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Capitolo 6-Badare a se stessi:

La fine dellinverno non giocava a loro favore in quel momento: il secondo lago che dovevano oltrepassare si stava scongelando.

Alla loro sinistra la cascata che si stava pian piano sgretolando e avevano poco terreno ancora congelato da poter attraversare.

Così camminarono lentamente sopra il ghiaccio, quando sentirono un chiaro ululato davanti a loro.

Il branco di lupi li aveva raggiunti: uno di loro si avventò alla gola del castoro, mentre il capo branco si posò tra i fratelli Pevensie e laltra parte del fiume.

Peter di scatto estrasse la spada.

-Mettila via ragazzino, non vorrai farti male.- gli disse esso. -Avanti, la mia regina vuole soltanto che ve ne andiate e con voi vostro fratello.-

-Peter dovremmo ascoltarlo!- esclamò Susan, la più realista della famiglia.

-Saggia la ragazzina.- commentò il lupo.

-Non ascoltarlo Peter, Narnia ha bisogno di te!- esclamò il castoro.

-Cosa hai deciso figlio di Adamo? Io non aspetterò oltre e non aspetterà nemmeno il fiume.-

Lucy alzò lo sguardo verso la cascata e notò che lacqua stava iniziando ad uscire.- Peter!-

Emily si guardò intorno e vide che erano su un pezzo di ghiaccio che sembrava ben solito.- Ho unidea!-

Peter la guardò con occhi persi.- Cosa?-

-Ti fidi di me?-

I loro occhi si incrociarono e Peter decise di darle fiducia, annuendo con la testa.

-Reggetevi forte!- gridò Emily.

Poi in fretta, poggiò le mani su quelle delle fratello sullimpugnatura della spada: la conficcò al centro del ghiaccio, come colonna portante.

Lacqua esplose e pervase sia loro che il branco di lupi.

Ma reggendosi alla spada e grazie al ghiaccio solido, i Pevensie tornarono in superficie sani e salvi.

La corrente del fiume li portò dallaltra parte, mentre i castori vi ci nuotarono.

Ma poi, quando Peter tornò sulla terra ferma, notò che Emily non cera, solo la sua pelliccia.

Impaurito, Peter iniziò a chiamarla a gran voce.

Non poteva permettersi di perderla.

-Sono qui.- bofonchiò Emily, tutta bagnata, a pochi passi da loro.

Peter fece un sospiro di sollievo e le poggiò la pelliccia sulle spalle.

-Sei stata molto coraggiosa mia cara.- commentò la castora.

Fu da quel momento che Peter iniziò a pensare che forse aveva ragione, Emily sapeva cavarsela benissimo da sola.

-E poi, non credo che quelle pellicce vi serviranno ancora.-

Nel proseguire, si poteva notare che faceva più caldo e gli alberi erano in fiore.

Finalmente erano giunti allaccampamento di Aslan: nel pieno verde cerano svariate tende di soldati, animali di ogni tipo e centauri.

La strada conduceva fino ad una tenda, controllata da un centauro alto e dalla lunga chioma nera.

-Siamo qui per conferire con Aslan.- disse Peter.

E successivamente, da quella stessa tenda, ne uscì un possente leone marrone, con una folta criniera, il pelo morbido e degli occhi buoni.

-Benvenuto Peter, figlio di Adamo. Benvenute Susan e Lucy, figlie di Eva. Benvenuti castori, ve ne sono grato. E benvenuta dolce Emily.- disse egli. -Ma dovè il quarto?-

-Per questo siamo qui.- intervenne Peter. -Ci serve il vostro aiuto.-

-Noi abbiamo avuto qualche problema lungo la strada.- aggiunse Susan.- La strega bianca ha preso nostro fratello.-

-Preso? Come?-

-Lui li ha traditi, maestà.- spiegò il castoro.

-E colpa mia.- aggiunse Peter, sentendosi in colpa.- Sono stato troppo duro con lui.-

Emily guardò Peter accanto a se e gli afferrò la mano, per non farlo sentire solo.- Tutti lo siamo stati.-

-Può fare qualcosa? E nostro fratello.- chiese Lucy.

-Lo so, Lucy, ma questo rende più grave il suo tradimento. Sarà più difficile di quanto pensiate.-

***

Dopo essersi sistemati nelle loro tende e cambiati dabiti, Peter osservò la magnificenza di quel posto e su di una collina notò che, un po' più in là, su pizzo di una montagna cera un enorme castello.

-Quello è Ker Paravel: il castello del 4 troni.- gli disse Aslan, seguito da Emily col suo nuovo vestiti bordeaux.- Su uno di questi siederai tu Peter, come re.-

-Aslan, io non sono quello che pensate..- mormorò laltro, insicuro.

-Eppure fino a ieri non esitavi a darci ordini.- commentò sarcasticamente Emily.

-Castoro mi ha anche confidato che volevi fare di lui un cappello.- aggiunse Aslan. -Peter, Narnia è governata dalla grande magia ed essa divide il bene dal male, scrivendo il nostro destino.-

-Non sono riuscito nemmeno a proteggere la mia famiglia.-

-Ci hai portato fin qui.-

-Non tutti.-

-Io farò tutto quello che è in mio potere per salvare tuo fratello.- continuò il leone.

In quel momento, Emily pensò a se.- Aslan, qual è il mio destino?-

-Beh, un re ha la sua principessa.- rispose laltro.

Sia Peter che Emily arrossirono alla sua affermazione e il leone decise di lasciarli soli.

-Tu sei daccordo?- le chiese Peter.

Laltra si morse il labbro per limbarazzo e si mise a guardarlo negli occhi, perdendosi in essi.- E tu?-

Per un attimo sembrò che tutto il resto attorno a loro non esistesse più.

Peter sfiorò il naso col suo per tentare di baciarla, quando improvvisamente, sentirono un corno in lontananza.

-Susan!-

Sia Peter che Emily capirono che Susan doveva essere in pericolo.

Corsero verso il suono e videro che Susan e Lucy erano aggrappate ad un albero con due lupi a circondarle.

-State indietro!- gridò il ragazzo, estraendo la spada.

Vennero in suo aiuto anche Aslan, che atterrò uno dei due cani, Emily che estrasse uno dei due lunghi pugnali e alcuni delle truppe.

-Fermi, questa battaglia è di Peter.- affermò il leone.

Allora Emily ritirò le armi, stando a guardare, comunque preoccupata.

Si trattava dello stesso lupo della cascata.- Avanti ragazzino, ci siamo già passati.- gli disse esso.- Quella spada non ti farà diventare un eroe. Anzi, morirai, come un cane!- esclamò prima di saltargli addosso.

Peter cadde a terra e il lupo sopra di lui.

Quando tutto tacque, le ragazze gli corsero incontro: Emily gli tolse la carcassa dellanimale su di lui e notò che Peter era vivo, aveva trafitto il nemico con la spada.

Susan, Lucy ed Emily lo abbracciarono sollevate.

A quel punto Aslan lasciò andare il suo compagno.- Seguitelo, vi porterà da Edmund.- ordinò, mentre dei soldati inseguivano il lupo. -Peter, unisci a terra la tua spada.-

Peter prese la spada con il manico a forma di leone e lo piantò nel terreno.

Lo stesso leone gli mise una zampa sulla spalla.- Alzati, principe Peter, flagello dei lupi e cavaliere di Narnia.-

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