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OLIVER

Baciare non è mai stato così bello. Vorrei continuare a baciarla per ore e ore senza interruzioni per quant'è bello. In un certo senso lo facciamo anche, perché ci baciamo in ogni momento libero in cui siamo solo io e lei. Non avrei mai creduto di potermi eccitare per un bacio eppure succede tutte le volte che le mie labbra sfiorano le sue. Dopo una settimana Alyssa mi ha baciato per la prima volta e dopo un'altra mi ha concesso di palparle il sedere, ma solo perché ho osato io. All'inizio si è irrigidita, ma ha continuato a baciarmi come se nulla fosse e non mi ha spostato le mani quindi ho continuato a farlo tutte le volte che posso, stringendo sempre di più la presa quando il mio membro diventa duro come la roccia per lei. Ma vuole andarci piano e non sarò di certo io a metterle pressione. Ho intenzione di prendermi tutto ciò che può darmi, anche se è solo qualche bacio e una palpatina come due liceali in preda agli ormoni. Mi sta bene, basta che non scappi.

Il fatto curioso è che non ci siamo ancora baciati davanti ai nostri amici, né a nessun'altro in effetti, e non abbiamo formalizzato la cosa. Ora come ora non so neppure se è la mia ragazza e se lei mi considera il suo ragazzo, so solo che picchierei chiunque osasse avvicinarsi a lei. per fortuna nessuno lo fa, perché hanno capito tutti. Chi ci sta accanto e chi no. Che c'è qualcosa. Io non mi faccio problemi a parlarle e prestarle tutta la mia attenzione anche con le cheerleader a pochi passi da noi. Ho occhi solo per lei e non faccio altro che cercare un contatto, fisico, con lei. perché mi manca quando non è con me, cazzo. Mi manca da morire. Mi mancano i suoi baci, le sue carezze, i suoi sorrisi... La sua risata è diventata la mia melodia preferita, se non sembrasse troppo strano la metterei come suoneria per ascoltarla sempre.

Ora ad esempio siamo al Bell's, il locale che tutta la squadra e le cheerleader frequentano più di continuo, ma c'è una novità. Al nostro tavolo ci sono tre ragazze, delle new entry, cosa mai successa prima. C'è Aria, seduta appicciata a Blake uno dei nuovi arrivati, Aisha la sorella che è seduta accanto al mio migliore amico Brian e Alyssa, seduta accanto o meglio quasi in braccio a me, mentre Jake l'altro componente del trio è seduto accanto a Jake, il secondo dei fratelli Price. Tutti intorno a me stanno chiacchierando e stanno ridendo, ma io sono concentrato solo sulla ragazza che vorrei mi salisse a cavalcioni in braccio in questo momento. Mi accontento per di prenderle le gambe e metterle sulle mie ginocchia così da avvicinarla a me fino a poter sentire il suo respiro sulle labbra.

-Smettila- bisbiglia con un sorriso sulle labbra mentre si guarda intorno.

-Nessuno fa caso a noi. Dai, baciami. Non resisto più. Guarda cosa mi fai...- vorrei portarle la mano sulla patta dei miei jeans per farle sentire in prima persona l'effetto che ha su di me, ma mi limito di lanciare uno sguardo allusivo in basso, verso il mio rigonfiamento. Quando riporto lo sguardo su di me ha gli occhi sbarrati e un'espressione quasi terrorizzata sul volto.

-Ehi, piccola, mica ti ho chiesto di pensarci tu. Sta tranquilla, è una cosa normale- le accarezzo la guancia con il pollice senza smettere di sorriderle.

-Attento a ciò che dici piccolo. Potrei farti penare molto di più lo sai- quanto mi fa eccitare questo suo lato sfacciato e prepotente e poi quando mi chiama con quel nomignolo solo perché non sopporta che io la chiami così... Devo sistemarmi sulla sedia perché l'erezione che mi pulsa nei pantaloni mi sta dando fastidio.

-Solo un bacetto, dai. Lo vuoi anche tu, te lo leggo negli occhi- la sto solo stuzzicando un po' perché sono convinto che non accetti, invece, dopo aver lanciato occhiate in tutto il locale per vedere se qualcuno sta facendo caso a noi che siamo praticamente a un centimetro di distanza, si avvicina ancora di più. Il sorriso impertinente sparisce dal mio volto mentre il suo si allarga sempre di più perché sa che ha vinto stavolta. Ma non mi interessa, voglio solo avere un assaggio prima della portata principale, solo che non accade. In un attimo tutte le chiacchiere nel locale cessano e Alyssa gira di scatto la testa mentre io chiudo gli occhi per prendere n grande respiro. Le lascio un bacio alla base del collo perché ne ho bisogno e poi mi volto anch'io. Brian e Aisha sono in piedi, uno di fronte all'altra. Credo di aver visto prima il mio amico andare sul retro insieme a Molly, una delle cheerleader con cui si divertiva sempre prima di Aisha. Ovviamente lei non ha apprezzato. Non so cosa succede, ma dopo che i suoi amici sono usciti di lì lei afferra Jake e lo bacia. È solo per farlo ingelosire, lo so e lo sa anche lui ma comunque lo vedo stringere i pugni lungo i fianchi e serrare la mascella. È incazzato.

Alyssa raggiunge la sua amica e poi la trascina fuori di lì prima che possa fare altri danni d cui poi si pentirà. È più scioccato Jake che Brian e la cosa non ha senso. Quest'ultimo non dice nulla, si limita a guardare con fare assassino il nostro amico. Giusto il tempo di dargli del coglione per essere andato con Molly solo per ferire Aisha e poi vado verso l'esterno, diretto alla mia macchina. So quanto Alyssa stia cercando di rinstaurare un rapporto con Aisha che in questo momento avrà sicuramente bisogno di lei, ma anche io ne ho bisogno. Cinque minuti dopo accosto fuori al suo palazzo. Non la chiamo, né la avverto che sono lì. Vado dritto verso il suo appartamento che condivide con le ragazze e, nel corridoio, vedo anche i fratelli Price uscire di lì per entrare in quello difronte.

-Mi sembri più intelligente del tuo amico, ma se ti comporterai di merda anche tu vi prendo a calci. Intesi?- Blake è parecchio protettivo, ma non mi infastidisce che mi metta in guarda su Alyssa. Anzi, sono contenta che qualcuno si prenda cura di lei quando non è con me.

-Se dovessi comportarmi di merda ti chiederò io stesso di prendermi calci e potrei aiutarti con Brian se non la smette di fare il coglione- faccio un cenno a lui e ad Alessio prima che entrino quindi suono e aspetto che qualcuna delle ragazze mi venga ad aprire. La fortuna vuole che sia proprio Alyssa. Non ho neanche il tempo di dire una parola che le sue amiche la spingono fuori di lì passandole il cappotto e arriva dritta tra le mie braccia.

-Divertitevi, ma non troppo- dicono prima di richiudere la porta ridendo.

Andiamo a casa mia. Non mettiamo neanche piede dentro che già ci stiamo baciando. Anzi no. Ci stiamo divorando a vicenda. In un modo così disperato e bisognoso da provocarmi un gemito rauco, più simile a un grugnito.

-Non sono ancora pronta Oliver-sussurra contro le mie labbra mentre le sfiora con la punta delle dita. Gliele bacio appoggiando la fronte alla sua per riprendere fiato.

-Non dobbiamo fare nulla che tu non voglia- anche se io lo voglio eccome.

-E cosa pensi di fare?- inarca quel suo splendido sopracciglio con fare scettico.

-Parlare con te- le do un bacio rapido prima di continuare. Nel frattempo la faccio indietreggiare lentamente, afferrandola alla base della schiena.

-Baciarci- altro bacio.

-Coccolarci- altro bacio e inciampiamo nel divano perché nessuno si è preso il disturbo di accendere la luce e nessuno dei due sta vedendo dove stiamo andando. Per fortuna riesco a ricordarmi che la mia camera da letto è sulla sinistra quindi la conduco lì prima di perdere completamente la ragione.

-Voglio addormentarmi e svegliarmi con te al mio fianco- apro la porta alle sue spalle e la spingo delicatamente dentro richiudendo la porta.

-Voglio che io sia l'ultima cosa e l'ultimo tuo pensiero di stanotte e il primo di domattina- finalmente arriviamo al letto e lei si sdraia lentamente sotto di me. Resto a guardarla per un attimo prima di mettermi di lato e continuare a baciarla. La mia mano viaggia da sola sul suo fianco e lo stringe.

