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Vuotare il sacco

 Il professor Silivieri rientra in accademia con Enid in braccio, la ragazza è ricoperta di ferite ma il giovane insegnante che sa che si può permettere di fermarsi solo una volta al sicuro dentro i muri del castello.

"Che diavolo è successo?!"

L'ingresso irruento nell'edificio principale dell'accademia non è certamente passato inosservato, fortunatamente gli unici presenti sono gli insegnanti e i supervisori dei dormitori, che si stanno radunando per una situazione di emergenza dopo che Mercoledì Addams è stata ritrovata parzialmente immobilizzata nella sua stanza.

"Non si preoccupi è stata solo narcotizzata"

L'uomo dopo essersi appurato di persona delle condizione della ragazza, assume un espressione di pura rabbia.

"Non dovrei preoccuparmi?! Abbiamo trovato la Addams mezza immobilizzata da quello che sembra un incantesimo. Ora ti presenti con una studentessa narcotizzata tra le braccia!"

Il professor Silivieri consegna delicatamente la ragazza tra le braccia della sua responsabile di dormitorio, poi si concentra e fa illuminare per un attimo i suoi occhi di rosso.

"Ho appena rilasciato l'incantesimo sulla Addams, non potevo permetterle di seguirmi"

"Questo ancora non spiega cosa sta succedendo"

Mark si guarda intorno, mentre la sua responsabile di dormitorio sta riportando Enid in camera, tutti gli altri sono ancora in torno a lui, con uno sguardo serio.

"Immagino sia stato informato di Laurel Gates e di quello successo lo scorso anno scolastico."

Il preside scambio uno sguardo con il resto dei responsabili di dormitorio presenti e con un cenno del capo li congeda.

"Mi segua nel mio ufficio e mi racconti ogni singolo dettaglio"

*** *** ***

Non appena si è sentita libera Mercoledì è scatta in piedi ed è corsa fuori.

"Maledetto! Giuro che se ha permesso che succedesse qualcosa ad Enid lo uccido, lo uccido con le mie mani!"

Si precipita come una furia giù per le scale del dormitorio, una volta arrivata all'androne si sorprende che la responsabile del dormitorio, un licantropo ex berretto verde non si sia resa conto che qualcuno stava correndo fuori due un ora dopo il coprifuoco.

Una volta in cortile è pronta a precipitarsi verso il bosco ma invece si ferma.

Che succede Mercoledì? Perché ti sei fermata?

La ragazza si volta verso l'edificio principale.

"Ero così occupata a cercare di liberarmi che ho perso la concentrazione su Enid, adesso sembra essere addormentata e dentro la Nevermore...."

Comincia a camminare velocemente verso il castello pronta ed una volta rientrata subito si trova davanti la sua responsabile di dormitorio che tiene tra le braccia una Enid addormentata e sporca di sangue.

"Sta bene Addams, non c'è bisogno di preoccuparsi"

La ragazza la ignora e si precipita su Enid, le prende il volta tra le mani e lo accarezza dolcemente, sente che battito e respiro sono regolare, come anche la temperatura corporea.

"Sai meglio di me quanto è forte, la stavo portando in infermeria"

Mercoledì annuisce insieme alla donna si dirige verso l'infermeria. I corridoi sono buie e tetri, Mercoledì non ha problemi a muoversi al buoi e anche la Simmons, data la sua natura di licantropo e da ex militare addestrato, non ha problemi a muoversi nelle ombre, ma al contrario della Addams che vede l'oscurità come una candita coperta che la avvolge e le dona sicurezza, la Simmons ha la guardia al massimo e scruta ogni angolo e anfratto come sa da ognuno di esso potesse saltare fuori un nemico. Mercoledì l'ha osservata, ha capito che la donna non scherzava sul suo addestramento, è in grado di analizzare in meno di un secondo tutto ciò che entra nel suo campo visivo e muoversi di conseguenza, una persona del genere è fin troppo qualificata per fare il responsabile di dormitorio, il preside Coleman deve avere molta influenza per poter potere qui persone del genere.

"Sa cosa sia successo?"

La donna la guarda con la coda dell'occhio. La presenza della ragazza al suo fianco le era passata totalmente in secondo piano, sapeva che c'era un pericolo in agguato alla Nevermore, la ragazza tra le sue braccia n'è la prova.

"No, credo che il preside Coleman stia parlando con il professor Silivieri proprio in questo momento."

Mercoledì annuisce e con un scatto si porta davanti alla responsabile Simmons per aprirle la porta dell'infermeria. La stanza è vuota, non c'è nemmeno l'infermiera. Enid viene delicatamente poggiata verso il lettino centrale, distante sia da finestre che dalla porta d'ingresso.

Mercoledì vede ne movimenti e nell'atteggiamento della Simmons un protocollo militare, la donna è completamente sull'attenti. Anche mentre comincia ad esaminare Enid partendo dall'osservane il colorito, prenderle a temperatura e i battiti, Mercoledì un fare preciso ma frettoloso, come se la donna avesse poco tempo.

"Ha conoscenze mediche?"

Mercoledì è sorpreso della professionalità e nell'attenzione che la donna mette nell'esaminare Enid, nonostante l'apparente fretta.

"Nella nostra squadra c'era ovviamente anche un medico, che poi è diventato mio marito. In guerra non puoi sempre correre dal dottore quindi devi imparare una cosa o due. Qui è tutto normale, ora controlliamo le ferite"

La Simmons sente chiaramente la rabbia della Addams quando comincia delicatamente a togliere i vestiti ad Enid.

"Calma Addams, dobbiamo controllare le ferite e gli eventuali ematomi"

Una volta che la donna toglie anche la canottiera ad Enid, non c'è niente. La Simmons si allontana per osservare il corpo della ragazza nella sua interezza. Sa che un lupo mannaro guarisce in fretta, sopratutto se in una notte di trasformazione, ma mai poteva immaginare una cosa del genere, la quantità di sangue sui vestiti, sopratutto sulla spalla faceva pensare a delle ferite profonde.

"Non ci sono ferite, o graffi, o anche solo dei semplici lividi. Com'è possibile?"

Mercoledì sorride, si è completamente dimenticata che la sua Enid non è così facile da uccidere.

"In effetti è stata ridotta anche peggio, prima ancora di saper trasformarsi e non ha conservato nemmeno una cicatrice. Il potere del lupo della luna di sangue, trascende tutto quello che sappiamo sui lupi mannari."

La Simmons sembra per la prima volta perdere la guardia, troppo incredula per vedere una cosa del genere, ha visto compagni lupi morire in guerra per una semplice coltellata ed ora vede quella che per lei è una fragile ragazzi sopravvivere a quelle che immagina fossero delle ferite gravi come se nulla fosse.

Mercoledì invece sorride e allunga una mano verso Enid cominciando ad accarezzarle il viso.

"Anzi, mi sorprende che non abbia ancora smaltito il sedativo che ha menzionato prima, o forse l'ha fatta e il suo sonno è completamente naturale, dopotutto la mia lupa quando ha sonno dormirebbe anche con l'inferno dietro la porta"

La Simmons non può che sorridere vedendo lo sguardo con cui Mercoledì guarda la compagna e sopratutto il candore che ne avvolge la voce quando ne parla. Nella sua mente sa che deve riportare le nuove informazione al preside, ma ormai ha capito che le due ragazze non possono e non devono essere separate.

"Allora immagino che possiamo riportarla in camera, so che sei più forte di quel che sembra quindi immagino sia tua a volerla prendere in braccio"

Mercoledì non da nemmeno uno sguardo alla giovane donna, semplicemente si allunga dolcemente verso Enid e la solleva delicatamente tra le sue braccia come una sposa. Vista da fuori la scena è abbastanza ironica, un fuscello delicato che trasporta qualcuno di almeno mezzo metro più alto di lei.

La responsabile di dormitorio segue Mercoledì con Enid in braccio fino alla loro camera e mentre percorrono i corridoi del castello gli sembra quasi di vederlo, il legame tra le due ragazze. Una volta arrivate in camera Mercoledì posa delicatamente Enid sul suo letto.

"Per favore signorina Simmons potrebbe sorvegliare Enid fino al mio ritorno?"

La donna rimane abbastanza sorpresa dalla richiesta. Sembra che la ragazza non volesse separarsi da Enid per nulla al mondo, adesso invece le passa tranquillamente il testimone.

"Addams il coprifuoco è scattato da parecchio non puoi andartene in giro"

Mercoledì la guarda con uno sguardo di sufficienza prima di fare un cenno di assenso con il capo.

"Grazie della sua disponibilità"

Ovviamente a Mercoledì non interessa minimamente del coprifuoco e lascia la stanza per dirigersi verso l'ufficio del preside Coleman. La povera Simmons ha malapena realizzato che qualcuno la afferra per il polso.

"La lasci andare sarebbe fiato sprecato cercare di fermarla"

Enid era sveglia e ne la sua voce ne il suo sguardo sembrano assonati o affaticati.

"Sinclair da quanto sei sveglia?"

Enid arrossisce e distoglie lo sguardo.

"Da quando Mercoledì mi ha poggiato le mani sul viso in infermeria, volevo assolutamente godermi la passeggiata tra le sue braccia"

Simmons sorride, felice che la ragazza stia bene.

"Allora non sarà un problema per te farmi un rapporto più che dettagliato su quello che è successo così da poterti dare una punizione adeguata"

Il rossore e l'imbarazzo sul viso di Enid scompaio in fretta, lasciando il posto ad uno sguardo colpevole e scocciato.

*** *** ***

La marcia di Mercoledì termina quando arriva davanti a quello che è l'ex ufficio della preside Weems. Sente chiaramente del vociare all'interno e distingue le voci del preside Coleman e del professor Silivieri. Senza indugio spalanca le porte trovandosi con entrambi gli uomini in piedi che la fissano, nessuno dei due sembra sorpreso.

"Addams mi stavo chiedendo perché ci mettessi tanto. Prego, accomodati,"

Il preside Coleman le sorride e le fa cenno verso una delle due poltrone della sua scrivania.

"Professor Silivieri"

Con uno sguardo e un tono decisamente meno gentile, il preside invita anche Mark a prendere posto su una delle due poltrone. Il giovane insegnate, sembra al quanto scocciato, sembra quasi un ragazzino rimproverato da un genitore.

"Immagino che dovrai ricominciare da capo professore.... Stavolta senza trascurare nulla"

Rimarcare a tono la parola "Senza" e il sguardo minaccioso, fanno chiaramente intendere che fino a quel momento il dialogo tra i due era stato tutt'altro che pacifico.

"Sì, sì va bene"

Ancora una volta il giovane professore sembra un ragazzino colto con le mani nel sacco che deve controvoglia raccontare la sua malefatta.

"Come sapete entrambi sono stato ingaggiato dalla famiglia Addams come tutore di magia per Mercoledì. Beh, diciamo che non è l'unico motivo per cui sono venuto cui"

Mercoledì non fa trasparire nulla, ma dentro di lei un pizzico di orgoglio brilla perché non aveva mia smesso di sospettare che il suo parente alla lontana avesse un secondo fine per venire qui.

"Entrambi conoscete il nome Laurel Gates"

Il preside alza un sopracciglio, lui sa quello che gli è stato detto, una pazza ha cercato tramite della magia pagana di sterminare gli studenti della Nevermore, per poi venir fermata dalla Addams, nulla di più. Il suo sguardo vira quindi sulla Addams che invece sorride.

"Per caso si è svegliata? Sapevo che era stata messa in coma farmacologico per permetterle di riprendersi da una grave reazione al veleno d'api"

Mark ghigna e questo non fa per nulla piacere a Mercoledì.

"Per quanto ne so è ancora in coma. Il problema è chi si era portata dall'Europa. La Nevermore non è stata il primo posto in cui ha fatto danni. Questi sono fatti che sono stati più che altro insabbiati per evitare il panico. Ma negli ultimi anni ci sono stati svariate morti, in Europa. Numerosi omicidi di gruppo ai danni di alcune società di reietti, ci sono almeno 80 vittime accertate e molte altre di cui ancora non sia hanno tracce"

Al preside Coleman si accappona la pelle, se davvero una persona responsabile di una simile strage era entrato nel paese com'è possibile che nessuno ne sapeva niente.

"Non sapevamo avesse lasciato l'Europa finché la Gates non è stata arrestata. Hanno rinvenuto prove nei suoi nascondigli qui che l'hanno ricollegata alle stragi oltre oceano. Il problema è che nel frattempo le morti non si erano fermate, fino a qualche mese fa, quando appunto la Gates ha fallito l'attacco alla Nevermore"

Sia Mercoledì che il preside sono immobile, sembra quasi che non respirino.

"Sta dicendo che c'è un organizzazione dietro tutto questo?"

Mark scuote la testa in senso negativo.

"Direi che è più una questione di famiglia, con la scoperta della sua identità abbiamo trovato i nascondigli di Laurel in Europa, purtroppo è stata attenta, niente foto o documenti, ma abbiamo accertato che la persona che cerchiamo è suo figlio e dovrebbe avere l'età per poter frequentare la Nevermore"

Il preside scatta, ha capito dove vuole arrivare il professor Silivieri ed ora ha capito perché è stata richiesta la sua presenza e quella della sua squadra nella scuola.

"Mi sta dicendo che c'è un terrorista pluriomicida nella mia scuola e nessuno mi ha informato"

Mark annuisce lentamente. Guarda l'uomo dritto negli occhi finché il preside non riprende la sua compostezza e torna a sedere sulla sua poltrona.

"Non abbiamo indizi su di lui, si abbiamo il suo DNA, sappiamo che è un maschio. Ho già cominciato a testare dei campioni raccolti ma non ho avuto riscontri con nessuno degli alunni della mia classe"

Il preside Coleman si passa una mano sulla testa calva. Le nuove informazioni lo sovrastano. Non è la prima volta che affronta un pazzo omicida, in guerra ne ha viste di peggiori, ma ritrovarsi in una scuola piena di studenti, disarmato, senza informazioni e supporto logistico, è una situazione al limite di cui lui capisce in fretta il pericolo.

"Stavo già facendo dei rilevamenti, ho capito che ha ripreso da dove ha lasciato sua madre. Gli Hyde, avevo capito ne avesse messo insieme un gruppo interamente ai suoi ordini. Stasera ne ho avuto la prova, Enid è stata attaccata da tre Hyde adulti, molto più forti e pericolosi del piccolo adolescente che la signorina Addams ha già affrontato. Da quel poco che ho visto e sentito però, è lui che apparentemente li guida, Tyler Galpin"

Il sangue nelle vene di Mercoledì si gela, per poi cominciare a bollire, il potere oscure vi scorre impetuoso e brilla violaceo nei suoi occhi.

"Se è Tyler Galpin che ha osato attaccare Enid, sarà mia premura ucciderlo con le mie mani"

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