Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

ORA DI TORNARE A CASA

POV narratore

Una donna correva tra i boschi, nella sua testa c'era un unico pensiero: dopo tutto quel tempo, dopo tutte quelle morti, dopo tutto il dolore causato dalla persona che stava inseguendo...no...non lo avrebbe mai fatto fuggire, non lo avrebbe lasciato impunito, non lo avrebbe lasciato vivo, si rifiutava e questo rifiuto la faceva correre ancora più velocemente, con un arma da fuoco carica in mano, il fiatone e la stanchezza aveva smesso di sentirli, sostituiti per la voglia di giustizia, di vendetta e soprattutto di libertà.
La donna si fermò di fronte a una chiesa sconsacrata nel bosco, la sua preda si trovava accasciata allo porta, ferita da un proiettile che precedentemente la femmina gli era riuscita a confficcare sotto i polmoni

???: È il capolinea Fasci

Fasci: Sta zitta!

La donna, alzò la pistola all'altezza, del petto del l' uomo che aveva davanti, quest'ultimo estrasse velocemente la sua e cercò di fare lo stesso, lei si tensò ma non aveva intenzione di cedere, se doveva morire lo avrebbe fatto portandosi quello schifoso fascista con lei, il suo avversario cercò di sparare ma la pistola si inceppò, la donna donna invece aveva sbagliato leggermente la mira per la tensione, colpendolo al fianco e causandogli un grido di dolore, ma portando l attaccante in una posizione di vantaggio

Fasci: Allora, che cazzo aspetti ?! Porca Puttana, FINISCIMI!

???: Sei patetico, schifoso, un verme che non sarebbe mai dovuto esistere, ti darò una morte rapida, ma non ti esporrò davanti agli altri, ti lascerò qui, a differenza del tuo dittatore e sua moglie, diventerai un semplice cadavere dimenticato dal mondo, sbranato dagli animali e eviscerato dagli insetti ed anche se le tue gesta non saranno mai e dico MAI scordate, tu sarai visto per quello che sei, un vigliacco che si è lasciato abbindolare da un altro vigliacco. E quando morirai ricordati di chi ti ha ucciso, ricordati dei partigiani, delle donne che li aiutavano, dei ribelli e degli alleati ma soprattutto ricordati di me, fratello

Fasci:N-non puoi farlo CLN! La gente vorrà vedere il mio cadavere! Non mi potrai lasciarmi semplicemente qui! *L'uomo inizio a disperarsi per il nervoso* Porco dio pensa ai miei figli, pensa a nostra madre!

CLN: Perché tu ci hai mai pensato? Hai mai pensato al dolore dei vivi? Un morto non prova dolore, un morto è morto e basta, sono i vivi quelli che soffrono, quelli che piangono, persino per uno come te ci saranno persone che piangeranno, per quanto incredibile possa sembrare.

Un terribile silenzio si fece presente. In silenzio pesante e perforante.

CLN: Ultime parole?

Fasci: ...ah...ah AHAHAHAHAH! Solo due cose, uno, di ai miei figli che li amavo ... e due

. . .

Sei stata la peggiore scopata della mia vita, sorellina

CLN: Posso dire lo stesso.

Un forte sparo seguito dal rumore di un corpo cadendo era tutto quello che si sentì per qualche secondo nella foresta, CLN guardò il corpo con serietà per poi girarsi ed andarsene per tornare all' accampamento dei partigiani, quel giorno con quel gesto, la guerra in Italia era finita, al tornare ecco che un uomo alto dalla pelle rossa le di avvicinò e la abbracciò

CLN: URSS...

URSS: Stai bene? *Si separò un poco dalla lei* l'hai preso?

CLN: Si, sto be- agh ne, più o meno

URSS: Cosa ti fa male?! Chiamo un medico?

CLN: Non è nulla Ursi, ok? L' ho preso, è morto, questo è l'importante

URSS: Solo tu potevi riuscirci, sei incredibile

CLN: ti sbagli poteva riuscivo chiunque, ma solo io dovevo farlo, l'Italia stessa doveva farlo e l abbiamo fatto.

URSS: Si, ci siete riusciti

CLN: Ci siamo riusciti

Si mise sulla punta dei piedi sorridendo, mettendo le sue braccia intorno al collo di URSS, ma mentre stava per unirsi a lui una forte sferzata al fianco la fece ripiegare, si era ferita prima nel inseguimento ma data la adrenalina non se ne era accorta ma ora la perdita di sangue si faceva sentire "CLN CLN!" Iniziava a sentire tutto attutito, a malapena poteva sentire URSS chiamare i medici, poi nero. Si risvegliò sul retro di una macchina con la testa sorretta da URSS che la guardava e la accarezzava

CLN: U-Urss... cos'è successo?

