru e Kuromi, che erano a poco da me.
<<Dunque, per quale motivo siete qui?>> chiese infine il Kami.
<<Vogliamo incontrare Izanagi>> disse Mamoru, e subito Susanoo scoppiò in una rumorosa risata, si calmò solo quando capì che non stavamo scherzando.
<<Perché mai vorreste incontrare quel vecchio?!>> chiese allora stupito, quasi contrariato.
<<Beh, c'è una certa Kami che vuole uccidere Haru>> Susanoo tornò nuovamente ad osservarmi, alzò un sopracciglio e guardò nuovamente Mamoru.
<<Lascia che la uccida, allora!>> ah, era troppo!
<<Senti un po'>> dissi allora, puntando il mio dito verso Susanoo che parve sorpreso, mentre Mamoru mi fece cenno di stare zitta.
<<Potresti anche parlare direttamente con noi, invece da usare Mamoru come intermediario! E poi no, anche se Mamoru volesse lasciarmi morire, io lotterei per la mia vita!>> ma da dove avevo tirato fuori tutto quel coraggio? Davvero stavo crescendo dopo tutte quelle prove e esperienze.
Kuromi mi venne accanto, e poi aggiunse <<e non credere che con quel viso da cattivo ragazzo riuscirai a farci paura, perché ad avere paura dovresti essere tu!>> esclamò con un sorriso sadico, mentre Susanoo inizio a ridacchiare.
<<Ok, ho capito perché non ti lascia morire, Haru>> disse lui, sospirando.
<<Chiamami Amanda>> aggiunsi, a rilassarsi fu anche Mamoru, che si aspettava chissà quale reazione da parte del suo amico.
<<Ok, anche pignola sui nomi! Povero Mamoru, da gatto selvaggio a gatto domestico>> diede qualche pacca sulla spalla a Mamoru, per poi volgari verso le mura.
<<Devo comunque darvi una brutta notizia, posso far attraversare solo uno di voi, la porta si apre solo per una persona ogni due giorni>> ma che?! Osservai gli altri, che avevano tutti gli occhi puntati su di me... Sarei dovuta andare avanti da sola!
<<Bene>> dissi nervosa, Susanoo rise <<stai già perdendo tutto il coraggio fiorellino?>> non feci in tempo a rispondere che Mamoru sbuffò.
<<Ok, ora basta, non chiamarla fiorellino>> ah, era geloso?! Sorrisi e guardai soddisfatta Susanoo, che roteò gli occhi al cielo <<ho già detto che preferisco le more>> osservò poi Kuromi, che di rimando gli mostrò il dito medio. Ah!
<<Ok, ho capito, siete tutte acide qui... Coraggio, saluta il tuo micio e andiamo>> Susanoo si chinò verso le acque, separandole e creando una via per attraversare il fiume.
Mi avvicinai a Mamoru che mi abbracciò, sollevandomi da terra.
<<So che andrà tutto bene>> mi sussurrò all'orecchio, per poi baciarmi. Normalmente avrei avuto una paura enorme, che forse mi avrebbe impedito anche di muovermi, ma sapere che lui mi avrebbe aspettata lì, mi dava la forza giusta per affrontare tutto.
<<Ci siamo anche noi eh>> Toru mi abbracciò a sua volta, più forte di quanto immaginassi.
<<Ti voglio bene>> mi disse, ed io lo strinsi più forte. Toru doveva averne passate tante, troppe, era stato il mio protettore e non era riuscito a proteggermi proprio quando ne avevo bisogno, mi aveva accettata e sempre aiutata nel momento del bisogno.
<<Anche io te ne voglio>> gli risposi, per poi salutare Kuromi, la ragazza non era tipa da abbracci, quindi ci sorridemmo soltanto.
<<Va e sta tranquilla, bado io a questi due>> disse dandomi una spinta verso Susanoo che aveva osservato tutto con un'espressione disgustata.
Attraversare il fiume fu difficile e disgustoso, dato che le scarpe rimanevano incastrate in tutta quella fanghiglia, mi voltai più volte verso i miei amici, che mi sorridevano, cercando di nascondere i loro timori così come facevo io.
<<Come fai a camminare con tanta facilità?>> chiesi a Susanoo.
<<Perché non sono una piccola mammoletta indifesa>> borbottò arrivando dall'altra parte della sponda, aiutandomi a salire sulla roccia.
<<Grazie, per l'aiuto e non per l'insulto>> lui non disse niente, continuando a camminare verso la porta.
<<Devi fermarti dinanzi ad essa, fin quando non la vedrai aprirsi, avrai pochi secondi per attraversarla, quindi devi essere veloce>> mi posizionò al centro di essa, non potevo più voltarmi indietro, non potevo più andare via.
<<Giusto per precauzione, mi sembri simpatica quindi se dovessi trovarti in difficoltà sussurra il mio nome>> mi bisbigliò quando la porta si aprì dinanzi a me, e subito mi affrettai ad attraversarla, ringraziando Susanoo nella mia mente. La parte del mio viaggio da sola stava per avere inizio, era tutto nelle mie mani, e nelle mie forze.
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