4. MARE
Sav ha le lacrime agli occhi e io il viso rigato per la vergogna.
"Pensavo avessi smesso..."
"passami i vestiti per favore"
mi passa i vestiti e inizio a vestirmi con molta fretta mentre lui mi fissa.
"smettila di fissarmi così. ho capito che ora ti faccio schifo più di prima". dico con il cuore in gola e le lacrime che cadono sulla maglietta che sto per mettere.
"Non mi hai mai fatto schifo, voglio solo aiutarti ma non so come se non mi dici cosa ti serve".
Rido di gusto.
"qua Saverio non si tratta di cosa mi serva oppure no. Tu non puoi aiutarmi nonostante tu mi faccia sentire bene, non ho un motivo per stare così o per voler questo" indico il fianco sanguinante.
"No, avrai un motivo e magari non lo sai ancora, ti prego fatti aiutare, fatti disinfettare questi tagli" allunga la mano e mi afferra per il braccio e mi abbraccia fino a scomparire.
"l'unica cosa che voglio ora è fumare una sigaretta con te" dico sorridendo.
Sav si stacca da me e mi guarda negli occhi.
"Va bene". Non ricambia il sorriso ma va verso il bagno, fruga aprendo tutti gli sportelli che trova e quando trova quello che cerca torna da me.
Apre il disinfettante e bagna l'ovatta. Mi toglie le lenzuola con cui mi copro e delicatamente tampona sui tagli sul mio fianco. Esito un po' dal bruciore, mi ricorda me nella vasca mentre godevo nel sentirlo e mi allontano subito.
"Scusa faccio più piano."
"No, tu sei perfetto."
"Allora che c'è?"
"Niente." sorrido accarezzandogli i capelli.
Non voglio sentire il piacere del dolore mentre me lo provoca lui senza saperlo. Ma è bello vederlo prendersi cura di me.
Mi mette le garze accarezzandomi e io lo ringrazio sorridendo, come un bambino con la madre che gli disinfetta il ginocchio sbucciato.
"usciamo" dico euforicamente.
"dove vuoi andare?"
"andiamo al mare Saverio"
"Al mare Elio?"
"Portami al mare e stiamo fuori tutta la notte. Voglio bruciare la notte con te."
"tu sei pazzo, adesso?"
"Vuoi che io sia normale?"
"prepara la valigia, io vado a casa a preparare la mia" dice baciandomi e vestendosi velocemente.
Sorride ingenuamente, trasportato dalla mia euforia incontrollata sbatte la porta di camera mia.
Sono le 21.15 e siamo appena partiti. Sav mentre guida tamburella le dita sul volante a tempo di musica della radio. Ha gli occhiali da sole in testa presi a un mercatino dell'usato dell'anno scorso in estate. Ha un maglia color turchese oversize e gli stessi pantaloni eleganti di prima.
"come ti sei vestito? Cosa ti è successo?" rido di gusto.
"Non volevo che si sporcasse la camicia, tutto qui"
"Certo " rido ancora di più aprendo il finestrino e affacciandomi con metà testa.
Arrivati a Cesenatico cerchiamo un hotel su booking. Perché se non facciamo le cose all'ultimo non siamo noi.
"Un bed & breakfast disponibile e pronto per noi a 20 minuti da dove ci troviamo noi adesso" dico con soddisfazione.
"Perfetto, bravo amore mio" sorride e mi mette la mano sulla coscia.
Sono in astinenza di lui, mi viene duro. Ho una felpa leggera oversize rossa che mi copre quindi mi sento abbastanza tranquillo e mi godo il momento.
La stanza é piccola, brutta e poco luminosa. Il letto matrimoniale ha due materassi di due letti singoli. Il bagno ha la doccia aperta e le lenzuola delle macchie nere.
"che merda hai trovato" ride prendendomi in giro.
"trovalo tu un posto migliore di questo" lanciandogli le chiavi della camera.
Le prende al volo e viene verso di me.
Mi bacia e mi stringe a sé.
Io non ci penso due volte a spogliarlo iniziando dai bottoni dei pantaloni. Lui si toglie la maglia. Io gli tolgo i pantaloni e lo spintono sul letto. Comincio a spogliarmi anche io.
Nudi entrambi, Sav, sopra di me, entra dentro di me piano e io gemito forte. Gli tiro i capelli e lui mi stringe i polsi con entrambe le mani. Entra ed esce più veloce. Mi bacia come il nostro primo bacio, lento e delicato.
Mi bacia il collo fino ad arrivare ai capezzoli. Mi lecca la pancia. Con la mano mi accarezza il fianco con i tagli e inizia a baciarli. Mi apre le gambe e inizia a farmi un pompino. Gli premo la testa verso il basso tirandogli i capelli e gemito ancora più forte.
***
La sua testa appoggiata sul mio petto mi rassicura, mentre io lo accarezzo sulla schiena, il silenzio in questa stanza fa rumore quindi decido di parlare.
"Hai sorriso senza di me?"
Lui alza la testa e mi guarda. Si sistema meglio sopra di me allargando le gambe.
Fa un respiro profondo. "si"
"a volte non capisco se ti manco. Ti sono mancato?"
Guarda alla sua destra come se si vergognasse di rispondere.
"Certo Elio" risponde con molta calma.
"Andiamo al mare."
"Dai altri cinque minuti, sono stanco"
Mi alzo e vado in doccia a lavarmi e Saverio mi raggiunge subito senza esitare.
"Allora ti piace proprio fare la doccia con me"
"Moltissimo" con un sorriso tremendamente malizioso.
Mi spinge verso il muro. Mi prende le mani e me le porta indietro come per legarle. Entra dentro di me con violenza e percepisco tutti gli orgasmi che ho avuto in tutta la mia vita insieme. Mi tira dai capelli per alzarmi la testa per poi baciarmi. I suoi baci erano violenti quanto lui che entrava ed usciva da me forte. L'acqua ci bagnava e il suo rumore non bastava a ricoprire i nostri gemiti. Mi gira la testa di lato e mi bacia la guancia e sento il suo sperma entrare dentro di me. Vengo insieme a lui e iniziamo a ridere. "bella performance" dico ridendo. "performance? " ride più forte di me e mi sento al sicuro. Lo bacio mettendogli le mani ai fianchi.
"Sei capace di colmare i miei vuoti." dico.
"Ti amo."
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