Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

C1: Il libro di cuoio (1/5)

Non sono mai stato un ragazzo da poter considerare per bene, non credo. La mia infanzia è stato un vero inferno ed io, sbagliando, ho imparato a trasformare l'inferno in un paradiso personale.

Eren era lí. Forse era passata mezz'ora da quando aveva posato le mani su quel libro. Lo aveva notato subito, neanche il tempo di entrare in quella libreria che già aveva adocchiato quel mattone di fogli. Si era recato dalla bibliotecaria, un'anziana signora dai morbidi capelli bianchi e corti ed un sorriso da far invidia a chiunque, chiedendole di poter prendere in prestito il libro. Aveva letto la frase sul retro solo dopo averlo prelevato dallo scaffale, girandoselo fra le mani con sguardo attento. Il libro era pesante, rivestito da una magnifica copertina in cuoio rossastro. Sul retro del libro vi era incisa la frase rilasciata dallo scrittore, firmato "L.Ackermann".
Il prestito gli sembrò subito interessante, guardava con curiosità le pagine, invecchiate, del libro. Erano consumate, il che voleva dire che era stato sfogliato più volte di quanto potesse immaginare. Fatto sta che Eren tornò a casa con il libro, pronto a leggerlo.

Poggiò le chiavi sul tavolino di legno di betulla che aveva posizionato accanto all'entrata, una porta in legno scuro dove dominava un cartellino con inciso il suo nome ed il suo cognome. Casa sua non era nè troppo grande nè troppo piccola, poteva definirla "giusta". Il pavimento era una moquette di pesco, una pavimentazione elegante e pulita, perfettamente abbinata con i mobili presenti all'interno dell'abitazione. Il divano, di tessuto bianco panna, decorato con cuscini beige, attirava l'attenzione per chiunque entrasse. Sulla parete, esposto sopra il divano, vi era un quadro diviso in tre parti, tre tele dipinte separatamente per formare un unico indescrivibile tramonto. Al lato opposto al divano vi era la televione, quarantasei pollici di display.
Il castano si andò a sedere sul divano, sospirando una volta sedutosi sopra, prendendo il libro e rigirandoselo fra le mani. Era impegnato a studiare ogni minimo dettaglio, ogni piccolo graffio che poteva notare guardando quella copertina in cuoio. Non aveva mai sentito parlare di questo scrittore "L.Ackermann", probabilmente perchè non aveva mai potuto permettersi cose lussuose come questo libro. La casa in cui viveva Eren gli era stata data in affitto con l'immobiliare compreso, tutto a basso prezzo poichè apparteneva al nonno di Armin, il suo migliore amico.

Armin Arlert, un ragazzo basso e dal viso tanto dolce da sembrar quasi femminile. Una chioma bionda che gli contorna le dolci guance e due occhi grandi e azzurri che attirano l'attenzione di chiunque lo guardi, ammaliandolo e addolcendolo, come se chi lo ammira potesse guardargli dentro e trovare rivestimenti di pura cioccolata.

Eren doveva molte cose al suo migliore amico e gliele avrebbe date appena avrebbe potuto.

Sorridendo, aprì il libro, toccando la prima pagina di esso. Era grigiastra e ruvida al contatto con la pelle morbida delle sue dita, su di essa vi era scritto il titolo del libro: "Ragazzi Di Strada".

Il titolo incuriosì il giovane. Non aveva mai letto un libro che parlasse di ragazzi cresciuti per strada o, comunque vada, con determinati problemi economici. Il testo sembrava già averlo catturato, senza neanche averne letto una riga.

Non sono mai stato un ragazzo da poter considerare per bene, non credo.
Mia madre era una prostituta, non sono bene viste, ma lei era una donna dolce e solare, sempre pronta a dare il massimo di se per me.
Il suo lavoro lo scelse per obbligo, l'obbligo della sopravvivenza. Si sa, quando non si riesce ad andare avanti bisogna trovare un modo per ricominciare a camminare sulla lunga via che noi chiamiamo vita. La sua non era tanto lunga. Io fui un errore, lo so, ma lei non mi ha mai considerato come tale. Non ho mai saputo chi fosse mio padre e forse... forse nemmeno vorrei saperlo. Mia madre mi portava da mangiare, mi dava da bere, mi trattava come un principe nonostante le poche cose che potevamo permetterci.
Amavo mia madre, l'ho sempre amata ed ora mi manca.
Vedere la propria madre morire non è una cosa che augurerei a qualcuno, probabilmente nemmeno ai miei nemici.

Aveva letto mezza pagina ma ad Eren mancava il fiato. Il libro era scritto con una semplicità assurda ma ne valevano tutti i sentimenti che lo scrittore stava utilizzando per scriverlo.
"Ha visto sua madre morire"
Non riusciva a non pensare ad altro. Gli era accaduta una cosa simile, qualcosa che ti ferisce nel profondo, lasciandoti solchi ed eterne cicatrici che non guariranno mai. Leggere quelle righe sembrava aver lanciato grosse manciate di sale sulle sue ferite, facendole bruciare come nulla al mondo poteva ferirlo.

Eren sentì un tonfo dentro di se, uno di quei rumori assordanti che vengono causati dal rompersi di un oggetto, fragile come il suo cuore, o come quei rimbombi che si udiscono quando cade qualcosa di molto pesante, pesante come i suoi pensieri che cascano senza un vero perchè, confondendolo e stordendolo.

Erano tante le emozioni che provava Eren e doveva ammettere che non era mai riuscito a trovare un libro che, con una sola frase, riuscisse a scaturirgli tutte le emozioni che aveva sempre nascosto. Ma sarebbe riuscito, questo libro, a far emergere le sensazioni che Eren non proverà mai?

Così almeno pensava. Credeva di non poter mai provare la pura emozione della felicità o la pazza e gioiosa sensazione che ti dona l'amore, seguita dalle agonie.

Il giovane rimase a leggere quella pagina per minuti interminabili. Le sue iridi verdi come il prato in primavera stavano cercando i boccioli di fiori e i primi frutti tra le parole stampate su quella delicata e, per dire, profumata carta ruvida.
Le avrebbe trovate? Chi lo sa.
Forse andando avanti avrebbe trovato anche molto più di questo, molto più di un testo e...
...molto più di un semplice libro.

—————
Spazio autrice
CIAOOO!!! Benvenuti nella parte 1 su 5 del primo capitolo di questa nuovissima ERERI! Avevo detto già in precedenza che mi sarei dedicata a questa fan fiction una volta finita quella precedente, e BON, ECCOCI QUA.

Spero che questa parte sia di vostro gradimento ;)
Andremo lentamente ma faremo le cose per bene(spero).
-Levi_Ackermann_25

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro