Capitolo 3
In foto: Harag, Morgue, Aleira, Lust.
<<Ahi>> sussurrai per il dolore dovuto alla caduta ma quando alzai lo sguardo fui pentita subito delle mie azioni, per la prima volta avevo davvero paura di Harag che mi fissava furioso e tremante.
<<Ha... Harag tutto ok?>> chiesi pentendomi di aver balbettato. <<Cosa ti è passato per quella zucca vuota?>> ringhiò rabbioso ed allora indietreggiai spaventata.
Il terreno sotto di lui si faceva sempre più caldo ed i suoi occhi da grigi raggiunsero il nero totale.
<<Non devi mai farmi arrabbiare>> disse allora calmandosi e ritornando quello di sempre, tenendo comunque le distanze da me.
Una vasta landa rocciosa si distendeva intorno a noi, il cielo stranamente era rosso e non blu così come tutta l'atmosfera che ci circondava, l'aria era pesante e difficile da respirare.
<<Moloch mi ucciderà vero?>> chiesi ancora tremante dalla paura <<Non lo farà..>> rispose per poi iniziare a camminare verso ovest, così cercai di tenere il suo passo.
<<Come fai ad esserne sicuro? Potrebbe benissimo scegliere un'altra umana ed addestrarla proprio come ha fatto con me>> suggerì io in cerca di consolazione.
<<Prima di te infatti ci sono state migliaia di ragazze "prescelte">> rispose senza degnarmi di uno sguardo, bella consolazione.
<<E che fine hanno fatto?>> chiesi.
<<Morte>>
<<Perché?>>
<<Non ti ucciderà, ora basta con tutte queste domande>> rispose esasperato ed allora smisi davvero di parlare.
In lontananza vidi un'enorme esercito di demoni schierato verso la nostra direzione, mi pentii subito di questa scelta. Non potevo scappare.
<<Sta qui>> disse esortandomi a non fare un altro passo in direzione dell'esercito.
Lo vidi dialogare con quello che doveva essere il generale dell'esercito che annuiva ogni due secondi, chissà di cosa stavano parlando... Accidenti ma perché lo avevo seguito? Addio piani di fuga: mi toccherà sposare Hals o Lakota, ne sono sicura.
Delle urla dietro di me mi fecero voltare e subito vidi un'altra orda di demoni correre verso la nostra direzione. Dovevano essere gli harab guidati da Baal, ed io ero nel bel mezzo di due eserciti pronti ad annientarsi, Harag dannazione!
Disubidii al suo comando andando nella sua direzione, si voltò di scatto non appena udì il suono dei miei passi, non so come fu possibile dato il rumore dei mille passi dell'esercito dietro di me. Disse qualcosa al generale e poi mi venne incontro.
<<Ti avevo dato un ordine>> disse furioso.
<<Non pensavo includesse essere calpestata da un esercito!>> risposi andando su tutte le furie a mia volta.
<<Ah, sta zitta!>> disse prendendomi il braccio, un'altra smaterializzazione.
Con il sedere di nuovo sul pavimento mi ritrovai in una stanza illuminata da poche candele, le mura erano dipinte di nero, vi era un grande letto al centro della stanza con coperte blu scuro, l'arredamento si alternava tra colore blu e grigio.
<<Dove siamo?>> chiesi guardandomi intorno.
<<Nella mia stanza>> rispose Harag aiutandomi ad alzarmi.
<<Cosa ci facciamo qui?>> chiesi del tutto imbarazzata.
<<Perché mi hai seguita?>>
<<Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda!>> risposi furiosa.
<<Non m'importa. Perchè mi hai seguita?>> Harag era nuovamente calmo.
<<In quel momento... volevo scappare>> risposi sincera.
<<Perché non lo hai fatto quando erano gli altri a smaterializzarsi allora?>> chiese ed io rimasi di sasso.
<<Aleira>> era la prima volta che gli sentii pronunciare il mio nome e questo mi fece arrossire e battere il cuore come non mai, ma cosa mi stava succedendo?
<<Aleira tu sposerai Morgue ed io non voglio problemi>> disse ed allora fu come sentire il mio cuore frantumarsi in mille pezzi.
<<Sposerò Morgue?>> chiesi sconvolta.
<<Si...>>
<<Ma lui mi disprezza!>> sentii le lacrime fuoriuscire dai miei occhi, Morgue era un ottimo insegnante e non era ai livelli di Hals e Lakota ma più di una volta il suo disprezzo nei miei confronti era stato tale da averne gli incubi, figuriamoci dormire con lui o... baciarlo!
<<Cosa credevi che succedesse... Sai ho pensato molto tempo a te e al fatto che hai accettato tutto così in fretta senza nemmeno ribellarti. Ci sono state altre ragazze prima di te "scelte" da nostro padre per sposare Morgue che hanno fallito miseramente>> il suo tono di voce iniziò ad incupirsi ed avanzò lentamente verso di me <<tu cosa hai intenzione di fare? Ti comporti come se avessi accettato tutto e poi provi a scappare mettendo me in mezzo...>> si fermò a poco da me ed una strana ombra dietro di lui mi fece sussultare, si fece sempre più grande e minacciosa <<ora torna dagli altri, chiedi scusa e sposa mio fratello>> disse indicando la porta, l'ombra si fece ancora più grande e non ci pensai due volte a seguire il suo comando lasciando la stanza di fretta.
Una volta chiusa la porta dietro di me mi accasciai per terra con l'affanno, il cuore batteva forte per la paura, ma cos'era quella strana ombra? Poi mi ricordai di Morgue e del mio destino.
Harag aveva ragione, cosa avevo in mente? Avevo scelto di rassegnarmi: perché allora ero scappata? Moloch non mi avrebbe di certo rispiarmiata dopo questa. Rimaneva un solo problema, non avevo idea di dove mi trovassi.
Decisi di camminare ugualmente in una qualsiasi direzione, sempre meglio di rimanere ferma nello stesso punto rischiando di far irritare Harag ancora di più.
<<Aleira! Ti stavamo cercando ovunque>> la voce di Lust mi invitò a voltarmi, le sue braccia erano tese verso di me ed il suo volto era illuminato da uno strano sorriso.
<<Immagino che abbia le ore contate>> commentai accettando l'abbraccio di Lust che ridacchiò <<oh niente affatto, eravamo alquanto sorpresi dal fatto che non ci avessi ancora provato>> disse allontanandosi nuovamente.
<<Ma guardati sei tutta tremante, cosa ti è successo?>> chiese prendendomi sotto braccio avviandosi verso non so dove.
<<Dove stiamo andando?>> chiesi, per quanto potesse essere simpatica non mi fidavo di nessuno.
<<Nella mia stanza, nostro padre è andato via. Per questa volta sei perdonata ma credo che il tuo gesto abbia fatto andare su tutte le ferie sia Harag che Morgue, non saresti al sicuro da sola questa notte>> sussultai, insomma Harag aveva tutte le ragioni per essere arrabiato con me, ma Morgue?
Entrammo nella stanza di Lust: le pareti così come ogni oggetto erano colorati di rosso ed oro, il letto era enorme ed altre due divanetti erano sistemati accanto. <<Io dormirò su uno di quelli, il letto è tutto tuo>> disse chiudendo a chiave la porta dietro di sé.
<<Cosa ti ha fatto Harag?>> chiese Lust allora e decisi di raccontarle tutto nei minimi dettagli, non sembrò stupida bensì divertita <<sempre il solito>> si limitò a dire porgendomi un cambio d'abito.
<<Cos'era l'ombra che ho visto?>> chiesi allora e Lust si illuminò in un sorriso ancora più grande <<era Harag stesso, o meglio la sua Ira. Tutti noi ne abbiamo una, sta a noi controllarla e tenerla a bada il più possibile ma direi che la mia è molto più innocua rispetto a quella degli altri>>.
Quel pensiero mi fece tremare dalla paura, sentii persino la mancanza della mia vecchia ed insignificante vita. <<Non voglio sposare Morgue>> dissi piagnucolando, Lust come al solito sorrise <<oh andiamo, non è così male, ha fascino>> certo, nemmeno io negavo la sua evidenza bellezza, ma era il suo carattere a preoccuparmi per non parlare del fatto che si trattasse pur sempre di un demone.
<<Aleira vuoi vivere? Allora accetta questo futuro, magari un giorno arriverai davvero ad amarlo. Domani mattina quando si sarà calmato va da lui e chiedi scusa, non dimenticare che Morgue è la superbia. Fagli tanti complimenti, lodalo e non correrai nessun rischio>> solo a quell'idea mi venne il voltastomaco, che senso aveva vivere in questo modo?
Ringraziai Lust e mi misi a dormire, nonostante la paura e il senso di confusione riuscii ad addormentarmi senza alcun problema.
Il giorno dopo Lust mi invitò nuovamente a seguire i suoi consigli mostrandomi la porta della stanza di Morgue che rimasi a fissare per una bella mezz'ora indecisa sul da farsi.
Le scelte erano due: vivere sottomessa a questo essere meschino ed egocentrico o morire e farla finita subito. Sospirai, non mi piaceva nessuna delle due.
<<Mio principe mi fa male>> sentii una voce femminile provenire dall'interno della stanza di Morgue sorprendomi, così mi avvicinai di soppiatto poggiando il mio orecchio sulla porta, cercando di origliare.
<<Sta zitta e fa quel ti dico>> era chiaramente la voce di Morgue, cosa diamine stava facendo? <<Non dovresti origliare>> il mio cuore smise di battere, la voce di Harag mi paralizzò dalla paura.
Mi voltai senza proferire parola, tremavo tutta ed iniziai ad indietreggiare fin quando inciampando sui miei stessi passi non caddi di sedere per terra di fronte a lui.
<<Chi è la fuori?>> sentii ringhiare Morgue, Harag voltò il suo viso prima in direzione della porta e poi verso di me sbuffando, fece in tempo a sfiorare il mio braccio e a smaterializzarci prima che Morgue potesse aprire la porta.
Eravamo di nuovo nella sua stanza, osservai subito la porta, cosa avrei dovuto fare?
<<Mi dispiace per ieri, ho perso la pazienza>> disse Harag stupendomi <<non volevo spaventarti, sta tranquilla non succederà più>> prese posto su una poltroncina senza smettere di osservarmi.
<<Con chi parlava Morgue?>> chiesi allora <<Era Biska, una delle nostre donne di servizio...>> disse assumendo un espressione di disgusto <<quindi oltre a dover sposare qualcuno che non mi ama e mi disprezza, dovrò anche essere tradita?>> chiesi agitata, gesticolando troppo.
Non ripose continuando a fissarmi <<o posso sempre morire>> dissi ironicamente <<o potresti sposarlo ed ucciderlo nel sonno>> suggerì Harag sorprendendomi <<come scusa?>> chiesi sconvolta <<potresti sposarlo e tu stessa tradirlo, vivere la tua vita tranquilla>> continuò ora sorridente <<Aleira siamo negli inferi, non sulla terra>> aveva ragione ma non aveva senso, che ne era allora dell'amore qui giù?
<<Perché mi hai salvata?>> chiesi ricordando il modo in cui ero stata trattata la sera precedente <<dovresti prima ringraziare e poi chiedere il perché...>> commentò ma non ricevendo nessun ringraziamento continuò <<non voglio che tu muoia, per questo ho perso le staffe ieri sera. Sei in gamba, potresti diventare una delle poche persone con cui sarebbe piacevole chiacchierare qui dentro, a questo proposito vorrei offrirti un patto>> <<che tipo di patto?>> chiesi sussurrando, Harag mi faceva uno strano effetto: mi incuteva paura e senso di protezione allo stesso tempo.
<<Sposa Morgue, non ti arrendere. Io ne guadagnerei la tua compagnia, in cambio ti offro la mia protezione: in qualsiasi momento ti basterebbe pronunciare il mio nome. Non dovrai avere paura di Morgue e delle sue strane manie, credo che sia sempre meglio di morire>> convenne sorridente, fiero di se stesso.
Avrei voluto rifiutare per veder quel sorriso scomparire dal suo volto ed invece mi ritrovai a valutare per bene la sua proposta che in realtà non era niente male, e anche per me conversare con lui, senza quella strana ombra, era piacevole.
<<Va bene>> dissi incrociando le braccia intorno al mio petto, un sorriso da togliere il fiato comparve sul suo volto e poi sussurrò <<complimenti Aleira, hai appena stipulato il tuo primo patto con il demonio>>.
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