13
ALESSIO
Sono passati due giorni. E poi altri due. E altri due ancora... E fa ancora male, così tanto che non riesco a respirare. La prima sera, quella sera, quando Jake mi ha lasciato ho dormito da Aisha, nel suo letto, un po' perché Blake, ancora allo scuro di tutto, voleva stare da solo con Aria che ultimamente è parecchio strana e sembra non stare tanto bene e un po' perché mia sorella ha insistito. Non voleva che restassi solo avendo visto in che condizioni ero e aveva ragione perché nel cuore della notte mi sono svegliato di soprassalto perché mi mancava l'aria. Ho creduto di morire, ma a quanto pare era solo un fottuto attacco dii panico.
Non ho più parlato con Jake. Lui evita me e io evito lui. Agli allenamenti è tutto una gara di sguardi tra me e lui. anche lui ci soffre, lo so, ma non posso dimenticare che mi ha spezzato il cuore senza darmi nemmeno la possibilità di fargli cambiare idea. E la parte che ha fatto ancora più schifo? Quando ho scoperto che alla fine ha raccontato ai suoi amici di noi. Morale della favola: mi ha lasciato solo perché è uno stronzo e un codardo, non perché non fosse pronto a dire la verità. Forse, in parte, è anche così, ma cazzo ai suoi amici lo ha detto l'attimo dopo il cui mi ha scaricato. Come lo so? Perché in quest'ultima settimana mi sono praticamente trasferito a casa di Oliver per lasciare a mio fratello e alla sua ragazza un po' di intimità.
Era l'unica opzione disponibile e devo ammettere che è davvero divertente e un bravo ragazzo. Non mi ha mai fatto pressione per tornare col suo amico. Ne abbiamo parlato solo una volta, la prima sera che ho dormito da lui. Mi ha spiegato che lui e Brian lo sapevano e che non dovevo avercela troppo con lui perché tiene a me. Non sono riuscito a rispondergli né tantomeno a chiudere occhio quella sera.
Sotto minaccia di Aisha sono uscito anche con un altro. Quel Ben che incontrò una sera al bar e aveva litigato col fidanzato perché anche lui non voleva che si sapesse che stava con un uom. Stronzo. Solo che nel mezzo dell'uscita il suo ex lo ha chiamato e ci ha raggiunti insieme ai suoi amici, dev'essere stata la gelosia o la mancanza fatto sta che lo ha baciato avanti a tutti i suoi amici. Abbiamo passato il resto della serata tutti insieme e, anche se non è andata come credeva mia sorella, mi sono divertito lo stesso e per un paio d'ore sono riuscito a dimenticarmi dei miei problemi.
-Amico, io sto uscendo- è mattina e io sono ancora a letto, sotto le coperte a dorso nudo a pancia in giù mentre Oliver è in piedi accanto la porta già vestito e pronto per uscire.
-Alyssa?- gli chiedo con gli occhi ancora chiusi e la bocca semiaperta sul cuscino.
-Già. Ti ho lasciato la colazione e una compressa per il mal di testa. Non sapevo quanto avessi bevuto, ma sei tornato tardi ieri sera- fa spallucce ed esce dalla stanza degli ospiti che è diventata la mia in questo periodo.
-Grazie- urlo per farmi sentire mentre mi metto in piedi e vado in cucina a recuperare la colazione.
Questa casa non è come quella di Jake, ma non si può neanche dire che sia piccola. Sia Brian che Oliver che Jake non se la passano male e, il meglio di avere una casa così grande a disposizione, è che quasi sempre c'è anche un'area riservata alla palestra per tenersi in fora. Noi atleti siamo fatti così. Dieci minuti dopo ci sto dando dentro con i pesi e sono sudato fradicio, ma non mi interessa. Serve a non pensare e mi va più che bene. Mi fermo solo quando il telefono squilla per la terza volta consecutiva senza sosta. È Oliver.
-Come va? Ti serve una mano con la ragazza?- gli chiedo ridendo perché, da quando sono suo ospite, non fa che chiedermi consigli su Alyssa dato che la conosco da molto prima di lui. Solo che qualcosa non va. Non lo sento ridere come al solito. Anzi, non lo sento e basta.
-Oliver?- ritento e sento solo il suo respiro farsi irregolare.
-Abbiamo avuto un'incidente. Io me la caverò, ma Alyssa... Lei è...- la voce gli si spezza e giurerei di sentirlo piangere.
-Jake sta venendo a prenderti. Vi aspetto qui- non me la sento di replicare e oppormi quindi annuisco, anche se so che lui non può vedermi e poi riattacco. Mi faccio una doccia veloce e mi vesto così, quando arriva Jake, partiamo in silenzio verso l'ospedale. Dovrei avvertire anche gli altri? Provo a chiamare Brian, ma il telefono è occupato e Aisha non risponde. Poi mi arriva un messaggio di Brian che mi informa che ci sta raggiungendo all'ospedale e che avvisa lui Blake e Aria.
-Come ti è sembrato al telefono?- sono le prime parole che Jake mi rivolge da una settimana. Lo vedo irrigidirsi e stringere il volante fino a farsi diventare le nocche bianche mentre continua a guardare avanti a sé.
-Spaventato. Distrutto. Spero solo che Alyssa non sia così grave come crede lui...- la conosco da una vita. È la migliore amiche di mia sorella e un po' anche la mia per questo. Le voglio bene e, in questo viaggio, i suoi genitori l'hanno affidata a me e mio fratello, ma eravamo entrambi troppo presi dalle nostre tragedie per occuparcene. Cazzo.
-Mi dispiace- dice poi Jake dopo altri minuti di silenzio solo che io non voglio ascoltare le sue scuse adesso. Voglio solo sapere come stanno i miei amici, quindi non rispondo e guardo dritto avanti a me immaginandomi gli scenari peggiori.
Quando arriviamo all'ospedale raggiungiamo immediatamente Oliver. È seduto su una sedia, la testa appoggiata alla parete all'indietro, gli occhi chiusi. Quando li apre sono rossi e gonfi e sono ancora pieni di lacrime non versate. Sia io che Jake lo abbracciamo lasciandolo sfogare su di noi. Lui di solito è quello divertente, che ha sempre il sorriso sul viso, vederlo così è uno strazio. Alyssa è in coma e i medici non sanno se e quando si sveglierà. Oliver è ricoperto di sangue che ci spiega, non essere il suo, mentre ci racconta com'è avvenuto tutto.
-Ascoltatemi ragazzi- tira su col naso e poi punta gli occhi su me e il suo migliore amico, ancora inginocchiati avanti a lui che gli stringiamo una mano ciascuno per dargli forza.
-Voi due vi amate. Non aspettate di rischiare di perdervi per ritrovarvi. Chi se ne importa che non è conforme ai prototipi della società che due ragazzi si amino e stiano insieme? A me no di certo e neanche a tutti i nostri amici, che sono le uniche persone delle quali dovrebbe importarvi- sta guardando entrambi, ma so che si riferisce specialmente a Jake.
-Io ho trovato l'amore della mia vita e non so se riuscirò mai a riaverla quindi, vi prego, fatelo per me e per... lei, non mandate tutto a puttane quello che avete perché è speciale ed è più forte di quello che possa dire la gente. Che, tra parentesi, prenderò a calci se si azzarderanno a parlare male di voi. Perché siamo una famiglia e ci proteggiamo a vicenda. Chiaro?- adesso sta guardando espressamente Jake che accenna un sorriso divertito.
-Sei sempre stato testardo. Ma ti voglio bene e farei di tutto per te- lo abbraccia ancora una volta prima di voltarsi a guardare me. Non abbiamo il tempo di parlare però, perché arrivano anche gli altri.
La sera, quando Oliver ci chiede di lasciarlo solo con Alyssa e tornare a casa, tutti ci opponiamo ma alla fine lo assecondiamo. Prima ha avuto un crollo emotivo e, anche se non piace a nessuno l'idea di lasciarlo da solo in questo stato, adesso ha bisogno di stare da solo con la sua ragazze per metabolizzare. E poi so che non vuole farsi vedere così da nessuno. Perché di solito lui è quello sempre ottimista.
-Vieni da me?- mi chiede Jake dopo aver sentito che Aria andrà da Blake, come tutte le sere dell'ultimo periodo. Oliver è dietro di noi e mi guarda, anzi mi sfida con lo sguardo a rifiutare, quindi mi arrendo. Aisha, al contrario, è preoccupata per me, ma la rassicuro con un abbraccio prima di rispondere a Jake.
-D'accordo. Infondo dobbiamo parlare- spero solo che di non pentirmene perché non potrei sopportare un'altra delusione oggi. Specialmente non da lui.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro