6 dicembre🎄
La suoneria del telefono si mette a suonare. Sono troppo stanca per alzarmi alle 7 dopo essere andata dormire all'una. Spengo la sveglia e mi giro dall'altra parte continuando a dormire in totale tranquillità.
Ignara dell'orario ormai divenuto continuo imperterrito a dormire sotto le calde coperte ma, per sfiga mia, dopo un po' arriva mia madre a turbare il mio tranquillo sonno.
-Giu, guarda che sono le 11, è tardissimo!! Non è mai successo che tu faccia così tanto ritardo. So che sei stanca per ieri ma prima o poi devi svegliarti, penso che ti sia già riposata abbastanza...- dice lei.
-Come, ma scherzi? Sono già le 11? Ma come è possibile?? Oh mamma mia... devo muovermi. Sono in un ritardo pazzesco- rispondo tutta preoccupata.
-Chi devi incontrare?! Il tuo ragazzo?!!- dice Leonardo in modo provocante irrompendo nella stanza.
-Ma smettila, va. Non devo incontrare un bel tubo... è solo che io sono una ragazza mattiniera, non una che si sveglia alle 4 del pomeriggio, come fanno in molti durante le vacanze. Non rompere i maroni eh- dico innervosita.
Mi vesto di tutta fretta e vado verso al bagno per rinfrescarmi con una bella doccia (e ovviamente non può mai mancare il "vestirsi prima di farsi la doccia per poi rimettersi i medesimi vestiti messi un attimo prima, poiché ho tantissimo tempo da sprecare nella mia vita"). Una volta lavata e profumata vado in cucina e faccio la mia "squisita" colazione in totale pace.
Dopo la colazione faccio "il mio solito rito mattutino": l'aprire il sacchettino del calendario dell'avvento.
Con gli occhi chiusi apro il sacchettino e, quando li riapro, vedo su scritto "Fai un qual cosa di natalizio (una ricetta, un oggetto, un regalo per un parente... quel che più ti piace)"
Mi piace molto l'idea di fare con le mie mani un qual cosa di natalizio (ovviamente con i tutorial se no non so cosa ne uscirebbe... ma okay) È una bell' occasione per passare del tempo e divertirsi.
Ovviamente io non sono il tipo da fare cose in solitudine, per cui chiederò a qualcuno di aiutarmi a farlo con la scusa che "da sola non riesco" (e non ho poi così torto). Potrei farmi aiutare o da mio fratello, o da Serena oppure da qualche altra mia amica. Sì, ho deciso: mi farò aiutare da Serena. Così la farò un po' divertire, visto che sta sempre chiusa in casa da sola.
Appena prendo il telefono per mandare l'invito di venire a casa mia a Serena, leggo però un'altra notifica di WhatsApp
Tobia❤️❤️: "Hey ciao, ti va di venire a casa mia per passare del tempo insieme, sai, sono da solo a casa e mi sto annoiando... e tu sei molto simpatica a mio parere, quindi, se ti va, mi farebbe piacere se tu venissi. Basta che non ti perdi come l'altro ieri ahah😂 Per sicurezza ti vengo a prendere io per evitare ciò successo in precedenza😂 quindi, dimmi te"
A quel messaggio iniziano a brillarmi gli occhi. Vorrei tanto andare a casa sua ma, allo stesso tempo, vorrei passare una giornata con Serena per farla aprire un altro po', come già era successo... non so cosa fare... uffa...
A quel punto, alquanto indecisa, gli mando un messaggio che dice "Hey, ciau Tobia❤️ Mi piacerebbe molto venire, visto che mi sei molto simpatico, ma c'è un problemino: oggi avevo in mente di invitare a casa mia Serena, visto che lei è una ragazza molto timida e spesso sta chiusa in casa in solitudine, e fare delle cosine insieme. Mi piacerebbe davvero molto incontrarti ma sono molto indecisa, o incontro te o lei... (ed odio fare scelte, personalmente) quindi non so, se vuoi o più tardi o un altro giorno... scusami tanto per abbandonarti nella tua noia😂... sorryyy"
A malincuore scrivo il messaggio... ho dovuto farlo, per il bene di Serena, non devo pensare sempre esclusivamente a me stessa... devo pensare a lei ed essere meno egoista. Ho bisogno di conoscerla meglio poiché so per certo che lei, in fondo, ha un'anima stupenda, che aspetta solo di essere conosciuta. La sua timidezza le impedisce di essere naturale, come realmente è, ma io voglio conoscere quella parte di lei, poichè so che è meravigliosa. E malauguratamente non ho molto tempo a disposizione per farlo...
Dopo una frazione di secondo, ricevo un'altra risposta da parte di Tobia
Tobia❤️❤️: "Ah, capisco, ma se vuoi può venire anche lei, io non ho problemi... mi sto davvero annoiando a morte, ceh... tutti mi dicono di no, che hanno altri impegni, per favore😂 almeno voi fatemi compagnia😂... mi farebbe davvero un grandissimo piacere :)"
A quel messaggio inizio a sclerare come una matta per la felicità (e per la demenza che mi affligge dalla nascita) e a saltare, cadendo infine di sedere e facendomi lievemente male (ma ovviamente continuando a ridere come una cretina).
A quel punto, mando l'invito a Serena di venire con me da Tobia e lei accetta volentieri. Mi preparo alla perfezione ed esco di casa.
Questa volta vado spedita correndo a casa di Tobia, non saltellando o fermandomi, bensì correndo più veloce che posso. Svoltato un angolo, intravedo il gruppetto di Riccardo (ma dico, ma nella loro misera vita non hanno un bel cavolo da fare che sono sempre in giro? Ma bah...) ed allora cambio strada.
Quando arrivo a casa di Tobia (ovviamente in ritardo di mezz'ora, come mio solito...) inizio a raccontargli la storia del mio calendario e gli propongo di fare insieme, tutti e tre, un qualcosa di carino
Loro accettano di buon grado e, in poco tempo, mi viene il lampo di genio di fare una casetta di pan di zenzero natalizia.
-Ok, ok. Basta che non diamo fuoco alla casa- dice ironicamente Tobia e, in seguito, ci mettiamo a ridere a crepapelle, soprattutto io e Serena.
Da quella battuta, io racconto a Tobia quella volta che diedi fuoco ad una casetta di campagna, per cucinare dei biscotti (eh, non è mica colpa mia se era la prima volta che cucinavo qualcosa, e poi quel forno era vecchio da secoli oramai) e Tobia scoppia in una risata ed anche noi.
-Dopo questo dovrei fidarmi a farvi cucinare nella mia casa?!- dice ironicamente.
-Sì, sì, tranquillo, cioè, se non ti fidi inforni te poi la casa di pan di zenzero, se sei migliore di noi in queste cose- lo rassicuro io.
E continuiamo a ridere a crepapelle per parecchio, finché, ad un certo punto, suona il campanello e Tobia va ad aprire la porta domandandosi chi possa essere.
Quando apre la porta saluta il misterioso autoinvitato. La voce mi risuona famigliare ma non riesco a capire bene chi sia. So solo che è qualcuno che conosco ma subito Serena capisce chi sia il misterioso personaggio e mi sussurra nell'orecchio "Riccardo!" ed al solo nominarlo, un brivido percorre tutta la mia schiena.
Io, in preda al panico, non capisco più nulla. Serena mi consiglia di scappare dalla finestra ed andarcene ma io respingo inizialmente la sua proposta dicendo che, se lo facessimo, Tobia la prenderebbe malissimo. Serena però insiste nell'andarcene, per il nostro bene. Vedo nei suoi occhi una grande paura nei confronti di Riccardo e perciò mi convinco che è meglio andare ma, quando siamo praticamente pronte per fuggire, Tobia e Riccardo arrivano nella stanza. Io, che già mi stavo arrampicando sulla finestra, per non dare l'impressione che stavo per scappare, mi siedo sulla mensola sottostante per dimostrare che volevo semplicemente sedermi lì.
-Ah, non pensavo che avessi visite- dice Riccardo col suo solito sorrisetto da schiaffi.
-Ehm... sì, ho chiesto loro se potevano farmi compagnia siccome mi annoiavo un casino-
Per un momento c'è un silenzio tombale nel quale io e Serena continuiamo a guardarci negli occhi cercando un'ispirazione l'una nell'altra su come svignarcela.
In seguito, dopo un minuto di silenzio, mi viene l'idea: dobbiamo dire che abbiamo bisogno del bagno e lì, scappiamo dalla finestra.
Io, siccome per nostra fortuna ero vicina a Sere, le dico a bassissima voce il piano, mentre Riccardo e Tobia parlavano di altre cose e subito dopo chiediamo dove sia il bagno e Tobia ce lo indica.
Una volta in bagno saliamo sulla finestra e ci buttiamo giù (per nostra fortuna la casa non è molto alta) e in seguito ci dileguiamo lontano, più veloce che mai. Ma perché Riccardo deve sempre rovinare i miei appuntamenti, soprattutto quando vanno a meraviglia? Giuro che non lo sopporto più!!
Successivamente andiamo a casa di Sere per fare ciò che avevamo programmato prima: fare la casa di pan di zenzero. Non potremo farla con Tobia ma pazienza, Riccardo riesce sempre a rovinarmi ogni cosa.
Ci mettiamo all'opera e la facciamo passo a passo seguendo un tutorial di Youtube. Dopo qualche ora, sporche dalla testa ai piedi, finiamo la casetta, che davvero è venuta benissimo. Sono così fiera di noi, è splendida.
Poi chiediamo alla mamma di Sere se, gentilmente, potrebbe infornarcela lei e, essendo sempre gentile e cordiale, lo fa in un batter d'occhio. Quando è cotta a sufficienza usciamo la casetta dal forno ed ammiriamo la sua bellezza. È davvero fantastica!!
-Ma quanto è venuta bene? Non credevo che ce l'avremmo fatta, siamo davvero forti eh?! Dammi un cinque, Sere- le dico e ci diamo un grandioso cinque.
Dopo, essendosi già fatto tardi (sono le 9 di sera e non ho nemmeno pranzato poiché la mamma di Sere non aveva nulla a disposizione per me, essendo io diabetica e con altre mille intolleranze) me ne torno a casa. Prima di andarmene chiedo a Serena se volesse lei la casa di pan di zenzero ma lei rifiuta dicendo che preferisce che la mangino mia madre e Leonardo, e soprattutto che la ammirino nella sua bellezza. Io cerco di convincerla nel tenerla lei ma non c'è nulla da fare: quando si punta su qualcosa nessuno può distoglierla!
Dopo torno a casa con la casa in mano e, quando entro all'ingresso, mi accoglie mamma e Leonardo i quali rimangono pietrificati vedendo quella casa così bella fatta dalle mie mani, così goffe e imbranate. Quando la assaggiano commentano che è straordinario e mi fanno un'affermazione del tipo "Ma sei sicura che l'hai fatta te? O forse tu dormivi mentre Sere e sua mamma la facevano, per farti poi prendere il merito a te? Ci stai sorprendendo troppo" e tutti ci mettiamo a ridere. Vorrei tantissimo assaggiarla, ma il mio diabete non me lo permette, mannaggia...
Verso le 11 di sera finalmente mi sdraio nel mio amato letto sotto le mie soffici coperte e, in men che non si dica, mi addormento in totale comfort e pace.
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