Tutta la notte
Hayato e io dividevamo un piccolo alloggio con un oblò dal quale filtrava la fioca luce delle stelle.
Quando ero là fuori, non potevo permettermi di pensare a lui.
Dovevo essere lucida soprattutto quando ero sola per qualche missione pericolosa.
Ma quando rientravo la sera, mi lasciavo andare alla disperazione e finché Hayato non tornava da me non avevo pace.
E se lo vedevo tornare sporco di sangue, il mio cuore si fermava.
Finché non avevo la certezza che quel sangue non fosse il suo.
Allora potevo svuotare la mente.
La cabina era piccola ma ero riuscita a sistemare due futon.
Per me era più di quanto potessi sopportare.
Non ero sicura di farcela.
Vivere come se ogni giorno fosse l'ultimo.
Ma non mi lamentai mai.
Finché una notte...
«Ce la faremo?» gli chiesi
«Sì!» mi rispose senza esitazione
«Chiusi gli occhi» sentii una lacrima scivolare.
«Non sono sicura di farcela, è troppo per me. Non era questo che volevo. Desideravo stare son te. Desideravo imparare l'arte della spada per sentirmi più vicina a te. Per danzare con te, non per dovermi difendere da questi mostri. Volevo stare con te, solo con te. Nel nostro piccolo mondo. Non ho la forza, sono esausta. A volte vorrei addormentarmi e non svegliarmi più» dissi tutto d'un fiato.
Poi sentii altre lacrime arrivare.
Nascosi il viso, non volevo che mi vedesse così fragile.
Lo sentii avvicinarsi.
Girai il viso dall'altra parte.
Non riuscivo a fermare le lacrime.
Nonostante la penombra, non potevo sopportare che mi vedesse in quelle condizioni.
Prese il mio viso tra le mani, asciugandomi le lacrime.
Non avevo il coraggio di guardarlo, di guardarlo negli occhi.
Non volevo che si preoccupasse per me quando era fuori.
Volevo che rimanesse lucido mentre affrontava le bestie.
«Guardami.» mi disse.
Morivo ogni volta che sentivo la sua voce come un dolce sussurro.
«No» dissi, cercando inutilmente di trattenere le lacrime.
«Non voglio che tu mi veda in questo stato. Non voglio deluderti.»
«Non potresti mai deludermi, guardami»
Aprii gli occhi.
Il tuo viso
I tuoi occhi
La vista era offuscata dalle lacrime che ancora salivano copiose.
Lui le asciugò, una a una, senza distogliere mai lo sguardo da me.
In silenzio.
Osservavo il suo volto, i suoi lineamenti distesi mi rassicurarono.
Tirai su col naso
Con lui al mio fianco mi sentivo sicura.
Come sempre
Le lacrime diminuivano.
Poi, lentamente si chinò per dirmi qualcosa all'orecchio.
«Andrà tutto bene. Te lo prometto» sussurrò, quasi a non voler spezzare l'incanto di quel momento.
Ma non si scostò
Le lacrime ricominciano a cadere.
Tu le asciughi
Sento il calore del suo viso
Sento le tue labbra sfiorare il mio viso
Tutto svanisce
Esisti solo tu
Il mio mondo era e sarebbe stato solo Hayato.
Presi il suo viso tra le mani e lo allontanai.
Volevo guardare il suo viso, i suoi occhi.
Le mie dita sfiorano il tuo viso
I tuoi capelli lunghi
Neri come la notte senza stelle
Il profilo del tuo naso
Le curve delle tue labbra
Così belle e difficili da dipingere
Perché io possa imprimerli per sempre
Nel mio cuore
Nella mia mente
Sorridi ancora per me
Lascia che io porti il tuo sorriso
Nel mio cuore
Non avevo la certezza che domani sarebbe stato accanto a me.
Lui lesse nel mio cuore e mi sorrise.
Quanto ho atteso questo sorriso
Il tuo sorriso
Dolce disarmate unico
Solo per me
Cos'è più devastante per il mio cuore
Un tuo bacio o un tuo sorriso
Mi tornò in mente la prima volta che mi sorrise.
Ma ora era diverso.
Mi baciò e baciò ancora
«Respiro»
«Lo so»
Sorrise
Mi baci
E mi baci ancora
Tutta la notte
❤️
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