Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 34

Quando eravamo usciti dalla camera di Francesca, lasciandola nelle mani di Fede, Matt si era subito preoccupato di cercare di mandare gentilmente via tutti i suoi amici.
Non era il tipo di persona a cui piace rovinare le feste, un po' perché a nessuno piaceva chi diceva basta e un po' perché si vergognava di entrare lì gridando cose come "okay, ragazzi, la festa è finita". Mi chiese di aiutarlo a inventare un scusa.

«Tua sorella sta male, dì solo questo» suggerii banalmente, lui scosse la testa e io sospirai. «Dì che stai male tu, o io, che sono la tua ragazza e sei tanto in pensiero. Anzi no, di che sta male Federico» mi venne in mente poi.
Lui reclinò la testa di lato con fare interrogativo, sembrava che i miei consigli lo stessero più che altro confondendo.
«Perché proprio Federico e non uno di noi?» chiese infatti guardandomi con sospetto. Oddio, mi guardava in modo sospetto, aveva capito qualcosa, no, meglio, aveva capito tutto. Aveva scoperto di me e Fede e ora si sarebbe arrabbiato. Cosa avrebbe fatto? Mi avrebbe lasciata, quello era poco ma sicuro, e poi? Avrebbe pianto, avrebbe urlato, mi avrebbe dato della troia? Come sarebbe finita la nostra storia?
Matt mi guardò, aveva le braccia incrociate sul petto e ora aveva preso a ticchettare con le dita della mano sinistra sul gomito destro.
«Ehi, ci sei?» chiese impaziente abbozzando un sorriso. La mia mente analizzò i dati velocemente, quasi fosse una calcolatrice: non aveva capito nulla e non mi avrebbe lasciata.
«Sì, scusa. Perché a Fede vogliono tutti bene» risposi, stringendomi nelle spalle a disagio. Lui fece ancora quello sguardo pieno di dubbi e di nuovo il mio battito accelerò il mio cuore iniziò a pompare sangue alla velocità della luce, potevo letteralmente sentirlo pulsare nel mio stomaco e nella gola contemporaneamente -e non penso che sia molto normale-.
«E tu?» chiese dopo un attimo di silenzio, sicuramente calcolato da lui per creare la suspense prima di dirmi che ormai ero stata scoperta.
«I-io?» balbettai, lui annuii incoraggiandomi a dargli una risposta. «Beh, sì, molto. Cioè, nella media. Intendo-». Mi bloccai non appena mi accorsi che stavo parlando a macchinetta e che rischiavo di compromettermi con le mie stesse mani. Presi un bel respiro e continuai: «Intendo che devo volergli bene, perché è il tuo migliore amico, tutto qui».
Lui mi sorrise dolcemente e mi diede un bacio sulla fronte. «Dirò che Fede sta male» sussurrò, poi si allontanò e andò nel soggiorno dove c'erano tutti.

Ero lì, da sola nel lungo corridoio silenzioso. Dal soggiorno i rumori della festa iniziavano a calmarsi mentre Matt spiegava la situazione chiedendo loro di andarsene. Mi poggiai alla superficie dietro di me, certa di trovare un solido muro che sostenesse il mio peso, ma finii invece con il poggiarmi su una porta, la quale si schiuse leggermente prima che io mi rialzassi velocemente.
Era la camera di Francesca, quella da cui ero uscita appena poco prima. Sentii qualcuno bisbigliare all'interno e riconobbi subito la voce di Fede. Sapevo che era sbagliato, ma non riuscii a trattenermi dall'affacciarmi il tanto necessario per vedere cosa succedeva all'interno e sentire meglio ciò di cui stava parlando.

«Forse mi piace, ma solo un po'» disse a voce bassa, scrollando le spalle con una certa indifferenza. Gli piaceva qualcosa? Cosa?, mi chiesi lì per lì con curiosità, ma poi, spiazzata io stessa dalla mia ingenuità, capii che che parlava di qualcuno e allora, ancora più interessata dall'argomento, mi sporsi ancora un po' per essere sicura di non perdere nessuna parola.
Francesca biascicò qualcosa che la sua voce, impastata dall'alcol, rese incomprensibile, ma la risposta di Fede fu molto più chiara. Prese un respiro profondo e si strofinò i palmi delle mani sulle cosce, nei jeans che qualche minuto prima avevo cercato di pulire, e poi disse: «Lei mi fa ridere» è un piccolo e dolce sorriso incurvò la linea delle sue labbra. Invidiai la ragazza di cui stava parlando, avrei voluto essere io la ragione di quel sorriso incantevole, avrei voluto essere io il motivo delle sue risate e della sua felicità. Chiunque fosse stata quella ragazza doveva essere davvero speciale e fortunata, soprattutto.
Poi Fede, con voce trasognata, continuò: «Anche tu sei simpatica, ma lei lo è in modo diverso. Mi fa ridere quando arrossisce imbarazzata dopo aver detto qualche cazzata, hai presente? Ha quella faccia da "ma che cazzo ho appena detto" e "magari non se n'è accorto nessuno", e invece se ne sono accorti tutti», sorrisi divertita nel sentirlo parlare di lei, ero invidiosa da morire, sì, ma lui sembrava così felice, così innamorato, che non potevo non rimanere incantata dalla visione di lui che parlava con quella voce così serena di una ragazza che, tutto sommato, sembrava simpatica. Sembrava me. Magari era più bella, anzi lo era sicuramente, avrei scommesso che avesse più tette e le gambe lunghe, di certo aveva un bel culo, uno di quei culi che si vedono solo su Instagram e che sfidano la fisica. Il mio non era male, ma non sfidava nessuna legge ed ero certa che Fede preferisse i culi anti-gravità.
Ecco, lei era più bella, e forse anche più simpatica, altrimenti si sarebbe innamorato di me, anche io facevo figure di merda. Sì, sarebbe senz'altro stato così, mi avrebbe amata.
«Ma lei si morde il labbro sperando nel contrario. E quando lo fa mi fa impazzire». Ah, ecco un'altra abitudine che abbiamo in comune, sospirai amareggiata, poi mi fermai a pensare più attentamente a tutto il discorso.
Non aveva senso.
Perché Fede stava parlando dei suoi sentimenti per un'altra a Francesca? Sapeva perfettamente che, per quanto fingesse che fosse solo sesso, lei aveva una cotta per lui, perché ferirla gratuitamente in quel modo? Non era da lui, Fede stava attento a cosa dire quando in ballo c'erano i sentimenti di un'altra persona. Quindi restava solo un altro possibilità: era stata Francesca stessa a chiederglielo e perché lo aveva fatto? Così rovinava la sua copertura. A meno che lei non volesse capire qualcosa, qualcosa che già sospettava silenziosamente da un bel pezzo.
Francesca aveva chiesto a Matt se fosse innamorato di una ragazza che sembrava assomigliarmi molto. Francesca e Fede stavano parlando di una loro conoscenza comune che mi assomigliava molto.
Quella ragazza, capii, ero io, e non una con il culo di Kylie Jenner.
Non appena realizzai quell'informazione, mi allontanai dalla porta, cercando di non fare rumore, è quasi come se avessi visto un fantasma corsi da Matt con una faccia sconvolta. Lui stava salutando l'ultimo gruppetto di amici, che uscirono dall'appartamento lasciandoci soli. Si voltò verso di me con una faccia perplessa. «Che succede?» chiese preoccupato.
Ci misi un po' a rispondere, mentre cercavo una scusa valida. «Niente» balbettai scossa. È solo che Fede è innamorato di me.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro