Il tuo sorriso parte 2
Vivevo quel momento senza capire cosa stesse realmente accadendo.
In questa atmosfera irreale, ovattata.
Nel silenzio.
Tu sei di fronte a me.
Perché sei qui?
Forse è un sogno.
Forse sono morta e andata in Paradiso
Restammo a guardarci.
Nessuno dei due sembrava voler distogliere lo sguardo dall'altro.
Quella fu la prima volta che i suoi occhi neri incontrarono i miei.
Mi perdo nei tuoi occhi
meravigliosi
profondi
occhi neri
come la notte senza stelle
Non sei mai stato così vicino
Sei così vicino a me
che potrei toccarti
Non possiamo smettere di guardarci
E io non oso
Quella ruga
rivela preoccupazione
Mi hai salvato la vita
Le lacrime scendono
Senza controllo
Per il dolore
Per l'emozione di averti qui
accanto a me
Tu le asciughi
Una a una
Hayato mi asciugò le lacrime, senza smettere di guardarmi
Ero ipnotizzata da quegli occhi.
Mi sembrò persino di vedere una luce...
Prese le mie mani tra le sue per riscaldarle.
A quel contatto il mio cuore perse un battito.
Forse più di uno.
Da non so dove, tirò fuori dei guanti rossi in pelle.
Mi aiutò a infilarli.
Erano della mia misura.
Poi, senza dire nulla, controllò la spalla.
La toccò delicatamente per accertarsi che non avessi niente di rotto.
Senza procurarmi dolore.
Terminò accarezzandomi la spalla.
Nulla di rotto.
In quel momento le sue attenzioni erano tutte per me.
Era dolce e premuroso.
Un lato del suo carattere a me totalmente sconosciuto.
E io ero completamente imbambolata.
Perché sei qui?
Aveva ripreso a nevicare copiosamente.
La temperatura sembrava voler scendere ulteriormente.
Stavo morendo dal freddo.
Era ora di andare.
Purtroppo.
Si alzò e mi offrì la mano.
Io la strinsi timidamente e tentai di rimettermi in piedi.
Scivolai di nuovo.
Mi afferrò al volo.
Senza sapere come, mi ritrovai stretta tra le sue braccia.
Ero consapevole che si trattava solo di un gesto istintivo.
Dovuto alla circostanza.
Ero consapevole che per lui non aveva nessun significato.
Ma per me... la fitta al cuore che accusai fu la conferma dei miei sentimenti.
Stargli lontana non era servito a nulla.
Rimanemmo così, sotto la neve che cadeva, un minuto, due minuti, tre minuti...
Era solo un gesto istintivo... dovuto solo alla circostanza... senza nessun significato... per noi.
Finché non lo sentii staccarsi da me.
Fu come se mi strappassero una parte di me.
La rivolevo.
Perché non potevano stare stretti ancora un po'.
Non potevo andare via senza cercare almeno un'ultima volta il suo sguardo.
Lo guardai con gli occhi di un cucciolo che non vuole essere abbandonato.
Strinse le labbra.
Mi sistemò i capelli.
Senza smettere un solo istante di guardarmi, tirò su il mio cappuccio.
Non si accorse che al suo interno c'era della neve che scivolò sul mio viso.
Fu la prima volta che non riuscì a trattenersi.
Si lasciò andare a un sorriso.
Dovevo essere proprio buffa per far sorridere lui.
Continuò a sorridere mentre mi toglieva la neve dai capelli, dal viso.
Eravamo così vicini...
E io avevo mille pensieri... congelati dal freddo.
Ma sapevo di averli.
Per lui ero, e sarei stata sempre, la piccola del suo migliore amico.
Era frustrante.
Ma non mi importava.
Quel sorriso, dolce, era solo per me.
E mi bastava.
Il tuo sorriso unico
inconfondibile
Mi riscalda il cuore
E il mio cuore torna a battere per te
Dovresti sorridere più spesso, avrei voluto dirgli.
❤️
Il brano musicale è di Peter Roe - Bushido
Finalmente ti ho trovato
Ecco la seconda parte, tra qualche minuto sarà disponibile anche la terza e ultima parte de Il tuo sorriso ❤️ quindi saspettate a leggerla finché non sarà pronta anche la terza
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