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Capitolo 24

Nella gif: Vassago quando finge di non sapere cose che già sa xP

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<<Ho già riferito tutto ciò che ho visto, non c'è dubbio sulla veridicità delle mie parole>> Michele passò una mano tra i suoi capelli, non voleva credere alle mie parole anche se erano la pura verità.

<<Non avrei dovuto chiedere consiglio al demonio>> convenne troppo tardi: ormai aveva compiuto la sua scelta... che sciocco!

<<Sai bene che non ho mentito, soprattutto riguardo alla prima parte: è qualcosa che solo tu e lei avreste potuto sapere>> risposi e subito capì che non stavo mentendo.

<<Sarà la mia punizione per averlo fatto, quei due bambini saranno la mia punizione! Ebbene ne pagherò le conseguenze a testa bassa, li crescerò come miei figli>> lo sapevo già ma finsi stupore, in realtà ero annoiato: da quando Kasal era negli inferi le mie visite in paradiso erano più noiose del solito.

<<Permettemi ma ora devo andare>> dissi accennando un inchino a cui non rispose, Michele quando era agitato dimenticava persino le buone maniere!

Tornai negli inferi, nel palazzo reale dove un'altra visita mi aspettava.

<<Vassago!>> la voce ammaliante di Lilith mi accolse, come al solito aveva un aspetto suadente, l'abito nero le calzava a pennello mettendo in evidenza le sue curve.

<<Mia Regina!>> esclamai baciando il dorso della sua mano, Lilith era cambiata nel corso degli anni eppure non mi ci ero ancora fatto l'abitudine.

<<Siete qui per... il solito?>> chiese sorridente ed io annuii, mi invitò a seguirla nella sua stanza da letto.

<<Lucifero non è a conoscenza di questi favoritismi, sai bene che c'è un prezzo da pagare per tutti questi favori>> disse porgendomi una cartelletta che era riposta nel cassetto della sua biancheria intima.

<<Nessuno sospetta di nulla?>> chiesi aprendola e controllato il contenuto: un versamento "generoso" sul conto del Re Moloch da investire nel futuro della sua legione, che includeva il mio piccolo angelo Kasal.

Sorrisi chiudendo la cartelletta, Lilith versava segretamente somme di denaro in più alla legione di Moloch sotto mia richiesta in cambio di risposte sul futuro.

<<Cosa vuole sapere oggi la mia Regina?>> chiesi vedendo il suo viso illuminarsi in un grande sorriso mentre la sua mano sfiorò il ventre apparentemente piatto.

<<Sono incinta, vero?>> chiese raggiante venendomi incontro, le sorrisi annuendo.

<<Hai un'altra domanda>> dissi ricordandole l'accordo: due domande per versamento.

<<Voglio sapere il sesso! Cosa mi ha donato il mio Re? Un principe od una principessa?>> il tuo Re? A quelle parole sorrisi ancora di più.

<<Una principessa, bella come voi>> risposi per poi congedarmi in fretta, non avevo alcuna voglia di sorbirmi le sue urla di gioia e pianti.

Kasal POV

La sala da pranzo era stata allestita per noi, Moloch era al capotavole e Morgue si affrettò a prendere posto alla sua destra di fronte a Lust, affianco a quest'ultima vi era Harag, di fronte ad Harag c'era Ilara, poi io e Hals e Lakota.

Le sedie erano senza cuscini e maledissi mio padre, brutto spilorcio! Già rimpiangevo la comodità del mio letto, dovevo proprio partecipare a queste inutili cene di famiglia?

<<Siete tutti qui!>> esclamò Moloch strofinando le mani, non era buon segno...sembrava arrabbiato.

<<Mi sono accorto di alcuni strani comportamenti tra di voi>> iniziò fissando subito Harag, Morgue e poi me! Ma cosa c'entravo io? Dormivo tutto il giorno come sempre.

<<A cosa ti riferisci?>> chiese subito Harag ricevendo un calcio da Morgue <<Ti sembra il modo di rispondere?>> disse stizzito per poi osservare nostro padre <<non credo di capire a cosa vi riferite>> io invece non parlai, non avevo bisogno di difendermi per niente.

<<Tu Harag passi via troppo tempo ultimamente, non dedichi abbastanza tempo alla tua futura moglie e rifiuti quasi tutti i tuoi incarichi, non dimenticare chi sei!>> ringhiò tirando un pugno sul tavolo facendo sobbalzare tutte le posate, già non ne potevo più!

Harag non rispose sebbene si vedesse quanto stesse tentando di non lasciarsi dominare dall'ira, Morgue sorrideva solo perché non era ancora arrivato il suo turno.

<<Quanto a te>> disse Moloch facendo cenno ad una cameriera di avvicinarsi, questa teneva una cartellina tra le mani che porse a nostro padre.

<<Ho ricevuto parecchie lamentele ultimamente riguardanti le tue domande per far visita alla famiglia reale, c'è qualcosa che ti turba?>> chiese gettando la cartella sotto lo sguardo completamente tranquillo di Morgue.

<<Desidero solo visitare qualcuno che possa essere anche solo minimamente alla mia altezza>> rispose facendo spallucce, Moloch rise amaramente nell'udire quelle parole.

<<Sei solo un orfanello venduto al demonio, non dimenticarlo>> disse con sprezzo, Morgue prese la cartelletta e la posò sulla fiamma di una delle candele, essa iniziò a bruciare ed infine quest'ultimo aggiunse <<è questo che sono le vostre opinioni per me: misera cenere>>.

Moloch era fuori di testa: umiliato e deriso dinanzi a tutti! Pensai che Morgue stesse per morire quando lo sguardo di Moloch si puntò rabbioso su di me <<Tu! Hai lasciato l'edificio qualche giorno fa, dove sei andata?>> chiese lanciando una forchetta nella mia direzione, la punta di uno dei denti sfiorò la mia pelle lacerandola leggermente dopo di che si andò a conficcare nel muro dietro di me: ma di cosa erano fatte le forchette in casa nostra?!

<<Avevo bisogno di una boccata d'aria>> risposi stanca di essere lì ad assistere tante scenate per il nulla!

<<Tutti con la risposta pronta, i miei complimenti!>> disse alzandosi ed andando lontano dal tavolo.

<<Scoprirò cosa mi nascondete, e quando lo farò desidererete perdere la vita un'altra volta!>> una domestica gli porse il cappotto ma lui dopo averlo accettato, scaraventò la ragazza per terra nonostante non avesse fatto nulla di male...

Quando se ne fu andato, rimanemmo tutti in silenzio senza dire una parola.

<<Ho fame, non si mangia?>> il primo a parlare fu Hals che si massaggiò lo stomaco, Lakota ridacchiava felice mentre Ilara e Lust si scambiavano sguardi d'intesa, chissà cosa nascondevano quelle due.

<<Mi sono rotto i coglioni!>> ed ecco che Harag sbottò distruggendo mezza tavolata con un solo pugno, Morgue sbuffò allontanandosi di lì.

<<Avresti dovuto farlo in sua presenza>> commentò Morgue gettando benzina sul fuoco.

<<Non volevo dargli alcuna soddisfazione, tu piuttosto!>> urlò Harag scagliandosi su di Morgue che rimase immobile <<cosa ti è saltato in mente? Vuoi mandare tutto all'aria?>> ero stanca di urla e stronzate varie quindi in silenzio mi allontanai imboccando il corridoio che portava nella mia stanza.

<<Kasal!>> sentii dire da una voce fastidiosa alle mie spalle, mi voltai per capire se fosse stato frutto della mia immaginazione o meno.

<<Se cerchi Moloch è andato via>> il suo sguardo mi parve strano, mi osservava con... preoccupazione?

<<Cosa ti è successo?>> chiese avanzando verso di me, allora passai una mano sulla mia guancia che sentii umida.

Osservai la mano e notai che vi era del sangue quindi ricordai: la forchetta!

<<Nulla, ha solo perso un po' le staffe>> risposi alzando lo sguardo su di lui che si era avvicinato troppo.

<<Succede spesso?>> chiese tirando fuori un fazzoletto di stoffa dal taschino della sua giacca per poi poggiarlo sulla mia ferita.

Stavo arrossendo anche se non lo volevo, dovevo andare lontano da lui e subito!

<<Non più, comunque non sono affari che ti riguardino>> dissi accettando il fazzoletto.

<<Presto tutto finirà.. poi potrai...>> si fermò e sorrise, di cosa stava parlando? Un'altra visione?

<<Potrò?>> chiesi curiosa.

<<Potrai avere un posto da chiamare davvero casa. Te lo prometto..>> d'un tratto posò le sue labbra sulla mia fronte lasciandomi di stucco, mi sembrò di non riuscire più a muovere un singolo muscolo del mio corpo.

<<Ora devo andare... a presto>> sorrise raggiungendo la sala da pranzo dalla quale le urla di Harag, Morgue e Hals provenivano ed io rimasi a sfiorare la mia fronte per chissà quanti minuti.

Aleira POV

<<Emma>> dissi salutando la ragazza che mi aveva raggiunta nell'hotel d'urgenza.

<<Tutto ok?>> chiesi notando delle lacrime rigarle il viso ed i suoi occhi erano gonfi e rossi segno di un grande pianto.

<<Di solito non sono così... debole>> disse sedendosi sul letto, io la raggiunsi posando la mia mano sulla sua schiena, cosa potevo dirle per consolarla quando non sapevo nemmeno perché piangeva?

<<Ti va di dirmi cosa è successo?>> chiesi.

<<Sono qui proprio per questo>> ammise asciugando le lacrime riconquistando la calma in fretta: accidenti che velocità!

<<Aleira, credo che tu sia mia sorella>> la fissai per chissà quanti secondi senza dire una parola, aveva per caso bevuto?

<<È impossibile>> dissi facendo cenno di no con la mano, mi sembrava di essere finita in qualche soap opera.

<<Invece sì, tu ed io abbiamo lo stesso padre>> disse tirando fuori dalla borsa una lettera il cui sigillo in ceralacca era stato aperto.

<<Cos'è questa?>> chiesi osservando la busta che porse a me.

Tirai fuori la lettera dalla busta: una calligrafia perfetta riempiva di inchiostro la carta pergamenata che stringevo tra le mani.

"Cara Emma,
tua madre mi assilla in continuazione: vuole il tuo ritorno più di qualsiasi altra cosa ed io sto perdendo la pazienza. Conosco bene i motivi che ti hanno portata a lasciare il regno e la tua casa ma ti offro una condizione in cambio del tuo ritorno: la completa verità sulle tue origini e quelle di tua sorella Aleira. Entrambe sarete ben accette qui, sotto la mia protezione.
Lucifero. "

La rilessi così tante volte che pensai di averla immaginata: eppure era ancora lì, tra le mie mani.

Nutrivo sospetti sull'identità del padre di Emma ma leggere quella lettera aveva dissolto ogni dubbio! Ma perchè scrivere a lei e me no? Perché crescere lei e me no? E perché non invitare Caliel, era pur sempre mio fratello! Così tante domande gironzolavano per la mia testa che dimenticai della presenza della ragazza accanto a me.

<<Aleira, ho bisogno di conoscere la verità>> disse poggiando la sua mano sulla mia... non era l'unica.

<<Verrò con te>> risposi ancora confusa, avrei dovuto avvisare i ragazzi: era una grande notizia!

<<Abbiamo lo stesso padre hai detto...>> commentai ricordando le sue parole... Lo stesso padre ma non la stessa madre?

<<In un certo senso...>> rispose vaga, altri dubbi!

<<Tutto ci verrà chiarito una volta lì comunque!>> osservai prima lei e poi la lettera nuovamente, ancora non credevo a ciò che avevo letto.

<<Devi darmi il tempo di parlarne con i ragazzi>> dissi richiudendo la lettera per poi inserirla nuovamente nella busta.

<<No, dobbiamo andare subito>> disse con decisione riponendo la lettera nella sua borsa.

<<Perché?>> chiesi ma la sua mano afferrò il mio braccio, portandomi subito in un luogo a me sconosciuto.

Le risposte alle domande del capitolo precedente:

Black_Aki_ ha chiesto a Morgue di sposarlo a suo rischio e pericolo!

Morgue: il mio cuore è già unito a quello di un'altra demone, sono comunque lusingato dalla tua richiesta... povera umana.

Sempre Black_Aki_ ha chiesto a Moloch perché ha scelto Aleira, a Lucifero perché non si fa avanti e a Nithaiah se è ancora viva e vegeta!

Moloch: non c'è un motivo ben preciso, avevo appena ucciso la promessa sposa precedente così ne ho scelta un altra a caso, grande errore.

Lucifero: Sono affari miei.

Nithaiah: sono in un posto sicuro, accanto al mio Re.

Asyapettyfer99 ha avuto il coraggio di chiedere la mano di... Harag!

Harag: No e tu chi saresti?

Ha anche chiesto ad Aleira perché non ha pensato di mettersi con... Michele!

Aleira: ehm... non l'ho ancora incontrato e poi... diciamo che ho un debole per i tizi tatuati e per i miei non possibili padri!

Se anche in questo capitolo avete domande per i personaggi, fatele pure! In caso non dovessi aggiornare in tempo: Buon feste a tutti voi.

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