Iniziò così..
Stavo correndo.
Okay...
Stavo scappando. Più precisamente ero inseguita dalle guardie scelte della Baronessa Gwendolyn di Shandra. Pessima sovrana, ed in generale pessima persona, ma la sua Stanza dei Tesori meritava una visitina da parte mia, dopotutto sono una ladra.
Una bravissima ladra, se posso permettermi.
Stavolta però non ero lì per il piacere dell'oro, cercavo il Medaglione dei Draghi, un antico manufatto che, combinato alla Mappa Perduta, mi avrebbe aiutato a ritrovare l'Antico Libro degli Incantesimi, così avrei potuto realizzare il mio più grande sogno: diventare la maga più potente del mondo.
Di sicuro se avessi saputo chi altro lo cercava, non avrei rubato il Medaglione così, alla luce del sole, o meglio, alla luce della luna.
Anzi, no, chi voglio prendere in giro?
L'avrei fatto lo stesso.
Adoro le sfide.
Comunque, tornando a noi, stavo scappando, diretta verso il grande portone in pietra che delimitava la fine del Regno di Shandra, cercando di seminare i soldati quando..
《Frecce di Ghiaccio!》tuonò una voce sconosciuta, sopra di me.
《Bolla Impenetrabile!》Mi fermai ed attivai la barriera protettiva, grazie alla quale le Frecce vennero distrutte.
Il lato negativo di questo incantesimo è che funziona solo se ci si ferma; se avessi ripreso a correre la barriera si sarebbe infranta, lasciandomi scoperta.
Mi misi al collo il Medaglione nascondendolo sotto la maglia. La sovrana per mia fortuna l'aveva fatto rimpicciolire perché desiderava indossarlo e non avrebbe potuto se il Medaglione fosse stato delle dimensioni originali. Era stato creato dai Draghi quindi era leggermente grande. Finemente lavorato, il monile rappresentava una testa di dragone con due splendidi rubini come occhi e la fauci spalancate.
Impugnai il mio coltello, pronta a dar battaglia sia allo stregone che ai soldati.
Ero tanto brava nella magia quanto nel combattimento con le armi bianche.
I soldati mi avevano circondata, ma lo stregone non si faceva vedere. Disattivai la barriera, cosciente di essere vulnerabile ad eventuali attacchi magici, ma non potevo fare altro.
Mi lanciai all'attacco. Pochi fendenti e già due guardie erano a terra.
Mi avevano sottovalutato.
Lo fanno tutti.
Vedono solo l'involucro piccolo -sono alta un metro e sessantacinque, se è tanto- e grazioso -i miei capelli rossi ed i miei occhi verdi sono le cose che adoro di me, oltre la personalità, ovviamente- e non vedono l'abile maga, celata in esso.
Peggio per loro.
Meglio per me.
In quattro e quattr'otto avevo sbaragliato i soldati. Non li avevo uccisi. Non sono un'assassina. Però non sarebbero riusciti a camminare per un po'..
Finalmente lo stregone che mi aveva attaccato si fece vivo.
Era comparso davanti a me, avvolto in un teatrale mantello nero, vedevo solo gli occhi. Stupendi ed impossibili occhi viola.
Scosto' il mantello per estrarre la spada dal fodero e poi si mise in posizione di guardia.
Perché non combatte con la magia?
Questa era la domanda che mi vorticava in testa mentre mi fiondavo a capofitto nel combattimento.
Aveva una tecnica magnifica. Niente movimenti superflui.
Difesa impenetrabile.
Era concentratissimo nel cercare di disarmarmi senza però ferirmi.
Strano..
All'improvviso un campanello d'allarme mi avvertì di un pericolo alle mie spalle.
Mi gettai a destra, ma sentii un dolore bruciante al fianco.
Mi avevano colpita!
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