Il giorno dopo ci mettemmo in cammino appena dopo l'alba.
Io non menzionai quello che era accaduto la sera prima e non lo fece nemmeno lui.
Cosa di cui, silenziosamente, lo ringraziai.
Eravamo alleati.
E basta.
Non volevo complicazioni nella mia vita.
Non ne avevo bisogno.
Eppure..
Inesorabilmente il mio sguardo cadde su di lui.
Aveva un portamento fiero, anche se si era nuovamente celato sotto il mantello. La spada gli pendeva lungo un fianco mentre procedeva spedito verso la pianura desertica, fuori Vail.
《Dove siamo diretti?》gli domandai appena uscimmo dal villaggio. Mentre io mi riposavo lui aveva fatto provviste per il viaggio che ci aspettava; avevamo il Medaglione, ma ci mancava la Mappa.
《Verso la Biblioteca, ovviamente》mi rispose con voce distaccata. Sembrava che lo Zel di ieri sera fosse svanito, soppiantato da un altro, più altero e freddo.
Meglio così, non volevo affezionarmi.
Però..
《Già controllato》dissi stancamente, ripensando a tutti i testi di magia che avevo consultato. Avevo speso 3 anni della mia vita là senza trovare uno straccio di indizio.
La Biblioteca era un'immensa città costituita da libri dove maghi, archeologi, o comunque studiosi, potevano consultare gratuitamente ogni testo scritto su un qualsiasi argomento. Era una sorta di "zona neutra". Lì non era consentito combattere.
《Magari qualcosa ti è sfuggito.. Potremmo ricontrollare..》propose, riflettendo.
Ecco un'altra cosa che detestavo.
Io ero scrupolosa nel mio lavoro, quasi maniacale. 
《Senti, amico..》iniziai. Il suo atteggiamento mi stava irritando.《Io sono brava in quello che faccio.. Ho controllato ogni singolo testo di quella dannata Biblioteca e non ho..》mi bloccai di colpo.
Mi era venuta in mente una cosa che avevo letto su uno degli Antichi Testi.
《Cosa?》mi domandò lui, interessato.
《Su uno degli Antichi Testi che ho consultato c'era una strana frase relativa al luogo dove si trova il Grande Libro degli Incantesimi..》gli raccontai, continuando a camminare lentamente《Recitava così: La Via è l'Occhio..》
Zel si chiuse in un silenzio meditabondo.
Ed io pure.
L'avevo quasi scordata quella frase, ma quando lui aveva nominato la Biblioteca mi era riaffiorata alla memoria.
Proseguimmo il viaggio in silenzio, ciascuno chiuso nei propri pensieri.
Eravamo arrivati al centro della pianura desertica quando accadde.
《Bolla Impenetrabile!》gridai.
Una sorta di sesto senso, che avevo sviluppato nei miei anni da ladra, mi aveva avvertito di un imminente attacco. Ed infatti, dal nulla sbucarono affilati spuntoni fatti di roccia.
La mia Bolla ci protesse egregiamente.
Ci voltammo e quello che vidi non mi piacque per niente.
Sopra un'aguzza roccia, a qualche metro da noi, era stagliato Bone, il demone che avevo incrociato a Shandra.
《Abbiamo un discorso in sospeso, o sbaglio?》ghigno', mostrando la chiostra di denti giallognoli, affilati come lame.
《Come ci hai trovato?》domandai, cercando di guadagnare tempo per elaborare una strategia. Contro un demone bisognava usare l'astuzia oltre che la forza.
《Il mio Signore vede tutto..》rispose lui, cripticamente《E sa tutto..》continuò, guardando con intenzione Zel.
Il mio sguardo andava da Bone a Zel. Non capivo dove voleva arrivare il demone. E non mi piaceva essere allo scuro delle cose.
《E che cosa saprebbe il tuo onnisciente Signore?》gli chiesi, mettendomi le mani sui fianchi《Avanti.. Sono tutta orecchi..》
《Te lo dico se..》mi fece un rivoltante sorriso《Sopravviverai!》gridò prima di scagliarsi all'attacco.
Feci appena in tempo a volare lontano prima che frantumasse il terreno dove qualche secondo fa c'erano i miei piedi.
Era forte..
Alzò lo sguardo e sfodero' gli artigli. Leccandosi le labbra, balzo' verso di me.
E veloce..
《Palla di Fuoco!》gli scagliai una potente sfera infuocata, sperando di ferirlo, ma lui passò in mezzo alle fiamme senza farsi alcun danno.
《Impossibile..》mormorai, stupefatta.
Non potevo crederci..
La mia Palla di Fuoco non gli aveva fatto nulla..
Me lo trovai di fronte, in un batter d'occhio.
《Gustosa..》commentò prima di lanciarmi contro un'Onda d'Urto così potente da scaraventarmi a vari metri di distanza.
Se non fosse stato per Zel probabilmente a quest'ora sarei morta..
L'attacco del demone mi colpì in pieno, ma proprio quando stavo per sfracellarmi contro le rocce avvertii una presenza alle mie spalle.
Zel..
Mi abbraccio' da dietro e mi fece scudo col suo corpo. Insieme disintegrammo svariate durissime rocce. La nostra folle corsa fu fermata da un solitario albero; ci schiantammo contro il suo tronco arido.
Ero frastornata.
Riaprii gli occhi, che avevo inconsciamente serrato, e sentii sotto al mio orecchio un battito fuorioso.
Il cuore di Zel.
Di colpo mi scostai. Ero sdraiata sul suo petto, lui mi stava ancora abbracciando. Scesi dal suo corpo e mi apprestai a curargli le ferite, che sicuramente avrei trovato sul suo corpo ed invece..
Nulla..
Lui si mise a sedere, spazzolandosi i vestiti per togliersi di dosso la polvere delle roccie polverizzate.
Lo guardai con occhi sgranati.
《Ma.. Ma..》balbettai. Non riuscivo a crederci.
《Te lo avevo detto..》disse con tranquillità.
Sì..
Me lo aveva detto, però..
Non ci avevo davvero creduto..
Andiamo.. Chi l'avrebbe fatto?!
《Ora..》mi disse, rialzandosi《Fatti da parte..》e sfodero' la sua spada.
《Non crederai di batterlo con una semplice spada..》commentai stupita. Non capivo che diavolo aveva in mente.
《Semplice, dici?》chiese lui《Luce!》gridò, poi.
La sua arma brillo' e divenne una spada di pura luce, bianca e scintillante.
《Ma.. Quella.. È.. La Spada di Luce..》balbettai, esterrefatta.
Era andata perduta durante la Grande Battaglia..
Come faceva ad essere nelle mani di Zel?