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ARIA
I fratelli di Aisha ci accompagnano alla festa a casa di Jake. Le ragazze, mentre ci stavamo preparando, non hanno fatto altro che chiedermi di Sam e di chi fosse. Mi sono limitata a dire che è un amico in visita, in fondo è la verità, partirà fra qualche giorno per Belgravia. Le accontento solo perché Aisha sembra davvero stanca dopo la chemio.
Già ad un paio di isolati di distanza si sente la musica a tutto volume e gli schiamazzi dei ragazzi provenire dalla casa di Jake. Non ho neanche bisogno di indicare a Blake, è lui a guidare, quale delle case sia. Quando entriamo c'è solo Jake ad accoglierci, i suoi amici stanno arrivando quindi ne approfittiamo per metterci comodi in salotto. Jake si siede accanto a Alessio sulla stessa poltrona, Aisha e Alyssa sul divano e costringono me a sedermi accanto a Blake, sulla poltrona difronte a loro.
-Perché ti sei seduta qui?- stanno tutti chiacchierando tra loro e a quanto pare Blake vuole fare lo stesso con me. però lo sguardo è puntato sulla sorella proprio difronte a noi che sta chiacchierando con Alyssa. Appoggia una caviglia sul ginocchio e si mette comodo mentre io porto il piede sotto il sedere per stare più comoda e guardarlo meglio.
-Non sono ancora riuscita ad inquadrarti- alza un sopracciglio e mi osserva appena divertito però senza voltarsi verso di me.
-E chi ti dice che io voglia essere inquadrato da te?- oh sì, ci sta decisamente provando. Sto per ribattere quando vedo la sua espressione mutare e diventare seria tutta d'un tratto. Si stringe la caviglia con una mano e si morde l'interno della mascella facendola guizzare per la rabbia. Mi volto e capisco. Aisha sta tirando per un braccio Brian per farlo sedere accanto a lei mentre Alyssa è praticamente seduta sulle gambe di Oliver, ma non sembra che la cosa le dispiaccia.
-È una sua decisione e tu non puoi impedirle di fare ciò che vuole- torno a guardarlo e anch'io assumo un'aria seria.
-Sai cosa ha intenzione di fare con lui stasera? Per la prima volta? Solo perché crede che con questa situazione del cazzo non avrà tempo di innamorarsi e provare e fare le cose come si deve- certo che lo so. Aisha lo ha confessato un attimo prima di uscire dall'appartamento proprio per evitare le nostre domande. O almeno quelle di Alyssa dato che io non giudico mai nessuno.
-Sì, ma è lo stesso. È adulta Blake. Può fare ciò che vuole. Sono convinta che non venga da te ad impedirti di andare con delle ragazze, o mi sbaglio?- non risponde perché sa che ho ragione, ma comunque continua a fulminare Brian con lo sguardo. Quando lui e sua sorella si alzano dal divano la situazione non migliora, affatto. Brian le porta un braccio sulle spalle e lancia un'occhiata verso di noi, con un sorriso strafottente sul viso si allontana vittorioso mentre l'uomo al mio fianco per poco non rompe la bottiglia di birra che non mi ero neanche accorta avesse in mano.
-Calmati. Se ora glielo impedisci non significa che non lo farà qualche altra volta, magari con qualcun altro di fretta e non nel modo in cui vuole. Brian può avere tutti i difetti di questo mondo, ma nessuna si è mai lamentata. È dolce con le donne e le rispetta, non farebbe mai nulla contro la sua volontà. E poi rischieresti che si arrabbi con te e nelle condizioni in cui è ora non credo le farebbe bene- Blake cerca di alzarsi dalla poltrona, ma lo fermo prendendolo per i polsi. Alterna lo sguardo dal mio viso, al mio corpo anche se non ho indossato nulla di troppo appariscente, alle mie dita che gli circondano il polso. Decide di darmi ascolto e si riappoggia alla poltrona con la schiena sospirando e finendo la birra mentre io lo lascio andare.
-Lo consoci così bene perché ci sei stata?- nessun giro di parole. Solo strafottenza mentre mi guarda negli occhi quasi compiaciuto di avermi spiazzata, probabilmente rede di avermi offesa.
-No, non li ho mai frequentati più di tanto in realtà. Non è facile entrare nelle mie grazie. Neanche per uno Stallone come te- gli accarezzo il petto da sopra il tessuto della maglietta e mi avvicino al suo orecchio per stuzzicarlo. Ammicco anche.
-Quindi mi stai dicendo che apprezzi ciò che vedi?- non sono mica cieca ragazzo
-Può darsi- rispondo elusiva lasciandogli un bacetto dietro all'orecchio
-Non giocare con me bambolina, io sono il fuoco e tu potresti bruciarti senza neanche accorgertene- eppure il suo respiro diventa irregolare e non si sposta, continua a lanciarmi sguardi fugaci senza però voltarsi verso di me.
-Forse mi piace scottarmi- faccio finta di pensare, allontanandomi giusto un po' da lui.
-O forse sei tu quello che si brucerà con me- come se avessi acceso un interruttore nella sua testa mi afferra per il polso. Mentre io cerco di alzarmi solo per provocarlo lui mi sposta sulla sua gambe a cavalcioni come un'animale. Mi porta la mano libera dietro la nuca e mi bacia in modo rude seppur passionale. Animalesco. Gli do giusto un assaggio poi interrompo il bacio alzandomi dalle sue gambe, mi libero dalla sua presa prendendo la stessa mano che mi aveva intrappolata e lo conduco con me verso le scale. Io salgo per prima e lui mi segue senza dire niente. Ondeggio con i fianchi solo per provocarlo perché io so che mi sta guardando.
Apro la prima porta libera che trovo, una stanza in perfetta sintonia con il resto della casa gigante. Un letto a una piazza e mezza al centro della stanza vedo una porta, probabilmente il bagno in camera. Dev'essere una stanza per gli ospiti, ma non ci preso tanto caso.
-Sei sicuro di voler tentare di domarmi?- chiedo maliziosa senza però lasciargli la mano. Lui me la afferra a sua volta facendomi scontrare contro il suo petto e sostengo il suo sguardo che mi brucia sulla pelle. Ma quanto è sexy quest'uomo?
-E tu sei sicura?- si avventa di nuovo sulle mie labbra famelico affondando la mano nei miei capelli mentre l'altra si sposta lungo il mio fianco. Le mie mani alternano la presa dalle sue spalle, alla sua chiesa ai suoi capelli. Le nostre lingue si cercano si trovano e si scontrano per avere il dominio sull'altra, ma nessuna delle sue sembra cedere. E per la seconda volta mi allontano e interrompo quel bacio così ardente.
-Non voglio una storia seria. Non è proprio il momento giusto- dico divertendomi a guardare lo stato in cui l'ho ridotto. Ansante. Anche se io non sto messa tanto meglio.
-Neanche io. Devo pensare a mia sorella in questo momento. È l'unica cosa che m'importa in questo momento- mette in chiaro senza abbandonare quell'aria da duro. Tenta di riavvicinarsi a me per baciarmi di nuovo, ma mi allontano.
-Forse non dovremmo commettere un errore allora. Perché sono abbastanza sicura che dopo la prima portata vorremmo anche il bis- gli sfioro le labbra con le mie e poi mi avvio verso la porta.
-E perché ne sei così sicura?- si volta a guardarmi leccandosi il labbro inferiore. Un gesto che mi fa fremere.
-Sesso senza legami non ha mai funzionato. Credo che tua sorella possa cambiare Brian in meglio, ma io non voglio cambiare proprio nessuno e non voglio cambiare per nessuno e poi... Perché dopo solo un assaggio nessuno dei due voleva più smettere- mi tocco anch'io il labbro inferiore con il pollice assaporando il suo sapere
-E allora perché mi hai portato qui? Volevo avermi, ma hai capito che non riusciresti più a farne a meno- mi fa l'occhiolino e avanza verso di me lentamente come un animale con la sua preda. Siamo di nuovo praticamente attaccati l'uno all'altra, ma non mi sposto neanche di un millimetro.
-Tranquilla bambolina anche per me è lo stesso- ha un sorrisetto strafottente stampato in faccia e si avvicina ancora di più a me allungando un braccio.
-Forse- aggiunge prima di aprire la porta che mi urta la schiena facendomi sussultare. Esce da quella stanza come se avesse appena fatto sesso o come se avesse appena vinto una partita di football e capisco. Mi è tutto chiaro. Nessuno l'ha mai rifiutato prima quindi si è sentito minacciato, in dovere di difendersi. Di stuzzicarmi come io ho fatto con lui e ci è riuscito proprio bene.
Quando ritorno in salone Alyssa mi sta aspettando. Blake e i suoi fratelli sono già in macchina. A quanto pare Blake ha trascinato Aisha fuori di lì. Quando torniamo a casa, viene nel nostro appartamento e pretende di sapere tutto ciò che è successo. Pretende di sapere che non si innamorerà di lui. Blake, nonostante lei cerchi di rassicurarlo in tutti i modi e si confidi con i suoi fratelli, è comunque teso. Arrabbiato. Frustrato. Lancio uno sguardo alla patta dei suoi pantaloni e noto un rigonfiamento. Quando rialzo lo sguardo senza nascondere il sorriso divertito sul volto, Blake mi sta fissando. Furioso. Ancora di più. È andato in bianco per colpa mia e anche se ha protetto il suo orgoglio è comunque un maschio. Ed è attratto da me. come io lo sono da lui fisicamente. Prima che esca dal nostro appartamento ci scambiamo uno sguardo d'intesa che ha tutto un nostro significato. Che il gioco abbia inizio e che vinca il migliore.
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