URSS: Mi hai fatto spaventare, ma fortunatamente niente di che, hai solo perso un po'troppo sangue per una ferita ma è tutto risolto

CLN: dove siamo ora? *si alzò come potè e si mise seduta*

URSS: stiamo raggiungendo Milano per ritrovarci con gli alleati e appendere i due cadaveri che ci portiamo dietro. Ma ora è il tuo momento.

CLN: cosa? Che vuoi dire?

URSS:*le passa la sua bandiera* Vai davanti a tutti e fai conoscere i partigiani al mondo

A CLN le si illuminarono gli occhi e prese la bandiera ma prima di scendere dalla vettura si girò e salto addosso a URSS abbracciandolo, dopo di ciò gli prese la mano e si misero in fronte a tutti, URSS alla destra dietro CLN e lei nel centro con la sua bandiera che sventolava alta e maestosa nel cielo, alcuni dei suoi uomini venivano accolti dalle famiglie o dalle fidanzate, i bambini che correvano per salutare i padri o i fratelli maggiori, i festeggiamenti tutto era bellissimo e allo stesso tempo terribile poiché se da un lato c'era la felicità e la gioia dall'altro c'era la disperazione, la fame, distruzione, il rimpianto, uomini che al tornare a casa scoprivano che la casa non c'era più o donne che dovevano piangere la morte di quest'ultimi con amare lacrime, ma ora CLN voleva vedere, solo per un secondo dopo tanto tempo la felicità, la gioia, la speranza rinascere nel cuore della gente. E fu lì, proprio in mezzo a quella piazza che rivide la sua speranza, tra le schiere alleate di fatti spiccavano un americano e un altro tricolore con uno stemma con una corona in cima, stavano parlando e quest'ultimo teneva per mano un bambinetto, CLN credette di stare sognando i suoi occhi si cristallizzarono e corse verso il bambino

CLN: ITALIA!!!!

Il piccolo nel sentire il suo nome si girò, e non poté trattenere il sorriso a vedere la donna, velocemente si liberò dalla presa del country portando l attenzione di alcuni su di lui che correva

Ita: MAMMA!!! MAMMA! MAMMA!

Italia correva felice e la madre pure, in lacrime per la gioia, quando arrivarono abbastanza vicino l'uno all'altra si abbracciarono forte, CLN teneva stretto a sé Italia come se da un momento all'altro glielo dovessero portar via

CLN: oooooh! Il mio bambino! Italia! Il mio piccolo Italia!

Continuava a ripetere il suo nome nel mentre che lo baciava, lo accarezzava e lo faceva girare per aria, cosa che il bambino adorava, il piccolo non era da meno cercava sempre di tenersi vicino alla madre e cercava di abbracciarla completamente ma aveva ancora le braccia troppo corte, una scena adorabile , URSS si avvicinò ai due ancora abbracciati

URSS: quindi è lui il piccolo campione di cui mi parlavi

CLN: si URSS, lui è Italia, mio figlio *disse mentre si tirava su tenendo Italia in braccio*

Ita:  mamma non te ne vai più vero?

CLN: no Italia, siamo liberi! Siamo finalmente liberi!! E non me ne andrò più

Il volto di Italia si illuminò, la sua mamma sarebbe rimasta con lui dopo tanto tempo passato separati, per Italia era un sogno ad occhi aperti

URSS: già piccino, nessuno vi separerà più

Italia guardò URSS con curiosità per poi elargire una frase che fece diventare il comunista ancora più rosso di quanto già non è

Ita: sei il mio nuovo papà?

CLN e URSS si guardarono e l uomo era già pronto a negare ma la sua accompagnante non era della stessa idea

CLN: si Italia! Lui è il tuo nuovo papà

URSS: c-che? Tu davvero i-io

CLN: ohhhh ma sta zitto e baciami!

Detto ciò si gettò sulle labbra del comunista che la prese per i fianchi e la strinse a sé, i lunghi capelli di CLN erano mossi nel vento, il bacio era dolce ma pieno d'amore, dopo un po' i due si separarono

URSS: ti amo

CLN: anch'io







Molti anni dopo...

Il vestito di CLN sventolava nel vento, sopra le tombe di un cimitero di guerra, sulle loro tombe si trovavano fiori freschi, la donna stava pregando sull'ultima tomba del viale del cimitero, quando la voce di un uomo alto la chiamo

URSS: Amore andiamo o faremo tardi alla festa!

CLN: Tesoro ho finito tranquillo *raggiunse URSS e lo prese a braccetto* andiamo

È ora di tornare a casa


E mentre tornavano una canzone risuonava nell'aria

Una mattina mi sono alzato


Oh bella ciao bella ciao

Bella ciao ciao ciao!

🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺

Questa one-shot doveva uscire prima ma purtroppo non sono riuscita, in ogni caso spero vi sia piaciuta

Buona festa della liberazione!

(anche se in ritardo)


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro