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AISHA

Canzone Lali - Cree en mi

Dopo aver parlato con Brian aver... fatto altro ecco, sono tornata al mio appartamento. In realtà non so bene come siamo rimasti. Cioè non è cambiato niente tra noi? Stiamo insieme ora? Non ne ho idea e non ho neanche il tempo di rifletterci perché non appena metto piede in casa mi accoglie un'Alyssa parecchio arrabbiata.

Mentre stavamo andando in clinica Blake ha continuato a sgridarmi mentre Alessio è stato in silenzio tutto il tempo. Ed è quello che mi ha spaventata di più. Di solito lui resta in silenzio e poi da il colpo finale. Infatti prima di entrare dentro, mentre Blake era avanti a noi, mi ha detto di non fare mai più una cosa del genere. Il suo avvertimento mi ha fatto più paura di tutte le parole di Blake, perché so che dopo gli passerà e sarà tutto normale. Mentre Alessio sarà arrabbiato per un po' prima di farsela passare.

Avevo sperato di evitarmi almeno il litigio con le ragazze, ma a quanto pare era solo un'illusione. Per fortuna c'è solo Alyssa, non sopporterei anche la ramanzina di Aria in questo momento. Dopo aver discusso con i miei fratelli e con Brian e la terapia sono senza forze, ma so di non poter scappare. Non più. Non con lei. Ora è il momento di dirci le cose come stanno.

-Cosa ti è saltato in mente Aisha? Non vuoi più vivere per caso?- Alyssa inizia ad alzare la voce e io non cerco nemmeno di placarla. Lascio semplicemente che si sfoghi.

-Hai saltato la terapia! E pe cosa poi? Per chi?! Ancora non ci credo. Sono sicura che Blake ti abbai già detto tutto ciò che c'era da dire no?-

-Alyssa sono stanca, ma se vuoi litigare va bene. Innanzitutto tu non hai il diritto di dirmi niente. Non dopo l'anno scorso. Sì, ora ci sei, ma dov'eri l'anno scorso? Mi hai lasciata sola. Probabilmente sei qui solo perché ti senti in colpa. Non è così? Non è per questo che tuo padre ha pagato tutto?- i ruoli si sono invertiti. Ora è lei a stare in silenzio mentre io sto scoppiando. Sono abbastanza sicura mi esca del fumo dalle orecchie per la rabbia.

-Questo non è giusto- sussurra che la sento a pena

-Sai cosa non è giusto? Quella che doveva essere la mia migliore amica che mi lascia sola. Si allontana da me senza un motivo valido. Semplicemente perché ha deciso che non le bastavo più, che voleva essere popolare e avere tanti amici, cosa che tra l'altro non è neanch successa. E hai pensato bene che non meritassi nemmeno una spiegazione. Poi hai scoperto che sono malata e ti sei sentita in colpa no? Beh io non voglio essere la tua opera buona Alyssa. Vuoi redimerti? Buon per te, ma tienimi fuori da tutto questo. Ho sorvolato su tutto perché non volevo preoccuparmi anche di questo, ma sapevamo che ci saremmo dovute chiarire. Peccato che tu abbia scelto uno dei momenti peggiori- finalmente mi sento meglio. Mi sono liberata di un macigno che mi opprimeva e ora riesco di nuovo a respirare più facilmente.

-Mi dispiace, lo sai. Non avrei mai dovuto allontanarti, ma non era un buon periodo per me. mi sono allontanata da tutti e non avrei dovuto. Non avrei dovuto escluderti, mi dispiace. Ma se sono qui, ora, è perché ci tengo a te. Davvero. Spero tu possa superarla del tutto, comunque io aspetterò al tuo fianco. E ci resterò fino alla fine- ha lo sguardo basso, ma non mi sfugge che sta piangendo nonostante si stia sforzando di trattenersi.

-Ora ti lascio in pace. Oliver sta venendo a prendermi-

-Siete una bella coppia. Non abbiamo mai avuto modo di parlare molto da quando siamo qui però voglio che tu sappia, che nonostante tutto, sono contenta ci sia lui nella tua vita. è un bravo ragazzo-

Mi sorride appena e poi esce dall'appartamento. Spero davvero di riuscire a sistemare le cose con lei perché non voglio perderla come amica, altrimenti non avrei mai accettato che venisse anche lei. L'unica cosa che voglio ora però è mettermi in pigiama e dormire fino a dopodomani. Sono troppo stanca e so che appena mi metterò sotto le coperte crollerò anche se dovrei studiare per l'esame della settimana prossima...

Ma a quanto pare non c'è neanche da preoccuparsi perché oggi si sono messi tutti d'accordo per farmi esasperare. Suonano alla porta e non ho neanche il tempo di aprire che Blake entra senza nemmeno guardarmi. Mi guarda con occhi indagatori mentre si siede sul divano e nota il mio pigiama.

-Stavi già per andare a letto?- chiede agitando le gambe mentre si sporge in avanti e appoggia le mani sulle ginocchia.

-Sì, non ce la faccio più di questa giornata. Sono stanca morta- e pensare che stamattina sembrava una giornata perfetta... La sola osa positiva è che con tutto ciò che è successo non ho avuto tempo di pensare ai miei dolori da ciclo.

-Devo dirti una cosa-

-Se sei venuto per rimproverarmi ancora, puoi aspettare domani?- sono abbastanza seria anche se uso un tono ironico, ma Blake mi fulmina con lo sguardo facendomi avvicinare a lui preoccupata.

-Prima, al Bell's, ho visto Brian. Subito è andato via, penso per aspettare te. Ma l'ho visto... con Molly. Non so cosa sia successo tra loro, so solo che Molly sembrava più felice di prima-

-Perché me lo stai dicendo? Sai che non stiamo insieme- lo guardo cercando di sembrare credibile. Perché la vera domanda che vorrei fargli è: Perché me lo stai dicendo se sono già distrutta oggi?

-Hai saltato la terapia per lui, cazzo. L'unica ragione per cui siamo venuti qui, Aisha. Non lascerò che tu ti uccida per lui. Non è neanche una cosa seria, non sa neanche la verità. Ti dice che non va più con le altre, ma poi lo vedo con Molly...- quando vede che non rispondo, che sto seriamente rischiando di crollare. Nonostante tutto quello che è successo oggi, dopo tutto quello che ho passato e dopo tutti i litigi, questa potrebbe essere davvero la cosa che mi fa crollare. Allora si addolcisce. Mi attira a se, nascondo il viso nel suo petto respirando il suo profumo. Mi accarezza come quando eravamo bambini e io o Alessio ci facevamo male e andavamo da lui o come quando lui veniva da noi.

-Mi dispiace Aish. È che non voglio vederti soffrire. Non più del dovuto, capisci?- annuisco perché lo capisco, davvero, ma il solo fatto che lui non voglia che io soffra non impedisce che accada. Siamo appena stati insieme e ora scopro che forse è andato anche con Molly? A quanto pare la mia dormita dovrà aspettare, perché prima devo parlare con lui.

Dopo che Blake e Alessio, che ci ha raggiunti e che è sembrato più calmo e normale di prima, se ne sono andati chiedo a Brian di venire da me.

-Cos'è, sentivi già la mia mancanza piccola?- ecco la frase con cui esordisce non appena arriva. Ha un sorriso così sincero, così ampio. Non posso credere che mi abbia mentito.

-Possiamo rimediare subito stellina- cerca di avvicinarsi a me e stringermi la vita, ma mi scanso andando dall'altro lato della stanza. Se fossi troppo vicina a lui potrei perdonarlo subito, per tutto ciò che potrebbe aver fatto.

-Ehi che succede?- di nuovo tenta di avvicinarsi, ma mi sposto. Mi sto torturando le dita e non riesco a trovare il modo di iniziare il discorso.

-Mi stai spaventando Aisha. Cos'hai?- resta dov'è. Non si avvicina, probabilmente ha capito che mi sarei continuata a spostare.

-Set stato con Molly oggi, prima che venissi da te?- odio. Odio il modo in cui mi fa sentire tutto questo e il fatto che la mia voce sia incrinata, sul punto di spezzarsi. Ni non stiamo insieme, non dovrebbe importarmi se va con altre no? Ma lui mi aveva promesso che non lo avrebbe fatto. Mi ha dato l'esclusiva o almeno così credevo.

-Chi te lo ha detto?- il suo sguardo cambia all'istante. Non è più preoccupato è quasi, arrabbiato.

-Blake. Vi ha visti tornare insieme dagli altri dopo che siete andati dietro al locale. Non sarebbe la prima volta che lo fate lì- incrocio le braccia al petto e cerco di mostrarmi sicura, anche se sto cedendo. Lentamente.

-Ci siamo visti per parlare. Le ho detto che non sarei più andato con lei. E sai perché l'ho fatto?- aspetta una risposta da me, solo che non dico niente. Così lui avanza di un passo e questa volta non mi preoccupo di ripristinare la distanza tra noi. Voglio guardarlo negli occhi.

-Perché l'ho promesso a te- fa un passo avanti

-Perché abbiamo detto di cercare di capire questa cosa che c'è tra noi- altro passo avanti

-Perché comunque non sarei andato con altre- un altro ancora

-Perché voglio solo te- ora i nostri visi sono quasi attaccati. I nostri nasi si sfiorano. I suoi occhi puntati nei miei e viceversa.

-Guardami negli occhi- mi ordina con tono autoritario anche se lo vedo. Ha paura che io possa non credergli, ma non è così. Anche se non vorrei, io gli credo. Non avrebbe senso mentirmi. Comunque, facevamo sesso quando senza definire niente.

-Pensi davvero che lo abbia fatto? Pensi questo di me?- la sua voce è un sospiro e vedo che trattiene il respiro in attesa della mia risposta. Le mie barriere sono ufficialmente crollate del tutto perché io mi fido ciecamente di questo ragazzo. Anzi no, di quest'uomo.

Vorrei credere che tu lo abbia fatto perché sarebbe tutto più facile- gli accarezzo la guancia e lui torna a respirare per poi schiacciare il viso contro il mio palmo.

-Non ti voglio far soffrire. Ma se tu non ti fidi di me, ed è una cosa che capisco davvero, forse è meglio se siamo solo amici... Senza alcun tipo di benefici questa volta- mi prende la mano nella sua, il contatto con la sua guancia e il suo calore vengono sostituiti da un tenero bacio sulle nocche. Gli alzo il mento con delicatezza e appoggio le mie slabbra sulle sue sfiorandole. È un contatto leggero, non ci spingiamo oltre, non lo rendiamo più intenso. Questo è davvero il finale per noi. Restiamo solo noi, non resta più niente attorno. Il mondo scompare per lasciare spazio a noi... Allora perché sento che il mio di mondo è pena andato in frantumi? In mille pezzettini? Perché sento che il mio mondo mi è crollato addosso, per la seconda volta a distanza di qualche mese quando mi hanno diagnosticato il glioblastoma?

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