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Campanella Rossa (17)

<<Tua madre è davvero simpatica>> Mamoru non perse tempo nel complimentare mia madre non appena i miei genitori andarono via.

<<Mai quanto te>> risposi sorridendo, passai poi il mio sguardo da lui alla ragazza farfalla che ci osservava con aria divertita.

<<Bene, tu chi sei?>> chiesi avanzando verso di lei, Mamoru era seduto sulla poltrona a poco da noi mentre osservava entrambe.

<<Che noia, devo presentarmi per la millessima volta>> rispose questa sbuffando, aveva le braccia conserte ed era poggiata con la schiena contro la porta del frigorifero.

<<Scusami, non ricordo niente delle mie vite passate>> dissi mordendomi il labbro inferiore, lei passò dall'essere inbronciata all'essere dispiaciuta.

<<Piccola Haru>> disse correndo verso di me e abbracciandomi così forte che dovetti implorare Mamoru con lo sguardo di separarci.

<<Chiamami Amanda>> fu la mia risposta, era quello il mio nome per me e non lo avrei cambiato.

<<Amanda...>> disse questa delusa, osservando poi Mamoru che alzò le spalle.

<<Non c'entro niente io>> disse Mamoru alla ragazza che emise un sospiro prima di portare nuovamente i suoi occhi su di me.

<<Quindi... Chi sei?>> chiesi spazientita, lei sorrise e fiera si preparò a parlare.

<<Guarda il tuo bracciale>> disse, indicando proprio questo.

Osservai nuovamente la campanella rossa, quella azzurra e quella bianca, poi tornai con il mio sguardo su di lei.

<<Non ricordi proprio>> disse sbuffando, in pochi secondi mi fu vicina e mi tirò uno schiaffetto sulla fronte.

<<Lascia che ti mostri un po' del mio passato>> disse e un attimo dopo, non ero più in casa mia.

Ero in un giardino enorme, il cielo era di un colore buffo, tra il magenta ed il blu e i pianeti non mi erano mai sembrati più vicini di allora.

L'erba si muoveva per via di un lieve venticello e al centro del giardino vi era un pozzo, doveva essere lì da secoli perché la catena era arrugginita così come il secchiello che un tempo veniva immerso per prendere dell'acqua.

Oltre al pozzo e ad i fiori ben curati che lo circondavano non c'era nessuno, se non una farfalla che volava da un fiore all'altro.

D'un tratto il tempo sembrò scorrere velocemente, passavano i giorni ed il giardino era sempre più solo, la farfalla però continuava a volare da un fiore all'altro... era strano perché non pensavo vivessero per così tanto tempo.

Il giardino iniziava ad essere inghiottito dalla natura selvaggia della terra, i fiori non erano più curati e le erbacce mi arrivavano alle ginocchia, persino sul muretto del pozzo si era formato del muschio.

La farfalla, man mano che il giardino veniva inghiottito, perdeva le forze, passando sempre più tempo su un fiore prima di passare all'altro, tant'è che pensai fosse arrivata la sua fine.

Fu l'arrivo di una chioma bionda ad interrompere quel susseguirsi di azioni, aveva una corona di fiori in testa ed un abito grazioso con una stampa di piccole rose rosse, metteva in risalto le sue curve generose.

In un certo senso, mi sembrava quasi di vedermi allo specchio, il suo volto però era come offuscato alla mia vista quindi non potevo capire se si trattasse davvero di me o meno.

<<Non morirai>> disse la ragazza fermandosi a poco dalla farfalla che non si muoveva ormai da troppo tempo, vidi l'indice della bionda sfiorare una delle ali della farfalla.

Quel tocco scaturì qualche scintilla, indietreggiai confusa coprendomi gli occhi, quando tornai a vedere la farfalla aveva sembianze umane... Ed era la ragazza che era apparsa in casa mia, nuda.

<<Qual è il tuo nome?>> chiese la bionda, che ero sempre più sicura fossi io.

<<Ayaka>> disse la ragazza farfalla coprendosi poi le labbra, sorpresa della sua stessa voce.

<<Era da tempo che cercavo qualcuno come te, Ayaka>> disse la bionda, porgendo la mano ad Ayaka.

<<Perché? Chi siete?>> chiese Ayaka perplessa, osservando e tastando il suo corpo meravigliata.

<<Il mio nome è Haru, è da tempo che ti osservo>> non avevo più dubbi, la bionda ero io... Ero così sconvolta da ciò che stavo osservando che per un momento dimenticai di respirare.

<<Haru... Tu sei la...>> disse Ayaka sorpresa, sgranò gli occhi e poi iniziò a piangere, inginocchiandosi ai piedi della vecchia me.

<<Vi prego, kami, salvate questo posto>> furono le parole di Ayaka, interrotte da un singhiozzo e l'altro.

Una lacrima di Ayaka sfiorò l'erba, a accadde eppure qualcosa mi fece capire che quella lacrima stessa sarebbe stata essenziale per il salvataggio di quel luogo ormai abbandonato.

<<Ami questo posto?>> chiese la vecchia me, afferrando Ayaka per le spalle e portandola nuovamente in posizione eretta, portando i suoi occhi fissi sui suoi.

<<Sí>> rispose Ayaka asciugando le lacrime con il dorso della sua mano, tirò su con il naso e guardò fiera la bionda.

<<Allora sarai tu stessa a salvarlo, con il mio aiuto>> disse la vecchia me, osservando la foglia sulla quale la lacrima di Ayaka si era posata.

<<Come? Io?>> chiese Ayaka confusa, la mano della vecchia me prima pulì il viso di Ayaka dalle lacrime e poi raccolse la foglia che stava osservando.

<<Ayaka, io, Haru, Dea della Primavera sono qui per proporti un patto. Nata senza spiriti guida, nata senza famiglio, ho vagato in lungo e in largo alla ricerca di qualcuno che potesse diventarlo. Lega la tua anima alla mia, giura di proteggermi ed affiancarmi sempre ed io, io salverò questo posto e farò in modo che mai venga dimenticato o abbandonato>> sgranai gli occhi come Ayaka a quelle parole.

Dunque io non avevo un famiglio naturale? Perché?

Ayaka sembrò pensarci un po' su, alla fine strinse la mia mano e in quel momento un forte vento si levò da quella stretta, facendo svolazzare i capelli di entrambe e ripulendo il giardino, portandolo allo splendore di un tempo.

Un bracciale si formò al mio polso, ed ecco comparire la campanella rossa, non vi erano ancora le altre due.

<<Affare fatto>> disse la vecchia me sorridente, Ayaka pianse nel guardare il giardino, subito dopo la visione svanì ed ero di nuovo nel mio salatto, dinanzi a Mamoru e Ayaka che mi guardavano curiosi.

<<Lo hai visto?>> chiese Ayaka pimpante, Mamoru invece aveva un sopracciglio alzato.

<<Sì>> risposi perplessa, chissà quante ne avevamo passate insieme ed io non ricordavo nulla.

<<Ricordi altro?>> chiese poi speranzosa e mi si spezzò il cuore quando feci cenno di "no" con il volto.

<<Mi dispiace>> dissi abbracciando poi la ragazza che ricambiò energicamente.

<<Non è colpa tua, è colpa sua>> disse poi indicando Mamoru... Esisteva qualcuno al mondo che non lo odiava oltre me? Risi quando iniziarono a litigare, ma una lacrima che attraversò il mio volto fece fermare entrambi.

<<Tutto ok?>> chiese Ayaka, Mamoru poggiò una mano sulla sua spalla e poi aggiunse <<lasciaci soli>>.

La ragazza seguì davvero le sue parole e scomparve subito dopo.

<<Perché piangi?>> chiese Mamoru, bella domanda, nemmeno io ero sicura di quale fosse la risposta alla sua domanda!

<<Non lo so>> risposi tirando su con il naso e lasciandomi abbracciare da lui.

<<Non devi dispiacerti per noi, non incolpare te stessa se non ricordi nulla>> disse assumendo che fosse quella la causa del mio pianto, e forse lo era in parte.

<<Toru aveva detto che avevo un famiglio, ma che non si era ancora mostrato. Perché non mi avete parlato prima del bracciale?>> chiesi e lui corrugò la fronte, poi con la sua mano asciugò le mie lacrime.

<<Toru non ti ha mentito del tutto, quando tu sei scomparsa la maggior parte dei tuoi oggetti è sparita e non sapevamo dove finito>> spiegò, annuii poco soddisfatta dalla risposta.

<<La persona che te lo ha dato, credo di sapere chi sia>> spiegò poi facendo accendere un barlume di curiosità in me.

<<Portami da lei>> dissi senza esitare, ma lui sbuffò e fece cenno di no con il volto.

<<È nel mondo degli spiriti, devi prima allenarti>> rispose, osservando poi le altre campanelle.

<<Gli altri due si faranno vivi quando sarai più forte, solo allora potrò portarti di là, anche se persino a me non è permesso andarci>> disse però sorridendo.

<<Quindi perché sorridi?>> chiesi osservando la campanella bianca e quella azzurra.

<<Perché amo le missioni impossibili>> fu la sua risposta, ed in realtà, anche a me l'idea non dispiaceva.

Ciao a tuttiiii! Vi sta piacendo la storia? Siete curiose di sapere chi c'è dietro la campanella bianca e quella azzurra? Provate ad indovinare la forma animale!

Volevo chiedervi un favore: se la storia vi piace e se lo ritenete opportuno, vi andrebbe di nominarla nel libro "concorso wattpad" , commettando sotto la categoria paranormale e menzionando me? Ovviamente solo se lo ritenete giusto! Ho anche un'altra storia in paranormale: Il mio dolce peccato, quindi se preferite potete votare quella... Ve ne sarei grata! In foto: Ayaka!~

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