BLAKE

Non posso negare che la bambolina mi abbia attirato nella sua trappola. Quel bacio mi ha lasciato completamente insoddisfatto e lei lo ha notato quando stavo per lasciare il suo appartamento. L'ho sorpresa a fissarmi il gambo gonfi dei pantaloni e ha capito che era a causa di un'erezione. Che mi ha provocato lei stessa.

In quella camera da letto, da soli, ho davvero creduto che ci sarebbe stata senza troppi problemi ed invece mi ha lasciato in bianco riservandomi un bel due di picche. Io che. E non lo dico per vantarmi, ma perché è un dato di fatto, non vengo mai rifiutato dalle donne. Ma avrei dovuto capire che lei non è il tipo da una notte e via anche se ha detto di non volere una storia seria per il momento.

Ho ripensato tutta la notte a ciò che mi ha detto. Che se avessimo avuto il primo piatto non ci saremmo fermati a quello. Che il sesso senza amore né legami non esiste se si ripete più volte. Poi ha nominato Aisha. Mia sorella che stava scopando in una di quelle stanze con un perfetto sconosciuto. Ha detto che lei potrebbe cambiarlo e io non ci ho visto più. Appena l'ho vista l'ho trascinata in macchina e a casa l'ho praticamente supplicata di non farlo più con lui e di non innamorarsi.

Sarò anche troppo protettivo, ma quelli come Brian Ross li conosco. Lui è come me e io non mi lego quasi mai ad una donna. Per questo non voglio che lei ci si affezioni. Non sono riuscito a proteggerla dal tumore, ma non smetterò di proteggerla da tutto il resto.

Sono stato troppo impegnato a pensare a queste due ragazze per parlare con mio fratello. Perché anche Alessio ha qualcosa che non va. Ieri dopo la festa non abbiamo proprio parlato e non è da lui. Di solito facciamo sempre conversazione prima di andare a dormire, ma ieri lui non ha iniziato a parlare e io ero troppo assorto nei miei pensieri per farlo al posto suo. Ma non mi è passato inosservato il suo atteggiamento strano.

Per questo gli ho proposto di andare nella caffetteria del campus dato che entrambi alla prima ora non abbiamo lezione. Quando arrivo. Dieci minuti in ritardo come al solito, non c'è così gli scrivo, ma mi risponde che non può più venire. Adesso anche mio fratello mi da un palo. Sto per andarmene, ma eccola lì. Seduta in tutta la sua seducente arroganza Aria occupa il tavolo al centro del locale. Sta trafficando sul cellulare quindi non mi nota lì, in piedi, ad osservarla. E neanche quando mi avvicino quatto a lei. Alza gli occhi solo quando mi siedo sulla sedia difronte e aggrotta la fronte.

-Ti hanno dato buca?- ho girato la sedia al contrario così appoggio le mani sullo schienale e mi avvicino di più a lei con un sorrisetto che so la farà arrabbiare

-Sì, tua sorella e la sua amica per la precisione. Ma non è un problema, non è un male starsene un po' da soli sai Stallone?- inizia a raccogliere tutti gli appunti sparpagliati sul tavolo in modo ordinato, ma mi riesco comunque ad intravedere l'argomento.

-Studi filosofia quindi. Kant- aspetto paziente che finisca di sorseggiare il suo caffè prendendomi tutto il tempo del mondo per osservarla evitando l'occhiata di apprezzamento che mi tira la cameriera quando viene a portare il conto ad Aria e si assicura che io non voglia ordinare. Prima che Aria prenda lo scontrino lo faccio io lasciando una banconota da cinque dollari sul tavolo.

-Posso pagare da sola, ma grazie. Anche se hai dato una mancia un po' eccessiva alla cameriera, ma infondo deduco sia una strategia per portartela a letto. O mi sbaglio?- incrocia le braccia al petto sistemandosi meglio sulla sedia e avvicinandosi di poco verso di me. e non ci fosse il tavolo di mezzo probabilmente ci staremmo già fronteggiando come ieri sera in quella camera.

-Si chiama solo essere gentili bambolina. Non essere così diffidente. E comunque hai eluso la mia domanda...- le rubo il caffè e lo finisco in un solo sorso. Mi scocca un'occhiataccia, ma decide di non ribattere. Saggia decisione.

-Sì studio filosofia, tra le altre cose e allora? È una materia che ti apre la mente-

-Concordo. E di questi tempi non è poi così scontato trovare qualcuno colto che non ha una mente chiusa come nell'ottocento-

-Non ti facevo un visionario sai?-

-"Si misura l'intelligenza di un individuo dalla qualità d'incertezze che è capace di sopportare". È una sua citazione, controlla pure se non ti fidi- non mi capitava uno scambio di battute così interessante da parecchio tempo. La bambolina è davvero intelligente e non fa solo finta.

-Allora c'è anche del cervello in quella testa oltre che al testosterone- normalmente mi sarei arrabbiato, invece mi viene da ridere in questo momento. Solo che accenno appena un sorriso per non darle troppa soddisfazione.

-Cos'è quello che vedono i miei occhi? Un sorriso? "Un sorriso è il benvenuto universale" Max Eastman- anche lei ha una passione per gli aforismi quindi... Sto per citare un poeta a mia volta quando un ragazzo si avvicina al nostro tavolo. La mia espressione cambia, il mio sorriso sparisce e il mio sguardo incenerisce il ragazzo che pare neanche accorgersene. Infatti tutta la sua attenzione è rivolta ad Aria.

-Stavo venendo a cercarti per passare un po' di tempo insieme dato he ripartirò a breve- non si degna nemmeno di salutarmi. Parte spedito a parlare con Aria che gli risponde sorridendo. Sarà questo il ragazzo per cui ieri ha scaricato mia sorella? Decido che non m'interessa scoprirlo quindi batto le mani con irruenza sul tavolo distraendoli dalla loro conversazione e mi alzo lentamente e con aria minacciosa dalla sedia. Anche questo ragazzo è muscoloso, ma non quanto me ed è un tantino più basso.

-Vi lascio soli pare che avete molte cose di cui parlare- il mio tono è serio e il mio sguardo è puntato su Aria che si sente in dovere di alzarsi dato che è rimasta solo lei seduta.

-Blake lui è un mio amico Sam. Sam lui è il fratello di una delle mie nuove coinquiline- alla fine decide di presentarci. Con aria di sufficienza stringo la mano di questo Sam fino a sentire le dita scricchiolare e solo allora lo lascio. Lui sostiene il mio sguardo senza dare a vedere che la mia presa era fin troppo salda.

-Ci si vede Sam. Divertititi piccioncini- strizzo l'occhio ad Aria, lancio un'ultima occhiata a Sam e poi giro i tacchi e me ne vado.

Circa a metà giornata, mentre sto raggiungendo Alessio e Aisha alla caffetteria dove avremmo dovuto incontrarci stamattina, m'imbatto di nuovo nell'amicetto di Aria. Non lo calcolo e continuo a camminare, ma lui mi si piazza davanti ostacolandomi con aria seria.

-Non so cosa ci sia tra te e Aria, ma lasciala in pace. Lei non ha bisogno di una storia seria al momento e tantomeno di uno come te- che carino, vuole difendere l'amichetta. Non so come riesco a trattenermi dallo scoppiare a ridergli in faccia. Con le mani nelle tasche del giubbino di pelle però abbozzo ugualmente un sorrisetto strafottente.

-Sta' tranquillo. È tutta tua. Non sapevo avesse un fidanzato, forse dovresti tenerla più sotto controllo però- non menziono il bacio. Non lo farei mai. Non sono uno spione io. Adesso è lui a ridere e scuotere la testa incrociando le braccia al petto.

-Noi non stiamo insieme. I nostri genitori avrebbero voluto, ma siamo solo migliori amici. Ci consociamo da quando siamo piccoli ed è per questo che ti sto avvertendo. Mi ha raccontato qualcosa di te. So che hai una sorella e che sei protettivo. Be' considera Aria come mia sorella minore. Non ti lascerò spezzarle il cuore, ha già abbastanza problemi con la sua famiglia per potersi preoccupare anche di te- che problemi ha con la famiglia? Vorrei chiederglielo, ma evito perché comunque so che non me lo direbbe. Farei solo la figura del coglione quindi mi limito a scrollare le spalle.

-Non hai nulla di cui preoccuparti. Neanch'io sono in cerca di una storia seria- dico dandogli una pacca sulla spalla e superandolo

-Ci vediamo amico- alzo la voce continuando a camminare e senza voltarmi indietro. Alzo solo due dita in segno di saluto e poi raggiungo i miei fratelli in caffetteria. Però sono curioso. Che problemi potrebbe avere una come Aria con la famiglia? E che tipo di famiglia sarà la sua?