Un grido disumano attraversa l'aria. Viene dal piano terra.
-È Jeff! Dannazione cosa sarà successo!- I mafiosi sono preoccupati. L'ascensore inizia a salire cigolando.
Puntano tutti le loro pistole verso quella parte. Chi starà venendo da me? Comunque non riesco nemmeno a correre. Ho preso una storta mentre lottavo contro quell'energumeno ciccione.
Sono armati fino ai denti e intenzionati ad accopparci tutti. Il pazzo che sta venendo a salvarmi morirà certamente perchè riceverà almeno 4 colpi...senza contare i restanti...
-Adieu..- dice una voce fredda.
Si girano di scatto. Tagane è in piedi, con la pistola puntata e, sul volto, la sadica maschera ridente.
Si girano di scatto.
Uno. Due. Tre. Quattro.
I mafiosi si esibiscono nella danza psicadelica della morte, prima di accasciarsi senza vita sul pavimento sporco. Si toglie la maschera e mette a posto tutto sotto la giacca. Slega le corde che mi tenevano ferma e mi guarda preoccupato. -Come va? Mi spiace ma Sofya non riusciva a farmi capire che strada fare.- si ferma.
Ho un'uragano di emozioni nel cuore.
Tace e mi guarda. Una lacrima mi scende. Poi le parole magiche. Quelle che inconsciamente volevo sentirmi rivolgere.
-Non mi sarei potuto mai perdonare se ti fosse successo qualcosa...perchè...-
-Perchè?...- lo incoraggio. Sembra indeciso.
-...Perchè ti amo.-
Sono contenta. Piango dalla gioia. Mi guarda stupito.
-Taga vieni qui.-
Si china verso di me..e io mi ritovo a fissare i suoi occhi di ghiaccio. Ma ormai lo voglio....lo colgo di sorpresa baciandolo. Lo voglio. Lui è sorpreso. Non sembra capace di reagire. Non è allenato per fronteggiare una ragazza innamorata. Gli tolgo l'elmetto. Il mio l'ho perso..da qualche parte in questo posto infernale e paradisiaco. Affondo le mie mani nei suoi capelli. Quando ho scoperto di amarlo? Non lo so. Non so niente in questo momento. Mi sono dimenticata di tutto. Siamo io e lui. Io e lui. Solo noi. In mezzo ai cadaveri. Un killer. È un killer. Questo pensiero mi attraversa la mente come un lampo durante una bufera. Ma l'ha fatto per me. Solo per me. Lo bacio di nuovo. Lo voglio. Questa volta ci sta. Mi prende fra le sue braccia muscolose. Lo voglio. Cosa non lo so. Sono persa dentro i suoi occhi freddi. I suoi occhi innevati. I SUOI occhi. Mi guarda dolcemente, come se temesse di graffiarmi con il suo sguardo di diamante. Il suo sorriso increspato. Il suo sorriso dominatore, il suo sorriso temibile. Il SUO sorriso. Lo voglio. Gli slaccio il colletto impeccabilmente abbottonato. Ma mi ferma. Mi sfiora la spalla con il suo pollice. Mi disegna sul mio corpo, come se fosse messo a nudo, arabeschi e disegni psicadelicamente complessi. Il mio killer. Il MIO killer. Non mi divincolo dal suo abbraccio che si è leggermente stretto. Appoggia la sua testa sulla mia spalla. Respira il mio profumo, la mia essenza.
Prende una ciocca dei miei capelli e l'annusa voluttuosamente. Mi sto squagliando. I nostri baci diventano frenetici e e continui. Appasionati. Innamorati. Ma ogni volta che tento qualcosa di più lui mi prende la mano tentatrice e la bacia. Sul mio corpo esasperato scorrono brividi gelati e piacevoli. Poi l'incanto si rompe.
-Veronika mi spiace..ma dobbiamo andare....-Non posso crederci. Ma mi ricompensa con un bacio dolcissimo. Poi si alza. -Puoi camminare?-
-No..- Mi prende in braccio e il mio desiderio di trovarmi in quel nido sicuro viene esaudito. Mi dà da portare il suo fucile e impugna la pistola. Sono stata salvata, mi sono innamorata, sono ricambiata, cosa posso desiderare di più? Arriviamo nelle retrovie. Dietro di noi qualcuno spara. Tagane mi molla lì con le ragazze dell'infermieria avide di sapere cosa è successo. Si incammina verso gli spari, fucile sulla spalla, elmetto slacciato e passo languente. Quanto lo amo.