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Il grande ritorno

Mi trovo davanti alla porta di servizio del supermercato e sto tremando.

E se mi facessi scoprire e mi licenziassero?

Mi sono dimenticato di chiedere a Chuck se i lupi mannari possono lavorare in un supermercato. Sto voltando le spalle all'edificio quando la porta si apre con un lieve cigolio.

《Roy! Finalmente sei tornato! Queste settimane sono state monotone e deprimenti senza te e i tuoi disastri》esclama il signor Fuller, venendomi incontro a passo sostenuto.

Simpatico...

《Ehm... grazie, credo》balbetto, mettendo insieme un sorriso convincente《Io stavo... beh, stavo...》

È inutile. Io non so mentire, nemmeno con gli incommensurabili poteri da licantropo.

《Oh, lo so, ragazzo. Non serve che tu dica nulla》afferma l'uomo, mettendomi una mano sulla spalla《Hai fatto palestra? Non credevo avessi questi muscoli. Sai che io ho una figlia ancora zitella? È simpatica e sa cucinare, però...》

Prima che potesse aggiungere qualche altro inquietante particolare, mi scosto da lui e incrocio le braccia al petto, sperando che non si avvicini ancora. Non voglio saperne nulla di sua figlia: io ho occhi soltanto per Allison.

《Sa che cosa, signor Fuller?》gli chiedo, cercando i fare mente locale fra tutte le cose sconnesse che mi ha detto in questi pochi istanti.

《Che hai il cuore a pezzi, ragazzo.》L'uomo sospira pesantemente e in maniera molto partecipe come se mi fosse morto qualche parente caro.

Sono certo che tutta la mia famiglia stia bene. Mamma mi telefona ogni due ore e mio padre mi manda un messaggio al giorno, alle quattro di pomeriggio. Lui è un tipo abitudinario. Quindi non so proprio a cosa si sta riferendo il buon signor Fuller e tutto il mio disappunto traspare dalla faccia perplessa che sto facendo.

《Allison, ragazzo. Si tratta di Allison》cerca di chiarire l'uomo, non capendo che brancolo nel buio più di prima.

《Cosa le è successo? Si è licenziata? Sta male? Cosa, signor Fuller? Me lo dica!》tempesto il mio capo di domande per saperne di più, senza notare che la mia voce sta diventando sempre più simile a un ringhio animale finché l'occhio non mi cade sulle mie mani.

Le unghie mi si sono stranamente allungate mentre le mani sono arcuate come se stessi per graffiare il povero e ignaro signor Fuller. Chuck mi aveva detto che la luna piena era vicina, però non credevo che potesse influire in questa maniera anche durante il giorno. Devo ricordarmi da fare qualche ricerca su internet riguardo ai lupi mannari: il mio amico non sembra così ferrato in materia, se si è dimenticato di fornirmi un'informazione così importante.

《Calmati, ragazzo mio. Non è successo nulla di grave, in fondo. Dopotutto, come si dice? "Il mare è pieno di pesci", no?》blatera l'uomo, del tutto all'oscuro del mio disagio interiore.

Prendo un paio di respiri profondi, cercando di arginare il turbinio di emozioni che sto provando e maledicendo Chuck per non avermi accompagnato, per poi riprendere a parlare con più calma e pacatezza.

《Carissimo, signor Fuller, potrebbe, per cortesia, ricominciare daccapo e spiegarsi meglio?》gli chiedo, stringendo i denti e utilizzando il minor sarcasmo possibile.

L'uomo arretra di un passo e mi fissa come se fossi un esperimento scientifico riuscito decisamente male, dopodiché fa un fischio d'ammirazione nei miei confronti, lasciandomi ancora una volta confuso e stranito.

《I giovani d'oggi dovrebbero imparare da te. Gentilezza e cortesia, condite da una doccia di umiltà mi》elogia il capo, battendo le mani come una foca ammaestrata.

Sgrano gli occhi dall'insensatezza della situazione.

Come diavolo sono arrivato a questo punto?

Tutta colpa di quel dannato lupo mannaro che ha pensato bene di masticarmi la spalla al posto di far finta di niente e lasciarmi tornare a casa in tranquillità.

Mi porto le mani alla testa nel tentativo di arginare una potente emicrania, ma ovviamente nemmeno in quello ho successo. La cosa positiva è che il signor Fuller ha pietà di me e mi rivela, finalmente, ciò che è accaduto nelle settimane in cui Chuck mi stava allenando per diventare un licantropo coi fiocchi.

《Allison si è fidanzata. Lo so che è un duro colpo per te. Tutti noi del supermercato facevamo il tifo per te, però tu non ti sei mai fatto avanti con lei e così abbiamo perso la scommessa con le signore delle pulizie. Ma questo non è importante. Anche se dovrai fare qualche giorno di lavoro extra per compensare le perdite》mi racconta il signor Fuller, parlando molto velocemente e allontanandosi di un passo ogni parola.

《Fidanzata? Con chi? Perché?》farfuglio, pregando gli dei dei lupi mannari di non svenire sul posto.

《Beh, è venuto a prenderla un paio di volte e ti posso dire che si tratta davvero di un bel ragazzo. Alto, moro, serio e ammodo.》

Inarco un sopracciglio nell'udire tutte le lodi che sta tessendo il signor Fuller, dato che non più di un attimo fa ha detto che tifava per me. Ha la creanza di arrossire lievemente sotto il mio sguardo impassibile, ma nulla riesca ad arginare il fiotto di dolore che mi pervade.

Sapevo che sarebbe arrivato questo momento.

Ho atteso troppo e così Allison si è trovata un ragazzo con cui essere felice.

Avverto la stranissima voglia di gettare la testa all'indietro e ululare, però immagino che il capo mi riterrebbe ancora più bizzarro di quanto già io non sia. Così, metto insieme un sorriso di circostanza e scrollo le spalle, in un gesto di noncuranza che, ovviamente, non riesce a ingannare l'uomo.

《Forza, ragazzo. Pensa positivo. Allison non si è licenziata. Potrai sempre vederla e sbavare da lontano come hai fatto in questi anni》cerca di consolarmi, prima di rientrare nel supermercato, lasciando la porta aperta in un invito silenzioso.

Abbattuto, sospiro pesantemente e chino la testa, sconfitto. Cammino svogliatamente verso l'entrata secondario del negozio ed entro per dirigermi allo spogliatoio maschile. Con gesti meccanici, indosso la divisa e sistemo le mie cose all'interno dell'armadietto per poi cominciare il turno di lavoro.

Purtroppo Chuck inizia un'ora dopo di me così non posso nemmeno sfogarmi con lui o piangere sulla sua spalla, cosa decisamente più probabile. 

Il cuore a pezzi rallenta di molto il mio operato, ma non commetto alcun disastro. Forse faccio pena anche all'Universo visto che la mia proverbiale iella mi ha dato una tregua.

《Roy? Ciao. Come stai? Sapevo che oggi tornavi così sono venuta a vedere se ti eri ripreso dalla malattia》esordisce una voce angelica e melodiosa, facendomi sbavare all'istante.

Allison Silberkugel si trova di fronte a me in tutto il suo immane splendore.

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