Un altro giorno inizia.
La sveglia suona incontrollata e sono costretta a spostarmi per spergnerla. Poi mi rimetto sotto le coperte.

"Fabiana,alzati." È la voce della mamma.

"Sono le sette e trenta." Continua per farmi alzare.

"Cosa?! Ho solo mezz'ora!" Scatto dal letto e corro in bagno.

Mi lavo velocemente e poi mi vesto. Indosso un jeans chiaro pieno di strappature,una t-shirt blu con su scritto 'She's single' e ai piedi calzo le Converse alte bianche. Mi trucco velocemente con una linea sottile di eylainer,mascara e scendo subito giù prendendo lo zaino e uscendo senza neanche salutare i miei. Sono le sette e cinquanta.
Cammino a passo svelto sul marciapiede e mi sento toccare la spalla girandomi.

"Ciao stronza."

"Alessio. Cominciamo bene la giornata."

"Acide di prima mattina?"

"Stronzi di prima mattina?" Mi giro per continuare a camminare.

"Che fretta che hai!" Mi raggiunge.

"Sono le sette e cinquantasei e ancora siamo qua. Non ci tengo a fare tardi. Se tu vuoi fare tardi stai qua e non rompermi."

"Che cosce che hai!"

"Coglione."

"Non mi resisti."

"Non resisterò a non darti un'altra pedata nelle palle."

"Sei arrivata,dì ai prof che entro a seconda ora."

"Perché?"

"Ho impegni."

"Mha,vabbè."

Corro in classe e per fortuna il prof non è ancora arrivato. Mi vado a sedere subito con Carlotta.

"Hei Fà,come hai sei venuta ora?"

"Alessio mi ha fatto perdere tempo."

"Alessio? E dov'è?" Chiede Francesco girandosi.

"Ha detto che entra a seconda ora,aveva un impegno."

Carlotta:"I soliti." La vedo rattristarsi ma non capisco il motivo.

Francesco:"Già."

"Buongiorno ragazzi." Arriva il prof e cominciamo.

Un'ora dopo.
Suona la campana,il prof esce ed entra Alessio. Ha i capelli scompinati e la maglia stropicciata. Si capisce cos'ha fatto.

Carlotta:"Com'era questa? Italiana o cinese? Bionda o mora? Sei sempre il solito."

Alessio:"Oh sorellina. Non ti scaldare tanto."

"Sorellina?" Chiedo..sconvolta. (?)

Carlotta:"Sì,siamo fratelli."

"Carlotta Bernabei?"

Carlotta:"Non proprio. È una lunga storia. Lunga."

Arriva il prof di scienze.
Prof:"Allora ragazzi. Avete iniziato il progetto?"

Tossico "Alessio,diglielo tu." Sussurro.

Alessio:"Professore! Noi abbiamo iniziato!"

Prof:"È così Rossi?"

"Non proprio. Abbiamo provato ma Bernabei non è voleva sapere."

Prof:"Chissà perché,ma non avevo dubbi."

Si forma una risata generale,alla quale partecipano tutti meno che Alessio che si gira e mi dice

"La solita stronza."

"Il solito stronzo." Rispondo con aria di sfida.

Ritorna a guardare avanti.
Finisce l'ora di scienze e anche quella di economia. Arriva la ricreazione.
Ci alziamo dal nostro posto e indovinate che succede? Mi scontro con Alessio al quale cadono dei fogli.

"Cazzo!"

"Scusami."

Faccio per raccogliere i fogli ma mi ferma.

"Non toccarli!"

"Perché?"

"Non puoi vederli."

"Vabbè vha."

Esco fuori dall'aula e vado alle macchinette dove ci sono Francesco,Carlotta,Simone,Laura e Giulia. Cominciamo a chiacchierare e ci raggiunge poco dopo Alessio notevolmente infuriato. Parlando ci diamo appuntamento nel pomeriggio in un bar per prendere un gelato e ci sarà anche quell'insopportabile di Alessio.
Le altre ore passano quasi tranquille,se non fosse per Alessio. Ma ormai,ci sto facendo l'abitudine. Dovrò convivere con quell'idiota.
Mi trovo,ora, nella via di casa. Metto le cuffie e schiaccio la riproduzione casuale. Parte una canzone a parer mio bellissima,si chiama 'Realized',non so chi la canta,me l'ha mandata una mia compagna siciliana. Inizio a canticchiarla e mi sento toccare la spalla,di nuovo. Alessio.

"Ti piace questa canzone?" Mi chiede.

Levo una cuffia annuendo solamente.

"Sai chi la canta?"

Scuoto la testa in segno di negazione.

"Io."

"Sì certo,come no." Scoppio a ridere mentre lui rimane serio.

"Vieni a casa mia,che c'è il WI-FI e ti faccio vedere su YouTube."

"Va bene."

Così andiamo a casa sua.

Alessio:"Sono a casa!"

Saliamo le scale e andiamo in camera  sua. Non l'immaginavo così,devo dire. Confusionaria si,ma non tutti quei poster di cantanti,con tanto di dedica per loro. Una chitarra in un angolo della stanza. La scrivania tutto piena di fogli,ancora. E le lenzuola,a fantasia di mucca. Rido. Nel mentre esce da una stanza Carlotta.

"Carlii."

"Fabi? Che ci fai qua?"

"Tuo fratello deve farmi vedere una cosa."

"Attenta."
E se ne va. Ma che fa sto ragazzo? Si porta a letto decine di ragazze al giorno,ma non me,poco ma sicuro. Altro che potrà fare? È un ragazzo di diciassette anni. Entro in camera e mi siedo accanto a lui sul letto.

"Che ti ha detto mia sorella?"

"Nulla,ci siamo solo salutate."

"Dai,guarda qua."

Ci avviciniamo e mette un braccio attorno alla mia vita. È una sensazione..strana. Mai provata fino ad ora,non capisco cos'è,ma è un sentimento,forte.
Prende il cellulare e mette la canzone e ci sono sue immagini.

"Chi mi dice che non hai preso la canzone e unito le immagini?"

"Mamma,quante paranoie che ti fai. Guarda questo."

Schiaccia un altro video,di cui non ricordo il titolo. È una cosa tipo "Gotta.." Non ricordo. E in effetti è un videoclip dove c'è lui con altri tre ragazzi,uno dei quali è Francesco.

"Francesco?"

"Abbiamo una band."

"E come si chiama?"

"Dear Jack."

"Mai sentiti,o visti."

"Abbiamo solo questo videoclip. Niente di serio."

"Come mai questo nome?"

Mi fa vedere il polso e vedo Jack Skeletron.

"Oh mamma! Ma io lo adoro!"

"Davvero? Anch'io!" Ridiamo entrambi.

"Ci credi ora?"

"Può essere.Comunque,io vado,si è fatto tardi e magari devi pranzare."

Scendiamo le scale,ma ci ferma una donna.

"Ciao! Chi è questa bella ragazza? Finalmente mio figlio mi porta una ragazza a casa!"

Ah,sarà la mamma di Alessio. Che carina.

"Piacere,io sono Antonella." Mi sorride continuando.

"Fabiana,piacere mio." Ricambio il sorriso e le stringo la mano.

"Mamma,non farti strane idee. Ci conosciamo da ieri e c'è un'antipatia reciproca."

Nel mentre ci raggiunge Carlotta.
"Grazie Alè,che volevi?"

Altonella:"Ragazzi,calmi. Io vado a preparare il pranzo. Fabiana,ti vuoi fermare qui?"

Alessio e Carlotta rispondono all'unisono. Solo che Alessio dice 'no' e Carlotta risponde il contrario.

"Sì,tanto i miei sono a lavoro."

Alessio sbuffa e scende mentre Carlotta mi abbraccia. Scendiamo anche noi due e ci sediamo a tavola. Nessuno parla. E la cosa si fa imbarazzante. Per fortuna Antonella rompe il silenzio.
Antonella,ti adoro:

"Come mai ti sei trasferita qua?"

"Per il lavoro dei miei."

"Da dove vieni?"

"Da Catania,in Sicilia."

"Oh! Io aveva degli amici in Sicilia. E pensa,la bambina si chiamava proprio come te. Che strano!"

"Già."

Finiamo di mangiare e ci alziamo.

"Grazie per il pranzo. Ora è meglio che torni a casa. Grazie mille."

Antonella:"Ma figurati,sei la benvenuta."

Alessio:"No,non è vero."
Antonella&Carlotta:"Alessio!" Lo guardano disperate entrambe e io ridendo dico:

"Non preoccupatevi,mi sto abituando."

Antonella:"Sei da stimare!"

"Ahaha,grazie signora. Arrivederci. Ciao ragazzi,a più tardi."

Antonella:"Chiamami pure Antonella."

"Non mancherò. Ciao!"

Antonella&Carlotta:"Ciao!"

"Ciao eh Alessio!"

Alessio:"Gne,ciao."

Ridacchiando esco da quella casa e corro subito in quella di fronte,la mia.
Comincio a fare i compiti,finisco  subito. Ne avevo pochini.
Poi sto una mezz'oretta a cazzeggiare col mio adoratissimo Iphone 6s plus. Guardo un pò Instagram e rispondo a qualcuna  delle numerose domande su Ask. Penso un pò ad Alessio. Quel ragazzo è senza speranze.  È un ragazzo davvero misterioso. E ha un fascino incredibile. È un puttaniere,e lo lascio così.
Sono già le sedici e vado a prepararmi,dato che alle diciassette dovrò vedermi per le prima volta fuori scuola con i ragazzi,fra i quali ci sarà anche quel gran figo Alessio. Vedremo che succederà.

-Spazio autrice.-
Hei,guys! Volevo solo dirvi,che come tutti credo sappiamo,la precedente band di Ale,si chiamava Take It Off,ma ho preferito farlo così.
Comunque,fatemi sapere che ne pensate di questi piccoli capitoli.
Bacione,Fabiana.