Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 36

Aamon POV

<<Che cosa significa quello che ho appena visto?>> chiesi a Vassago aiutandolo a rimettersi in piedi.

<<Non dovresti essere ancora qui, Lilith ti ucciderebbe subito>> rispose passando il dorso della sua mano sulle labbra, pulendo parte del sangue che vi era.

<<Parla>> dissi solamente, era debole in quel momento quindi minacciai di colpirlo con la mia spada.

<<Mi ricordi Aleira>> disse ridacchiando, sporcò la mia amata maglia di sangue, doveva ringraziare il suo bel faccino se era ancora vivo.

<<Andiamo>> dissi passando il suo braccio sulla mia spalla e portandolo nella mia camera, medicai la ferita più grave e gli diedi il permesso di usare il bagno per darsi una ripulita mentre continuavo a fare la mia valigia.

<<Chi era quello?>> chiesi quando uscì dal bagno, con un asciugamano attorno al suo collo mentre si asciugava le labbra.

<<Se te lo dicessi, non mi crederesti mai>> disse ridacchiando, come al solito Vassago parlava solo quando voleva lui.

<<Vieni con me?>> chiesi afferrando la valigia, troppo stanca per altre domande.

<<Sì>> rispose lasciandoil suo asciugamano sulla poltrona, poco dopo insieme ci teletrasportammo nella legione ora sotto il dominio di Caliel.

Kasal POV

<<Tesoro, sono a casa!>>alzai lo sguardo dal fumetto che stavo leggendo per vedere comparire Vassago di fronte la porta della mia camera, aveva il suo solito sorriso stampato il volto ma ciò che notai per primo erano deilividi e tracce di sangue.

<<Cosa hai combinato ora?>>chiesi lasciando il fumetto, non mi alzai ne gli andai incontro, aspettai che fosse lui a venire da me.

<<Il mio superiore ha perso le staffe>> disse sedendosi per terra, sotto la mia poltrona con la testa poggiata sulle mie ginocchia.

<<Da quando hai un superiore?>>chiesi sbadigliando.

<<Beh superiore non è proprio la parola giusta.... è un collega>> rispose dubbioso, giocando con i lacci della felpa che indossava.

<<Sii più chiaro>> dissi iniziando ad accarezzare i suoi capelli.

<<E' mio superiore in quanto età,ma a me e a lui è stato affidato lo stesso compito>> disse sbuffando, cercai di pensare a dei nomi ma non riuscivo a pensare ad altri che Gabriele e Raffaele.

Aleira POV

Vasariah perse il sorriso quando Caliel osservando il mio sguardo le ordinò di lasciare la stanza ed annullò la sua unione con Harag, Emma non volle restare a lungo negli Inferi così tornò sulla terra senza Morgue che aveva degli affari da sbrigare.

Io invece decisi di visitare il lago dei sogni da sola, era da tanto che non mi concedevo del tempo perpensare... Il percorso lo ricordavo nonostante fosse passato tanto tempo , vidi dei demoni di basso rango osservarmi incuriositi mentre percorrevo la strada, evitai i loro sguardi fissando il terreno fin quando non raggiunsi lo specchio d'acqua.

Mi sedetti e osservai il mio riflesso a lungo, la creazione di un nuovo regno era un'idea che mi piaceva ma sembrava troppo bello per essere vero, un posto in cui finalmente poter essere libera.

Forse in quel posto avrei potuto rivedere mia madre, non poteva visitare l'inferno né la terra ma non quell'ipotetico posto. Poi c'era Harag, mi avrebbe raggiunta? Avrebbemesso da parte il suo lato malvagio per una vita serena ma senza devozione estrema verso l'Altissimo?

Mi voltai e vidi dietro una casa un ammasso di libri quindi sorridendo pensai di mettermi alla prova come un tempo, ne afferrai un po' e li poggiai sulla mia testa, iniziai a camminare immaginando che ci fosse Morgue pronto a riprendermi edHarag ad osservarmi in un angolino.

Feci qualche passo e poi il primo libro cadde , sbuffai osservandolo, dovevo raccoglierlo senza far cadere glialtri. Prima che la mia mano potesse raggiungerlo però vidi una mano familiare raccoglierlo e poggiarlo sulla mia testa ridacchiando.

<<Cosa ci fai qui?>> chiesi sorpresa, mi aveva seguita?

<<Ero curioso di vedere dove andavi>> rispose indietreggiando, facendomi cenno di continuare a camminare.

Non risposi e feci un altro passo, per fortuna avevo ritrovato il mio equilibrio!

<<Ti mancano le lezioni?>>chiese poi, mi distrassi e feci cadere tutto per terra.

<<No, mi manca avere men oproblemi per la testa>> risposi sbuffando, mi aiutò nuovamente a raccogliere i libri e li posò sulla mia testa.

<<Il matrimonio e Moloch non erano dei problemi?>> chiese poi.

<<Sì, ma ora ho problemi più grandi >> risposi camminando seguita da lui.

Rimase in silenzio, sentivo i suoi passi dietro di me.

<<Biska e Vasariah vorranno ucciderti >> commentò poi, mi voltai e vidi che stava sorridendo.

<<Vorrei uccidere anche io entrambe>> la mia antipatia per Vasariah era dovuta a molteplici fattori mentre Biska mi aveva assalita nel sonno ed aveva permesso a Lakota di rubare la mia roba! A proposito di Lakota...

<<Che fine hanno fatto Lakota ed Hals?>> chiesi fermandomi un attimo.

<<Sono spariti con il cadavere diMoloch>> rispose sospirando.

<<Conoscendoli staranno litigando, uno vorrà mangiarlo e l'altro conservarlo in una teca persempre>> risposi disgustata.

<<Erano molto affezionati a lui>>rispose però serio.

<<Perchè?>> chiesi.

<<Entrambi sono stati enormemente viziati e riveriti in ogni capriccio, Hals riceveva tutto il cibo chevoleva mentre Lakota ogni oggetto, ogni pasto, ogni tipo di capriccio fin quando non ha iniziato a pensare che fosse tutto suo... Moloch era l'unico a soddisfare ogni loro desiderio>> dissenostalgico.

<<Siete pur sempre fratelli>>dissi, probabilmente soffriva per loro? Stentavo a crederci.

<<Siamo cresciuti insieme ma abbiamo preso strade diverse. Non smettere di camminare>> dissepoi ed io sbuffando mi rimisi sui miei passi, avevo dimenticato quanto fosse serio con quelle lezioni.

Mi avvicinai troppo alla riva del laghetto, con notevole grazia e delicatezza quasi ci scivolai dentro, vidi i libri cadere nell'acqua e nel riflesso vidi due braccia afferrarmi dai fianchi.

<<Sicura di essere figlia di Lucifero?>> chiese spazientito mentre mi allontanò di lì.

<<Sono anche figlia di un angelo,forse loro sono più sbadati>> dissi convincendo me stessa che fosse così, mi teneva ancora tra le sue braccia.

<<Non ho mai visto Vasariah essere così imbranata>> rispose accarezzando il mio viso.

<<Va da lei allora>> dissi mettendo il broncio.

<<Ho un'altra idea per ora>>rispose baciando il mio collo, non eravamo più vicino al lago ma nella sua camera da letto mentre continuava a baciarmi e a tenermi stretta a sé.

Ero imbarazzata e non sapevo cosa fare, non c'era Moloch pronto a distrarci né Lucifero sembrava voler entrare nella mia mente. Eravamo soli.

<<Deve farti caldo con questa maglia >> disse togliendomi la maglia di dosso lentamente, isuoi occhi erano fissi sulle mie curve, mi sentivo una bambola tra le sue mani.

<<Tempo fa mi hai detto che cercavi un segno su di me>> dissi ricordando quando affermò di avermi già vista nuda.

<<Cercavo il sigillo che ha fatto Morgue su di te, sa sempre dove ti trovi>> disse sbuffando, osservando finalmente i miei occhi.

<<Lo hai trovato?>> chiesi e lui annuì nervosamente.

<<Dov'è?>> chiesi meravigliata che non lo avessi visto prima.

<<Qui>> disse sfiorando una delle mie... chiappe?!

<<Cosa?>> dissi sgranando gli occhi e lui sorrise, mordacchiando poi il mio collo mentre io tentai di toglierli la maglia.

<<Perché Morgue lo ha fatto lì?>> chiesi ancora nervosa, quando si tolse la maglia lasciandola cadere sul pavimento.

<<Per essere sicuro che non lo avresti visto almeno per un po'>> rispose seccato.

<<Quando lo ha fatto?>> chiesi sconvolta, pensavo che almeno Morgue ci tenesse alle buone maniere invece che tatuarmi le chiappe nel sonno!

<<Avrà usato l'aiuto di Biska>> disse Harag sbuffando, non era il momento giusto per parlare di quell'argomento.

Passai una mano sulla sua schiena, era completamente tatuata e se non avessi usato il tatto non mi sarei resa conto di tutte le cicatrici e bruciature che ha..

<<Come te le sei fatte?>> chiesi guardandolo negli occhi.

<<Abbiamo tanti nemici noi demoni, non solo gli angeli>> rispose sorridendo, portandomi sul letto con lui.

<<Chi è stato?>> chiesi preoccupata, stavo parlando troppo per via dell'imbarazzo del momento.

Harag era sopra di me ed aveva un'aria divertita e seccata allo stesso tempo.

<<Se non vuoi farlo puoi dirmelo>> disse poi, subito feci cenno di no con la testa negandolo <<non è quello il problema, sono solo un po' nervosa... è da tanto che non ho questo tipo di rapporto con un uomo, beh anche se tu sei un demone>> dissi balbettando.

<<Già, i tuoi ex>> commentò alzando gli occhi in aria ed io annuii, avevo già avuto rapporti quando ero un'umana.

<<Sì ma non dev..>> non finii di parlare che con rabbia prese il mio volto tra le sue mani obbligandomi a stare in silenzio, si avvicinò lentamente ed inizio a baciarmi, un bacio intenso, passionale... la sua stretta si fece sempre più debole fin quando non lasciò andare il mio volto e passò a tastare ogni altra parte del mio corpo, iniziai a sbottonare i suoi jeans mentre lui con le labbra tracciava il percorso dal mio mento al mio ombellico e ad ogni bacio un brivido mi percorreva il corpo, un brivido piacevole.

Sul pavimento ormai giaceva ogni abito che avevamo indosso, sotto le coperte Harag si muoveva dentro di me mentre ci baciavamo a vicenda, il collo, il viso e lui di tanto in tanto scendeva sul mio seno accarezzandolo con la sua lingua.

Sfiniti ed affannati nel letto, rimanemmo abbracciati per chissà quanto, fissando i nostri occhi. Io dovevo avere proprio un'espressione da ebete perché Harag aveva il sorriso stampato in faccia da troppo, troppo tempo.

<<Ho una sorpresa per te>> disse poi, indicando con lo sguardo il suo armadio.

<<Cos'è?>> chiesi curiosa.

<<Va e vedi>>

<<Ma sono nuda..>> dissi mettendo il broncio e lui rise.

<<Ti ho già vista, abbiamo appena...>>

<<Ok, vado>> dissi spazientita, stavo diventando proprio una vecchia Harag.

Aamon POV

<<Questa sarà la tua stanza>> disse Caliel, ero accanto alla stanza di un ex pennuto come lui, Vasariah che mi osservava dell'uscio della sua porta con una faccia che chiedeva di essere riempita di schiaffi ed io promisi a me stessa di farle quel favore un giorno.

<<Ti serve altro?>> Caliel di solito era sempre sorridente ma in quell'occasione mi sembrava triste e non faceva nulla per cui nasconderlo.

<<No, grazie>> dissi sospirando, poi lo vidi voltarsi di spalle e non potei che chiedere <<Tutto ok?>>..

<<Non li senti?>> disse esasperato, indicando una porta in lontananza.

<<Sentire cosa?>> chiesi confusa.

<<Mia sorella e lo scarabocchio che scopano!>> disse disgustato, Vasariah rientrò nella sua stanza sbattendo la porta mentre io trattenni una risata.

<<È questo il tuo problema?>> chiesi e proprio non ce la feci a non ridere.

<<Se avessi un fratello od una sorella capiresti>> disse sbuffando, gli feci cenno di entrare in camera, magari lì non li avrebbe sentiti.

<<Andiamo, sei un demone! Abbi un po' di dignità>> non poteva scandalizzarsi per così poco.

<<Essere un demone non ha niente a che fare con il sesso, non per me!>> disse arrossendo.

<<Oh oh oh, abbiamo un Re Verginello!>> esclamai scherzando ma dal suo sguardo capii che ci avevo azzeccato!

<<Non ci posso credere!>> dissi sbalordita, non poteva essere figlio di Lucifero!

<<Sta zitta, nella mia vita avevo altre preoccupazioni>> disse sbuffando, passando una mano tra i suoi capelli.

<<Tipo?>> chiesi sedendomi sul mio letto.

<<Proteggere mia sorella>> rispose semplicemente, alzando le spalle.

<<Tutto qui?>> chiesi.

<<Era l'unica cosa che importava ed importa finora. Non avevo il tempo per far entrare nuove ragazze nella mia vita>> rispose ed io sorrisi <<oppure tu nella loro...>> aggiunsi ridacchiando nuovamente.

<<Potrei farti tornare da Lilith>> rispose seccato.

<<Oh no, scusami padrone>> dissi fingendomi spaventata.

<<Solo perché conosci questo aspetto di me, non credere che io sia un bravo ragazzo>> disse poi facendosi cupo, avviandosi verso la porta.

<<A cosa ti riferisci?>> chiesi.

<<Non avrei mai potuto uccidere Moloch senza nutrirmi di anime diventando più forte. Non avrei mai potuto uccidere un Re Demone se non avessi già ucciso in precedenza>>.

Non risposi e ci fissammo per un po'.

<<Comunque preparati, da domani sarai la mia guardia personale>> aggiunse, uscendo poi dalla porta senza salutarmi.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro