E Vita fu (Parte 1)
Un giorno gli Antichi Padri giunsero su un pianeta che chiamarono US4.
La vostra Terra.
Quando le condizioni furono ottimali, sparsero le Uova Cosmiche nel Brodo Primordiale.
Esse, avrebbero dovuto schiudersi e liberare la vita.
Ma per qualche ragione non fu così.
Allora gli Antichi Padri lasciarono Terra e abbandonarono la base sulla Luna, che entrò perennemente nell'orbita terrestre.
Su EC5, gli Antichi Padri ebbero successo.
Forse perché le condizioni erano favorevoli.
Forse perché era destino che andasse così.
Gli Antichi Padri ci seguirono passo dopo passo, trasmettendoci tutto il loro sapere.
Progredimmo rapidamente.
Così ebbe inizio la nostra civiltà.
Passarono gli anni, e tutti si dimenticarono di Terra.
Un giorno, durante uno dei nostri viaggi di esplorazione, ci trovammo nella vicinanze di Terra.
Secondo quanto riportato sul Libro Del Corvo, quel pianeta era disabitato.
Ma era talmente bello che la curiosità ebbe la meglio e decidemmo di atterrare per esplorarlo.
Fu inviata una squadra in perlustrazione e con nostro grande stupore scoprimmo che il pianeta era abitato.
In qualche modo, quelle capsule, abbandonate a se stesse, si erano schiuse liberando la vita.
Purtroppo, ci accorgemmo immediatamente che, senza la guida suprema degli Antichi Padri, quelle creature erano rimaste in uno stadio evolutivo primitivo.
La scoperta fu immediatamente portata a conoscenza dei Sei Saggi, ovvero i rappresentati del nostro popolo, il Saggio della Guerra, il Saggio dell'Agricoltura, il Saggio della Medicina, Il Saggio della Scienza e della Tecnica, il Saggio dell'Arte e della Cultura, il Saggio della Spiritualità.
Insieme decisero che forse era giusto fare con loro quello che gli Antichi Padri avevano fatto per noi.
Avevamo lo stesso patrimonio genetico, erano umani come noi e forse si era ancora in tempo per aiutarli a raggiungere un certo grado di progresso.
E portarli pian piano al nostro livello.
Così, decidemmo di riattivare la base sull'asteroide.
Per monitorare da vicino il lavoro, senza interferire in maniera eccessiva sul loro processo di apprendimento.
Gli inizi non furono facili. Il loro stadio evolutivo era molto più basso di quanto immaginassimo.
Non erano in possesso neanche delle conoscenze più rudimentali.
Il loro linguaggio si limitava a pochi suoni gutturali che si avvicinavano più a dei versi animali, che a una forma di comunicazione, così come la intendiamo noi.
Ma non ci lasciammo scoraggiare.
Decidemmo di avvicinare qualche primitivo per studiare la reazione alla nostra presenza.
Forse ci avrebbero mostrato la via da percorrere
Quindi, organizzammo un'altra spedizione e ci mostrammo ai loro occhi.
La prima reazione fu di stupore, non avevano paura di noi.
Questo era un bene, per entrambi.
Vivevano in piccoli nuclei familiari.
Era necessario riunire queste famiglie per ingrandire i villaggi, e rendere più semplice e rapido l'insegnamento.
Inoltre, vivere insieme sarebbe stato più vantaggioso anche per i nativi. Una maggior collaborazione tra loro avrebbe facilitato un legame affettivo, la trasmissione delle nozioni e, va da sé, la comunicazione il linguaggio.
Gli insegnammo a non avere paura del fuoco, ma un elemento che poteva essere utilizzato per i loro scopi come ad esempio per riscaldarsi o per cuocere il cibo, difendersi dalle bestie feroci, e molto altro ancora.
Gli insegnammo a scegliere e lavorare dei pezzi di pietra dura per ricavarne delle punte affilate, e come attaccarle a dei bastoni resistenti per rendere la caccia più efficace.
Un buon pasto bilanciato, è cibo per i muscoli e per la mente!
Insegnammo loro a riconoscere gli alberi, i frutti commestibili da quelli tossici, o peggio, velenosi.
Insegnammo loro a scegliere le erbe e curarsi con esse.
Aumentando le conoscenze andava da sé che anche il linguaggio doveva arricchirsi di nuovi suoni, più articolati, per comunicare idee, sempre diverse e più complesse.
Insegnammo che l'idea poteva essere trasmessa anche sotto un'altra forma, oltre al suono vocale.
Attraverso dei simboli visivi con cui tradurre le idee, ad esempio la scrittura, oppure la pittura, la scultura.
Lasciammo ad essi la facoltà di elaborarla a loro piacimento.
Insegnammo l'utilità della ruota.
La matematica, l'astronomia, la medicina.
Il lavoro era enorme. Decidemmo di trasferirci su Terra e di vivere insieme a loro.
Vivendo a stretto contatto, si resero conto di quanto noi fossimo superiori, e cominciarono a considerarci come...
Come Dei!
E qui si chiude baracca e burattini 😳
Vi presento una versione alternativa dell'evoluzione dell'uomo... 🤕🤕
Un rapido giro turistico necessario per capire chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, cosa facciamo e cosa succederà
E per collegarlo all'Appartamento😰😰😰😰 ... esiste... che devo fa'?
E per renderlo meno pesante, ho disegnato 😕😕😕 delle cosette, così... tanto per romperé il ghiaccio
Buona lettura ❤️❤️❤️
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