Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 51

Aleira Pov

<<Emma... pssss Emma svegliati>> sussurrai scuotendo la demone che non aveva proprio una bella cera.

<<Che ci fai qui?>> perfetto, pensai, voltandomi verso Morgue che era appena apparso nella stanza.

<<Ordini di Vassago>> dissi semplicemente, ci mancava solo lui.

Circa un'ora prima avevo salutato Harag che assieme a Caliel ed Aamon era partito per la Terra, subito dopo ero stata raggiunta da Vassago con nuovi ordini.

Con la confusione nata dalla guerra, Semeyaza avrebbe potuto attaccare me ed Emma dunque dovevamo nasconderci... nel fondo degli inferi.

<<Di cosa si tratta?>> chiese Morgue avanzando mentre Emma iniziò ad aprire gli occhi evidentemente confusa.

<<Non dovresti essere sulla terra con gli altri sei?>> chiesi evitando di rispondere alla sua domanda, non avevo intenzione di dire nulla a nessuno.

<<Ci andrò presto, sono passato a salutare Emma>> disse sbuffando, arrossii immediadatamente ed iniziai a balbettare per l'imbarazzo.

<<Oh... Già... Voi due>> dissi allontanandomi dal lettino e uscendo dalla stanza.

Mi ci volle tutta me stessa per non origliare e contai i secondi impaziente, non avevamo tempo da perdere... Dei passi nel corridoio mi fecero sussultare, era Vassago che mi veniva incontro con un'espressione alquanto seccata.

<<Davvero, sei una buona a nulla>> disse facendo poi cenno di non con il volto, quando fu dinanzi alla porta di Emma e Morgue la aprì con forza..

Maledissi me stessa, la stanza era vuota, nessuna traccia di nessuno dei due.

<<Ora che si fa?>> chiesi mortificata, Vassago sembrò pensarci un attimo su prima di rispondere.

<<Non abbiamo tempo da perdere, andiamo solo noi due>> disse prendendomi poi per mano e trascinandomi verso l'esterno.

<<Non possiamo teletrasportarci lì?>> chiesi quando l'aria soffocante degli inferi colpì il mio volto, mai come quella volta soffrii di quel calore.

<<Perdi colpi demonietta... La tua parte angelica vuole svegliarsi di già?>> chiese Vassago notando la mia espressione di sofferenza, la mia parte angelica... svegliarsi?

<<Rispondi alla mia domanda Vassago>> dissi evitando lo sguardo del demone mentre iniziammo a percorrere la discesa per il fondo degli inferi.

<<Non ci si può arrivare con il teletrasporto, altrimenti sarebbe troppo facile, no?>> spiegò, diversi demoni percorrevano la discesa, chi saliva e chi scendeva... Un grande caos era presente e fu Vassago ad impedire che alcuni di loro mi colpissero.

Più scendevamo e più si faceva buio, ad illuminare le vie erano delle torce in legno appese alle mura di roccia che seguivano la discesa a chiocciola verso il fondo degli inferi.

<<Vassago>> dissi quando iniziai a sentire forti urla e lamenti provenire dal percorso che ci era davanti, una puzza orrenda si insidiò nelle mie narici e per poco non vomitai.

<<Fermiamoci un attimo>> disse lui osservandomi, era più serio del solito e iniziava a starmi persino simpatico.

<<Ti è mai stato parlato del luogo in cui stiamo andando?>> chiese poi, poggiando le spalle sulla parete di roccia e sorridendo.

<<Vagamente>> risposi aggrottando la fronte, un altro urlo mi fece rabbrividire.

<<Per raggiungere il fondo ed essere al sicuro, dobbiamo attraversare i nove cerchi dell'inferno>> quelle parole mi sorpresero, risposi immediatamente.

<<Come in Dante Alighieri?>> chiesi con gli occhi che brillavano dalla curiosità, quando ero un'umana avevo assistito spesso ad opere teatrali sull'inferno e ne ero davvero affascinata.

<<Più o meno, chi credi che aiuti gli umani in certe arti? Non hai pensato che dietro certi autori ci fosse qualcun altro? Magari un figo come me>> ed ecco che Vassago tornava ad essere il solito antipatico.

<<Quindi c'era un fondo di verità>> pensai ad alta voce osservando il percorso che ci attendeva, non più con paura ma con curiosità.

<<C'è sempre un fondo di verità in tutto. Buffo però come quasi tutti siano rimasti colpiti dall'inferno e non dal paradiso>> commentò facendomi l'occhiolino ed alzando le spalle. Lo odiavo, ed odiavo ancora di più il fatto che così male non era, ma mai quanto Harag.

<<Arriveranno parecchie anime in questi giorni di guerra>> commentai quando un altro urlo non fece rabbrividire.

<<Esatto, infatti dovremo fare attenzione, sono luoghi pericolosi>> disse sbuffando, mi porse la mano per invitarmi a seguirlo nuovamente.

<<Tu non combatti?>> chiesi afferrando la sua mano, mi sentii leggermente rassicurata da quella stretta.

<<No, il mio compito in questa battaglia è quello di tenerti al sicuro dal mio miglior amico e peggior nemico>> disse canticchiando.

Ormai nessun demone era nei dintorni, il buio si faceva sempre più strada e oltre alle urla strazianti si sentiva il rumore di qualche goccia d'acqua colpire il pavimento.

<<C'è dell'acqua?>> dissi sorpresa, mi aspettavo di trovare del fuoco, non acqua!

Vassago non rispose ma iniziò a fischiettare, quel suono ben presto si unì al fischiettare di una terza persona, rallentai quando non vidi nessuno oltre noi due.

Più avanti la discesa continuava in un lago d'acqua che regnava in un'enorme grotta, il vapore che usciva dallo specchio d'acqua mi fece intuire che doveva essere bollente.

Il suono del fischiare della terza persona proveniva proprio da un punto lontano del lago, dove una piccola barca di legno con a bordo un demone dall'aspetto di un anziano, si dirigeva verso di noi.

<<Caronte?>> dissi sconvolta, Vassago scoppiò in una fragorosa risata che risuonò in tutta la grotta accompagnata dal raccapricciante suono delle urla straziante delle anime.

<<Più o meno, ma non farti sentire da lui-lei>> guardai Vassago confusa mentre tratteneva una risata, chissà cosa gli prendeva in quel momento.

Quando la barca approdò, il demone che mi era sembrato un anziano si rivelò alla luce. La sua pelle era liscia ed i suoi lunghi capelli bianchi erano legati in una coda bassa. Indossava una camicia bianca con un papillon azzurro, a tinta con il colore dei suoi pantaloni. Quando guardai il suo viso, tutt'altro che anziano, non riuscii a capire se si trattasse di un demone donna o un demone uomo.

<<Vual>> lo salutò Vassago, inchinandosi leggermente.

<<Vassago, sarà meglio sbrigarsi, presto arriverà un grande carico di anime>> disse questo, la sua voce era doppia, l'unione di una voce femminile ed una voce maschile.

<<Detto, fatto! Su su, Aleira attenta a non cadere, quest'acqua brucia più dell'acqua santa>> disse Vassago saltando sulla barca che dondolò leggermente.

Lo seguii, per poco davvero non caddi ma Vassago mi prese per i fianchi aiutandomi a sedermi accanto a lui.

<<Grazie>> sussurrai controvoglia.

<<Oddio! Aleira mi ha ringraziato!>> disse Vassago a Vual che alzò gli occhi all'aria.

<<Ti prego Vassago non iniziare>> commentò questo spingendo la barca verso il lago e poi saltando su, afferrò i reni ed iniziò a fischiettare con Vassago.

Il loro scambio di battute mi aveva fatto sorridere, non tutti i demoni avrebbero reagito allo stesso modo.

Mentre ci inoltravamo verso il centro del lago mi accorsi che vi erano altri tunnel che si affacciavano su quel lago, ma non vi erano altre barche in movimento.

<<Siete arrivati giusto in tempo, presto questo posto diventerà un inferno>> disse Vual.

<<Grazie a Dio>> fu la risposta di Vassago e devo ammettere che anche io risi assieme a loro in quel momento.

<<Devi venirmi a trovare più spesso>> convenne Vual quando fummo quasi arrivati dall'altra sponda, pensai per un attimo di trovare due grandi porte con su scritto "Lasciate ogni speranza, o voi che entrate", ma così non fu.

Ad attenderci era solo un altro tunnel che scendeva ancora più in profondità, salutammo Vual e continuammo a percorrere la nostra strada, fin quando una porta di bronzo comparve dinanzi a noi.

Su di essa vi era inciso il numero 1, seguito dalla scritta "LIMBO".

<<Sei pronta?>> chiese Vassago stringendo la mia mano e poggiando la mano libera sulla porta di fronte a noi, le urla che provenivano da questa mi fecero rabbrividire, presi un grande respiro e gli diedi il consenso di aprire la porta.

Ciao a tutti! Bene, questo capitolo è più corto, lo so.

Più di una persona mi ha fatto notare che troppi POV in un capitolo confondevano, quindi ho deciso di scrivere meno POV per capitolo, di conseguenza saranno più brevi. Vi piace più così?

Non voglio passare alla terza persona perché non farebbe capire bene quali sono i pensieri delle varie protagoniste.

Un'altra cosa, sto partecipando a due concorsi!

"Concorso Wattpad" di esistenza03 , potete nominare la mia storia sotto la categoria paranormale se vi va.

Il secondo concorso è di 94february01 , pubblicherà un capitolo con questa storia nel suo libro del concorso in cui potrete votarla!~ se vi va passateci! Grazie a chi lo ha già fatto :)

Spero che la storia continui a piacervi. In foto: Aleira e Vassago.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro