Capitolo 35: Se sono scappato una volta posso farlo di nuovo!
Il suo ricordo mentre cade mi tortura. È un loop senza fine.
Ho recuperato qualche ricordo. Pochi. Tra cui la sua morte e quel dolore ti spezza e non si cancella più. Rimane impressa a fuoco anche dopo che l'ho riportata indietro.
Un dolore così immenso non voglio riviverlo mai più. Non voglio perderla mai più. Pochi ricordi. Ma quanto basta per sapere che sono Hardy, Hardy Logan e che amo Lyta Wilson.
Non starò più qui ad aspettare di sposarmi con un'altra che non sia lei. Sempre se lei vuole diventare la mia regina per la vita e del mio cuore.
"Mio Principe siete pensieroso."
"Sto pianificando di scappare di casa! Vuoi partire con me per un'avventura con destinazione Via Lattea per conquistare il cuore della ragazza dei miei sogni?"
"Sembra emozionante! Può contare su di me ma prima di scappare e lasciare nuovamente il regno nel panico e nel lutto dovrebbe provare a parlare con i suoi genitori!
"Lo farò."
Come si sentirà il papà? L'ho mollato così senza nemmeno un ciao. Sarà distrutto. Avrà il cuore spezzato. Come l'hanno avuto loro per tutti questi anni. Saranno anche strani e emotivamente incapaci di dimostrare il loro affetto ma nel profondo lo sento il loro amore. Vado via? Non posso farlo di nuovo. Quando ero piccolo sono rimasto bloccato sulla Terra ma ora sto pianificando per egoismo e consapevolmente di mollare i miei genitori di nuovo e non posso farlo. Ellektra ha ragione. Parlare con lei mi ha fatto desistere. Non voglio spezzare altri cuori. Ne ho già spezzati troppi in giro per le Galassie. Ma chi pensa al mio di cuore spezzato?
Sospiro.
Intanto il tempo passa e io qui impazzisco.
Fare il Principe Lynark è una palla spaziale. E io sinceramente non mi applico nemmeno e non ci provo nemmeno più a capire le stramberie di Zeurasia.
Dopo un'intera mattinata a imparare il sacro codice reale mi appresto ad andare a mangiare. Le mie giornate sono sempre uguali e monotone.
Raggiungo la sala da pranzo.
Mi siedo al tavolo imbandito e come al solito sono solo. Odio pranzare in solitudine. Rigiro la forchetta tra le mani senza mai toccare cibo. Cosa darei per del Sashimi!
"Mio amato figlio."
"Madre?" mi alzo di scatto per farle riverenza e impacciato come sono col protocollo reale faccio cadere la sedia a terra rumorosamente. "Perdonatemi Madre!"
"Non hai appetito?" si siede accanto a me.
"Non molto."
"Cosa ti affligge? Sono passati 3 cicli lunari e il tuo dolore si diffonde sempre di più come un morbo che appesta tutto il nostro popolo. Non c'è più equilibrio. Solo dolore."
"Sono mortificato. Io ci sto provando. Ce la metto tutta."
"Lo so Lynark. Sei in ansia per il Ballo?"
"Madre... Puoi invitare tutte le ragazze del regno ma io non mi sposerò nessuna se non la ragazza terrestre."
"Cosa blateri? Non è possibile. Sicuramente il vostro DNA non è nemmeno compatibile. Col tempo semplicemente la dimenticherai."
"Credo non sia possibile. Non funziona così l'amore."
"Odio importi la mia volontà ma tu non la sposerai mai. Tuo padre è pienamente d'accordo con me."
"Perchè a nessuno interessa cosa voglio io?"
L'ira è una brutta bestia. La mia tormenta di fulmini e raffiche di vento hanno praticamente distrutto tutto in quella stanza. Ho quasi distrutto anche mia mamma. Se solo mio padre non mi avesse fermato sparandomi un soporifero forse l'avrei uccisa. Non avevo assolutamente il controllo di me stesso. Solo rabbia e risentimento.
Sono nel mio letto. Sento i miei genitori litigare per colpa mia. Cavolo! Sono pure riuscito a fare litigare Miss e Mister Perfettini senza emozioni! Merito il premio del figlio dell'anno!
"Liara."
"Sto bene."
"Nostro figlio ti avrebbe uccisa."
"Non essere ridicolo Daleyak! Non mi avrebbe fatto niente. È solo un ragazzino col cuore spezzato. Ma gli passerà. Dobbiamo avere pazienza. In fondo è cresciuto in un altro Mondo."
"E io dovrei fidarmi di lui così sulla fiducia!? Non ha mai nemmeno dimostrato di tenere a noi e al suo popolo. Non hai paura di lui? Hai visto? Potrebbe sterminare il suo stesso popolo con una sola occhiataccia."
Gli occhi inspiegabilmente si sono riempiti di lacrime. Per la prima volta provavo affetto per i miei genitori biologici ma loro invece avevano paura di me. Provavo vergogna e il dispiacere di averli delusi mi faceva desiderare di scomparire per sempre dalle loro vite.
Ed è stato in quel momento che ho capito che dovevo andare via. Io ero un pericolo per loro e loro non mi avrebbero mai accettato perchè diverso non è meglio. È una favoletta che raccontano per fare sentire quelli come me un po' meglio. Ma la verità è che diverso è semplicemente diverso.
Ho rubato una navetta dopo aver distrutto con la vista laser tutti i motori luce del resto della flotta e ho lasciato per sempre Zeurasia scrivendo solo un impersonale
"Mi dispiace. Vi voglio bene."
Ho viaggiato anni luce tra le stelle solo per vederti.
Ho attraversato il corridoio della scuola come ho fatto un milione di altre volte e mi sono sentito nel posto giusto appena ti ho vista accanto al tuo armadietto.
"Bananina?"
La tua faccia arrabbiata per il nomignolo che tanto odi mi è mancata da morire.
E ho riso senza dovermi preoccupare che fosse sbagliato e inappropriato.
"Hardy sei tornato!?"
"A quanto pare! Lo spazio è noioso e non c'è il Kinder Bueno" le offro una barretta appena presa al distributore. Il suo sorriso. Quell'inversibaleno che tanto mi fa impazzire e che risveglierebbe i cuori di tutti quei citrulli su Zeurasia è solo per me.
"Prima che tu possa dire qualsiasi cosa. Ciao io sono Hardy Logan"
"Lyta Wilson" mi da la mano ma un secondo dopo mi stringe piangendo.
"Lo so che ti sono mancato! Ma così mi soffochi. Andiamo in classe vicina di banco Sfigata?"
"Giuro che dopo ti distruggo! Per ora mi godo solo il momento Principe dei miei stivali!"
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro