Cammino scazzato per il corridoio del liceo come ogni stramaledetto giorno con la testa tra le nuvole cercando di isolare la mia mente dai pensieri del resto del mondo. Non ascolto neppure Bryan che è da sempre il mio unico amico. Ho appena finito di mangiare una barretta al cioccolato ed io adoro il cioccolato dalla prima volta che l'ho assaggiato quando vengo travolto e buttato a terra da una ragazza mai vista. Le sue labbra quasi sfiorano le mie. Posso sentire il suo respiro, il suo profumo dolce nell'aria e i battiti del cuore accelerare. Mi perdo nei suoi occhi e provo uno strano turbamento. È una sensazione meravigliosa che non provo da tempo. Avevo 6 anni terrestri quando la mia curiosità di bambino ha scatenato la più violenta e sanguinaria guerra tra gli umani e il mio popolo. Tutto perchè volevo conoscere quel mondo e i suoi abitanti. Se non fosse per quegli occhi sarei risalito sulla nave e avremmo continuato il nostro viaggio ma quella bambina mi aveva scatenato qualcosa a cui non ero pronto. Ero cresciuto reprimendo ogni emozione come ogni altro su quella nave. Perchè noi eravamo questo. Freddi e apatici esseri viventi addestrati a vivere per uno scopo più elevato che io però non ricordo nemmeno. Creature che coesistevano in una collettività senza mai nemmeno sfiorarsi. Le famiglie erano solo di circostanza e i genitori biologici concepivano i figli con una goccia del loro sangue. Nessuna gestatazione come qui. Io sono il frutto di una combinazione genetica di due persone dei massimi ranghi che probabilmente non si sono mai nemmeno amati e destinato a guidare la prossima collettività. Non ho mai ricevuto nessun abbraccio, non ho avuto genitori amorevoli che mi rimboccassero le coperte. Solo ghiaccio nel cuore perchè i sentimenti erano ritenuti dannosi e letali più di una guerra. Ma lei aveva scongelato il mio cuore con un solo sorriso. La fissavo mentre si dondolava su una strana sedia con catene che poi ho scoperto chiamarsi altalena. 

Non capivo una parola del suo linguaggio bizzarro e il mio traduttore si era rotto mentre rubavo una navetta ma lei era stata gentile e mi aveva anche offerto una deliziosa merendina con l'ingrediente più buono in tutta la Galassia: il cioccolato. Le sue attenzioni per me erano sincere. Potevo percepirlo. Potevo leggere i suoi pensieri puri e luminosi. Non era come a casa dove tutti mi trattavano con riguardo solo perchè ero l'erede al trono. Lei apprezzava la mia compagnia nonostante non le avessi nemmeno detto il mio nome e non sapessi comunicare. Dopo il nostro incontro la verità è che non volevo più tornare alla mia vecchia vita. 

Quel mondo mi affascinava e soprattutto ero libero di vivere senza costrizioni visto che la mia vita era già tutta pianificata. La mia famiglia ha pensato ad un rapimento così le navi sono uscite dall'occultamento entrando nell'atmosfera e il resto è storia.

Non so perchè penso a lei proprio ora che questa ragazza mi ha travolto. Dopo quell'incontro tutto è cambiato. La cerco da tutta la vita e non l'ho più trovata. Ma ora lei... che sia la mia bambina? Dove sono i suoi pensieri felici, puri e luminosi? Non vedo niente. Lei è l'unica che non posso leggere.La tratto male come faccio con tutti. 

"Insomma guarda dove vai ragazzina! Mi hai fatto cadere! E per la cronaca non sei leggera. Ti togli?"

