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Quello che c'è stato

POV: Francia

Ogni tanto, quando vedo passeggiare quel tricolore tra i corridoi penso a te sai? E io so, so molto bene che alche lui se ne accorge.

Francia, la grande Francia, la storica Francia. Chi non mi conosce? Per il bene o per il male, gli umani conoscono il mio stato e i country conoscono me, Francia, la madre delle colonie, la coraggiosa Francia, la sposa di UK...ma quando vedo tuo nipote passeggiare sereno nei corridoi il mio pensiero vaga e torna a tempo fa.... a quanto a conoscermi eri te...

Che scandalo, ancora me lo ricordo, era il 1800 quando le tue madri riunificarono il bel paese, era passato qualche tempo e il nuovo stato doveva allacciare delle alleanze come qualsiasi altro e se ancora ad oggi Regno di Sardegna non mi può vedere scritta per aver difeso il papa, a quell'epoca ancor meno avrebbe avuto la minima voglia di venirmi incontro per parlare di accordi, di fatti non si presentò lei alla delegazione come quasi tutti pensavamo, in quanto stato appena decaduto che avrebbe potuto lasciare il suo territorio senza creare problemi, eri uno stato nuovo al tempo, con divisioni, avrebbe avuto senso tenerti a sistemare i problemi interni mentre lei si occupava di quelli esterni ma effettivamente vista la tua età sarebbe dovuto essere facile immaginare che fosse tua madre quella a tenere in mano le redini di ciò che aveva appena creato e tu ne facessi solo da rappresentanza, per questo ti è stato possibile essere li, io lo so.... me lo hai raccontato, ti ricordi? Sotto quel bel pesco in cui andavamo a stenderci quando eravamo insieme... 

Quando misi gli occhi su di te quel giorno ancora me lo ricordo, un ragazzino dolce e timido mi eri sembrato, dai bei occhi verdi e con dei meravigliosi riccioli ma quello che mi colpì di più fu quando mi avvicinai per la rima volta e tu mi sorridesti, avevi un sorriso bellissimo, non era il sorriso che mi sarei aspettata, quello di qualcuno fragile e spaventato, ma un sorriso intelligente e gentile, forse è proprio per quello che quando mi prendesti la mano e me la baciasti io sentì qualcosa che non sentivo da tempo 

piacere, io sono Regno D Italia, incantato di fare la sua conoscenza 

Il mio cuore iniziò a palpitare, tu mi sorridesti di nuovo e fosti tanto coraggioso da farmi persino un occhiolino che mi strappo una risatina da ragazzetta che non mi sentivo fare da troppo tempo....

Fra:  Francia,  *feci un lieve inchino* il piacere è mio *sorrisi* ci vogliamo accomodare per le trattative? 

Ancora mi tenevi la mano e pensavo che me la avresti lasciata per muoverci ma tu solo sorridesti e mi portasti al tavolo reggendola con gentilezza sorridendomi, la seduta andò molto bene e dopo passammo il tempo a chiacchierare, una parte di me sentiva che era sbagliato, ero già una donna matura e per di più sposata... ma da quanto tempo non mi sentivo più cosi? Amata, desiderata... so che non dovrei dirlo... ma per quanto sono sempre stata certa del amore di UK a volte mi manca altro da lui... la fiamma che ci aveva uniti da giovani e che bruciava nel nostro letto in quel periodo era ridotta a delle braci ed il sentirmi così desiderata quel giorno da qualcuno tanto più giovane di me... mi sembrò una ventata di aria fresca. Parlammo di tutto, della tua famiglia, della mia, di arte poi di chi ci piaceva, chi ci stava antipatico e presto ci trovammo ad essere da soli a ridere e a sorseggiare vino, forse anche troppo

Fra: ohhh oh oh oh... *cercavo di riprendere il fiato per le risate* ok, questa era bella, ahahah *sorseggiai un altro po' di vino mentre anche tu ti calmavi*

Regno: non quanto lei però *mi girai di scatto ed incontrai il tuo sorriso, il cuore perse un battito* 

Fra: ... *ti guardai qualche secondo prima di parlare quasi a cercare di sbloccarmi da uno shock, ma volevo e dovevo contenermi, ero una donna rispettabile e sposata. Non potevo lasciarmi andare così* penso che per oggi basti così con il vino. *chiamai perché lo portassero via* 

Regno: *mi guardasti dispiaciuto, come un cucciolo che era stato sgridato dal padrone* Mi scusi Madame, le ho dato fastidio? Perché in caso non era mia intenzione importunarla!

Fra:  *arrossì un po', eri davvero un ragazzino.* Non ti preoccupare, non lo hai fatto *mi schiarì un po' la gola* ma ci tengo a rammentarle che sono una donna sposata e felicemente madre. *ti vidi incupirti dispiaciuto* ma...grazie per il complimento...

Regno: *ancora mi ricordo come quelle poche parole ti fecero tornare il sorriso* Sono solo qualcuno di sincero *sentì le mie guance scottare e ti guardai negli occhi*

Francia: Bene. E' una cosa che apprezzo... allora... Spero che questi giorni possano essere fruttuosi per entrambe le nostre nazioni.

Regno: Lo spero anch'io *ci alzammo entrambi ma prima che me ne andassi mi fermasti un attimo* e spero che questi giorni siano fruttuosi anche per noi 

Mi lanciasti uno sguardo che ancora ad oggi ammetto, non senza un poco di vergogna, di ricercare... tornammo alle nostre stanze, al tempo pensai che sarebbe finita li ma quella settimana me la ricordo ancora con calore nel cuore, la passammo a lavorare si ma anche a ridere, scherzare, stare insieme a parlare fino a tarda notte. Penso che i nostri diplomatici avessero capito sai? Difficile non notare i nostri sguardi d intesa, le pause passate sempre insieme e i numerosi baci he mi depositavi sulle mani... ad oggi tutto questo è da lungo stato scordato nella memoria collettiva.... ma io so bene che almeno nella mia tutto ciò che ha portato alla nostra prima notte di passione è ancora un ricordo vivido e felice, le passeggiate, le carezze, i baci gentili, le tue parole che erano miele per le mie orecchie... come avrei potuto resistere alla tentazione di sciogliermi tra le tue braccia quella sera?

Regno: Quale uomo può essere tanto fortunato d'averti e allo stesso tempo tanto stupido da trascurarti? *dicevi mentre mi stringevi tra le tue braccia  con sicurezza e mi baciavi dolcemente il collo riuscendo a strapparmi lievi sospiri*

Fra: *risi un poco mentre passavo una mano sulle tue braccia scoperte* quello che ho sposato a quanto pare 

Regno: *ridesti un poco, mi alzasti il viso e poi mi guardasti negli occhi* se un marito ti lascia la bocca amara lascia che almeno un "amico" te la addolcisca *dicesti mentre posavi le tue labbra sulle mie*

Era passato un mesetto da quando ci eravamo conosciuti quando decidemmo di che la tensione era troppa per non romperla con le azioni. Non me ne pento, non mi pento di quello che abbiamo vissuto, la nostra amicizia è durata anni, decenni ed a oggi secoli e da te ho sempre ho sempre avuto quello che volevo... affetto, attenzioni, una spalla su cui piangere, una guancia da baciare e una mano che senza importare il passaggio del tempo mi toccava soavemente il viso. Sappiamo entrambi che abbiamo avuto altri, nei nostri letti e probabilmente nei nostri cuori. Penso lo sappiano anche loro...sono abbastanza certa che UK almeno lo avesse capito... c'è da dire che non siamo mai stati bravi a fingere con loro, baci troppo lunghi dopo i trattati, le nostre mani che si sfioravano mentre li discutevamo... 

Ora tu sei sposato, come me, ora siamo solo ricordi felici ma a volte... quando vedo tuo nipote... quando UK si allontana e io sono sola a vederlo passeggiare per i corridoi, ripenso a noi... a quando eravamo noi a braccetto per i parchi e sorrido, sorrido ancora...

...A quello che c è stato.

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Beh signore e signori, che dire? Si, una delle grandi amanti di Regno quand'era giovane è stata proprio Francia

(gli piacciono maturi che vi devo dire?)

Comunque questo capitolo è ispirato da:

spersonaspeciale e dalla sua serie sugli headcannon ✨️

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