Lo Stalker
17 ottobre 2016
Casa Bailey
Dove sono?
Mi trovo in una stanza dove l'unica fonte di luce è il chiarore della luna.
-Ehi, c'è qualcuno?!
Non sento alcuna risposta, però riesco a sentire il rumore di una porta che si apre.
Vedo l'ombra di un uomo in direzione delle scale... qualcuno sta arrivando.
-Buongiorno, Bryan Bailey.
Dalla voce posso intuire che sia una donna.
-Chi diavolo sei?
-Non riconosci la mia voce?
La donna sale le scale, indossa una maschera che le copre la faccia. non la posso riconoscere.
-No, non ti conosco.
-Molto bene, lascia che ti aiuti.
La donna si leva la maschera e la vedo... lei è...
-Lu... Lucy?!
Spalanco gli occhi.
Cosa?
Era solo un sogno?
Cavolo, eppure il sogno sembrava così reale...
Non importa, è stato solamente un semplice sogno.
Vado in cucina, accendo la televisione e guardo il notiziario:
-Stamattina un civile ha trovato un cadavere nei bagni pubblici del parco.
Il nome della vittima è Victor Houston, un uomo di trent'anni, che, secondo i resoconti della polizia, potrebbe essere il killer che tre giorni fa ha ucciso sette persone.
La polizia crede si tratti di suicidio.
Suona il campanello.
Apro la porta e vedo Lucy che mi guarda con le lacrime agli occhi.
-Lucy, che succe...
Lucy mi abbraccia.
-Bryan, aiutami!
-Cosa ti è successo?!
-Uno stalker mi ha minacciata.
Ha detto che se non divento la sua ragazza mi ucciderà.
-Cosa?! Uno stalker?!
-È da tempo che mi segue dove e che mi fa dichiarazioni in pubblico.
-Perché non me l'hai detto prima?
-Inizialmente pensavo fosse solamente un adulatore che si sarebbe stancato di seguirmi, prima o poi.
-Conosci il suo nome?
-No.
-Descrivimelo.
-È un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri e ha un braccio fasciato.
-D'accordo, farò il possibile per trovarlo.
-Grazie Bryan, posso sempre contare su di te.
-Torna a casa, riposati e non uscire.
-Va bene.
-A dopo.
Lucy torna a casa.
Ebbene oggi dovrò scovare uno stalker.
Prendo il telefono e chiamo George.
-Dimmi tutto, Bryan.
-George, preparati.
-Per cosa?
-Dobbiamo scovare uno stalker.
-Uno stalker?
-Ha minacciato una mia amica, lo voglio morto.
-Incontriamoci al parco tra venti minuti.
-Bene.
20 minuti dopo...
Parco
Sono appena entrato nel parco.
Un uomo mi viene incontro.
-Descivimi lo stalker.
-Alto, biondo, con gli occhi azzurri e...
-Aspetta, l'ho trovato.
George mi mostra un foglio.
-David Pitman?
-È già stato dentro per stalking, poi rilasciato per buona condotta.
-Dove hai trovato quel foglio?
E come fai a sapere che è stato in prigione?
-Non te l'ho detto?
Sono un poliziotto.
-Cosa?!
-Si, ho preso questi fogli nel mio ufficio.
E in più ho chiuso il caso della morte del killer.
-Capisco, grazie a te nessuno indagherà sui nostri omicidi.
-Esattamente.
-Comunque, come facciamo a trovare David?
-Qui dice che è uno studente del terzo anno delle superiori.
-Potrebbe essere uno studente della mia stessa scuola.
-Oggi le scuole sono chiuse, dobbiamo entrare e prendere la lista degli studenti.
-Bene, andiamo.
30 minuti dopo...
Scuola
-George, fortunatamente in questa scuola non ci sono telecamere.
-Non ci sono telecamere? Veramente?!
-Già...
-Perfetto, scavalchiamo il recinto ed entriamo in segreteria.
Scavalchiamo il recinto senza essere notati da nessuno ed entriamo.
Appena arrivati all'ingresso della portineria le porte sono bloccate.
-Cavolo! Sono bloccate!
-George, rompiamole.
-Cosa?!
-Tanto non c'è nessuno.
George inizia a tirare calci alla porta destra e io alla sinistra, finché non si aprono.
-Entriamo.
Appena arrivati in portineria giriamo a destra ed entriamo in portineria.
George apre un cassetto e trova subito la lista.
-David... David... David... trovato!
-Ebbene?
-49 Featherstone Street, EC1Y 8SY.
-George, rimetti la lista al suo posto.
Andiamo a trovare David Pitman.
49 Featherstone Street
Fuori dalla casa di David Pitman
-George, vogliamo andare?
-Certamente.
Suoniamo il campanello e David ci apre la porta.
-Lucy, sei tu?
-No, siamo la giustizia.
George, sai cosa fare...
George entra e da un pugno in faccia a David, facendolo svenire.
-Bravo, aiutami a legarlo alla sedia.
2 ore dopo...
-Ti sei svegliato finalmente.
-Chi sei?!
-Sarò franco con te, sono un amico di Lucy.
-La mia Lucy non ha amici, lei è la mia piccola puttana
-George, passami la forchetta.
George me la passa e la conficco nella gamba di David.
-Ahhhh, bastardo!
-Non osare mai più dire quella frase.
-Ma ho ragione, lei è solo una cagna.
-Capisco, l'unico modo per insegnarti è con il dolore.
George, pensaci tu.
George prende il frullatore e lo infila dentro il braccio di David.
-Cosa fai?!
-Vedrai, anzi, sentirai.
George accende il frullatore che inizia a tagliare in tanti pezzettini il braccio di David... che bello spettacolo.
-No, ti prego, smettila!
Giuro che non guarderò mai piu Lucy.
Lo fisso negli occhi.
-Stai mentendo.
-George, amputagli il pene.
-Cosa?! NO, TI PREGO.
Smetterai di guardare Lucy?!
-No, io la amo.
-D'accordo, ti ucciderò allora.
-Uccidermi?
-Si, hai capito bene.
-No, ti prego!
Prendo il coltello e lo infizo nello stomaco di David.
-Sappi una cosa, tu non ami Lucy quanto me.
-Tu... ami L...Lucy?
-Si, andiamo George, io vado.
-D'accordo, io resterò qui a nascondere il cadavere
Davanti alla casa di Lucy
Suono il campanello e Lucy apre la porta.
-Lo stalker ti lascerà in pace.
Lucy mi abbraccia con le lacrime agli occhi.
-Grazie, Bryan, grazie infinitamente.
Come hai fatto a convincere lo stalker?
-Si... ecco... dovo dirti alcune cose...
-Cosa?
-Tu sei l'unica di cui possa fidarmi e mi sento in dovere di dirtelo.
-Cosa?
-Io... ho un amico poliziotto, è grazie a lui che ho scovato stalker e fatto imprigionare.
-Davvero?!
-Si, però questa dovrebbe essere un'informazione riservata, però di te posso fidarmi.
-Tu sei una specie di poliziotto in borghese?!
-Beh... diciamo di sì.
-Non preoccuparti il tuo segreto è in buone mani.
Cavolo, meno male che è una persona molto credulona...
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