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Capitolo 23

<<Cosa fai?>> delle labbra si posarono sul mio collo morbidamente, il suo tocco era sempre gentile e delicato.

<<Mi preparo per dormire>> risposi aggiustando la vestaglia che scendeva leggera lungo i miei fianchi per poi finire all'altezza delle mie ginocchia.

<<Nithaiah ho una bellissima notizia>> mi voltai incantata dai suoi occhi azzurri ricchi di bontà ed amore, accarezzai le sua guancia con le mie mani delineando i lineamenti del suo viso.

<<Dimmi>> risposi curiosa, cosa mai poteva essere accaduto?

<<Abbiamo avuto il permesso, Lui mi ha parlato e mi ha concesso di avere un erede>> mi strinse in un forte abbraccio, avrei dovuto sentirmi felice... invece non lo ero.

Da tempo desideravo dei figli ma ogni volta la mia richiesta veniva rifiutata ed ora che ci era stato concesso sembrava così... ingiusto.

<<Questa sera ho solo voglia di riposare...>> risposi quando si avvicinò per baciarmi ed io gli porsi la mia guancia.

<<Cosa c'è che non va?>> chiese stringendo forte i miei fianchi a se, era da tempo ormai che non mi toccava in questo modo.

Cosa avrei potuto rispondere? Conoscevo Michele, sapevo già che la nostra prima volta sarebbe arrivata solo sotto il Suo ordine così come il nostro matrimonio e... ogni evento rivelante della nostra vita.

<<Vorrò farlo quando mi andrà>> risposi sfuggendo alla sua presa, sapevo che lo stavo umiliando dinanzi al Signore ma non aveva importanza.

<<Nithaiah, quante volte devo ancora difendere la tua condotta?>> rispose stringendo le mie mani tra le sue.

Sospirai, aveva ragione: molte volte ero stata richiamata per la mia poca fedeltà e fiducia in Lui in quanto angelo, eseguivo il mio lavoro in modo eccellente e mai avrei potuto far del male a nessuno ma non lo facevo per Lui, lo facevo per me.

<<Non c'è bisogno che tu mi difenda, mi prenderò le mie responsabilità>> risposi posando le mie labbra sulla sua fronte per augurargli la buonanotte.

<<Tu speri ancora che lui torni, ma non lo farà! Tu vuoi che sia lui il tuo primo uomo, per questo mi allontani proprio ora... rendendomi ridicolo ai Suoi occhi!>> Michele pur essendo un angelo perdeva la pazienza spesso, ed incolpava sempre Lucifero di tutti i suoi mali senza rendersi conto che la vera causa era lui stesso ed il suo profondo amore incondizionato per l'Altissimo.

<<Non è così, ora calmati e dormiamo>> dissi invitandolo a stendersi accanto a me, ci pensò un po' prima di darmi retta ed unirsi a me, quella notte dormimmo a debita distanza l'uno dall'altro.

La mattina seguente quando mi voltai, notai che Michele era già andato via lasciando uno spazio vuoto accanto a me, doveva essere ancora arrabbiato per il mio rifiuto ad una richiesta del Signore.

Mi vestii e lisciai i miei lunghi capelli, indossavo uno dei miei vestiti preferiti e subito dopo atterrai sulla terra, mischiandomi perfettamente tra gli umani.

Adoravo quelli esseri e spesso mi era capitato di aiutare qualcuno, gironzolavo per le strade senza una meta precisa... Avrei tanto voluto essere come loro, libera dal dover fare tutto nel Suo nome.

Presi posto sul tavolino di un chiosco, non potevo consumare nulla sul serio quindi ordinai un panino che più in là avrei offerto ad un barbone.

Mi piaceva passare del tempo lì, seduta sotto il tetto di paglia del chiosco ad osservare il prato che lo circondava dove famiglie passavano delle giornate felici, i bambini correvano rallegrando l'aria con le loro risate.

C'era un jukebox accanto all'entrata del chiosco e pensai di selezionare una canzone ma non lo feci, la musica non doveva interessarmi.

Rimasi dunque seduta ad osservarlo, immaginando quali canzoni vi potessero essere, forse ne conoscevo qualcuna.. Un uomo si avvicinò inserendo dei soldi e scegliendo una canzone che iniziò subito dopo.

<<Posso?>> alzai il mio sguardo verso due occhi color ghiaccio, cosa ci faceva lui lì?

<<Certo>> risposi invitandolo a sedersi sulla sedia di fronte a quella mia nel frattempo la canzone era iniziata.

"Ora che lei è tornata nell'atmosfera
con gocce di Giove fra i suoi capelli,
si comporta come l'estate e cammina come la pioggia;
Mi ricorda che c'è un tempo per cambiare;
Dal suo ritorno dal suo soggiorno sulla luna lei ascolta come la primavera e parla come giugno."

<<Non credevo ti piacesse questo genere di canzoni>> dissi ascoltando il testo attentamente assieme alla melodia che mai avrei associato a lui e a quel sorriso.

<<Ho pensato ti potesse piacere, per questo l'ho scelta>> senza chiedere il permesso, afferrò il panino che avevo comprato e lo addentò, risi e lui mi rimproverò con lo sguardo <<Sei un angelo, non dimenticarlo>> disse poi distogliendo lo sguardo dal mio.

<<Come potrei mai dimenticarlo?>> risposi sbuffando, i ricordi della sera precedente riaffiorarono nella mia mente.

<<È successo qualcosa?>> chiese leggermente preoccupato.

"Dimmi, il vento ti ha trasportata dai piedi?
Hai finalmente trovato l'occasione per ballare con la luce del giorno?
E sei poi tornata sulla via lattea.
E dimmi, Venere ti ha annebbiato la mente?
Era tutto ciò che volevi trovare?
E ti sono mancato mentre stavi cercando te stessa là fuori?"

Lucifero, sapevi conquistarmi anche solo con una canzone.

Sorrisi ascoltando quelle parole, pensando che magari potessero essere dedicate a me.

<<Abbiamo avuto il permesso di avere un erede>> risposi dopo una lunga pausa alla sua domanda, lui mi osservò curioso.

<<Quindi non sei più un angioletto innocente?>> chiese ironicamente ed ancora una volta dovetti trattenere una risata.

<<Lo sono ancora>> risposi sorprendendolo <<Michele come ha preso il tuo rifiuto?>> non gli importava davvero, lo potevo capire da tono della sua voce.

<<Non molto bene, questa mattina è andato via presto>> risposi incontrando poi uno strano sguardo <<è mancato tutta la notte?>> perché tutta questa curiosità nei confronti di Michele?

<<Non so, ho notato la sua assenza solo questa mattina>> risposi incontrando il suo sguardo preoccupato, dopo qualche minuto si rilassò nuovamente sorridendomi <<Ti va di passeggiare un po' insieme?>>.

Aleira POV

Quando le labbra di Harag quasi sfiorarono le mie, il mio caro padre decise di farsi vivo facendomi sussultare.

Fallo allontanare subito, se non vuoi che lo faccia fuori subito!

<<Cosa succede?>> chiese Harag osservando la mia espressione, sentivo il calore del suo fiato sul mio viso...

Mi hai sentito o sei diventata sorda?!

<<È tornato>> dissi sbuffando mentre lui sorrise <<ti ha salvata, un altro po' e non avrei risposto delle mie azioni>> disse facendomi maledire quella stupida voce!

<<Lo farò fuori quando lo incontrerò>> dissi facendo ridacchiare sia Harag che la voce.

<<Avremo altre occasioni quando tutto sarà risolto>> disse sorridente allontanandosi da me, sapevo che stava per andar via.

<<Ora devo andare, devo parlare con Kasal>> ed ecco le fatidiche parole!

Sparì subito dopo lasciandomi "sola".

Finalmente è andato via! Non lo sopportavo più.

<<Ed io non sopporto te! Se sei davvero mio padre perché non mi fai visita di persona?>> chiesi sentendomi pazza nel parlare con una voce nella mia testa.

Non è così facile, ho degli impegni dai quali non posso allontanarmi ma presto ci incontreremo.

<<Cosa vuol dire?>> chiesi ma non ricevetti alcuna risposta, era andato via di nuovo.

Qualche secondo dopo il mio cellulare squillò, guardai lo schermo e vidi che era Emma, era successo qualcosa?

Kasal POV

<<Morgue!>> esclamai aprendo gli occhi, era mattina presto e si era presentato all'improvviso!

<<Non è il momento giusto per dormire, dimmi ha eseguito gli ordini di Harag?>> buongiorno anche a te!

<<Sì, dov'è Harag?>> chiesi guardandomi intorno ma sapevo benissimo che non era lì.

<<È impegnato, farò da messaggero>> rispose immediatamente, Morgue messaggero? Stava mentendo, mai avrebbe accettato di fare una cosa del genere.

<<Aspetterò di parlare con Harag>> risposi tornando sotto le coperte che, dopo qualche secondo, volarono via per opera di Morgue che mi osservava severo ai piedi del letto, le mani erano nascoste dietro la schiena ed il suo respiro si fece sempre più pesante.

<<Harag? Chi è lui rispetto a me? Parla, ora!>> osservai le coperte sul pavimento dall'altra parte della stanza, incredula da ciò che aveva fatto: non solo aveva interrotto il mio sogno, per di più aveva osato lanciare via le mie adorate coperte!

<<E chi saresti tu?>> risposi lanciando un cuscino nella sua direzione che scansò subito perdendo ancora di più le staffe.

<<Kasal non dovresti trattarmi in questo modo>> quasi ringhiò ma i suoi trucchetti non funzionavano con me una volta che ero stata privata del mio amato sonno e della mia amata tranquillità.

<<Chiedimi scusa e forse ti dirò qualcosa!>> risposi ricevendo in risposta una risata amata accompagnata dai suoi feroci occhi verdi, eravamo entrambi ai nostri limiti: stavamo per esplodere.

<<Io, chiedere scusa.... questa è bella!>> esclamò avanzando subito verso di me e se non fosse stato per l'arrivo di Harag tra noi due avremmo iniziato a combattere.

<<Cosa fate voi due?>> chiese osservando entrambi confuso.

<<Vuole sapere cosa ho scoperto da Vassago>> risposi correndo verso le mie coperte avvolgendomi tra di loro, finalmente ero al calduccio.

<<Ed io dovrei chiamare un essere come te sorella?>> disse Morgue sprezzante mentre Harag sbuffò <<non fatemi perdere la pazienza!>> urlò facendomi sussultare, Morgue invece non si mosse di un millimetro roteando gli occhi.

<<Ok, ok calma... Kasal, ora dicci cosa hai scoperto>> disse Morgue alzando le mani in segno di difesa.

Harag mi fece cenno di parlare ed io riferii la strana coversazione che aveva avuto con Gabriele.

<<Perché mai Gabriele dovrebbe avere il permesso di entrare negli inferi? Solo una persona può permetterlo>> constatò Harag osservando Morgue dubbioso.

<<È stato mandato per ricevere una previsione, da parte di qualcuno che non è il padre di Aleira, sono sicura si tratti di lei>> risposi io, ci avevo pensato a lungo.

<<Perché mai allora questo qualcuno vorrebbe sapere come se la passa la ragazzina?>> disse Morgue ricevendo un'occhiataccia da Harag dopo l'ultima parola.

<<Penso che la madre di Aleira e Caliel sia un angelo e Lucifero, e che forse il suo compagno abbia messo alla prova i ragazzi per vedere se avessero ereditato il lato angelico della madre o demoniaco del padre>> spiegò Harag incontrando io consenso di Morgue mentre io li guardai sconvolta: avevano parlato di un rapporto tra Lucifero e un angelo? Ma era proibito!

<<Devi incontrare di nuovo Vassago, lui saprà di più a riguardo>> disse Morgue ed io lo guardai male <<No!>> risposi facendo cenno ad entrambi di andare via <<non tornerò mai in quel posto!>> urlai con decisione nello stesso momento in cui la porta venne aperta, Ilara e Lust entrarono facendoci cenno di fare silenzio.

<<Nostro padre è qui: vuole parlare con tutti noi>> disse Lust ed io sbuffai, addio sonno!

Sopra Lucifero e Nithaiah!

Oggi ho intenzione di proporre un altro gioco: avete domande per qualcuno dei personaggi? Fatele e nel prossimo capitolo vi risponderanno! Non prometto risposte gentili da parte dei demoni xP

Qui vi metto l'intera traduzione della canzone (lo so che è molto "old fashion" però mi piacevano le parole e credo sia carina da dedicare ad angelo xP ) :

Ora che lei è tornata nell'atmosfera
con gocce di Giove fra i suoi capelli, hey hey
Si comporta come l'estate e cammina come la pioggia
Mi ricorda che c'è un tempo per cambiare, hey hey..
Dal suo ritorno dal suo soggiorno sulla luna
lei ascolta come la primavera e parla come giugno, hey hey

Dimmi, hai navigato attraverso il sole?
L'hai fatto attraverso la via lattea per vedere le luci svanire
e che il paradiso è sopravvalutato?
Dimmi, ti sei innamorata di una stella cadente?
Una di quelle senza una cicatrice permanente
E ti sono mancato mentre stavi cercando te stessa là fuori?

Ora che lei è tornata da quella vacanza dell'anima
tracciando il suo tragitto attraverso le costellazioni, hey hey
si interessa a Mozart mentre fa Tae-bo
mi ricorda che c'è sempre spazio per crescere, hey hey...

Ora che lei è tornata nell'atmosfera
ho paura che lei possa pensare a me come a qualcosa di semplice
Mi ha raccontato la storia di un uomo che ha troppa paura di volare,
perciò non è mai atterrato.

Dimmi, il vento ti ha trasportata dai piedi?
Hai finalmente trovato l'occasione per ballare con la luce del giorno?
E sei poi tornata sulla via lattea.
E dimmi, Venere ti ha annebbiato la mente?
Era tutto ciò che volevi trovare?
E ti sono mancato mentre stavi cercando te stessa là fuori?

Potresti immaginare niente amore, orgoglio, pollo arrosto,
il tuo migliore amico che ti si incolla sempre.. anche quando so che hai torto,
Potresti immaginare niente primo ballo, passioni gelate e seccate, conversazione di cinque ore al telefono, il miglior latte di soia che hai mai avuto e.. me?

Dimmi, il vento ti ha trasportata dai piedi?
Hai finalmente trovato l'occasione per ballare con la luce del giorno?
E sei poi tornata sulla via lattea.
Dimmi, hai navigato attraverso il sole?
L'hai fatto attraverso la via lattea per vedere le luci svanire
e che il paradiso è sopravvalutato?
Dimmi, ti sei innamorata di una stella cadente?
Una di quelle senza una cicatrice permanente
E ti sono mancato mentre stavi cercando te stessa là fuori?

E hai finalmente trovato l'occasione per ballare con la luce del giorno?
E ti sei innamorata di una stella cadente?
E ora sei sola a cercare te stessa là fuori

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