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AISHA

Il suo corpo, i suoi muscoli, la sua bocca, per poco non mi schiaccia, ma anche se lo facesse dubito che mi lamenterei. Baciarlo, sentirlo, è una così dolce tortura che potrei restare così all'infinito. Facendomi privare dell'ossigeno, ma esigendo le sue labbra.

Lui si è tolto la maglietta mentre ha impedito a me di fare lo stesso. Non che mi lamenti, mi piacciono i suoi pettorali, però ha detto che vuole guardarmi più a lungo possibile indossare il suo numero, la sua felpa. Lo so, mi sto facendo coinvolgere troppo, ma non riesco a fermarmi. Perché lo voglio, almeno per quest'ultima notte. Smette di baciarmi ovunque e, mantenendosi in equilibrio sugli avambracci, punta quei suoi splendidi occhi così intensi nei miei. È solo un attimo, ma già mi manca sentire la sua occa sulla mia pelle.

-Sai che non è solo questione di sesso vero? Sai che sei importante altrimenti non ti avrei portato a casa mia o nella mia camera da Jake- è serio. Davvero serio. Crede davvero che pensi questo? Cioè è vero che è iniziata così, ma ora... È qualcosa di più.

-Lo so, ma perché stai insistendo tanto per farlo stasera?-

-Perché ultimamente non faccio che pensare a te e non riesco a concentrarmi sugli allenamenti e non posso permettermelo. La squadra conta su di me come tutti qui. Devo portarli in finale e poi andare nella NFL con i miei migliori amici. Non posso permettermi di deludere nessuno, men che meno me. Non potrei sopportarlo- in questo momento, nei suoi occhi, vedo solo vulnerabilità, una cosa che ho imparato, non è da lui.

E anche se fa male sentirgli dire che sono una distrazione da un lato sono sollevata. Anche se è sbagliato non lo fermo e lascio che riprenda a baciarmi. Anche se non avremmo dovuto ci siamo affezionati... Io mi sono affezionata a lui.

Si toglie freneticamente anche i pantaloni e, lanciandomi prima un'ultima occhiata, si avventa di nuovo su di me.

-Sei perfetta con il mio numero piccola. Ma lo sei altrettanto senza vestiti- il suo respiro è affannato. Mi alza lentamente la felpa fino a toglierla completamente lasciandomi con l'intimo.

-Questi se ne devono andare- indica il completo di pizzo nero che ho addosso con aria maliziosa e un sorriso... Dio, quel sorriso. Non resisto e o catturo tra le mie labbra. Voglio conservarlo dentro di me quando tutto questo sarà finito.

-Anche questi- adesso è il mio turno di indicare i suoi boxer che è più felice di togliere mostrando fiero la sua erezione. Mi slaccio il reggiseno e, assieme agli slip, li getto sul pavimento. Brian inizia a strisciarsi su di me mentre continua a baciarmi il collo e affondarci il viso dentro.

-Preservativo- la voce per poco non mi si incrina dal desiderio che sto provando in questo momento.

-Lo so, lascia solo... Lascia che ti senta bene prima di affondare dentro di te- scende a baciarmi un seno mentre stuzzica l'altro con la mano e intanto continua a muovere i fianchi su di me. reclamo la sua attenzione, intrecciando le dita nei suoi capelli e tirandolo verso le mie labbra.

-Al diavolo. Non posso più aspettare- come una furia prende un preservativo dl cassetto, se lo infila, e poi affonda piano dentro di me. Fa un po' meno male rispetto all'altra volta, ma comunque mi ci vuole un po' per abituarmi a questa sensazione. Per questo tengo gli occhi chiusi.

-Aprili. Voglio guardarti negli occhi mentre facciamo sesso- come una schiava sotto il suo controllo apro gli occhi di scatto e lo guardo.

-Ti faccio male?- adoro il fatto che sia così premuroso, perché ho la sensazione che lo sia solo con me. anche se si sta muovendo già lentamente, rallenta ancora di più quasi sul punto di fermarsi.

-Non azzardarti a smettere- lo avverto. Nei suoi occhi brilla un pizzico di eccitazione e divertimento. Anche se sì, mi fa male, sentirlo dentro di me mi fa dimenticare tutto i dolore. Trovo la sua mano all'angolo della mia testa e intreccio le nostre dita mentre lo assicuro che va tutto bene.

-Ora aumento un po' va bene?- del sudore gli fa brillare tutto il petto. È davvero bello in questo momento. Anche se lui lo è sempre. Incapace di parlare annuisco alla sua domanda, ma non gli basta.

-Devo sentirti dire se va bene o no piccola- com'è prepotente anche a letto però

-Sì- la voce mi trema e non vorrei che sapesse quanto lo desidero, ma ormai è tardi.

-Sì cosa?- okay ora fa lo stronzo.

-Va più veloce e smettila di parlare- unisco le nostre labbra prima che possa ribattere e ne sembra contento. Mi infila la lingua in bocca mentre aumenta e spinte. Veniamo insieme, il respiro affannato, la pelle sudata per lo sforzo. Si accascia su di me, non si sposta, nasconde il viso nell'incavo del mio collo e mi lascia dei piccoli bacetti umidi.

Dopo qualche secondo si sposta di lato e mi attira a lui in un abbraccio, le nostre dita ancora intrecciate. Lui mi accarezza la spalla, io la mano. Lui mi da dei bacetti sulla testa, io sui suoi addominali. Fino a quando non avverto il sonno. Ma mi rifiuto di dormire. Non voglio sprecare del tempo a dormire, perché questa sarà l'ultima volta che sarò nuda nel letto di Brian.

-Vado a fare una doccia- gli annuncio scendendo dal letto. Mi aspetto che dica qualcosa, che venga con me, ma non lo fa. Resta lì a fissarmi, le braccia dietro la testa che lo sostengono, mentre io raccolgo i miei indumenti e vado in bagno. Prima di entrare però e chiudere la porta mi fa un occhiolino e un sorriso. Solo che non è il solito sorriso strafottente, è affettuoso.

Una volta sotto la doccia regolo il getto dell'acqua e lascio che mi scorra dai capelli a tutto il corpo. Di solito la doccia la faccio di fretta anche perché non voglio sprecare molta acqua per il pianeta e tutto, ma quando sento la porta del bagno aprirsi e chiudersi, poi la cabina e infine sento un corpo che preme sul mio da dietro, prego che questa sia la doccia più lunga della mia vita.

Passandomi i capelli su una spalla, mi volto lentamente per guardare Brian, con la sua altezza che si impone su di me, un'espressione che non riesco a decifrare sul volto. Mi avvolge la vita con le braccia mentre io poso le mie mani sul suo petto per mantenere un minimo di distanza. Voglio guardarlo e imprimermi quest'immagine nella testa.

Avanza lentamente di un passo mentre io sono costretta ad indietreggiare. Un altro passo suo, uno indietro mio. L'ultimo suo e io mi ritrovo schiacciata contro le mattonelle gelide della doccia.

-Questo va aldilà del desiderio fisico Brian- la mia voce è un sussurro mentre gli chiedo in silenzio cosa stiamo combinando.

-Lo so, ma non rovinano il momento. Quello che abbiamo per la necessità di dovergli dare una spiegazione. Lasciati andare Aisha- Mi bacia una, due, tre volte in modo fugace, abbiamo entrambi gli occhi aperti per vedere l'espressione dell'altro, fino a scagliarsi poi con prepotenza su di me schiacciandomi ancora di più contro le mattonelle. Unendo ancora una volta i nostri corpi. Ha il preservativo, lo sento, quindi non mi preoccupo di niente e mi lascio davvero andare.

Ci siamo coccolati e baciati per gran parte della notte. Poi siamo crollati entrambi esausti e ci siamo svegliati all'una, giusto in tempo per ora di pranzo. Insiste per accompagnarmi al mio appartamento, anche se è accanto al suo, e non posso negare che la cosa mi piaccia.

Aspetta fino a quando non entro dentro, gli occhi delle mie amiche puntati su di lui, ma i suoi sono incatenati ai miei.

-CI vediamo Aisha- un ultimo occhiolino, un cenno alle ragazze alle mie spalle e poi va via lasciandomi al loro all'interrogatorio.

-Racconta tutto- dicono insieme mentre mi siedo sul mio letto e loro difronte a me.

-Mi ha portata a casa sua e lo abbiamo fatto. Due volte. Una delle quali sotto la doccia- non posso fare ameno di nascondere il viso tra le mani per l'imbarazzo.

-Com'è stato? È vero ciò che dicono di lui? Ci sa fare? È dotato- chiede Alyssa a raffica. Le tiro un cuscino per farle chiudere la bocca.

-Non ho intenzione di parlare delle sue prestazioni, ma è stato fantastico. Molto più intimo stavolta perché ci conosciamo meglio-

-Ora state insieme quindi?- è il turno di Aria di fare domande

-No. È stata l'ultima volta. Così ora possiamo essere dei normali amici- non ci credo neanche io quindi non mi stupisce che non ci credano.

-Ti ha portata in camera sua da Jake e a casa sua. È molto più di solo sesso Aish-

-Lo, so. È quello che ha detto anche lui. Ma ora si deve concentrare sul football, sulla squadra e sul suo sogno. Mentre io sulla terapia. Non voglio che le cose diventino troppo serie o complicate. È meglio finirla qui. Ci siamo concessi un ultimo giorno. Domani saremo solo amici- non possono ribattere perché mi arriva un messaggio su cellulare.

Brian: Stasera passo a prenderti, vestiti carina anche se tu lo sei sempre 😉. Spunteremo un altro paio di punti dalla lista e se vuoi, di nuovo anche il punto 9. La doccia è stata la migliore della mia vita

Io: Ti è entrato in testa quel punto eh? Forse dovrei proprio cancellarlo così la smetterai di pensarci 😊

Brian: Non potrei mai, è il mio punto preferito e so che è anche il tuo 😈. Godiamoci il nostro ultimo giorno consentito prima di essere solo amici.

Io: D'accordo. Non farmene pentire

Brian: Stasera alle otto 😉

-È lui- Alyssa si è praticamente fiondata su di me per leggere i messaggi

-Stasera uscirete. Dobbiamo scegliere cosa indosserai- Aria è alla mia sinistra, gli occhi incollati ai messaggi.

-Prima però andiamo a mangiare?- le supplico con o sguardo. Anche se la richiesta di Brian mi ha messo ansia. Non so se riuscirò a mangiare qualcosa. 

Hiiii Draits!!! Come va? Vi sta piacendo la storia fino ad ora? Fatemi sapere nei commenti 😊 

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