Non posso perché ti amo
Assistere al combattimento fra Khaos e Zel fu qualcosa di veramente doloroso, più forte di qualsiasi ferita. Avvalendosi dei miei incantesimi più potenti, il demone riuscì a sferrare vari attacchi che fiaccarono il mio amico. Ma Zel non si arrese. Vedevo il suo petto alzarsi ed abbassarsi spasmodicamente, il sudore scendeva a rivoli lungo il suo muscoloso corpo, ma nonostante ciò lui non si arrendeva.
Khaos lo scagliò per l'ennesima volta a terra e stavolta Zel non si rialzo'.
No!
Lascialo in pace!
Farò tutto ciò che vuoi, ma lascialo stare!
Cominciai a gridare mentalmente. Ne avevo abbastanza, non volevo più continuare a guardare quel maledetto demone che infieriva su Zel. L'aveva ridotto male. Aveva un occhio nero, le labbra sanguinavano, gli arti erano costellati da tagli color cremisi mentre il petto era una ragnatela di lividi più o meno gravi.
Non capivo perché continuasse.
Doveva andarsene.
Doveva salvarsi.
FERMATI!!!
Subito il mio corpo s'immobilizzo' e scese uno strano silenzio, anche se attorno a noi il Grande Nulla, quell'enorme buco nero, continuava a fagocitare il mondo.
《Gli do' il colpo di grazia e sono subito da te, gattina》sentii la mia voce pronunciare queste parole.
No!
Fermati!
Non ucciderlo!
《Perché non dovrei farlo?》chiese Khaos, sempre parlando a voce alta. Non capivo perché lo faceva, ma non m'interessava. Quello che volevo era distogliere la sua attenzione da Zel.
Se gli risparmi la vita, io..
Dovetti raccogliere ogni grammo del mio coraggio per sputar fuori le parole che avrebbero messo fine al combattimento.
Io..
Farò ciò che vuoi.. Verrò nel tuo Regno e non ti ostacolero' più..
《Proposta interessante, gattina.. Se non lo uccido tu sarai mia senza riserve..》riflette' lui, scrutando Zel, steso a terra, apparentemente privo di sensi.
Speravo si decidesse in fretta. Non perché mi fossi pentita di quella proposta -per salvare Zel avrei fatto di tutto- ma perché non volevo che Zel ci sentisse.
Di sicuro non sarebbe stato d'accordo.
《Dopo un'attenta riflessione..》mi disse con tono sarcastico Khaos, tramite la mia voce《Io
ac..》
《NO!》Un grido disperato si levo' ponendo fine a quella strana calma prima della tempesta. I miei occhi si puntarono su Zel. Lentamente si stava rialzando; seppur ferito e dolorante i suoi occhi viola vibravano di forza e determinazione.《Non farlo, Rins!》
Perché?
《Perché? 》ripeté Khaos tramite la mia bocca, come se fosse curioso della risposta.
Perché non puoi star tranquillo e fidarti di me?
Zel..
《Perché, mi chiedi?》Un'improvviso colpo di tosse lo fece piegare in due e mi si strinse il cuore.
Era colpa mia se era ferito.
Era colpa mia se si trovava su quelle maledette Montagne.
Zel, ti prego..
Vattene..
Salvati..
Cercai con tutte le mie forze di riprendere il controllo del mio corpo ed inaspettatamente ci riuscii.
Fa' presto, gattina.. Dopo sarai mia..
La voce di Khaos era forte e chiara nella mia testa.
Mi aveva concesso qualche minuto con Zel dopodiché avrebbe ripreso il controllo ed io sarei scomparsa.
Caddi sulle ginocchia, tanto il combattimento mi aveva provato. Tremavo leggermente ed avevo il fiatone.
《Rins..?》chiese Zel esitante come se si fosse accorto del mio ritorno.
Alzai lo sguardo e finalmente lo vidi. Lo vidi davvero.
Era ridotto peggio di quanto credevo. Un occhio era quasi chiuso tanto era gonfio, non vedevo un centimetro della sua pelle privo di tagli o lividi.
Ed era colpa mia.
Interamente colpa mia.
Prima di rendermene conto le lacrime scorrevano a fiumi lungo il mio viso, lasciando tracce umide e salate.
Sentii un'imprecazione soffocata e poi due forti braccia mi strinsero in un caldo abbraccio.
Zel..
Il mio Zel..
Affondai il viso sul suo petto, incurante delle sue ferite, e piansi come mai nella vita.
《Mi dispiace.. Mi dispiace.. Mi dispiace..》ripetevo come un disco rotto. L'avevo trascinato in una storia più grande sia di me che di lui e ora..
《Non devi scusarti..》mi disse dolcemente, baciandomi i capelli.《Non è colpa tua se un demone ci ha attaccati come non è colpa tua se tuo padre era un folle scienziato.. Niente di ciò che è successo è colpa tua quindi non scusarti.. Te ne prego..》
《Ma io..》iniziai, scostandomi un poco da lui.
Come faceva a non capire?
Come faceva a sopportare la mia vicinanza?
Lui interruppe sul nascere le mie proteste premendo la sua calda bocca sulla mia.
E fu come baciarsi la prima volta.
Iniziò lento, le sue labbra esitanti contro le mie, la sua lingua che mi chiedeva il permesso di entrare.
Poi la disperazione e la passione ebbero il sopravvento. Il bacio diventò più famelico ed aggressivo quasi fosse un'ancora di salvezza nel bel mezzo di un uragano.
Ci divorammo a vicenda.
Le mie mani intrecciate ai suoi capelli, le sue mi tenevano stretta al suo corpo.
Troppo presto finì.
Troppo presto dovetti staccarmi da lui.
Avevamo entrambi il fiato corto.
《Lasciami andare》lo pregai con un filo di voce. Gli occhi incatenati ai suoi.
Perché non capiva che era la cosa giusta da fare?
Perché non capiva che lo facevo per lui?
《Non posso..》mormorò a mezza voce, accarezzandomi una guancia con la mano ferita.《Non posso lasciarti andare.. Non posso.. Ti amo troppo per
farlo..》
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro