Potrei amarti di piu?
Il mattino seguente fummo svegliati da un messaggero.
La presenza di Hayato era richiesta con la massima urgenza presso la sede del Palazzo del Governo Centrale.
Si doveva discutere di non so bene cosa, ma doveva trattarsi di una questione spinosa.
Hayato era scuro in volto.
La stessa espressione che aveva circa un anno prima quando lo vidi uscire da quel palazzo e lo seguii fino al Lago Blu.
Cosa fosse accaduto dentro quel palazzo non l'ho mai saputo.
Ma, a quanto pare, il problema non era stato risolto.
Anzi, sembrava si fosse aggravato ulteriormente.
Non gli chiesi nulla.
Mi limitai ad essere presente.
Silenziosa, ma presente.
A breve sarebbe uscito.
Venne a cercarmi.
Aveva sistemato la spada dietro le spalle, segno che avrebbe preso il suo cavallo per essere più rapido negli spostamenti.
Non potevo lasciarlo andare da solo.
«Aspetta, ti accompagno» azzardai.
Mi strinse a sé.
Prese il mio viso tra le mani.
«No, preferisco saperti qui, al sicuro.»
Mi guardò negli occhi.
Lo sguardo era serio.
Aspettava una mia risposta.
«D'accordo, i tempi in cui ti seguivo di nascosto sono finiti.»
Continuava a fissarmi.
«Prometto solennemente di rimanere a casa... con Sakura?»
Continuava a guardarmi.
«Non basta? Cos'altro devo promettere...» sussurrai con finta aria triste.
I suoi occhi tornarono ad esprimere dolcezza.
Mi baciò sulla fronte, stringendomi ancora a sé.
A malincuore si staccò da me, mi diede un altro bacio.
Fece alcuni passi in dietro, continuando a guardarmi.
Era la prima volta che ci separavamo da quando era tornato.
«Ti aspetto» sussurrai.
Strinse le labbra.
Guardò Sakura, si scambiarono uno sguardo di intesa.
Tornò da me per un ultimo abbraccio, un ultimo bacio e uscì.
Lo seguii fuori dalla porta.
Volevo accompagnarlo almeno con lo sguardo fin dove mi era possibile.
Yōsuke lo aspettava, teneva strette le redini del suo cavallo.
Hayato si avvicinò, lo salutò accarezzandogli il muso.
Il cavallo rispose al suo saluto.
Poi afferrò le redini, infilò un piede nella staffa e montò in sella.
Il cavallo scalpitava, impaziente di lanciarsi al galoppo.
Hayato non sembrava decidersi ad andare.
Continuava a guardarmi.
Un pensiero sembrava tormentarlo.
«Noa, mentre sarò via...»
«Mi terrò alla larga da qualsiasi pozza d'acqua più alta di 5cm. Promesso» feci un cenno di saluto con la mano.
Strinse le labbra e mi salutò con un lieve cenno del capo.
Toccò due volte il collo del cavallo che partì al trotto.
Lo seguii con lo sguardo mentre percorreva il ponticello, il sentiero.
Infine svoltò l'angolo.
Sentii il rumore degli zoccoli del cavallo lanciato al galoppo.
Hayato amore mio
Torna presto da me
Rimasi sull'uscio.
A fissare il viale.
Dentro di me speravo di vederlo svoltare l'angolo.
Era appena andato via e già mi mancava.
Evidentemente non avevo superato il trauma dell'abbandono.
A quel pensiero, gli occhi si riempirono di lacrime.
Le asciugai.
Ero una sciocca.
Ormai non sarebbe più andato via da me.
Avrei dovuto abituarmi al fatto che Hayato aveva dei doveri.
Sarebbe stato spesso lontano da casa.
Era normale.
E allora perché mi sentivo così sola.
In altri tempi l'avrei seguito di nascosto, ma avevo promesso.
Sospirai e rientrai in casa.
Vidi Sakura indaffarata.
Forse potevo aiutarla nelle faccende domestiche.
Il tempo sarebbe passato più velocemente.
«Posso aiutarti?» le chiesi.
«Sei gentile. No, tu, pensa solo a farti bella per quando tornerà» mi rispose con allegria.
«Ci vorrà molto?»
«Quando si tratta di politica, si sa quando esce di casa, ma non si sa quando tornerà. Dovrai farci l'abitudine!» rispose sospirando mentre riordinava la nostra stanza.
«Sakura tu sai se... se Hayato ha... insomma, se in passato ha avuto altre...» la buttai lì, con grande imbarazzo, mentre bagnavo i tronchi su cui crescevano felici le orchidee.
«Donne?»
Le guance paonazze risposero per me.
«Noa, questo devi chiederlo a lui. Anche se ritengo che il passato debba essere lasciato dov'è. Io posso dirti soltanto che un uomo che decide di avere come amica la Morte, difficilmente trascinerà in questo buio cammino una moglie e dei figli.»
Avevo gli occhi pieni di lacrime.
Sakura smise di rassettare e si avvicinò a me, mi posò una mano sulla guancia.
«Piccola mia, ne abbiamo già parlato, vivi il presente, non lasciarti condizionare dal percorso che ha intrapreso in passato! Il passato è passato. Ciò che conta è che avete bisogno l'uno dell'altra. Fin dal primo giorno in cui i vostri sguardi si sono incontrati anche i vostri destini si sono uniti diventando un solo cammino.»
Prese un pausa.
«Lui ti ama, piccola mia, dipende solo da te.»
Io scossi la testa.
«Non ha mai detto di amarmi» risposi sconsolata.
«Un giorno te lo dirà.»
Sospirai.
«È andato via da pochi minuti e già mi manca.»
Mentre pronunciavo queste parole cominciai a piangere.
Sakura prese le mie mani.
«Da quando provo questi sentimenti per Hayato, non faccio che piangere. Mi comporto come una bambina, e sciocca per giunta.»
«Sono lacrime d'amore, bambina mia!»
«Mi fa male saperlo lì fuori, tutto solo. In altri tempi l'averei seguito, ma mi ha fatto promettere di rimanere in casa»
«Ti posso assicurare che Hayato sa badare a se stesso» disse Sakura.
Presi una pausa.
«Probabilmente voleva dirmi di stare lontana dai guai... come dargli torto.»
«Ti vuole proteggere, forse è troppo apprensivo nei tuoi confronti. Se lui non è accanto a te, vuole saperti al sicuro» disse sorridendo.
«Lontana dai guai» pensai a voce alta, sorridendo.
Potrei mai amarti di più?
❤️
In descrizione ho inserito i Kanji relativi al suo nome: Hayato uomo coraggioso e che sa😍
Cosa accadrà?
Grazie mille dei vostri commenti❤️❤️delle vostre stelline⭐️ delle vostre correzioni 😩😩 della vostra pazienza❤️❤️
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro