La Mia Scelta Sei Tu Prologo + 1
ALYSSA
Un anno fa ho commesso un errore. Avevo una migliore amica, era come una sorella per me, ci raccontavamo tutto. Fin quando non mi sono comportata da idiota e l'ho allontanata, solo perché volevo essere "popolare". È questo che pensa ei, ma in realtà volevo essere accettata da tutti, perché c'è molto di più dietro al mio gesto. Ma ora lei è malata, ha una rara fora di tumore e io voglio esserle accanto. Per questo ho convinto mio padre a pagare il viaggio per me, lei e i suoi fratelli e poi anche le sue cure nella miglior clinica specializzata della zona. Per questo ci siamo trasferiti a San Diego e per questo frequenteremo qui il college. I ragazzi hanno un appartamento nel nostro stesso palazzo, proprio difronte al nostro che condivideremo con un'altra ragazza. In realtà è lei che lo condividerà con noi perché è qui già dall'anno scorso. Aria si chiama e mi sembra simpatica, ha anche reagito piuttosto bene alla notizia che Aisha è malata. Glielo ha voluto dire perché vivremo insieme e prima o poi lo avrebbe scoperto, ma per il resto delle persone qui le cose sono diverse. Nessuno deve saperlo il che mi rende una delle poche persone con cui potersi confidare e spero davvero che lo faccia perché voglio aggiustare le cose tra noi.
Ha convinto sia me che la nostra nuova amica ad entrare nelle cheerleader e ha fatto colpo quasi subito sul capitano nonché quarterback della squadra di football e lo scapolo d'oro del campus. Le gira sempre intorno e, di conseguenza, i suoi amici girano intorno a noi. Tra Blake e Aria è scattata la scintilla, lo abbiamo notato sia io che suo fratello e sua sorella. Infondo è un bravo ragazzo e quando sarà davvero innamorato sono convinta che sarà il fidanzato perfetto. Possessivo, ma anche premuroso. Dolce, ma anche passionale e con quel fisico poi... Insomma il sogno della maggior parte delle ragazze. Quando ho iniziato a frequentare Aisha mi ero presa una cotta per lui, ma poi mi è passata. È diventato più come un fartelo così come lo è Alessio. Gli voglio molto bene e mi è dispiaciuto allontanarmi anche da loro, mi sono mancati tantissimo, ma loro sono fedeli ad Aisha, com'è giusto che sia. Per quanto riguarda Alessio l'unica possibilità che ha è quella di farsi andare bene Jack oppure restare solo. Sceglierebbe volentieri la seconda opzione se Jack glielo permettesse, ma dato che anche i suoi amici lo hanno scaricato per le ragazze nuove ha bisogno di qualcuno con cui divertirsi e poi vanno d'accordo insieme.
Per quanto riguarda me, Oliver mi ha adocchiata dal principio. Me ne sono accorta, ma non lo assecondo mai. A volte mi diverto a stuzzicarlo e provocarlo certo, ma di lì a fare altro ce ne vuole. Però è bello sapere che c'è qualcuno sempre lì per te quando i tuoi amici sono impegnati in altro. Questa è la prima festa a cui partecipiamo ed è a casa di Jack. La fatidica festa... Aisha ha confessato a me e Aria prima di venire qui che vuole farlo con Brian. Stasera. Spero per loro che Blake sia troppo impegnato con Aria per capirlo perché, tra i due, è decisamente quello più protettivo e impulsivo. Loro due piccioncini sono spiaccicati l'uno sull'altra su una poltrona accanto al divano. Jack e Alessio sono sull'altra poltrona intenti a chiacchierare e bere birra mentre Aisha e Brian sono seduti sul divano e parlano. Io sono accanto a loro, o meglio sono accanto a Oliver che è accanto a loro. Mi tira per un braccio facendomi sedere sulle sue gambe, perché lui è così. non gliene frega nulla se ci vedono o se gli altri capiscono che è interessato, anzi tanto meglio.
-Ciao bambolina...- mi saluta in un sussurro a causa della nostra vicinanza. Mi sfiora il naso con le labbra mentre parla e mi sorride come solo lui sa fare. Non si può di certo negare che è davvero bello e sexy e ci sa fare. Essere un giocatore da i suoi frutti a quanto pare. Solo che mi sta dietro da una settimana, non mi conosce neppure e io non capisco perché abbia puntato proprio me. ma se si aspetta una ragazza pronta a farlo entrare in camera da letto dopo poche smancerie non ha capito proprio nulla.
-Mi chiamo Alyssa. È semplice. Credo che tu possa ricordarlo invece di darmi nomignoli con cui chiami tutte quando non ricordi nemmeno di esserci stato insieme- ostento una sicurezza che in realtà non ho. Lo dico con cove e sguardo innocente, ma in realtà la mia intenzione è quella di provocarlo, perché è questo quello che mi fa. L'effetto che ha su di me dopo appena pochi giorni...
-Mi piacciono le donne sicure di sé- donne... Perché lui mi vede come una donna? Questo pensiero, anche senza volerlo, mi fa sorridere e stringo la presa sulle sue spalle per sistemarmi meglio in braccio. Sto per rispondere quando, con la coda dell'occhio, vedo Brian e Aisha alzarsi, rendersi per mano e andare al piano di sopra, dove ci sono le camere. Dopo poco anche Blake e Aria si alzano e si allontanano, spero che Blake non faccia scenate alla sorella perché è davvero sicura di essere pronta a farlo, con lui. Anche Jake e Alessio vanno verso gli altri ragazzi per divertirsi, perché è questo quello che si fa durante le feste. Invece io e uno dei ragazzi più ambiti della città siamo piazzati sul divano senza la minima intenzione di alzarci. O almeno io non voglio perché non conosco nessuno e mi sentirei a disagio. Quando Oliver mi accarezza la guancia, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si avvicina lentamente a me, ma mi sposto accanto a lui lasciando che baci il nulla perché io non sono quel genere di ragazza.
-Okay scusa...- sembra sincero e ha di nuovo quel sorriso che mi fa venir voglia di sorridergli. È contagioso e anche pericoloso scommetto. Deve essere questa la sua tattica con le ragazze, per farle cedere.
-Vieni qui- allarga il braccio poggiandolo sullo schienale del divano per darmi lo spazio necessario ad accoccolarmi sul suo petto dato che mi sono spostata quasi sul bordo prima per mettere distanza tra noi. Eppure lo accontento e mi raggomitolo contro di lui assorbendo l'odore del suo profumo, le bambe contro il bracciolo per spingermi ancora di più nel suo petto.
-Raccontami qualcosa- inizia ad accarezzarmi i capelli e, cavolo, è così rilassante. Non posso vederlo, ma scommetto che sta sorridendo. È il suo marchio di fabbrica.
-Non dovremmo divertirci? Insomma è una festa no?- rispondo eludendo la sua domanda.
-Io mi sto divertendo. Tu no?- ferma un attimo le carezze in attesa della mia risposta così annuisco leggermente sul suo torace. Si sente che fa parecchia palestra perché è come un muro questo ragazzo.
-Raccontami qualcosa di te, dai- e, di nuovo, lo accontento.
-Sono una stronza- e mi ci sento da un anno ormai.
-L'anno scorso mi sono allontanata da Aisha, la mia migliore amica, l'unica persona che mi conosce meglio di me stessa, mia sorella e non sono neanche stata capace di rivelarle il vero motivo...- prendo un respiro profondo prima di appoggiarmi con la testa sulle sue ginocchia perché voglio vedere la sua espressione. Una volta messa comoda torna ad accarezzarmi, il dorso della mano stavolta.
-Le ho semplicemente detto che volevo essere popolare. Dimmi se non sono una stronza o no- le lacrime mi appannano gli occhi, ma riesco comunque a vedere Oliver che continua a sorridermi. Un sorriso più dolce stavolta.
-Avrai avito le tue buone ragioni. Non sei una stronza. Almeno non per me...- cavoli mi sento una bambina in questo momento che vorrebbe solo sprofondare con la faccia contro di lui e piangere e sfogarsi. Per fortuna la voce di Blake che richiama Aisha mi impedisce di farlo. È ora di tornare andarcene. Mi alzo in piedi e do le spalle a Oliver per ricompormi almeno un minimo. Mi asciugo le lacrime infischiandomene del trucco. Quando poggia una mano sulla mia spalla e poi mi fa girare verso di lui chiudo gli occhi. Quanto mi sono resa ridicola? Se era davvero interessato, adesso non lo sarà più.
-Esci con me domani sera- aspetta cosa? Spalanco gli occhi e lo guardo senza riuscire a dire nulla.
-Concedimi un appuntamento Alyssa. Per favore- vuole forse continuare a prendermi in giro? Eppure... mi sembra sincero. Una possibilità, solo una. È tutto quello che gli concederò. Se domani farà qualcosa di sbagliato lo manderò via a calci e i fratelli Price sono sicura mi daranno una mano.
-Dammi il tuo cellulare... Ti servirà il mio numero per sapere dove venire a prendermi- dico tenendogli il palmo della mano. Un sorriso ancora più ampio di fa strada sul suo viso e mi passa immediatamente il cellulare già sbloccato. Segno il mio numero e faccio partire la chiamata così da avere anch'io il suo. Adesso sta a lui comportarsi bene. Mi accompagna fino alla porta senza mai smettere di sorridere e tenendomi la mano. Quando arriva il momento di salutarci mi avvicino, così tanto da sfiorargli le labbra, e poi gli lascio un bacio all'angolo della bocca prima di uscire di corsa di lì. Mi volto un'ultima volta prima di salire in macchina di Blake e lui è ancora lì. Ancora sorridente. Così come me...
Sono Alyssa Myers e questa è la mia storia.
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