Se una cosa l'ho imparata è che gli umani hanno una parte cattiva e oscura che usano come corazza per difendersi e per farsi odiare dagli altri che non volendo problemi li lasciano semplicemente in pace. E io ho bisogno di mimetizzarmi e passare inosservato come un normale teenager umano. E qui i ragazzi sono fighi, stronzi, inavvicinabili e trattano male tutti: soprattutto le ragazze. Fare lo stronzo non mi riesce male anzi penso di essermi aggiudicato il primato in tutto il liceo. Tutti mi venerano perchè sono un Play boy, mi rispettano, hanno paura di me perchè picchio forte e perciò mi lasciano in pace. Le ragazze? Me le faccio e poi le mollo. Nessuna mi ha mai fatto provare niente. Ma... lei?

"Non startene ferma lì impalata. Non ti bacerò mai, se quello che stai aspettando è un bacio! Non sei il mio tipo."

Ma chi prendo in giro? Ti bacerei all'istante. Il tuo profumo mi ha fatto sciogliere il cervello. Lo sento liquefarsi nel cranio. Il cuore pompa il tuo veleno in ogni mia cellula e le vene bruciano come se mi fossi iniettato della lava. Che diavolo mi hai fatto?

Il suo caratterino forte e deciso mi piace.

"Si dà il caso che la sfigata invisibile abbia un nome Stronzo egocentrico ed è Lyta." 

"Sai cosa me ne frega." 

Lyta. Il tuo nome mi suscita emozioni che non capisco.

Perché la ragazza che mi fa questo effetto strano doveva proprio essere la figlia di Morgan Edward Wilson? Probabilmente è un segno del destino che mi sta urlando di lasciarla perdere perciò la ferisco come sono bravo a fare. In fondo 6 anni a reprimere i sentimenti mi hanno reso il ragazzo che sono oggi e a cui non frega niente di nessuno. Ma forse questa volta ho esagerato! Lei che si allontana piangendo non me l'aspettavo e per la prima volta nella mia vita mi sento in colpa!

Quegli occhi verdi pieni di lacrime...
Occhi che mi torturano da tutta la vita. Che siano proprio i suoi occhi? Mi sforzo per leggere i suoi pensieri. Ma è difficile e non riesco a leggerli sempre. È come se la sua mente fosse bloccata o protetta. Spiragli fievoli mi appaiono. Di tanto in tanto. È come se lei volesse farmi vedere solo certi pensieri.
Perché sono dalla parte degli alieni? Perché io sono un alieno ragazzina. Se ti stai chiedendo perchè tuo padre è morto la risposta sono io. E' colpa mia! Mi dispiace!
Cerco di sfondare le barriere della sua mente ma l'unica cosa che ottengo è il naso che sanguina.
Per quanto mi sforzo, mi è impossibile entrarci. E io vorrei vedere tutti i suoi pensieri. Vorrei poterla leggere. Non so perché ma bramo la conoscenza della sua mente. Voglio sapere chi sei. Nel profondo.
Mi sfioro la testa dolorante. Non so controllare i miei poteri e mi sfiniscono ogni volta che ne abuso.
Eppure è così assurdo perchè sono costantemente sopraffatto dai pensieri di tutti ma lei non riesco a leggerla. Questo mi incuriosisce ancora di più ma devo assolutamente togliermi la sensazione odiosa che mi provoca da addosso e continuare la mia vita.

Salgo sul tetto per una sigaretta.

Lì incontro Jennifer. Una che ogni tanto mi scopo! Tanto per sfogarmi! Il mio popolo era veramente l'insieme della stupidità perchè non sapeva cosa si perdeva a non fare sesso.
Il sesso è puro istinto primordiale. Puro piacere. 

"Ho lezione!"
"Hai ancora 10 minuti e io sono già nuda! Sapevo di trovarti qui!"
"10 minuti non mi bastano per scopare! Mi bastano appena per finire la sigaretta!"
"Accontentati!"
"Accontentarmi? Questo significherebbe essere soddisfatti anche parzialmente e io odio essere appagato solo a metà!"
"Come la fai difficile!"
"Rivestiti! Ci vediamo qui dopo e poi vediamo quanto sono difficile!"