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AISHA
Brian ha insistito per riaccompagnarmi a casa mentre Aria sta tornando con Blake e Alesso con Jake. In realtà avremmo voluto tutti restare lì, ma Oliver ha detto espressamente che voleva restare da solo con Alyssa. Ciò che mi ha detto quando mi aveva trascinato nella stanza, insieme alla colpa che già provavo e alla vista di Alyssa distesa su quel letto, prima di sensi, mi ha frastornata. Voglio solo che questa giornata finisca al più presto, perché è stata orribile.
Aria ha chiesto a mio fratello se può dormire con lui. Erano così teneri insieme. Blake ha accettato però alla sola condizione che fosse lei ad andare da lui, dato che Alessio dormirà da Jake. A quanto pare nessuno vuole restare da solo stanotte. Mentre Aria recupera il suo pigiama e lo stretto necessario per passare la notte nell'appartamento di fronte al nostro, Blake mi dice che se Brian non resterà con me potrò andare da loro quando voglio.
Il fatto che si stia sforzando di accettare la nostra situazione mi da un po' di sollievo e spero davvero che Brian si offra di restare a dormire da me. Sia perché non voglio che resti solo, quando ha visto Oliver e com'era sconvolto ho notato la sua espressione, sia perché neanch'io voglio restare da sola. Solo che quando Blake e Aria ci lasciano da soli nessuno dei due dice niente del genere.
-Domani salterò gli allenamenti, visto che è anche domenica, e andrò in ospedale- m'informa faticando a mantenere lo sguardo su di me.
-Anch'io. Voglio stare vicino ad entrambi in questo momento- anche se Oliver non vuole vedermi al momento.
-Cos'è successo quando siete rimasti solo voi?-
-Oliver era arrabbiato. È arrabbiato con me e francamente ha anche motivo di esserlo. Ma credo sia più arrabbiato con se stesso. Comunque abbiamo detto entrambi delle cose orribili col solo scopo di ferire l'altro e voglio scusarmi- riesco mantenere un tono inespressivo mentre lo dico.
-Oliver non è uno che mantiene il punto. Perdona chiunque, per qualunque cosa. È uno degli uomini migliori che conosco. Non lo avevo mai isto così preso da una ragazza e così disperato-
Segue un silenzio imbarazzante che nessuno dei due sa come riempire. Il primo a parlare è sempre lui però.
-Domani mattina presto passerò a prenderti e andremo insieme se vuoi. So che non hai una tua macchina personale e dei chiedere sempre a Blake e Alessio per usarla- chiedimi di restare. Chiedimi di restare.
-Perfetto. Grazie- ci guardiamo negli occhi. Lo imploro di chiedermi di restare, ma a quanto pare non capisce i miei segnali.
-Allora io vado. Si è fatto tardi- indica la porta alle sue spalle con il pollice ed ecco l'ennesima delusione della giornata...
-Certo. Ci vediamo domani allora- lo saluto e gli tengo la porta aperta mentre lui esce di qui. Mi ricordo le foto che sua mamma mi ha mostrato quando siamo andati a pranzo dai signori Ross. Era un bambino davvero carino e tenero. La signora Joanne mi ha raccontato di quanto fosse dolce all'epoche e di come fosse legato a lei. Ora lo è ancora, legato a lei, e quando vuole sa essere anche dolce. Solo che è un completo idiota che non capisce i segnali più semplici alle volte.
Mi lavo i denti anche se non ho mangiato niente, non ho fame. Mi metto il pigiama e mi preparo per andare a dormire. Non andrò da Blake e Aria quindi resterò qui da sola. Vedendo il letto ancora disfatto in cui, poco prima, io e Brian abbiamo dormito insieme mi fa ricordare il sogno che ho fatto:
Sono con parecchie persone, miei amici anche se non li conosco, a pranzo. C'è un ragazzo che continua a guardarmi. Io gli piaccio e lui piace a me solo che nessuno dei due fa una mossa. Ad un certo punto tutti quelli seduti a tavola si allontanano per fumare e restiamo io, lui e le mie amiche. Ci sorridiamo a vicenda.
Lo rivedo in un negozio. È con la madre. Cerco di andarmene prima che mi noti, ma non riesco. Lui mi saluta con un bacio sulla guancia e mi presenta alla madre. Non so se stiamo insieme o no, ma la madre deduco dal suo comportamento che già mi odio.
Poi mi ritrovo nel mio appartamento, da sola. Sto piangendo. Sono disperata. Butto tutto ciò he mi capita a tiro e così il mio salotto diventa zona di guerra. Solo che la guerra la sto combattendo contro me stessa. Urlo e strepito. Mi dimeno fino a lasciarmi cadere sul pavimento priva di forza. Qualcuno entra dalla porta e mi viene incontro abbracciandomi da dietro. Non appena sento le sue mani su di me capisco che è Brian. Mi sussurra che andrà tutto bene. Che starò bene. Ma io so che non posso credergli.
Era così reale che per n attimo ho creduto che fosse accaduto davvero. Poi ho visto Brian e la sua espressione e ho capito che qualcosa non andava. Inizio a piangere davvero. Ho un'angoscia indescrivibile che mi toglie il fiato. Ho litigato con le persone che mi sono più vicine oggi. Con la maggior parte ho chiarito, anche se non come vorrei, ma Alyssa è in coma farmacologico. Perché era arrabbiata. Perché avevamo litigato. Le ho urlato contro ose che ormai sono superate. Cose che non penso più da tempo, ma in quel momento volevo solo che tutti la smettessero di criticare Brian e le mie scelte riguardo lui. E lei era lì.
Blake si è arrabbiato perché ho perso la terapia e per il mio rapporto con Brian. Rapporto che ormai non ho neanche più visto che abbiamo detto di restare amici, ma è come se fossimo diventati due estranei invece. Alessio mi ha fatto capire il suo disappunto con la sua assenza di parole per tutta la terapia mentre Blake continuava a sgridarmi, ma alla fine mi ha difesa. Oliver che mi urla contro cose che so essere vere, ma che non volevo ascoltare o ammettere a me stessa. Io che passo al contrattacco e lo metto in ginocchio con le mie parole affilate...
E ancora la malattia, l'assenza da casa, la distanza e un altro mare di cose mi portano qui, in questo momento, a piangere e urlare come una forsennata. Ricado sul pavimento ai piedi el divano, mi manca il respiro. Vedo appannato, un po' per le lacrime e un po' per la mancanza di ossigeno. Solo che so che stavolta non arriverà Brian a calmarmi e rassicurarmi che andrà tutto bene. Perché questo non è il mio sogno e lui è andato via. E io sono sola in questo momento, mentre perdo del tutto i sensi.
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