Finalmente Flavia si é ripresa, mi è mancata la mia amica.
Siamo andate a scuola a piedi e durante il tragitto le ho ovviamente  raccontato tutto, vi lascio immaginare la sua faccia e le sue affermazioni al riguardo.
Continua a ripetere che non può crederci che l'abbiamo fatto davvero, non riesce neanche a non essere arrabbiata con Alessio.
«Voleva farvi litigare ed è successo, ma voi vi amate per davvero e questa è stata solo la conferma che nessuno riuscirebbe a mettersi tra voi»
Ha pienamente ragione, siamo solo all'inizio e so bene che ci saranno sia alti che bassi nella nostra storia, ma riusciremo a superare tutto.
Oggi fa caldo e sono già stanca di prima mattina, entriamo in classe e ci sistemiamo nei nostri banchi.
Mi giro per cercare Christian ma non lo vedo, non ci siamo più sentiti dopo ieri.
Suona la prima ora, ci alziamo mentre aspettiamo l'altra prof.
«Lara cosa cerchi?»
Chiede Alessio.
«Christian»
Si gira anche lui a guardare.
«Non c'è, chissà che gli é successo»
Fa un mezzo sorriso e si appoggia al muro, lo guardo dritto negli occhi.
«Sai qualcosa? Che hai combinato stavolta?»
«Non so nulla, stavo scherzando, che me ne importa di quello»
Lo lascio perdere e mando dei messaggi a Christian, ma non risponde, mi sto preoccupando.
«Comunque lo sapevo»
Ricomincia.
«Cosa Alessio? Cos'hai adesso da dire?»
«Sapevo che ieri non saresti venuta, non mi hai neanche risposto alla chiamata»
«Ero con Christian»
«Ah, quindi presumo avete litigato, ecco perché non si è presentato oggi a scuola»
Afferma lui convinto.
«In realtà eravamo giusto un po' impegnati, non ho neanche visto che mi hai chiamato»
Gli faccio l'occhiolino e sorrido allontanandomi, credo sia sotto shock, non ha neanche replicato.
Finalmente l'ho zittito.
Vado a chiedere un permesso in segreteria così da poter uscire prima e andare da Christian, se non è neanche a casa giuro che chiamo i carabinieri.
Mentre aspetto che mi portano il permesso vado in palestra con gli altri.
Riecco Alessio, allora ha proprio la testa dura.
«Ma che fai senza maglietta?»
«Oggi c'è un caldo assurdo, ti dispiace?»
«Veramente non mi interessa, sto solo aspettando il permesso per uscire»
«Presumo tu vada a cercare Christian, comunque se quello che vedi ti piace..» afferma indicandosi
«quando vuoi divertirti basta dirlo»
«Sono disgustata dalla tua sfacciataggine»
Mi sposto da lui e vedo la segreteria con il mio permesso, così lo prendo e recuperando il mio zaino esco da scuola.
Mentre cammino mi chiama Christian, finalmente!
«Ma che fine hai fatto!? Mi hai fatto preoccupare un sacco!»
«Scusa piccola, hai ragione, ma non mi sentivo molto bene stamattina e infatti ho qualche linea di febbre, mi sono addormentato e ho dimenticato di avvisarti, scusa ancora»
«Presumo tu abbia bisogno di un'infermiera quindi, ti raggiungo subito»
Lo sento che sta sorridendo, così lo saluto e stacco la chiamata avviandomi verso casa sua.