-Non avevi detto che volevi parlare?- mi chiede ridendo mentre le bacio il collo. poi mi allontano e ritraggo la mano, perché non voglio che si sente sotto pressione.

-Io non mi aspetto nulla stasera. Non faremo nulla fin quando tu non lo vorrai. Anche se potrei morire per l'erezione gigantesche mi hai provocato- le sfioro di nuovo le labbra per farle capire che quello mi va più che bene, davvero. Prende la mia mano e ne bacia le nocche prima di portarsela sul seno. Lascio il palmo aperto esitando un attimo. La guardo negli occhi come a chiederle che cosa mi sta chiedendo di fare. Per tutta risposta mi afferra la nuca e mi bacia lasciando la mia mano sola su di lei quindi lo stringo provocandole un gemito che mi fa fremere ovunque. Specialmente in basso. Mi abbasso all'altezza del suo petto e le bacio entrambi i seni da sopra la maglietta. Poi riporto le mia labbra su le sue mentre la mia mano va verso i suoi pantaloni. Si irrigidisce all'istante e io per poco non cado giù dal letto per tirarmi indietro e darle un po' di sazio. Quanto sono stupido. Lei però è perfetta. Mi riporta nella stessa posizione di prima, avvinghiato a lei e porta anche la mia mano sul bottone dei jeans.

-Ne sei sicura?- la voce rauca dal desiderio e lo sguardo appannato per lo stesso motivo, ma riesco comunque a vederla annuire.

-Non ti farà male e ti prometto che ti piacerà... Puoi fermarmi in qualsiasi momento- continuo a guardarla negli occhi in cerca di qualche esitazione o ripensamento, ma non lo trovo. Vedo solo lo stesso desiderio che ho io quindi le sposto gli slip di lato e infilo prima uno poi due dita dentro di lei. Sussulta e si aggrappa alle mie spalle, la bocca spalancata e gli occhi chiusi mentre prendo ad accarezzarla. La bacio e mantengo lo stesso ritmo anche con la lingua, aumentando gradualmente la forza. Sta per venire, lo avverto, ma lei non sa neanche che cosa sta per succedere. È così innocente e ingenua... Stringe ancora di più le dita sulle mie spalle mentre viene. Con la mano libera le accarezzo i capelli e poi le bacio la fronte.

-È così quindi che ci si sente ad avere un orgasmo- ha il fiatone, ma comunque avverto il divertimento nella sua voce. Lentamente la libero dalla presenza delle mie dita dentro di lei e, anche se più di ogni altra cosa vorrei leccarmele, le pulisco con un fazzoletto che trovo ai piedi del letto. La mia abitudine di lasciare sempre le cose in giro sparse a quanto pare serve a qualcosa.

-Ti è piaciuto?- le chiedo mentre si accoccola contro il mio petto e la avvolgo con le braccia. Lei annuisce accarezzandomi l'addome da sopra la maglietta.

-Prima o poi ti ricambierò il favore...- quell'affermazione mi lascia sbigottito per un paio di secondi perché, cazzo non me lo aspettavo.

-Non è stato un favore... Piuttosto un gesto d'affetto e sarò felice di farti ricambiare quando ti sentirai pronta, solo non ora. Per adesso va bene così e andrà bene fin quando non sarai tu a volere di più. Dovrei essere io a ringraziarti per avermi permesso di farlo Aly-

-Sei sicuro di riuscire a dormire con quell'erezione che ti ritrovi al momento? Sembra stia per esplodere- lei è seria. Ma io non posso fare a meno di scoppiare a ridere e avvolgerla ancora di più tra le mie braccia.

-Ormai mi sono rassegnato. Sono destinato a soffrire tutte le volte che mi sei accanto, ma è una sofferenza dolce. Che mi piace provare per te. E poi, anche se facessi qualcosa, accadrebbe di nuovo perché ho intenzione di dormire stretti così per tutto il tempo e non ci penso nemmeno a rinunciarci- mi lascia un bacio sulla mascella e poi un altro sulle labbra prima di tirarcele coperte addosso. Lei dorme coperta anche con quaranta gradi, io dormo in boxer anche sotto zero eppure vorrei che questo momento non finisse mai. suonerà un po' un cliché, ma è una delle serate migliori della mia vita. 

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