Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

La Via della Spada

Conoscevo Hayato da sempre.

Non ricordo un solo giorno della mia vita senza la presenza costante di Hayato.

Di qualsiasi cosa mio padre avesse bisogno, poteva sempre contare su di lui.

Come un angelo sceso dal cielo
Vegliavi su di noi
Silenzioso e discreto

Nelle fredde giornate d'inverno, Hayato veniva spesso da noi.

Insegnava a mio padre la nobile arte della Spada.

Se non si esercitavano, passavano molto tempo in meditazione, oppure parlavano di cose da grandi che io non capivo.

Ma la maggior parte del tempo lo trascorreva in silenzio

Seduto sul tuo cuscino.
Occhi chiusi
Schiena dritta
La tua spada poggiata sul pavimento
Davanti a te
Io, mi sedevo poco lontano
La tua spada
Quanto mi sarebbe piaciuto tenerla fra le mani

C'è stato un tempo in cui era più alta di me.

Doveva essere molto pesante perché l'afferrava con due mani.

Mio padre mi aveva vietato di toccarla.

Persino di guardarla.

Per non farmi venire in mente strane idee.

A sei anni, mi feci coraggio.

Un giorno, mentre era in meditazione, trovai il coraggio.

La spada era lì, tutta sola che mi chiamava, avvolta nel suo bel fodero nero.

Pian piano, gattonando, mi avvicinai a lui, o meglio, alla sua spada.

Era così bella!

Lo guardai, occhi chiusi.

Bene.

Afferrai l'impugnatura con due mani.

Provai a sfilarla, dovevo fare molta attenzione perché era un'antica lama a doppio taglio.

E sapevo quanto fosse affilata.

Era uno dei motivi per cui mio padre mi aveva proibito di avvicinarmi ad essa.

Per spaventarmi mi aveva raccontato che un giorno Hayato, a occhi chiusi, aveva tagliato in due una foglia trasportata dal vento!

Ma la parte che più mi impressionò fu il seguito del racconto: la foglia cadde a terra, e solo dopo qualche istante si divise in due parti.

Quindi, dovevo fare molta attenzione perché potevo tagliarmi una mano, e questa continuare a rimanere tranquillamente attaccata al braccio!

Fui scossa da un brivido freddo.

Continuai a sfilare con grande fatica perché era davvero molto pesante.

Poi mi accorsi che mi trascinavo dietro anche il fodero.

Alzai lo sguardo. Hayato non si era accorto di nulla.

Non c'era verso di sfilarla.

Dovevo rimetterla a posto ma non ricordavo più la posizione esatta.

Hayato se ne sarebbe accorto, lo avrebbe detto a mio padre, e mio padre mi avrebbe sgridato! Fine della storia.

Me ne tornai gattonando sul mio cuscino.

Col broncio. Sconfitta.

Aspettando la giusta punizione.

Quando mi voltai, la spada era tornata al suo posto.

Hayato, con gli occhi chiusi, stringeva le labbra.

Non disse nulla.

Mi aveva visto armeggiare con la sua spada, ma non disse nulla a mio padre.

Grazie

Finita la fase della sfrontatezza, a 14 anni iniziò la fase della timidezza.

Iniziai a sentirmi in soggezione in sua presenza.

Non mi hai mai rivolto la parola
Mai uno sguardo
Un sorriso
Io, che non riuscivo a rompere il silenzio
Tu, che non avevi nulla da dire a me
Ero colpita dal tuo portamento
Lunghi capelli neri
Fiero, elegante, il passo sicuro
La tua presenza davvero imponente
Oh, se era imponente!
Mi piaceva averti vicino a me
Ma tu non lo sapevi

Cercai di fare delle domande a mio padre, su come e quando avesse conosciuto Hayato.

Ben presto capii che quella domanda lo turbava.

Durante la bella stagione, ogni giorno, puntuali, si allenavano sulla sponda del Lago Blu.

Mio padre era contrario a portarmi con sé.

Ero poco più di una bambina e non capivo perché mi fosse proibito assistere ai loro allenamenti.

Se chiedevo il motivo, mi rispondeva che era un'arte preclusa alle donne.

Anche se io, a questa cosa, non ho mai creduto.

E anche fosse stata vera, era ora di cambiare queste sciocche regole!

Quindi, non mi facevo scoraggiare.

A furia di fare capricci mio padre si rassegnò a portami con sé.

A patto che stessi seduta a distanza di sicurezza perché erano passati dalle spade di bambù alle spade vere.

A volte capitava che mio padre fosse disarmato, e la sua spada volasse da qualche parte.

E se mio padre con una scusa non mi portava con sé, io trovavo sempre il modo di sgattaiolare e nascondermi!

Il mio posto preferito dove nascondermi era la riva del Lago Blu.

Avevo scovato un posticino dietro dei cespugli di rose selvatiche dal quale potevo guardare, senza essere vista, mentre volteggiavano fendendo l'aria con le spade simulando un combattimento.

Agili e coordinati come in una danza.

E il fruscio dell'aria tagliata dalle spade era musica per me.

Col passare degli anni anche io avevo imparato di nascosto a usare la spada.

Beh, non era una vera spada, ma uno strano bastone di bambù che un giorno avevo trovato per caso in riva al lago.

Ma l'effetto era lo stesso, o quasi.

A furia di imitarli, avevo acquisito anche il loro portamento fiero ed elegante.

Un giorno avrei avuto la mia spada, con la lama più scintillante che si fosse mai vista!

Con la mia incisione a fuoco sulla lama!

Un giorno, quando fossi stata abbastanza grande, mi sarei allenata con mio padre.

E con te.

❤️

Prima di tutto chiedo umilmente scusa se, chi legge, troverà delle inesattezze.
Perché per quanto adori questo mondo, la mia adorazione è stata sempre, purtroppo, a distanza di sicurezza 😅😅😅😅😅
Quindi, correzioni, consigli, saranno graditissimi

Parlo di spade perché esse non sono solo tecnica, combattimento.
In questa storia mi interessa il significato più profondo racchiuso nell'arte della spada. Necessario per inquadrare i personaggi.
Sperando di esserne capace😰sicuramente da revisionare a vita😰 perché come al solito i personaggi prendono vita propria, e vanno in direzioni che non avevo previsto... e mi colgono impreparata... come i disegni😩 o le spade... devo documentarmi in fretta su un argomento che non bastano 100 anni per capirlo veramente!

Lo strano bastone di bambù che Noa trova per caso è lo shinai, quattro stecche di bambù unite con parti di pelle. Si usa negli allenamenti (onde evitare spargimenti di sangue, da togliere poi con olio di gomito) e dovrebbe fare meno male 😰😰 del bokken (usato anche questo negli allenamenti, ha la forma di una katana realizzata in legno), ma, a giudicare dall'armatura che si usa nel Kendo, ho i miei dubbi😳😳😳😳

Ringrazio ❤️❤️ tutti voi per i vostri commenti (che sono la parte più divertente😄😄😄), stelline, soprattutto della vostra pazienza 😍😍😍😍

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro